Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: la luna nera    22/12/2017    7 recensioni
In molti si chiedono se siamo soli nell'universo e molti sono quelli che si interrogano sull'origine dei cerchi nel grano. Melissa ed il gruppo dei suoi amici non fanno certo eccezione e quando un cerchio nel grano appare proprio in un terreno alla periferia della città, non possono farsi certo sfuggire l'occasione. A loro si unirà Orion, il nuovo fidanzato di Aurora, ragazzo alquanto strano e taciturno, a tal punto che sembra provenire da un altro mondo.
Chi c'è dietro a quel misterioso pittogramma? Qualcuno sta lanciando messaggi dal cielo?
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~PIANETA HILON

“Generale Ireon, siamo pronti per il decollo.”
“Bene, Dokitis.” Si mise seduto sulla sua poltrona preparandosi alla partenza. “Avete fatto tutto ciò che vi ho comandato?”
“Sissignore. Sua Maestà ha approvato la nostra missione di ricognizione spaziotemporale e ci manda la sua benedizione.”
Annuì in silenzio, poi volse lo sguardo verso la capitale Prothevos che scorgeva attraverso l’oblò della navicella. Le austere torri del palazzo reale svettavano sui piccoli edifici circostanti i cui tetti, un tempo rossi e vivaci, apparivano di un colore spento, a tratti diroccati e condannati ad un lento quanto inesorabile declino. Prothevos non era così, un tempo era bellissima, viva, rigogliosa, uno dei fiori all’occhiello delle terre emerse di Hilon. Da quando re Kipsoron aveva preso il potere, tutto era mutato e i colori brillanti che rendevano piena di vita la città erano pian piano svaniti come se una pioggia acida li stesse lentamente cancellando.
Perché Prothevos, e con lei Hilon, stava morendo?
Giusto un istante prima della chiusura del portellone, una voce interruppe i pensieri del Generale e le ultime operazioni precedenti il decollo. “Aspettate!” Il venerabile Iersys, decano dei Maestri d’Armi del Megalos, apparve sulla soglia. “Debbo assolutamente venire con voi.” Questi si avvicinò lentamente al Generale. “Voi sapete quanto sia delicata la missione che vi accingete a compiere, non è vero?” Attese il silenzioso assenso. “La posta in gioco è troppo alta, ne va del futuro di Hilon ed è mio preciso dovere seguire passo dopo passo ogni singolo istante di ciò che accadrà. Spero comprendiate, Generale, e spero che la mia presenza non rechi alcuna offesa al vostro onore, so bene quanto valete, tutti quanti lo sanno, ma torno a ripetervi che non possiamo assolutamente commettere errori.”
Detto questo, attese il lieve cenno di consenso dell’altro e prese posto in uno dei sedili, allacciandosi immediatamente le cinture di sicurezza.
I motori si avviarono e nel giro di pochi secondi raggiunsero la potenza necessaria ad alzare il velivolo dal suolo. Il Generale si sentiva strano: erano più di vent’anni che non faceva ritorno su quel remoto Pianeta d’Acqua orbitante attorno al piccolo Astro Giallo. Ripensò a quell’epoca lontana, alle missioni cui aveva partecipato quando era solo una giovane recluta dell’esercito di Hilon; proprio in una di quelle occasioni era accaduto un fatto ed ora proprio quel fatto lo aveva costretto a farvi ritorno.
“Attenzione, a tutto l’equipaggio.” Il Comandante Dokitis distolse il Generale dai suoi pensieri. “Siamo nei pressi del Trypimarv spaziotemporale: inserire i razzi iperspazio!”
“Eseguito!”
“Velocità?”
“150 Kom, Comandante.”
“Direzione?”
“Allineata con il Trypimarv, Comandante!”
“Bene. Avanti alla massima velocità!”
E la navicella di Hilon si infilò in quel passaggio spaziotemporale che li avrebbe fatti giungere in brevissimo tempo nei pressi del Pianeta d’Acqua orbitante attorno al piccolo Astro Giallo.

PIANETA TERRA

 

Le ragazze stavano sedute al tavolino del bar parlando del più e del meno, mentre i ragazzi erano incollati alla TV per seguire in diretta i sorteggi dei gruppi di qualificazione ai campionati mondiali di calcio. Manuel aveva trascorso l’intero pomeriggio tentando di raggiungere Villa Celeste, nel cui terreno era comparso il secondo cerchio nel grano nel giro di poco tempo. Purtroppo vi trovò alcuni militari dell’esercito ad impedire l’accesso a cronisti e curiosi. Intravide molte persone in perlustrazione, alcune delle quali del tutto simili ai fantomatici men in black spesso notati in circostanze potenzialmente associabili ai fenomeni di natura aliena. Manuel tentò appunto di distrarsi per non pensare a ciò che non aveva potuto vedere, seguendo con gli amici i sorteggi, benché non fosse un grande appassionato di calcio.

“Ragazze, che ne dite?” Aurora mostrò alle amiche un’offerta scovata in rete. “Un fine settimana per due persone al mare, tutto compreso, incluso l’utilizzo della Spa dell’hotel. Il prezzo è decisamente interessante.”
“Sì, non è male.” Confermò Eva. “Peccato che Nico detesti i week end da dedicare al relax e al benessere.”
“Guarda che non intendevo offrirlo a te, voglio andarci con Orion in occasione del nostro secondo mesiversario.” Guardò soddisfatta prima quanto mostrato sul display del telefono e poi il ragazzo.
“Wow, per te è un record! E’ giusto festeggiare.” Nella voce di Eva c’era una forte punta di ironia.
“Puah, la tua è tutta invidia.” Sorseggiò il suo drink. “Nico ha un centesimo del fascino del mio uomo.”
“Oltre l’aspetto fisico, devi considerare molte altre cose quando stai assieme ad una persona.”
“Sì, ha ragione.” Teresa si intromise nel discorso. “Infatti loro due sono fidanzati da anni oramai.”
“Significa che la signorina qui presente si accontenta di poco. Ammetto che Orion è molto diverso dagli altri miei ex, pensate che quando abbiamo iniziato ad uscire e gli ho chiesto il numero di telefono e l’amicizia su Facebook, lui mi ha guardato come se non avesse capito un tubo! Capite? Non aveva il cellulare! Non sapeva cos’è Facebook! Sembrava spaventato pure dal farsi un selfie con me!”
“Stai scherzando?”
“Assolutamente no! E’ il ragazzo più strano che abbia mai conosciuto, ma anche il più figo. C’è da dire che qualsiasi cosa proponga, lui non controbatte mai, tranne nel caso ci sia qualcosa che riguarda gli alieni. A parte questo mi ama così tanto che accetta tutto pur di farmi felice. Capite? Io non posso mollare uno così!”
“Scusa, non ti sembra strano questo suo comportamento? A me darebbe fastidio se Nico non prendesse mai neanche una piccola iniziativa.”
“Fastidio? E perché mai? Fa tutto quello che dico.” Sorrise soddisfatta e sorseggiò di nuovo il suo drink.
“Bah, se lo dici tu….” Teresa era alquanto perplessa. “Uno così sembra provenire da un altro pianeta.”
Melissa, che fino ad allora aveva ascoltato in silenzio, sussultò nel sentire le parole dell’amica: ricollegò tutti i dettagli riguardanti Orion e ciò che aveva visto la sera precedente, senza omettere la comparsa dei cerchi nel grano in concomitanza con il suo arrivo. Possibile che…? Ma no! Che assurdità! Gli alieni hanno fattezze mostruose, pelle grigia e volto inespressivo, oppure sono verdi con le antenne ed il corpo coperto di bava…
E se invece…..

“Io non ci posso credere!” Cierre sbottò disperato raggiungendo le ragazze e riportando Melissa al presente. “Meno male che nel nostro girone c’è una squadretta di schiappe come il Liechtenstein! Dovremmo vedercela per l’ennesima volta con la Spagna! Quelli ci fanno il culo!”
“Oh!” Aurora si alzò. “Allora giocheremo contro quel figaccione di Cristiano Ronaldo? Che bello!”
“Ehm…. Cristiano Ronaldo è portoghese….”
“Va beh, è lo stesso.” Fece un attimo di silenzio. “Orion, tesoro, vieni qua che devo mostrarti una cosa.” Si avvinghiò al braccio del ragazzo portandoselo in disparte, mentre con la coda dell’occhio Melissa li seguiva attentamente.
“Ragazzi, che ne dite di fare un salto a Villa Celeste?”
“Quando? Adesso?”
“Certo.” Manuel fremeva dalla voglia di tornare a sbirciare in quel campo. “Sono certo che stanno per arrivare. Dai, andiamo, forse questa è la volta buona che li vediamo!”
Gli altri si guardarono in faccia. “Beh, dai, perché no? Non abbiamo altri programmi per la serata.”
“Ok.” Il ragazzo afferrò le chiavi dell’auto. “Sapete tutti dove si trova la villa, giusto?”
“Certo.”
“Quelli che vogliono venire con me, mi seguano. Gli altri si arrangiano.”
“Gentile come sempre, eh?”
“Orionuccio, che ne dici se….. Ehi, ma dov’è?” Aurora aveva perso di vista il suo ragazzo.
“Andiamo?” Per tutta risposta, lui era già accanto all’auto di Giulio, pronto a salire per andare a vedere il cerchio nel grano.

Giunsero in prossimità di Villa Celeste, l’aria era calma e tranquilla, forse quasi troppo. Non c’era nessuno in giro e gli unici rumori erano quelli delle auto provenienti dal vicino centro abitato. Poi solo il canto degli ultimi uccelli non ancora addormentati faceva compagnia ai ragazzi che, incuranti dei vari divieti, stavano per intrufolarsi nel campo per curiosare. Il cielo era ancora azzurro all’orizzonte, ma di lì a poco la notte avrebbe preso il sopravvento, abbracciando tutta la zona con la sua affascinante quanto misteriosa oscurità.
“Io non mi sento troppo tranquilla.” Teresa nutriva qualche timore. “Se i proprietari del terreno ci scoprono, rischiamo di passare un brutto quarto d’ora.”
“Non accadrà nulla, fidati.” Manuel oltrepassò il fossetto ai margini del campo su cui era comparso il pittogramma. “Dai, venite!”
“Che cosa?! Io dovrei attraversare quel coso pieno di acqua puzzolente e di schifosi insetti? Toglietevelo dalla testa!” Sbottò Aurora visibilmente disgustata e con le braccia incrociate.
“Fa’ come ti pare e resta ad aspettarci lì dove sei, noi andiamo.” Teresa le rispose senza tanti complimenti: era una buona occasione per tenerla lontana da Manuel.
“Ehi, no! Aspettate! Volete lasciarmi qui tutta sola?” Nessuno badò alle sue parole. “Orion! Vieni subito qui a prendermi!”
Il ragazzo si voltò a guardarla con aria scocciata, ma la sua attenzione, così come quella degli altri, fu catturata da uno strano oggetto luminoso comparso all’improvviso nel cielo. “Porc…..” Si morse la lingua per non completare l’imprecazione. “Via! Scappiamo!” Afferrò Melissa per un braccio e la trascinò con lui, gli altri fecero altrettanto e si raggrupparono assieme a debita distanza.
Quella luce procedeva velocemente, infatti la sua luminosità aumentava attimo dopo attimo. Poi, all’improvviso, sembrò schiantarsi al suolo in un’area poco distante da Villa Celeste, mentre sul cerchio nel grano che stavano per raggiungere fluttuavano tre minuscole sfere di luce.
“Che roba è?” Simone era impietrito.
“Ve lo dicevo che li avremmo visti.” Manuel era incredulo ed elettrizzato. “Sono atterrati e presto avremo un contatto con loro, forse è solo questione di minuti.” Mosse qualche passo nella direzione del boschetto, attraverso i cui alberi filtrava una strana luminescenza azzurrognola.

Nel frattempo Orion si era portato su di un’altura poco distante assieme a Melissa che, manco a dirlo, moriva di paura. Sentiva la mano della ragazza tremare, in più era freddissima.
“Scusa.” Abbassò ulteriormente il tono della voce. “Avrei dovuto spiegarti ogni cosa l’altra sera.”
Lei si voltò, nei suoi occhi c’era solo terrore.
“Loro stanno cercando me.” Con un gesto del mento indicò il luogo da cui proveniva la luce azzurrognola. “Quella è una piccola navicella spaziale sganciatasi da una nave madre più grande del pianeta Hilon….il pianeta da cui provengo.”
“Cosa?” Melissa aveva appena un filo di voce, le moriva in gola dalla paura. “Tu….. tu….sei un…..a-alieno?”
“Già.” Abbassò lo sguardo. “Ora ti racconto tutto, ma tu devi giurarmi di non rivelare niente a nessuno, in particolare a tuo fratello. Siamo intesi?”
Lei non rispose.
“Ti do la mia parola che non ti accadrà niente. Io non ho intenzione di torcerti neanche un capello, anzi, sarò pronto a difenderti se ci saranno pericoli provenienti dal mio mondo.”

 

 

Ciao a tutti!
Ho fatto i salti mortali per aggiornare prima delle vacanze di Natale, consideratelo come un regalo per tutti VOI che continuate a seguirmi.
Confesso che, quando scrissi il capitolo, non immaginavo proprio che la nazionale di calcio non riuscisse a qualificarsi per i mondiali, non vorrei infierire ulteriormente sugli amanti del pallone e sulla delusione per quanto accaduto.
Una nave spaziale parte da Hilon e nelle parole sia di Iersys che del Generale c’è qualche piccola rivelazione su Orion che adesso ha veramente iniziato a parlare, lasciando Melissa di ghiaccio. Chi non lo sarebbe al posto suo? E dunque i sospetti di molti di voi circa la vera identità del ragazzo, trovano conferma.
Prometto di rispondere a tutto (incluse le recensioni del capitolo precedente) e di leggere tutto ciò che mio malgrado ho dovuto lasciare indietro, chiedo scusa ma proprio non ce l’ho fatta. Rimedierò durante le vacanze, promesso. Voi intanto trascorrere un sereno Natale ed iniziate il 2018 nel migliore dei modi.
Auguri a tutti e a presto!
Un abbraccio
La Luna Nera

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: la luna nera