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Autore: mercolins    19/12/2017    0 recensioni
Hellen ed Harry, migliori amici da anni.
Entrambi hanno sempre bisogno l'uno dell'altro per andare avanti, ma ancora non hanno scoperto che la loro non è una semplice amicizia.
Ed è proprio in uno dei loro soliti pigiama-party che scoprono di amarsi.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Holmes Chapel. 5:30 p.m.
Hellen stava preparando la sua borsa per la sera, dormiva dal suo migliore amico Harry. Un ricciolo con il sorriso sempre stampato sul viso accompagnato da due fossette che lo rendono dolcissimo.
 
All'inizio non sembrava un tipo così dolce soprattutto perché lo conobbi ad un moto raduno. Ehi cosa vi pensavate? Non sono una ragazza tutta amore, baci e coccole. Mi piacciono le moto e soprattutto AMO vestirmi da maschiaccio. Di solito il mio modo di vestire e di truccarmi fa si che sembri una badgirl, ma non lo sono per niente. Ho pochissimi amici: Jessica, per gli amici Jess, Louis ed Harry. Quella sera avremo dormito tutti a casa del ricciolo.
"Mamma esco!" urlai dal corridoio.
"Hellen, dove ti credi di andare?! Sei in punizione, te lo ricordi?"
"Ma mamma sto andando a dormire da Harry e stamattina mi avevi detto che potevo andarci, quindi o ci vado o ci vado. Deciditi, sono due le possibilità."
"Non ho mai visto una figlia che ricatta una madre. Domani alle 12.30 massimo devi essere qui."
"Grazie mamma!"
Niente baci e abbracci, presi le chiavi della moto ed uscii di casa. Entrai nel garage, misi lo zainetto con i panni sulle spalle, mi sedetti sulla moto e mi misi il casco. Girai la chiave nella toppa ed accelerai. La moto era accesa e sorrisi. Tolsi il cavalletto e partii. Harry abitava a due isolati da me e la velocità con cui stavo andando mi permise di arrivare da lui in meno di 10 minuti. Fuori al viale già c'era il SUV nero di Louis e la bici della mia amica. Come al solito mancavo solo io. Spensi la mia Ducati e tolsi il casco, poi scesi. Mi avviai verso la porta, neanche il tempo di suonare che Louis mi aveva aperto.
“Come vengono chiamati i pirati dalle mogli?”
“Ehm.. Fammi entrare che è meglio.”
“No! Tesoro! Ahahahahah l'hai capita vero?”
“Oddio Lou, era pessima!”
“E senti questa, senti questa. Su una collina ci sono una pecora e una mucca...”
“Embè?”
“E muuu! Ahahahah” poi si accorse che ero seria.
“Vabbè entra va, non sei soddisfacente!” Sorrisi.
“Hellen ben arrivata amica mia!” disse Jess.
“Quel coglione di Louis e le sue battute squallide mi hanno tenuta impegnata 10 minuti fuori la porta. Non mi faceva entrare!” mi guardai intorno e chiesi “Harry?”
“L'AMORE TUO E' ANDATO A PRENDERE LA PIZZA!” urlò Louis dal bagno.
“BRUTTO IDIOTA NON E' IL MIO AMORE!”
“Di che parlate?” disse Harry entrando dalla porta d'ingresso con quattro cartoni. Mi girai e gli sorrisi, a ruota sorrise anche lui.
“No, dicevo che il tuo amico è un idiota barra coglione”
“E la tua amica è stronza barra deficiente”
“Stronza io?” dissi guardando Louis.
“Si perchè non ridi alle mie battute!”
“Ma sono squallide!” disse Jess
“No non sono squallide! Senti questa:  Rinoceronte? No, Macedonia! Ahahahahah” Eravamo tutti seri. Lui l'unico cretino che rideva.
“Vaffanculo ragazzi! Mai una soddisfazione in questa casa!” ridemmo. Ci piaceva far innervosire Louis.
“Dai a tavola, le pizze si freddano.” disse Harry entrando in cucina. Lo seguii e mi sedetti. Di fronte si misero Louis e Jess mentre di fianco a me Harry.
“Allora diavola per Louis, margherita per la sempliciotta di Jess”
“Ehi io non sono sempliciotta!” disse ridendo e prendendo il cartone di pizza che Harry le stava passando.
“Ovvio, hai ragione” disse ridendo. Poi continuò “Funghi e zucchine per la dark e quella con le acciughe per me”
“Ehi riccio io non sono dark!” dissi iniziando a tagliare la mia pizza.
“Stasera lo sembri più del solito però... Soprattutto con questo rossetto rosso fuoco”
“Riccio, se tu non te ne fossi accorto, lo metto sempre.”
“È eccitante il rossetto rosso” disse Louis.
“Ehi amico, attento a come parli della mia migliore amica.”
“Ho detto solo la verità!” disse alzando le mani
“Vuoi un bacino Lou?” lo presi in giro.
“Volentieri Crudelia Demon!” Ridemmo.
“Jess che hai stasera? Sei silenziosa” fece notare Harry.
“Non ho niente, sto ancora pensando a quanto può essere stupido Louis”
“Io non sono stupido!”
“Oh sì che lo sei!”
“Ragazzi?!” li richiamammo io ed Harry.
“È stupido perché ha perso una scommessa con Lottie e ora lui gli deve fare un tema per scuola.”
“Ahah sfigato!” dissi
“Ragazza, tu non hai capito niente...” iniziò a dirmi.
“Tu stasera mi dai una mano perché domani glielo devo portare e quella iena di mia sorella, se non eseguo i suoi ordini, mi trincia! E se permetti mi serve...”
“Per fare cosa? Le seghe davanti ai porno?”
“HELLEN!” mi richiamò Harry.
“Dimmi riccio” dissi bevendo la birra.
“Allora 1 siamo a tavola quindi non parlare di queste cose e secondo non bere tanto.”
“Non scappo, tranquillo” e risi.
 
[ …]
 
Erano le due e mezza quando finimmo di giocare a Mario kart.
Come sempre vinse Harry ed io arrivai seconda. Mentre Jess terza e Lou quarto.
“Bene ragazzuoli, soliti posti. Io inizio a salire” disse Harry.
“Ti raggiungo dopo, devo aiutare Louis sonomongolo William Tomlinson”
“Ahaha ok nera” disse baciandomi una guancia. Sorrisi. Guardai Jess che era crollata sul divano.
“Lou andiamo sul terrazzo così mi fumo una sigaretta.”
Andammo fuori e lui prese il suo quaderno mentre io presi una Chesterfield blu. L'accesi ed aspirai.
“Qual è la consegna?”
“Descrivi il momento più bello che hai passato con tuo fratello/tua sorella”
“Lou ma è una cavolata.”
“Apparentemente sì ma in verità non lo è, e sai perchè?” scossi la testa “Perchè non so quale momento scegliere.”
Aspirai di nuovo.
“Allora... Secondo me devi scegliere quello in cui ti sei reso conto che tua sorella è davvero tutto per te. Certo, devi parlare dal punto di vista di Lottie.” Lui guardò il cielo e io presi il telefono che aveva appena vibrato nella tasca.
“Il letto non è lo stesso senza te, muoviti xx”
Sorrisi, era Harry.
“Che c'è, ti manca rompermi le palle a furia di solleticarmi con i tuoi ricci, brutto scemo?”
Inviai.


“Hellen, mi è venuta un'idea. Grazie!”
“Sei a corto di inventiva Lou!” dissi ridendo e prendendolo in giro.
“Lo so, ma ora so cosa scrivere. Le farò prendere 10!”
“Lo spero per te.... e anche per lei!” dissi ridendo mentre calpestavo il mozzicone di sigaretta.
“Vai a letto dai... A domani! ‘Notte Hellen!”
“’Notte Louis.” e gli lasciai un bacio sulla guancia.
Prima di andare da Harry, andai in bagno e poi scrissi un messaggio al mio migliore amico.
“Riccio sto arrivando xx”
“Finalmente… Muoviti xx”
Sorrisi e andai nella sua camera. Era nel letto a pancia in sotto. Come al solito in boxer e a torso nudo. Sorrisi, lentamente mi tolsi le scarpe e mi misi seduta sulla sua schiena.
“Auch! Pesi nera”
“Ancora che mi chiami nera?”
“Se hai i capelli neri mica è colpa mia”
“Vuol dire che me li tingerò”
“No!”
“Ok, riccio. Non arrabbiarti” risi.
“Mi fai un massaggio nera?”
“Va bene riccio” e iniziai a massaggiargli le spalle, poi piano scesi lungo la schiena. Mi abbassai e gli lasciai un bacio sulla spalla destra.
Sorrisi, gli era rimasto il segno del rossetto rosso. Dopo svariati minuti mi alzai e mi cominciai a spogliare. Non mi vergognavo di Harry, era il mio migliore amico. Lui si girò a pancia in su e fissò ogni mio movimento. Una volta messa il pigiama, salii sul letto e mi misi sotto le coperte.  Come al solito mi fece mettere una gamba in mezzo ai suoi polpacci e l'altra la misi sopra la sua di gamba e ci mettemmo fronte contro fronte.  I suoi capelli cominciarono a solleticarmi sulle guance. Cominciai a ridere e lui rise con me. Soffrivo il solletico sul viso, era più forte di me e lui ogni volta me lo faceva a posta.
“Stronzo” dissi sussurrando tra una risata e l'altra
“Lo so” sussurrò a sua volta. Gli spostai i capelli da un lato in modo tale da guardarlo negli occhi.
“Zia Cox?” chiesi
“Dormiva a casa di Gemma, sai il trasferimento è faticoso” risi e feci ridere anche lui. Quella sera mi sentivo strana al suo fianco, non volevo staccarmi da lui e non volevo addormentarmi. Cominciò ad accarezzarmi lentamente un fianco, poi passò alla schiena e alla fine mi accarezzò la guancia. I brividi cominciarono ad impadronirsi del mio corpo.  Non mi era mai capitato.  Mi lasciò un bacio sul collo e poi mi sussurrò all'orecchio.
“Stasera sei veramente bella”
“Sono sempre io, Hellen.”
“Sarà, ma mi sembri ancora più bella del solito.” arrossii e sorrisi. Mi misi a pancia in su e Harry si spostò sopra di me reggendosi con i gomiti sul materasso.
“Sarà perché stasera ti guardo con occhi diversi.”
“Harry...” cominciai a malapena la frase quando poggiò le sue labbra sul mio petto lasciato scoperto dalla canottiera e dal reggiseno nero. Salì lentamente al collo, poi passò all'orecchio e ne morse il lobo. Chiusi gli occhi e posai le mani sulle sue palle, per poi arrivare ai suoi capelli che strinsi delicatamente.
“Harry...” lo richiamai mentre riaprivo gli occhi che avevo chiuso.
“Mmh” mugugnò mentre mi lasciava un succhiotto sul collo.
“C-che vuoi f-fare?”
“I wanna be last, baby let me be your last first kiss. I wanna be first, yeah I wanna be the first to take it all the way like this”.
Canticchiò Harry sottovoce al mio orecchio. Amava scrivere e da poco aveva iniziato con il buttare giù delle frasi per una canzone e dentro di me sapevo che questa frase ne era una parte. Calzava a pennello con me. Perché era proprio così, non avevo mai baciato nessuno per la prima volta e non avevo mai fatto l'amore. E forse, in mia insaputa, volevo che fosse lui il mio primo ed ultimo.
“Harry...”
“Mmh...”
“Baciami” dissi.
Non se lo fece ripetere una seconda volta e delicatamente poggiò le sue labbra sulle mie. Bagnò il mio labbro inferiore con la lingua e insicura schiusi le mie labbra. Mille brividi. Non mi era mai successo prima di quella volta di stare vicino ad Harry e sentirmi così. Quando ci staccammo lo guardai negli occhi.
“Scusami se sarò impacciata, scusami se avrò paura, scusami se dopo stanotte non sarò più alla tua altezza” dissi sussurrando.
“Ssh” e mi diede un altro bacio.
 
 
Quella sera fu la mia prima volta e fu stupenda. Harry mi toccava con delicatezza come se fossi fatta di porcellana. Fui impacciata molte volte ma lui mi sorrise dolcemente e mi disse di stare calma.
 
Ero incollata al suo petto e lui teneva il suo braccio destro intorno al mio bacino.
“Hellen...” sussurrò.
“Mmh” mugugnai.
“Ti ho sempre amata.” il mio cuore perse un colpo e fece mille capriole.
“Harry…” sussurrai.
“Si?!”
“Ti ho sempre amato anche io... Anche se non me ne sono resa mai conto.” guardò in basso verso di me, mi scostò una ciocca di capelli ribelle e mi lasciò un dolce bacio a stampo.
“Dormi piccola, è stata una lunga nottata.”
ci fu un minuto di silenzio e poi dissi
“Harry?”
“Dimmi...”
“Sei il mio primo ed ultimo, te lo prometto.”
“Ed io lo prometto a te.”
Poi crollammo in un sonno profondo.
   
 
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