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Autore: TeamFreeWill    21/12/2017    6 recensioni
Collocato durante la stagione 11
Un normale caso per i bross. Riusciranno a sciogliere il patto che un povero "disgraziato" ha fatto con una demone che scappa dall'inferno all'insaputa di crowley? :)
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Girarono i vari edifici abbandonati e alla fine trovarono quello che cercavano nell’edificio che stava di fronte ai cassonetti, delineati ancora dal nastro della scientifica.

Lo girarono attentamente tutto quanto e solo al quarto piano trovarono l’altarino nero sotto la grande vetrata con tutto l’occorrente per controllare un Daeva: una coppa piena di sangue demoniaco, il simbolo Zoroastriano disegnato sul legno con il sangue e altri oggetti oscuri di magia nera molto potente.

“Ma bene! Mi stavo chiedendo quando sareste arrivati. Era divertente osservarvi‼” disse sadica la demone materializzandosi nella stanza, facendoli sussultare e voltare.

“Oh la regina delle puttane!!!” disse ironico Dean estraendo il coltello di Ruby. Sammy estrasse invece la sua lama angelica. Entrambi erano pronti all’attacco.

“Non era Ruby?” disse ironica Angie che avanzò verso di loro sorridendo maligna.

“Lo sei anche tu!” disse Sam pronto a colpire, ad affondare la lama angelica in quel corpo per torturarla, non per ucciderla. Doveva convincerla a sciogliere il patto.

“Fermo Samuel. Basta un mio cenno e il Daeva al mio fianco vi manda all’aldilà dell’arcobaleno. Sapete, sono molto creativa in questo periodo. Era un vero peccato che queste creature fossero imprigionate nelle segrete dell’inferno. Le ho sempre adorate. Come pure gli Acheri. Si fanno controllare che è un piacere e io sono una dominatrice. Lo ero anche quando ero umana” Continuò compiacendosi.

“Ma che brava!” rispose ironico il biondo e anche lui cercò di colpirla per lo stesso motivo, ma si bloccò sul posto, come pure Sammy, a un gesto della demone.
Le armi caddero a terra con un tonfo secco.

Angie, guardandoli divertita, si premette le dita alle tempie e da un lucernario situato sul soffitto entrò del fumo nero. La puzza di zolfo invase le narici all'istante dei due fratelli. 

La nube nera assunse le sembianze di una bambina terrificante dai lunghi artigli, dai denti aguzzi e dagli occhi neri/gialli, la pelle grigia e glabra. 

Erano di fronte ad un Acheri, un demone che assumeva sembianze di bambina e che portavano morte e malattie nei piccoli soprattutto. Quest’ultima informazione lo aveva scoperto Sam leggendo un tomo antico nel bunker.

“Ma cosa?! Non ti basta un Daeva?, anche un Acheri?!” gridò il moro. La demone era veramente forte e solo il semplice parlare era uno sforzo enorme.

"Te l’ho detto… sono una a cui piace dominare. Sai, per colpa tua il mio vero Signore è rinchiuso nella Gabbia e Crowley…beh! lasciamo stare…” e indicò Dean sprezzante “Ero stufa e sono scappata dall'inferno con due giocattolini obbedenti".

“Oh bene sei una freelance che si serve di un sensitivo imbroglione per fare patti. Complimenti” ghignò il biondo strafottente. “Non credo che il tuo Re la prenderà bene quando lo saprà. L’ultimo che l’ha fregato, un certo Gary, sta subendo la sua ira da alcuni anni. Se fossi in te andrei piano con le parole.”

“Ho posseduto solo un sensitivo sfigato appena scappata dall’inferno, poi, quando sono uscita da lui l'ho ucciso spezzandogli il collo simulando una caduta accidentale per le scale di casa sua. Ho dovuto farlo. Era tutto un "Oddio ho spinto un uomo a vendere l'anima". Era insopportabile." Disse, il tono della voce, canzonatorio.

Poi, seria, continuò "Ah si...Non mi fa paura Crowley. Tu piuttosto dovresti averne” e guardando Dean si mise le dita alle tempie. L’Acheri rise e poi si stagliò sul biondo ferocemente. 

"Bastarda!" grugnì il biondo prima che lo spirito lo ferisse alla guancia, alla braccia e al petto; le lacerazioni erano profonde e sentì le unghie strappare i muscoli in profondità.. 

Sammy, impotente, non poteva far altro che gridare disperato “Lascialo!! Prendi me!! Prendi me!!”. Vedere quella scena fece riemergere il ricordo più doloroso della sua vita.

“Ma che carino! Non preoccuparti giovane Winchester! Ce n’é anche per te moretto!" Continuò sadica.

Toccò il medaglione che aveva al collo con il simbolo Zoroastriano e indicò Sam. L’ombra demoniaca si stagliò sul minore ferendolo al petto.

Il moro sentì la pelle lacerarsi sempre più profondamente, pensava di morire e che le ultime parole che sentisse fossero le urla disperate di Dean che gridavano il suo nome.

Ma non avvenne niente di tutto ciò per fortuna.

Il portone di ferro fu scagliato dall’altra parte della stanza con una tale violenza da far tremare l’edificio, facendo gridare e voltare Angie di frustrazione.

Castiel, che era stato avvertito preventivamente non appena erano usciti dalla casa di Eric, si stagliava potente nella stanza avanzando verso i ragazzi.
L’ombra delle ali dietro di lui facevano impressione. Una luce furiosa negli occhi blu.

“State lontani dai miei protetti, infime creature” gridò e una luce sprigionata dal suo stesso corpo divenne sempre più forte e accecante. I due ragazzi chiusero gli occhi contemporaneamente sapendo esattamente cosa sarebbe accaduto.

Il Daeva e l’Acheri, che si erano fermati sentendo il rumore, si disintegrarono all’istante gridando di dolore, cosa che fece andare in frantumi le vetrate.

Angie, sconfitta, tentò di uscire dal corpo della ragazza che possedeva, ma l’angelo, bloccando la tramite da dietro, la fece rientrare nel corpo. Sapeva tutto e voleva anche lui che l'accordo fosse annullato.

La tramite era ritornata lucida per pochi istanti, ma fu un secondo poi la demone prese di nuovo il sopravvento sul suo corpo.

I due cacciatori feriti ma vivi, venuta meno la forza bloccante, caddero a terra carponi, respirando affannosamente.

Il maggiore sentiva il sangue caldo uscire, ma non gli importava niente del dolore che provava. No!, a lui importava sapere di suo fratello.

Si avvicinò verso Sam e quando constatò che le ferite erano, sì profonde, ma non gravi da metterlo in pericolo di vita, l’abbracciò stretto a sé possessivamente. Il minore rispose all'abbraccio e questo riscaldò il cuore di entrambi.

Dean poi si staccò e prese dalla giacca la fiaschetta con l’acqua santa, si alzò e avvicinandosi alla demone intimò di sciogliere il patto. Era furioso.
Sammy lo seguì prendendo del sale.

La risposta fu uno sputo per terra seguito da un ghigno maligno, gli occhi rossi in bella vista.

“Puttana!!!, come vuoi. Iniziamo a giocare” e buttò l’acqua santa sul viso della demone. Il moro invece premette la mano sulla bocca di Angie costringendola a ingoiare il sale.

La demone iniziò a contorcersi dal dolore. La pelle reagì all'acqua benedetta e al sale. Immediatamente urla e imprecazioni offensive invasero le loro orecchie all’istante. 

Cass la teneva bloccata per impedirle d’andare via, il corpo si contorceva e le unghie si conficcavano negli avambracci dell'angelo.

“Sciogli il patto!” continuò il biondo, glaciale e calmo.

Stava per prendere il coltello curdo che era a terra per iniziare a incidere il petto della demone, quando apparve Crowley in persona, con la sua solita eleganza, la sua calma, nel suo completo firmato migliore e un bicchiere di scotch in mano.

Lo bevve con calma e infine l’appoggiò su quell'altarino nero.

Poi si voltò.
  
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