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Autore: addict_with_a_pen    21/12/2017    1 recensioni
Gerard ha sempre odiato gli sport. Fin da quando era piccolo e tutti lo obbligavano a giocare a basket perché “è così divertente!”, lui già aveva capito che lui e gli sport sono acerrimi nemici.
“Gee! Muoviti, non succederà nulla di male, dai!”
E allora cosa ci fa con due scii ai piedi in cima a una discesa pronta per essere percorsa?
**Raccolta di one shots natalizie!**
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*December 21*
 
“Oooh Gee ha fatto colpo!”
“S-State zitti! Sarà sicuramente una presa in giro, come sempre…”
“Certo certo, Biancaneve!”
Oggi è una delle ultime giornate prima delle vacanze di Natale e, come ogni anno, la sua pidocchiosa scuola ha deciso che è “carino e simpatico”, come sostengono i professori, mettere i propri biglietti di auguri o regalini anonimi dentro le calze con il nome di ogni studente scritto sopra appese sotto la finestra.
Gerard odia questa cosa, odia alla follia che i suoi compagni di classe gli rovinino pure l’unica cosa bella che lo fa andare avanti e che lo fa sorridere durante l’anno, dato che ogni singola volta gli unici “auguri” trovati dentro la sua calza non sono altro che insulti e prese in giro riguardanti il suo aspetto e il suo stile di vita.
Buon Natale vampiro! (sempre ammesso che i vampiri lo festeggino…)”
“Hey sfigato! Mangia tanti panettoni durante le vacanze, mi raccomando, ti vedo un po’ deperito ultimamente ahah”
“Ma i vampiri in genere non sono magri? Tanti auguri, sfigato!”
 
E altre cose simili a cui ormai Gerard ha fatto l’abitudine e che non gli fanno né caldo né freddo.
Certo, se magari ogni tanto ci trovasse dei veri auguri e non stronzate del genere, allora forse un minimo di gioia la potrebbe pure provare, ma ora come ora, non può che prendere e gettare tutti i biglietti e andare avanti senza fiatare.
“Hey Biancaneve! Ti auguro un Natale bellissimo <3”
 
Quest’anno però, le cose sono andate diversamente e al posto del solito “tanti auguri sfigato”, si è ritrovato con questo bigliettino rosso tra le mani a cui non sa come reagire.
La prima cosa a cui ha pensato è stata che si trattasse solo di un ennesimo insulto più originale del solito, ma la cura con cui sono scritte le lettere, la carta scelta e il cuoricino alla fine della frase lo hanno depistato e fatto arrossire come un pazzo.
“Ooh piantatela! Ma quanti anni avete, due?”
“Aww è arrossito! Non è adorabile?”
Naturalmente, dopo aver ricevuto una cosa così insolita come lo è il bigliettino, ha dovuto parlarne coi suoi amici che non hanno perso tempo nel prenderlo in giro e ridere delle sue guance rosse. Forse non è stata una bella idea farlo, lo ha capito, ma a casa da solo non avrebbe fatto altro che leggerlo e rileggerlo fino a quando la sua mente non lo avesse portato alla conclusione che sì, si tratta solo di un ennesimo e stupido scherzo.
Dopotutto è risaputo che Gerard non piace a nessuno, tutti sanno che le persone grasse e timide sono il bersaglio preferito per le prese in giro, quindi non vede perché mai questo fantomatico ammiratore abbia deciso di scrivergli un biglietto di auguri.
Non ha mai avuto una ragazza, figuriamoci un ragazzo, e figuriamoci qualcuno che lo consideri addirittura bello quanto lo è la principessa Biancaneve.
“Siete stati voi a scriverlo, non è così?”
“Gee, per quanto bene ti voglia, non credo proprio che potrei arrivare a chiamarti Biancaneve e disegnarti un cuoricino, mi spiace proprio.”
È perfino arrivato a chiedere questo, a rivolgere a Bob, Ray e Frank questa patetica domanda, dato che dubita che suo fratello possa scrivergli cose del genere e dato che sa benissimo che solo loro, solo i suoi migliori e unici amici, sono a conoscenza del suo amore e ammirazione per Biancaneve.
“Ma allora chi…?”
“Ooh tranquillo Gee” dice Ray mettendogli una mano sulla spalla e porgendogli una fetta di pandoro con l’altra “Mangia e non pensarci. Adesso non voglio nessuno triste, siamo qui per stare insieme e mangiare il pandoro di mia madre, quindi non pensarci più.”
Ma come può non pensarci…? Sebbene una parte di lui gli dica che no, non è possibile che qualcuno trovi il suo fisico marshmallow bello, l’altra gli dice che forse c’è davvero una persona là fuori che lo apprezza e che pensa che assomigli alla bellissima Biancaneve…
Aaah patetico!
“Sì, hai ragione Ray, niente tristezza…” Si ficca un pezzetto di dolce in bocca e incolla lo sguardo al pavimento, mettendo su la sua tipica espressione da bambino offeso e ammutolendosi.
Eppure solo loro sanno di Biancaneve, solo loro sanno che da bambino cantava tutta la colonna sonora del cartone e che ad ogni carnevale il suo costume era lei, quindi non riesce davvero a togliersi dalla testa questa sensazione che uno dei tre stia mentendo e abbia scritto il biglietto per illuderlo di essere apprezzato da qualcuno che non sia Mikey o la sua mamma.
“Hey Gee, tutto bene?” Alza lo sguardo e incontra subito quello preoccupato di Frank che mai una singola volta si è lasciato ingannare da un suo sorriso finto e da un “tutto bene” quando in verità non andava bene proprio nulla.
Scuote piano la testa e apre le braccia per invitarlo a sedersi in braccio a lui, dato che la loro amicizia è un pochino “diversa” da quella che ha con Bob e Ray e dato che in più di un’occasione si è beccato le sue coccole e un bel bacio di consolazione. Lui e Frank… lui e Frank non sono amici, o almeno lui adora pensare che Frank sia il suo “mezzo ragazzo” e che un giorno potrà diventare il suo ragazzo a tutti gli effetti, anche se per ora non gli rimane altro che abbracciarlo forte e sé e condividere la sua fetta di pandoro nel tentativo di ritrovare un po’ di buonumore.
“Che succede?” Chiede dopo aver rubato un bel pezzo di pandoro ed aver fatto una carezzina velocissima al viso ancora rivolto verso terra di Gerard.
“Secondo te che succede?” mugugna imbronciato, come se la risposta fosse ovvia “Tu credi davvero che ci sia qualcuno che crede che io assomigli a Biancaneve? Nella nostra scuola?”
“Beh, a quanto pare sì” sorride, appoggiando la testa sulla sua spalla “E non me ne sorprendo nemmeno più di tanto…”
“In che senso?”
“Nel senso c-che… sei bello Gee, quindi non vedo perché tu non possa credere che qualcuno ti abbia scritto quel biglietto, senza doppi sensi.”
E se solo Frank avesse tenuto la bocca chiusa, allora adesso non sarebbe qui accartocciato sul corpo del suo amico col viso in fiamme e il cuore che gli sta rimbombando nelle orecchie.
“Aah Frankie, sei il mio migliore amico, per te è ovvio che io sia bello, non vale il tuo parere...”
“Oh credevo che pure Bob e Ray fossero i tuoi migliori amici!” cerca di difendersi inutilmente Frank “Adesso vado a chiedere se anche loro credono che tu sia b-”
“Sai cosa intendo Frank.”
E sì, Frank sa benissimo cosa intende, lo sa fin troppo bene.
Sa bene che quello tra lui e Gerard non è mai stato un classico rapporto d’amicizia e che se potesse allora rimarrebbe in braccio a lui tutto il giorno a riempirlo di complimenti e quei bacini leggeri su tutto il viso che tanto lo fanno ridere, ma una cosa che non sa e che non capisce è il perché loro due non stiano insieme e perché non gli sia concesso posare un bel bacio vero e proprio sulle labbra morbide del suo amico.
Non ricorda come e perché quelli che oramai sono tre lunghi anni fa lui e Gerard abbiano deciso di diventare solo amici e non fidanzati, non lo sa proprio, ed è questo il motivo del suo patetico biglietto di Natale che però non sta ricevendo la reazione che lui sperava.
“Sì Gee, so cosa intendi…” Risponde con un filo di voce, strusciando piano il naso sul collo di Gerard nel tentativo di appiccicarsi sempre più al suo corpo caldo e morbido.
“Dai, non pensiamoci più, okay? Adesso vado a prendere un altro po’ di pandoro e poi torno subito.”
Frank è estremamente grato a Gerard per aver cambiato argomento, ma allo stesso tempo non può fare a meno di sentire un nodo alla bocca dello stomaco come segnale di un’altra occasione per confessare i suoi sentimenti andata in fumo.
“Okay, ti aspetto qui…”
Si alza in piedi e lascia che l’amico vada a prendere un’altra fetta di dolce, non prima di sentire due braccia che lo stringono forte attorno al corpo e delle labbra che si posano dolcemente sulla sua guancia.
“Mi aiuterai a capire chi ci sta dietro a questa cosa, non è vero?” Chiede Gerard in un sussurro, speranzoso di una risposta positiva che non tarda ad arrivare.
“Sì Gee, ti aiuterò…”
“Sei il migliore!” E corre al tavolo col dolce.
E se solo Frank avesse un po’ più di coraggio, allora adesso lui e Gerard si starebbero baciando sotto al vischio davanti a un camino caldo…
Fanculo a Biancaneve!
*****
“A momenti è Natale e io ancora non ho trovato chi mi abbia scritto quel fottuto biglietto! Non ci posso credere…”
La scuola è chiusa, sono iniziate le vacanze, Natale è alle porte e Gerard si sente impazzire ogni giorno sempre di più.
“Gee, piantala… Datti pace.”
“Come faccio a darmi pace Frank!?”
Lui e Frank hanno indagato fino all’ultimo secondo prima che la campanella dell’ultimo giorno di scuola suonasse, ma quando bisogna indagare e cercare qualcuno che in verità sei tu, allora il lavoro non è affatto semplice…
Più volte, esasperato fino all’inverosimile, ha pensato di ammettere la “colpa” e dire che l’autore di quel biglietto è semplicemente lui, ma ogni volta che Gerard l’ha visto irritarsi arrivando a un passo dal perdere le staffe, ha concluso il giorno di indagini aprendo le braccia e abbracciandolo forte a sé con uno “scusami Frankie…” sussurrato con dolcezza e… amore.
Oowww dannazione!
Frank non capisce come sia potuto cadere così in basso e come sia potuto arrivare fino a questo punto, accettando di indagare sull’identità di qualcuno che non è altri che lui, ma più continuerà con questa pagliacciata, più la verità farà fatica ad uscire dalle sue labbra.
“Mancano quattro giorni a Natale, mica adori il Natale?”
“Sì, ma finché non risolverò il problema del biglietto, allora non mi potrò godere il Natale.”
È perfino arrivato a definire problema quel piccolo pezzetto di carta di cui Frank andava così fiero e in cui ha messo così tanto amore, ma su cui apparentemente ha riposto troppe stupide speranze.
È arrivato ad ottenere l’effetto contrario da lui sperato, è arrivato a rovinare il Natale a Gee mentre voleva solo migliorarglielo, diventando lui il suo regalo di Natale e concedendogli tutto l’amore che in questi anni non ha fatto altro che crescere e crescere sempre più nel suo cuore.
Che cosa ha combinato?
“Gee, basta. Ci rinuncio…”
Oggi, ventun Dicembre, Frank getta ufficialmente la spugna, tirandosi fuori dalle indagini, dal caos che il biglietto ha portato e dai suoi sentimenti repressi che mai usciranno allo scoperto. Ha sbagliato, non sarebbe la prima volta che lo fa quando c’è Gerard di mezzo, ma stavolta ha davvero combinato un bel casino dal quale non sa come tirarsi fuori.
“Ma Frank! Mi avevi promesso di aiutarmi, non puoi tirarti indietro così!”
“Forse mi sono stufato di farlo…”
Si sente così spento, come una lampadina che all’improvviso si fulmina, non facendo più luce e che va sostituita subito con un’altra, dato che alla fine non ha fatto altro che un grandissimo buco nell’acqua quando in verità le sue intenzioni erano solo quelle di far centro nel cuoricino della sua Biancaneve…
“Non puoi tirarti indietro! Avevi promesso e tu mantieni sempre le promesse Frank. Te lo impedisco!”
E arrivati a questo punto, non può più trattenersi.
“Porca miseria Gerard! Come faccio ad aiutarti a trovare questo fantomatico qualcuno quando in realtà non esiste proprio nessuno!?”
L’espressione sorpresa e atterrita di Gerard lo sveglia un attimo dal suo attacco d’ira e, ancora una volta, lo fa pentire di aver aperto bocca, ma stavolta non si tirerà indietro, non più.
“Come sarebbe a dire…?” La domanda esce dalle sue labbra sotto forma di sussurro, appena percettibile e colma di confusione.
“Sarebbe a dire che quel cazzo di biglietto l’ho scritto io!” Scatta in piedi, col viso in fiamme e i capelli scompigliati per tutte le volte che le sue mani ci sono passate dentro, troppo agitato per poterle tenere ferme.
“Ti ho scritto io quel biglietto Gee, e le motivazioni sono diverse…”
“Quali sono…?”
Tira un bel respiro e parla, colmo di vergogna e vagamente pentito della sua scelta.
“Ero stufo di vederti tornare a casa ogni volta che ricevevi quei biglietti idioti con quel musetto triste ed ero stufo di sentire lamenti sul tuo aspetto, quando in realtà sei… bellissimo.” Arrossisce ancora di più, per poi indietreggiare un po’ e continuare con il suo discorso imbarazzante.
“Io…Io credo che tu sia stupendo Gee e lo penso da tempo ormai, da quando tre anni fa sei entrato in classe per la prima volta e-e ancora non so perché ti abbia chiesto se ti andava di giocare con il mio nuovo videogioco quel pomeriggio e non se ti andava di uscire assieme, a cena magari, o-o a vedere quello stupido film d’amore che al tempo c’era nei cinema, non lo so perché abbia deciso che noi due dovevamo essere soltanto amici e non… e non fidanzati, ma vorrei provare, sempre che-che ti vada, certo, a stare con te non più come amici, ma come coppia, perché mi piaci da morire e perché so che almeno un pochettino pure io ti piaccio… n-no?” Si ammutolisce dopo aver sputato fuori la sua confusa confessione che per troppo tempo si teneva dentro, non osando alzare lo sguardo e mordendosi forte il labbro tanto da farselo a momenti sanguinare.    
Quando oramai il silenzio è durato troppo a lungo e il panico sta per farlo scoppiare a piangere, sente una mano andargli sotto il mento e tirarglielo su dolcemente, in modo tale che i suoi occhi lucidi entrino in contatto con quelli di Gerard.
“So benissimo che il biglietto me lo hai scritto tu Frank, stavo solo aspettando per vedere quanto tempo ci avresti messo ad ammetterlo…”
Sorride, come se non si fosse reso conto di quanto appena detto, e posa un bacio leggero sulla fronte di un Frank confuso come mai in vita sua.
“Come sarebbe a dire scusa…?”
“Sarebbe a dire che, come ho detto il giorno in cui ho ricevuto il tuo biglietto, nessuno a parte Ray, Bob e te è a conoscenza del mio amore per Biancaneve, nessuno all’interno della scuola soprattutto, e sebbene Ray e Bob abbiano ammesso e giurato di non c’entrare nulla con la faccenda, tu, piccolo idiota, non mi hai mai detto proprio nulla!” Ride, come se la cosa fosse divertente, prendendo il viso di Frank con entrambe le mani e sorridendo sempre più.
“Diciamo che in un certo senso speravo fossi tu…” Aggiunge con un sorrisino davanti al quale Frank non sa più come reagire.
“Non stai scherzando, vero?”
“No che non sto scherzando! Sono serissimo.” Ridacchia appena, continuando a tenere il viso bordeaux di Frank tra le mani e aspettando che risponda qualcosa.
“Perché non me lo hai detto prima? Perché mi hai fatto continuare con questa pagliacciata e non mi hai detto di sapere che il biglietto era mio?” Chiede vagamente incavolato e imbarazzato oltre ogni limite al pensiero che Gerard sapeva come le cose erano andate fin dal principio.
“Mai sentito parlare di corteggiamento, tesoro?”
“Dimmi che stavolta scherzavi…” Ma come purtroppo si aspettava, in risposta gli arriva un sorrisino e un segno di dissenso col capo.
“Tu sei… tu sei un bastardo Gerard…”
“Oooh era divertente, dai!” annuncia lui con enfasi “Eri così carino mentre cercavi di aiutarmi a trovare questo mio dolce, tenero e basso ammiratore che non voleva davvero saperne di uscire allo scoperto…”
Sentite queste parole, Frank fa un verso degno di una persona che sta per morire e si nasconde il viso tra le mani, pregando di star sognando e che ciò appena successo faccia solo parte di un lungo, brutto e imbarazzante sogno.
“Vaffanculo…”
“Aww e che fine ha fatto tutta la tua galanteria, caro il mio principe? È così che si tratta una principessa?” E sebbene Frank ce l’abbia a morte con la “sua principessa”, stavolta non può impedire al suo cuore di cominciare a battere all’impazzata e ad un sorriso trasognato di illuminargli il volto rosso.
“Se le cose stanno così, allora da brava principessa che sei dovresti dare un bel bacio al tuo principe e fare in modo che il “e vissero per sempre felici e contenti” si avveri.”
“Intendi un bacio di vero amore…?” Sebbene Frank sappia che sta solo scherzando, non può bloccare la sua mente e impedirle di viaggiare e immaginarsi cose che per il momento sono più che irrealizzabili.
“Ooh suvvia Frank, stavo solo scherzando idiota!” Come aveva pensato…
“Io sarei un idiota? E allora tu cosa sei, eh? Te lo dico io, sei solo un-”
“Chiudi la bocca…” O piuttosto è lui a chiudergliela, stampandovi un bacio sopra e sorridendo nel mentre.
Avviene tutto così in fretta, tanto che Frank non ha nemmeno tempo di metabolizzare la cosa e tanto che l’unica cosa che può e riesce a fare è sorprendersi di quanto morbide e calde siano le labbra di Gerard, proprio come pensava e come aveva immaginato in tutte le sue mille fantasie ad occhi aperti.
“Ti odio Gerard…” E gli da un altro bacio, giusto per rendere sempre più chiaro quanto profondamente lo odi.
“Vedo come mi odi, stupido…”
Lo stringe a sé, spostandogli un po’ di capelli dal viso e beandosi davanti alle belle guanciotte rosse del suo Frank che lo sta a sua volta fissando con aria imbambolata e sognante.
“Ti ci è voluto uno stupido biglietto di Natale per dichiararti, sono senza parole, davvero.”
“Parla quello che non ha nemmeno mai provato a fare un cazzo…”
E scoppiano a ridere, incapaci di trattenersi ancora e felici come non mai.
“Posso essere il tuo principe allora…?” Chiede Frank con un filo di voce tremante.
“Solo se io posso essere la tua Biancaneve.”
“Andata!” ridacchia ancora, forse più per l’imbarazzo che per altro “Buon Natale Gee, spero di averti fatto un bel regalo…”
“Non avrei potuto chiedere di meglio…” gli stampa un bacino sulla punta del naso “Buon Natale, mio bel principe…” e continuano a baciarsi, come se facessero parte per davvero di una favola e come se stessero vivendo la scena finale, la più bella e romantica di tutta la storia, quella che tutti aspettano fin dall’inizio.
Da oggi in poi, anche Frank non potrà che considerare Biancaneve il suo cartone animato preferito.
  
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