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Autore: alessandroago_94    21/12/2017    10 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fine della crisi

FINE DELLA CRISI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La crisi;

tutti delusi,

l’ecatombe economica

ci guarda, sardonica;

ci deride, ci dice

guarda, mio figliol dolce

e prodigo,

per te nessun prodigio,

gioca d’assi e d’istinto;

ma neanche il primo mutuo è stato estinto.

Aria di recessione;

scissione,

il vento è carico di tensione,

l’inverno sembra estate,

l’estate sembra un mucchio di baggianate,

in cui ci sguazziamo,

in cui ci ingozziamo,

la piscina c’è,

il ristorante è sempre prenotato per tre,

per te,

per me,

per chi altro c’è,

e allora, forse, ci siamo arenati!

Arenati, la crisi economica

è finita;

non fare la sciocca,

la madre chioccia,

che per venti euro in più al mese

è pronta a scalare monti e spese.

Niente imprese,

fallite e incomprese,

solo false offese,

spergiuri

e mistici scongiuri.

Ma la crisi ora è improvvisamente finita;

lo hanno detto in tv,

nel tg,

tutto quello che resta è rapida ripresa,

niente più discesa,

solo ascesa.

C’è la discoteca,

di sabato e domenica

si spende,

si spande,

riempite tende e ristorante,

gli avventori sono ingordi,

che si facciano bagordi.

Ingorghi

nel traffico del fine settimana,

non c’è pace fin dal mattino,

le vacanze e le ferie

il nuovo cult

tutto il resto whiskey e rum.

Il cellulare che s’inceppa,

troppi messaggi di ripresa,

incappa,

incespica,

nella mollica di una società

che ha ancora molte difficoltà.

Adunata, fratelli;

in alto le mani,

fuori i gioielli,

niente alieni,

che ci salvino gli alieni,

i portafogli sono pieni

di pagherò e di falsi impegni,

solenni,

monelli,

fardelli,

spietati ma incredibilmente belli.

Io non ho voglia di far nulla,

sono giovane; brulla,

scotta il verdetto degli anziani,

i ragazzi le tengono in tasca, le loro mani!

Ma, invece, tanti giovani le tengono in mostra,

arrossate,

già stanche e provate,

dagli stenti della vita pressate,

dai geloni rovinate.

Mi dispiace, ciò che resta

non è una facile ripresa e tanta festa,

ma solo l’amarezza

di un momento di continuo buio e di profonda tristezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

 

Altra poesia così… giusto per passare un po’ il tempo xD xD

Grazie, come sempre ^^ e auguri di buon Natale a tutti voi!

 

   
 
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