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Autore: Jichan    17/12/2017    4 recensioni
Mettete in un calderone un malizioso vampiro, un universitario fuori sede e qualche bottiglia di vino. Aggiungete un'anziana signora che sotto Natale si trasforma in Cupido. Inserite con cautela un piano malvagio e qualche pacco regalo. Spolverate con un po' di attrazione. Mescolate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti.
Cosa mai potrete ottenere?
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Yoonseok
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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All I Want For Christmas

 

 

 

 

 

 

 

Si rigirò il pacchetto fra le mani, avvolto dalla carta verde con una stampa ripetuta del faccione di Babbo Natale che lo fissava senza tregua. Il bigliettino riportava un nome che palesemente non era il suo, in una grafia un po' disordinata e contornato di cuoricini.
 

La signora Han era una dolce vecchina, proprietaria del condominio in cui abitava. Conosceva alla perfezione ogni singolo abitante del palazzo e le piaceva anche tenersi in buoni rapporti con tutti, ma aveva una certa simpatia per Hoseok fin da quando si era trasferito. Al tempo era appena un giovane sprovveduto, con a malapena i soldi per pagarsi l'affitto, e l'anziana l'aveva aiutato molto. D'altro canto Hoseok la ripagava della sua gentilezza aiutandola a portare la spesa o annaffiare le piante. Ma non era una relazione puramente di scambi di favori: Hoseok ritrovava spesso a prendere un tè da lei e ascoltare tutti i pettegolezzi possibili immaginabili sui condomini, contribuendo con quello che arrivava alle sue orecchie. Lei era comunque sempre più informata di lui.

Era praticamente diventato per l'anziana un nipote acquisito, tanto che da quando si era trasferito ormai qualche anno prima passavano tutte le festività assieme, non avendo nessuno dei due una famiglia.
Nonostante quindi si vedessero anche a Natale, la signora Han alla mattina della vigilia gli lasciava sempre il suo regalo sullo zerbino davanti alla porta, come del resto a tutti gli affittuari.

Hoseok le aveva detto numerose volte che non ce n'era alcun bisogno, ma la donna era ferma sulle sue convinzioni, e ogni volta che provava a rifiutare si beccava qualche pizzicotto (e le mani della signora Han non erano affatto delicate).

Era diventata ormai il Babbo Natale di tutti i bambini del palazzo, i quali la veneravano e la guardavano con occhi sbrilluccicanti consegnandole tempo prima della fatidica festa letterine contenenti le liste dei regali desiderati.

L'anziana era talmente precisa su quella faccenda dei regali e li sceglieva talmente meticolosamente per ciascun condomine che a Hoseok risultò particolarmente strano che si fosse sbagliata e gli avesse lasciato il pacchetto di qualcun altro. Ancora più strano era stato quando, qualche giorno prima, gli aveva comunicato che quelle feste non le avrebbero passate insieme perché una lontana cugina l'aveva invitata da lei. Hoseok inizialmente non aveva fatto molte domande, ma ora se ne stava facendo un bel po'.

 

Rilesse il bigliettino.
 

Min Yoongi.


Hoseok non aveva mai visto Min Yoongi e non ne sapeva assolutamente nulla, se non che fosse il suo vicino sulla sinistra. Si era trasferito non molto tempo dopo di lui, ma avevano orari talmente differenti che non si erano mai incrociati sul pianerottolo. Che lui ricordasse, la signora Han non gli aveva mai parlato a fondo del vicino, cosa strana vista l'indole pettegola che la caratterizzava.

Per un po' di tempo, Hoseok aveva supposto che il suo vicino fosse un vampiro. Non sentiva provenire rumori dall'abitazione affianco durante il giorno, mentre la notte – quando rimaneva alzato per concludere qualche progetto – rumori di passi e spostamenti vari invadevano la quiete serale. I vampiri odiavano la luce, lo sapevano tutti. Inoltre il posto auto affianco a quello di Hoseok, che spettava al suo vicino, non era mai occupato. Avrebbe potuto prendere i mezzi, certo, ma il palazzo non era molto ben collegato sotto quel punto di vista. Che si spostasse sotto forma di pipistrello?

In più una volta, mentre Hoseok usciva, la porta del vicino si era aperta leggermente, senza che nessuno entrasse o uscisse. Hoseok, che non era conosciuto per il suo gran coraggio, non indagò oltre e affibbiò il fenomeno alla natura paranormale del vicino e se la diede a gambe.

Quindi, tornando a noi.

Il pacchetto.

Hoseok doveva andare a restituirlo all'altro. Avrebbe potuto lasciarlo sul suo zerbino come faceva la signora Han, ma qualcosa gli disse che lui a sua volta avesse il suo regalo.

Ah, quella maledetta vecchina. C'era sicuramente il suo zampino.

Cercò di vestirsi decentemente – dopotutto era la vigilia, magari l'altro aveva ospiti – e poi si fece forza per suonare al campanello di Min Yoongi.

Sperò che l'altro fosse andato dalla sua famiglia. O che avesse settant'anni e nessuno in casa, qualcosa del genere.
Irrompere nelle feste altrui non era proprio il suo sport preferito.

Si tormentò le mani, mentre aspettava

 

Dopo non molta attesa, gli aprì un ragazzo pressapoco della sua età, lo sguardo assonnato e un po' infastidito.

Hoseok non riuscì ad evitare di notare che la sua pelle fosse di un bianco malaticcio.


Come un vampiro.

 

«Min Yoongi?»

«In carne ed ossa»
Hoseok non riuscì ad evitare di notare che fosse anche molto bello, col suo viso delicato e gli occhi piccoli ed espressivi. Sembrava una bambola di porcellana.

«La signora Han si è confusa e ha lasciato questo sul mio zerbino»
Yoongi afferrò il pacchetto con un'espressione incuriosita. Lesse il biglietto con scritto il suo nome.
«Ah, devo aver preso il tuo. Ero talmente di fretta che l'ho afferrato e messo sotto l'albero senza neanche guardare» aprì la porta abbastanza da farlo passare «Entra pure»

«Permesso» mormorò guardandosi intorno.
«Non c'è nessuno tranquillo» con grandi falcate lo guidò nel salotto, per poi prendere il pacchetto – rosso con una fantasia a renne – e controllare il biglietto «Jung Hoseok» gli passò il regalo «È un piacere conoscerti»
Strinse la mano all'altro.
«Scusa per l'inconveniente, ti avrò interrotto dai tuoi festeggiamenti per questa cosa»
Yoongi sventolò una mano «Tranquillo, per queste feste sono solo» iniziarono ad avviarsi verso la porta.
«Davvero?» si arrestò «Ti sembrerà un po' affrettato visto che neanche ci conosciamo, ma potremmo passare il Natale insieme, sempre se non hai altri piani»

Hoseok non sapeva che stava dicendo, ma non gli piaceva stare solo, men che meno il giorno di Natale. E poi pensò che era proprio quello che voleva la signora Han, aveva organizzato tutto per farli stare assieme a Natale. Era molto da lei.

Guardò l'altro aspettandosi un rifiuto, ma venne stupido da un'alzata di spalle.

 

«Perché no»

 

Si erano dati appuntameno per cenare assieme a casa di Yoongi. Hoseok era letteralmente elettrizzato, mentre camminava avanti e indietro per il salotto non sapendo come impiegare il tempo che lo separava dalla fatidica cena.

Si avvicinò al divano per la dodicesima volta nel giro di qualche ora, per lisciare i vestiti che aveva scelto accuratamente per l'occasione e poggiato sullo schienale. Scelto accuratamente in non meno di due ore, passate in camera sua a tirare a destra e manca tutti i vestiti contenuti nell'armadio nel tentativo di trovare qualcosa di elegante ma non troppo pomposo (e che magari, già che c'era, gli facesse un bel culo). Doveva far bella figura. Gli sembrava di starsi preparando per il primo appuntamento, solo con l'ansia di non conoscere affatto l'altro.

Mentre era intento a creare un solco sul pavimento solo grazie al suo incedere ansiosamente in circolo, per poco non morì di infarto. Il cellulare dimenticato distrattamente sul divano aveva preso a squillare senza sosta. Pensò fosse il vicino, che lo chiamava per disdire perché aveva di meglio da fare. Poi si ricordò che Yoongi non aveva il suo numero di telefono e rispose in fretta.

«Buon Natale Hobi!» gli venne urlato nell'orecchio dalla voce euforica di un Jin che probabilmente aveva già bevuto troppo per essere solo le otto di sera.
«Hyung, è ancora la vigilia» scosse piano la testa «Buone feste anche a te»
Riuscì a percepire gli occhi di Jin roteare senza neanche vederlo «Stavo solo cercando di essere un buon amico! Anche Nam ti fa gli auguri, fra poco te lo passo. Prima dobbiamo parlare delle cose serie»
Hoseok ebbe l'impulso di attaccargli in faccia, ma voleva troppo bene ai suoi amici, anche se erano assillanti.
«Perché ti ostini sempre a fare il solitario – che non sei – e non prendi un bel volo per Toronto e vieni a passare le feste da noi?»
«Hyung me lo chiedi ogni anno e ogni anno ti dico di no»
«E ogni anno ferisci mortalmente i miei sentimenti!» fece drammatico. Hoseok ridacchiò.
«Correrò il rischio»
«Seriamente Hoseok! Non puoi seriamente voler passare ogni festa con quella vecchia»
«Non insultare la signora Han» fece il broncio «E poi quest'anno passo le feste con, ahem...» come lo poteva definire? «...un amico»
Non molto corretto, ma non gli andava di spiegare tutta la storia.

Jin squittì.

«Jung Hoseok! Non solo rifiuti i miei calorosi inviti, ma te la spassi con un bel giovane senza prima presentarmelo!»
«Jin. Lo so che ti sconvolgerò, ma non sei mia madre» rise.
«Sì che lo sono!» la sua voce stava raggiungendo gli ultrasuoni e Hoseok sentì le sue orecchie morire lentamente «Beh? Stai zitto? Com'è? Come si chiama? Spero per te che sia all'altezza dei miei standard»
Hoseok rimase un attimo stordito «Non ci stiamo frequentando. E poi non vedo perché qualcuno che esce con me dovrebbe rispettare i tuoi standard»

«Perché io ho sempre ragione» sbuffò come se stesse spiegando le basi ad un bambino «E per ora non vi state frequentando! Ma se è tanto disperato da passare le sue feste con te» Hoseok non volle dirgli che anche Jin tecnicamente voleva passare le sue feste con lui, e si limitò a imbronciarsi offeso «Devi interessargli»
Ma ci conosciamo appena! urlò nella propria testa.
«Come dici tu» disse invece al telefono.

«Jin, smetti di torturare Hoseok» sentì la voce di Namjoon in lontananza «Buone feste Hoseok» doveva aver rubato il telefono a Jin. Hoseok glie ne fu grato.
«Anche a te Nam» sorrise calorosamente, anche se l'altro non poteva vederlo «Come va? Heehyun?»
«È qui in braccio a me. Saluta zio Hobi»
«Ciao zio! Manchi tanto»

«Ciao stellina. Fra qualche giorno vengo a trovarti e ti porto il tuo regalo di Natale, contenta?»
Hoseok sentì dei rumori confusi, che probabilmente erano i capelli della bimba che sfregavano contro il telefono mentre lei annuiva freneticamnete. Namjoon riprese il telefono.

«Le manchi davvero, vedi di venirci a trovare ogni tanto. Lo sai che per noi non sarebbe un problema averti qui a Natale» lo riprese bonariamente l'amico.
«Siete una famiglia» sventolò una mano in aria «Io non c'entro niente»
«Sì invece cretino. Per noi sei come la nostra famiglia. Hai sentito Jin, abbiamo adottato una bambina che ci ruba ogni energia, eppure si ostina a farti da madre. È nella sua indole»
Hoseok rise «Ho già degli impegni»
«Sì ho sentito gli urletti di Jin. Dovrai raccontarci tutto»
A Hoseok non piacque il tono malizioso dell'altro.

«Non mettertici anche tu» si lamentò.
«Passa una buona serata Hoseok»
«Anche voi. Dai un bacio a Heehyun da parte mia»

Mentre attaccava al telefono, il campanellò suonò facendogli rischiare di lanciare il telefono dalla sorpresa.

Andò frettolosamente ad aprire, e si trovò davanti il vicino, i capelli corvini sporchi di bianco – farina? – e il volto imbronciato.

«Ho tentato di cucinare qualcosa, ma non mi è venuto molto bene»

Hoseok si affacciò e notò un fumo piuttosto nero provenire dalla casa dell'altro. Ugh.

Neanche Hoseok era un gran cuoco.

«Cibo d'asporto?»


Yoongi non aveva sentito ragioni e si era infilato nel suo appartamento, che era terribilmente in disordine, così come era in disordine Hoseok stesso. Aveva dovuto rimettere i vestiti che si era preparato per la serata in camera, perché non gli pareva carino lasciare l'altro da solo mentre lui si vestiva di tutto punto. E poi Yoongi non gli sembrava molto attento a questi particolari, col suo maglione di qualche taglia più grande completamente nero.
Nero.
Ai vampiri piace il nero.

Scosse la testa.

«Cosa ti piacerebbe mangiare?»
«Che ne dici del sushi?»

Oh. Hoseok si sarebbe aspettato qualcosa come carne al sangue.
Carne di Hoseok al sangue.
Doveva smetterla.

«Ok, allora chiamo» e prese il telefono.

«Hanno detto che saranno qui fra un'oretta» si torturò una pellicina sull'indice. Era dannatamente nervoso.
Yoongi, che sembrava la calma in persona, si sedette «Suonerà un po' strano invitarti a sedere sul tuo stesso divano, ma prego» ghignò nella sua direzione.
Hoseok però non si sedette «Vuoi del vino?»
«Buon'idea»

 

Una volta tornato in salotto con due calici e una bottiglia di vino rosso, Hoseok si accomodò a debita distanza, versando il vino all'altro e porgendogli il bicchiere.
«La signora Han mi ha raccontato che credi che io sia un vampiro» prese un sorso dal bicchiere, il vino gli colorò il labbro superiore di un rosso vibrante.

Come riusciva a bere ghignando? L'aveva imparato da qualche parte?

All'improvviso le parole dell'altro gli arrivarono in testa.

Oh, quell'orrida vecchia. Ma insomma, da che parte stava?

«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere» bevve velocemente tutto il vino nel calice.

Yoongi rise, e Hoseok lo trovò alquanto affascinante. Riuscì a percepire la risatina maliziosa di Jin.
«Allora rimarrai con questo tremendo dubbio» gli fece un occhiolino «Effettivamente il tuo collo ha un aspetto invitante»
Hoseok divenne rosso come il vino e si pentì di non aver avuto il tempo di mettere il maglione a collo alto che voleva indossare.

«Scherzo» lo colpì leggermente con la mano sul braccio, avvicinandosi per raggiungerlo «Devo dire che però non ti biasimo, ho degli strani orari»
«Come mai?»
Yoongi ghignò, ancora. Hoseok avrebbe dovuto imparare l'antica arte di farsi i cavoli suoi, prima o poi.

«Sono uno spogliarellista»

Hoseok fu a tanto così dallo sputare il vino – nel frattempo aveva riempito nuovamente il bicchiere, sentiva di averne bisogno – sul divano bianco.

La risata di Yoongi questa volta fu meno contenuta, la bocca spalancata e la testa rivolta all'indietro. Se Hoseok poteva ricambiare il complimento, anche la gola di Yoongi sembrava piuttosto invitante.

Quel vino gli dava alla testa. Era quasi sicuro gliel'avesse regalato Jin tempo addietro. Ovviamente, era sempre colpa sua.

«La tua faccia è esilarante» si asciugò gli occhi da delle lacrime invisibili «Sono un produttore musicale, in genere preferisco scrivere le canzoni di notte e dormire di giorno, tutto qui»
«Oh» era quasi deluso.
«Mi dispiace di non aver soddisfatto le tue aspettative» gli si avvicinò «Però se vuoi posso comunque provare a morderti il collo»

Gesù.

«Ti prego, non c'è bisogno di arrossire a quel modo, sto scherzando» si sporse su di lui per afferrare la bottiglia di vino «Ti dispiace? Non ne è rimasto molto»
Hoseok scosse la testa un po' intontito.
Yoongi si attaccò direttamente alla bottiglia, un rivolo di vino gli sfuggì colorandogli il mento.

Altro che vampiro. La signora Han gli aveva organizzato una sottospecie di appuntamento al buio con un demone tentatore.

«Tu che lavoro fai?»
«Uh?» si girò a guardarlo con occhi appannati.
«Ti ho chiesto che lavoro fai»
«Ah sì. Sono uno studente, studio in un'accademia d'arte. E lavoro in un bar per pagare l'appartamento»

«Interessante, che fai di preciso nell'accademia?»
«Restauri per lo più» fece spallucce.
«Ora si spiegano tutti i quadri alle pareti» annuì tra sé l'altro «Mi piace»

Hoseok non sapeva che ribattere, mentre Yoongi osservava assorto un quadro.
Fortunatamente il campanellò lo salvò da quell'imbarazzo.

«Vado io, dopotutto avrei dovuto preparare la cena» si alzò, andando a prendere il cibo.

Hoseok pensò di sgattaiolare in bagno e ficcare la testa sotto l'acqua, per rinfrescarsi un po' le idee.

Invece prese qualche tovagliolo e un'altra bottiglia di vino.

Puntò su una sana sbronza.

Yoongi rientrò con una bustina, che poggiò sul tavolino basso del salotto, sedendosi sul pavimento.
«Hai preso dei piatti?»

Hoseok prese tutto ciò che serviva e iniziò a porzionare il sushi.

«C'è un solo gamberetto fritto, prendilo tu» disse prendendolo con le bacchette per metterlo sul piatto dell'altro. Yoongi però si sporse e lo afferrò coi denti.
«Facciamo a metà» mugugnò cercando di non far cadere il gamberetto, avvicinandoglisi.
«Non sono sicuro sia una buona idea» si passò le mani sulle gambe nervosamente.
Yoongi però gli afferrò la maglia tirandolo un po' verso di lui e Hoseok decise di assecondarlo. Gli afferrò il retro della testa avvicinandolo a un centimetro da sé, i nasi che si toccavano. Morse il gamberetto, tranciandolo a metà, le loro labbra si sfiorarono appena. Poi si tirò indietro, masticando lentamente. Come se non fosse successo nulla, riprese a mettere il sushi nei due piatti e poi ne porse uno a Yoongi.

 

Mangiarono chiacchierando del più e del meno e Hoseok riuscì pian piano a rilassarsi, mentre prendeva in giro Yoongi e per ripicca l'altro gli tirava dietro pezzetti di riso collosi, che gli si appiccivano sulla maglia.

«Ti sfido a mangiare un pezzo di sushi pieno di wasabi» gli porse la salsa Yoongi.
«Perché mai dovrei?»
«Se lo fai e riesci a non bere subito dopo, ti premierò»
«Non sono sicuro di voler essere premiato da te»
Yoongi si imbronciò e aprì la bustina con la salsa, spargendola su tutto il sushi rimanente nel piatto di Hoseok.
«Ben ti sta»


Hoseok mangiò in un boccone un pezzo di sashimi, per poi afferrare Yoongi e far toccare le loro labbra. Si staccò subito per bere quanta più acqua possibile, allontanando la bottiglia dall'altro.

«Sei uno schifoso» lo fulminò, le labbra un po' gonfie e di un rosso intenso per il piccante.
Hoseok rise «Buon Natale Yoongi» disse guardando l'orologio segnare la mezzanotte.


Sazi e stanchi, si erano sdraiati scompostamente sul tappeto a guardare il soffitto.

«Penso di dover ringraziare la signora Han» mormorò Hoseok con un sorriso.
«Mh?»
«Per averci fatto passare il Natale insieme. Sapeva che sarebbe andata così»
«Che mi avresti baciato con le tue sporche labbra piene di wasabi?»
Hoseok arrossì un po', ridacchiando «Spero non così tanto dettagliatamente. E non era un bacio. Era una vendetta molto sadica»
«Come vuoi tu, comunque non sei affatto male a baciare»
«Ovviamente! Ma quello non era un bacio» chiuse la questione imbarazzato «A proposito della signora Han, non dovremmo aprire il suo regalo?»
«Ugh è nell'altro appartamento, non mi va di alzarmi»
«Pigroneee» Hoseok gli rotolò addosso e Yoongi gemette dal dolore.

«Oddio. Quanto diamine pesi?»
«Sono tutti muscoli» si imbronciò «Mi tolgo se vai a prendere il tuo regalo»
«Va bene, va bene, abbi pietà del mio povero intestino. Penso tu lo stia uccidendo»
Hoseok rotolò via con una risata «Bene, alzati»
«No»
Fece un'espressione oltraggiata, alzandosi in piedi «Schifoso bugiardo» e poi lo afferrò tirandoselo in braccio, sulla spalla, il busto poggiato sulla sua schiena «Andremo nel tuo appartamento con o senza il tuo consenso» disse afferrando le chiavi dalla tasca posteriore di Yoongi.

«Sei un maniaco pervertito che bacia le povere donzelle innocenti»
«Innocente un corno, piccolo alcolista anonimo che beve direttamente dalla bottiglia» infilò la chiave nella toppa, aprendo la porta con un piccolo calcio.
«Piaciuto lo spettacolo?»
«Sapevo che l'avevi fatto apposta» roteò gli occhi al cielo.

Una volta dentro l'appartamento finalmente mise Yoongi a terra, che si aggrappò alle sue spalle mentre tentava di ritrovare l'equilibrio.

«Zoticone» borbottò mentre andava a prendere il pacchetto, continuando a insultarlo durante il tragitto «Fatto, fammi uscire da qui, ho dimenticato di accendere i riscaldamenti e si gela» rabbrividì.

 

Appena tornati dentro, Yoongi si sdraiò sul divano.
«Apri prima il tuo»

Hoseok afferrò il pacchetto, si sedette sulle gambe di Yoongi facendolo lamentare e poi prese a scartare la carta da regalo. Yoongi si girò, acciambellandosi come un gatto al suo fianco, curioso di vedere cosa c'era all'interno della scatola. Hoseok aprì, rivelando una collana d'aglio, una boccetta di acqua santa e un preservativo.
Urlò tirando la scatola il più lontano possibile da sé, mentre Yoongi si teneva lo stomaco da quanto stava ridendo.

«Te l'ho mai detto che amo la signora Han?»
«Quella vecchia matta!» Hoseok afferrò la bottiglia di vino, bevendo direttamente da lì. Magari se si ubriacava si sarebbe scordato di quella cosa «Apri il tuo avanti»
Yoongi afferrò il proprio pacchetto e iniziò a scartare con una lentezza snervante.
«E muoviti!»
«Speri ci sia il lubrificante?»
«Chiudi il becco» lo colpì sul braccio.
Yoongi ridacchiò, aprendo il regalo. All'interno c'era una sciarpa e dei guanti fatti a mano.

«Perché il tuo regalo è normale!?» sbottò.
Yoongi rise
«La signora Han si preoccupa sempre che io non muoia di freddo, dice che mi vesto troppo leggero ed è per quello che ho una pelle cadaverica» afferrò la sciarpa e ci si avvolse le spalle. Nello spostamento, un foglio cadde dalla scatola.
Hoseok fu più svelto e lo afferrò.

«Ehi! Sono cose private!»

«Hai appena visto un preservativo destinato a me, non puoi parlare»
«Sono quasi sicuro fosse un regalo collettivo»
«Dio, non parlare» arrossì, aprendo la lettera.

Trattalo con cura.

Hoseok rigirò il foglio più volte, era l'unica cosa scritta sopra.

«Eh? Ma cosa? Il regalo?»
Yoongi gli prese il foglio di mano, e stavolta fu lui ad arrossire. Incredibile.

«Cosa?»

Yoongi scosse la testa ridacchiando «La signora Han ti vuole proprio bene»
«Sì lo so ma cosa c'entr- ah» Hoseok arrossì, facendo solo peggiorare il rossore di Yoongi.
«Ha proprio buon occhio eh?»
«Ne sa una più del diavolo» ridacchiò Hoseok, avvicinandosi un po' a Yoongi «Te la immagini con le ali e un arco con le frecce dalla punta a cuore?»
«Non farmi venire gli incubi» lo rimbeccò, poggiando la fronte sulla sua «Non vorrei suonare sdolcinato o altro, ma penso sia il miglior Natale della mia vita»

Hoseok lo baciò, stavolta per davvero.

Le braccia di Yoongi si incrociarono dietro al suo collo mentre piegava la testa per approfondire il contatto. Hoseok poggiò delicatamente le mani sui fianchi dell'altro, presa che andò a intensificare quando la schiena dell'altro si inarcò verso di lui. Tirò Yoongi su di sé e si sdraiò sul divano, portandosi l'altro dietro. Infilò le mani sotto il suo maglione sentendo la sua schiena bollente contorcersi sotto il suo tocco. Yoongi si staccò, soffiandogli aria bollente sulle labbra, per poi iniziare a baciargli la mandibola e il collo, dove iniziò a mordere con forza, come a voler bucare seriamente la sua pelle. Hoseok lo lasciò fare, esponendo il collo, Yoongi che succhiava con forza la pelle della gola. Quando non riuscì più ad attendere sollevò l'altro per riprendere a baciarlo. Il bacino di Yoongi si mosse, facendo sospirare Hoseok e staccare da quei baci bollenti.

«Di là» mormorò facendo un cenno con la testa.

«Ricorda di prendere il preservativo»
«Non useremo quello che ci ha dato la signora Han, scordatelo» borbottò tra le risatine di Yoongi.

Una volta arrivati alla porta, non senza difficoltà – Yoongi continuava ad appenderglisi addosso e baciargli il retro del collo, o afferrargli i fianchi possessivamente facendolo distrarre più del dovuto – Hoseok spalancò la porta, rivelando la montagna di vestiti sparsi per tutta la stanza che aveva dimenticato di rimettere a posto.

«Merda»
Yoongi rise «Andiamo a casa mia?»

«Non riesco ad arrivare fino a lì» e spinse Yoongi dentro, chiudendosi la porta alle spalle.
Yoongi spostò con una manata i vestiti sul letto, stendendosi e tirando Hoseok per la maglia.
«Com'è che si dice? Chi scopa a Natale scopa tutto l'anno?»
«Sono quasi sicuro che quello si dica a Capodanno»
«Fa nulla, lo faremo anche a Capodanno, e tutti i giorni dopo se serve» e gli sfilò la maglia.

Hoseok rise, baciandolo ancora una volta.

 

 


Hoseok stava scendendo le scale in fretta, in ritardo per le lezioni. Erano le prime lezioni dell'anno nuovo e non gli pareva il caso di fare tardi. Ovviamente l'aveva rallentato Yoongi, che da qualche giorno si era piantato a casa sua – più specificatamente nel suo letto – e non sembrava avere intenzione di sloggiare a breve.

Preso dei suoi pensieri, andò a sbattere contro qualcuno.

«Scusi- Oh signora Han! Buon Natale in ritardo» le sorrise.
«Anche a te tesoro» gli sorrise l'anziana «Vedo che porti una sciarpa non tua»

Hoseok si ricordò di aver messo la sciarpa che l'anziana aveva regalato a Yoongi, non trovando la sua ed essendo di fretta. Doveva coprirsi il collo perché qualcuno aveva preso un po' alla lettera quella storia del vampiro. Arrossì per quella ammissione non verbale.

«Spero che il mio regalo sia stato utile» gli fece un occhiolino, per poi tornare ad annaffiare le piante sul pianerottolo come se non avesse appena chiesto se Hoseok aveva utilizzato il preservativo che gli aveva dato.

Scosse la testa ridacchiando, mentre le sue orecchie si tingevano di rosso. Sì, erano state proprio delle belle feste. Ad Hoseok non piaceva ammetterlo, ma lo erano state proprio grazie a lei e al suo regalo.
(Hoseok si riferiva a Yoongi, non al preservativo, ovviamente)

«Grazie signora Han!» urlò per poi uscire senza aspettare la risposta dalla vecchina, il volto ancora scarlatto e un sorriso felice nascosto da quella morbida sciarpa che odorava di vino rosso e Yoongi.









                          







 

Annyeong haseyo Jichan imnida~
E benvenuti nella mia prima storia natalizia ^-^
Personalmente amo il Natale, e quindi non ho potuto
evitare di scrivere qualcosa a riguardo u.u
Che dire su questa storiella?
Sono un po' imbarazzato per la scena arancione
abbiate pietà, mi sto sperimentando!
Ringrazio la signora (Jic)Han perché è stata
un personaggio divertente da inserire
*sghignazza*
Basta vaneggiare

Auguro a tutti un felice Natale
e in generale di passare al meglio le vostre feste!
Che Babbo Natale vi porti
tutto quello che desiderate!
Grazie per l'attenzione (?)
*scappa a cavallo di una renna*

  
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