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Autore: Freez shad    23/12/2017    3 recensioni
Ogni cosa nella propria realtà ha un suo orologio. Un ciclo d'esistenza perfetto e collaudato da migliardi di anni d'esistenza.
Troppi per un qualcuno che, per arroganza o pura pazzia, ha intenzione di modificare e rinnovare...tutto, partendo da zero.
Ciò porterà a terribili conseguenze e toccherà ai nostri famosi eroi impedire che questo accada, ma le difficoltà saranno molte e non solo esterne.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaze the Cat, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un placido e assolato pomeriggio era quello che stava trascorrendo su Mobius.
I giovani fili d'erba, con prepotente volontà, avevano incominciato lentamente ad affiorare numerosi dal terreno; questi in contemporanea dei nuovi butti che, nella stessa maniera, stavano comparendo e rinfoltendo le variegate piante sparse sul territorio, erano il chiaro segnale di una semplice quanto lieta notizia. La primavera era tornata.
Il meraviglioso ed intenso colore smeraldo, che come sempre si estendeva come un immenso tappeto sull'intera superficie di Apotos, si presentava con una tonalità assai più chiara del solito.
Il pallido bianco della neve stava progressivamente lasciando il posto alla vita della natura nei suoi molteplici colori.
Il vento, divenuto più caldo dei giorni precedenti, soffiava dolce scontrandosi, di quando in quando, con le fronde degli alberi che si ergevano maestosi, nella loro ritrovata vitalità, come se volesse smuoverli dal lungo letargo a cui l'inverno li aveva costretti.
Ma in questo spettacolo della natura vi era inoltre un personaggio che, accarezzato e sospinto dallo stesso vento, sfrecciava ad una velocità impossibile da sostenere da un qualsiasi altro essere vivente e di cui solo la bluastra scia, dovuta alla proiezione del colore dei suoi aculei nell'aria, poteva segnalare la sua presenza.
Il respiro regolato al battito del cuore. Un passo dopo l'altro nel calcare ogni secondo più terreno possibile e creare così una distanza sempre maggiore dal suo punto di partenza. Parkour, salti e capriole su di ogni superficie, con cui si dilettava a sfoggiare un gran numero di esecuzione acrobazie rischiose ma, allo stesso tempo, magnifiche e spavalde. Gli occhi fissi dinanzi a sé, concentrati nel raggiungimento di un punto, una meta, reale solo nella sua mente e imperscrutabile persino all'osservatore più attento. Il tutto eseguito all'incredibile velocità del suono.
Comunque non era solo questa sua capacità ad aver conferito a Sonic the Hedgehog la fama di cui godeva quanto, in maniera assai maggiore e giusta, le gesta che lo avevano visto coinvolto in battaglie al limite dell'immaginazione, contro nemesi sempre più potenti e impensabili, per la difesa di un'ideale che racchiudeva in sé libertà e gioia d'esistere.
Questo ovviamente unito a quel sempre-presente beffardo sorriso che, se da una parte riusciva ad irritare grandemente i suoi avversari, ed in particolare il grasso scienziato Eggman, dall'altra donava nella sua figura quella fierezza e sicurezza di sé che lo caratterizzava al pari del resto.
Ma questa volta, come occasionalmente in realtà poteva accadere, era diverso.



Con il volto pregno di grondante sudore e crucciato in un'espressione impaurita, Sonic stava con insolita rapidità correndo per le varie boscaglie di Green Hill alla ricerca di una via di fuga sicura o, anche se con un certo imbarazzo, un salvifico nascondiglio da un pericolo che, nonostante la sua velocità, sentiva essere sempre più vicino a lui.
Con un semplice balzo, raggiunse il ramo di un albero che utilizzò come trampolino per sovrastare la verde macchia e ampliare così il suo raggio di ricerca che subito si scontrò, poco distante dalla sua posizione, con una piccola e bianca casetta rotondeggiante al cui fianco era presente un immenso garage che il riccio riconobbe con grande sollievo e sperò di trovare aperto con all'interno il suo proprietario; speranza che, grazie ad un immediato scatto eseguito una volta ritornato a terra e ad un po' di fortuna, poté subito constatare e scoprire come realtà.
<< Ehilà Tails, è da tempo che non ci vediamo >> esclamò Sonic rivolto al giallo volpino che, intuendo dai rumori metallici provenienti dal suo interno, sembrava come sempre intento a macchinare sul vecchio ma ben conservato biplano,
<< Oh, ciao Sonic! È una fortuna averti qui, volevo infatti un tuo parere sulle modifiche che sto.... >>,
<< Scusa fratellino, puoi aspettare un momento! >> lo interruppe però il blu, scomparendo prima che la volpe potesse fuoriuscire, sbucando dall'abitacolo, per poterlo vedere,
<< Certo, ma cosa...? Ehi, Sonic, dove sei finito? >>,
<< È quello che vorrei sapere anch'io! >> fece improvvisamente una squillante voce femminile, mostrandosi là dove prima doveva trovarsi il riccio blu, con tono particolarmente agitato.
Avanzando con passo spedito e punitivo Amy Rose si avvicinò ad un tremolante Tails che, visto il tristemente noto martello Piko-Piko impugnato dalla riccia rosa, cercò con diplomazia di evitare spiacevoli scontri di genere,
<< C-ciao Amy, che bello vederti! >>,
<< Taglia corto, Tails, dimmi piuttosto dov'è? >>,
<< D-dov'è chi, esattamente? >>,
<< Sai benissimo di chi sto parlando! Sonic era qua e stava parlando con te, vero? >>,
<< Bé sì, ma in verità non so dove sia! Se n'è andato prima ancora che riuscissi a vederlo >> spiegò con semplicità, riuscendo così a placare l'animo della rosa << Piuttosto, come mai lo stai cercando? >>,
<< Perché mi aveva promesso che oggi saremmo usciti insieme per un appuntamento romantico.... >> fece inizialmente, fantasticando con aria sognante, per poi circondarsi di un'aura minacciosa che scosse Tails dall'interno  << ….ma alla fine mi ha dato buca scappando via come al solito! Se questa volta lo trovo...gli romperò il mio martello in testa e ti assicuro che sarà una cosa molto lunga dato che è indistruttibile >>,
<< Bé a-allora ti auguro u-una b-buona ricerca! >> rispose a sua volta Tails, occultando allo stesso tempo il suo intento di allontanarla dato il pericoloso stato furente in cui questa si trovava,
<< Grazie, ma se dovesse capitarti di vederlo....fammi un fischio >> concluse infine Rose, allontanandosi rapidamente dal prezioso laboratorio.


Benché fosse anch'essa sua amica, sebbene non allo stesso livello del blu, e Tails sentisse in un certo senso garantita la propria immunità, lo stesso non poteva ugualmente dirsi per le proprie preziose invenzioni.
Non era difatti raro che Amy, in uno di quei momenti in cui manifestava in maniera maggiore il proprio furore, specie a causa di una delusione d'amore, trovasse sfogo tramite la distruzione di un qualsiasi oggetto che avesse di fronte. Doveva perciò stare attento e dosare molto bene le parole in modo tale da riuscire a non oltrepassare quella sottile linea che lo divideva tra l'incolumità dei propri marchingegni e la rottamazione d'essi,
<< Wow, questa volta me la sono vista proprio brutta! >>,
<< Tails, via libera? >> bisbigliò una voce, giungendo alle sensibili orecchie del volpino,
<< Sì, via libera! >> fu la scocciata risposta,
<< Finalmente! >> fece rincuorato il blu fuoriuscendo malamente da un piccolo e improbabile scomparto di un mobile, posto ad un angolo della stanza, particolarmente ricco di attrezzature da meccanico << Era da un po' che mi stava dietro, ho cominciato persino a temere che non ce l'avrei fatta a seminarla >>,
<< Già, ma questa volta, a detta sua, doveva averne tutte le ragioni! Potresti gentilmente spiegarmi qualcosa? È vero che le avevi promesso un appuntamento? >>,
<< Bé.....sì! >>,
<< E allora che motivo avevi di scappare? Capisco che a volte Amy possa risultare stressante, ma se questa volta le avevi dato la tua parola.... >> lo interruppe Tails, dando sfogo alla stizza dovuta alla tensione per il precedente pericolo corso,
<< Ma il punto è proprio questo! È vero che gliel'ho promesso, ma sono stato costretto a farlo altrimenti non mi avrebbe lasciato più libero >>,
<< Cioè? >> fece scioccato il volpino << Era riuscita a catturarti? Doveva aver elaborato un piano veramente complesso dato che neppure io, durante una delle nostre sfide, ci sono mai riuscito >>,
<< In verità...non era poi così complesso, però molto efficace >> precisò il riccio, grattandosi un orecchio imbarazzato, iniziando a spiegare << Ieri stavo come al solito correndo su di un tracciato che normalmente uso per passare da una parte all'altra di Apotos....dovevi esserci amico, stavo quasi per battere il mio record...... quando, sotto un albero, ho visto un piatto colmo di chili dog tutto solo e indifeso. Provai a chiamare nella....non speranza che fossero di qualcuno, ma visto che nessuno aveva risposto mi ci avvicinai. Proprio in quel momento, appena mi ero chinato per prenderne uno, mi sento afferrare e bloccare alle caviglie da due mani sbucate dal terreno. Non puoi minimamente immaginare lo spavento che mi sono preso quando subito dopo è comparsa Amy dal terreno, con uno sguardo....più maniacale del solito, urlando che non mi avrebbe più lasciato. Perciò ho dovuto prometterle un appuntamento per oggi, capisci? Non puoi certo biasimarmi se quindi non voglio mantenerla, specialmente ora che è arrabbiata >>.
Nonostante quella spiegazione, insolitamente logica,Tails non riuscì a sopprimere la fragorosa pacca che si dette sulla fronte, coprendosi poi gli occhi in un gesto vagamente incredulo, indeciso se provare compassione per il veloce amico, date le sventure che Amy gli provocava, o per la stessa riccia che cercava zelantemente di fare breccia nella sua sfuggente e desiderata metà.
<< Ma cambiando discorso, cosa stavi combinando questa volta lì dentro? >> domandò infine Sonic, indicando il giallo biplano, riaccendendo l'animo e l'entusiasmo dell'amico,
<< Stavo cercando di impiantare un dispositivo di mia invenzione che potrebbe tornarci utile se Eggman cercasse nuovamente di attaccarci >>,
<< Davvero? E di cosa si tratterebbe? >>  
<< Oh, di una cosa che sicuramente ti farà impazzire nella stessa maniera che ha fatto a me quando l'ho ideata >> fece entusiasta, avvicinandosi alla macchina e scoprendo uno dei due vani anteriori, mostrandogli quella che all'apparenza sembrava essere un'arma << Si tratta di una speciale mitraglia ad espulsione automatica che, al posto dei comuni proiettili di piombo, spara piccoli campi di energia che, al contatto con uno dei robot nemici, ne assorbe parte dell'energia per espandersi ed imprigionare lui e quelli che gli stanno vicino all'interno di una bolla elettro-magnetica concentrata che metterà fuori-uso le schede madri >>,
<< Fantastico......e questo cosa vorrebbe dire in parole povere? >> domandò Sonic palesemente confuso,
<< Che ci aiuterebbe molto nel caso il dottore comparisse con un esercito molto consistente e numeroso >> concluse soddisfatto, mostrando un sorrisetto compiaciuto che venne egualmente ricambiato dal blu,
<< Ora è molto più chiaro! Bravo fratellino, sei proprio un... >>,
<< ….bugiardo della peggiore specie >> tuonò infine la riccia rosa, comparendo alle sue spalle.




Il semplice suono della sua voce, con una carica di livore ben più alta della sua comune soglia, provocò in Sonic un improvviso brivido gelido che pervase la completa interezza del suo corpo, irrigidendolo e costringendolo all'immobilità.
Era una reazione che non era mai stato in grado di spiegare. Aveva combattuto antiche divinità, malvagi scienziati pazzi, mostruose creature provenienti da lontane galassie o dimensioni e molto altro ancora, ma niente era mai riuscito a creargli un turbamento simile come quello che gli causava Amy. In special modo quando era armata del pesante martello e pervasa da un'aura tetra d'ira funesta.
<< Oh, Amy! È da parecchio che ti cerco, che fine avevi fatto? >> esclamò il blu, improvvisando,
<< Stavo giusto per chiederti la stessa cosa! Ti sei forse dimenticato del nostro appuntamento romantico? >>,
<< C-certo che no, infatti ero proprio venuto qui da Tails per chiedergli consiglio su dove andare! Sai, non sono molto esperto per queste cose e siccome so quanto tu ci tenga, ho preferito informarmi prima >>,
<< Ma davvero? >> fece ironica Rose, affatto convinta della sua sincerità, rivolgendosi poi al più giovane amico chiamato suo malgrado in causa << E quale luogo ti avrebbe consigliato? >>,
<< Bè, ecco....v-veramente io >> balbettò il volpino, ritrovatosi alle strette.



Proprio in quel momento, per fortuna o sventura, un piccolo faro rosso comparve dal soffitto del garage, lampeggiando ad intermittenza, accompagnato da un'acuta sirena che mise il trio in allerta.
<< Che sta succedendo, Tails? Cos'è quell'affare? >> domandò allarmato Sonic,
<< È il mio sistema difensivo d'allerta! Si attiva quando da qualche parte c'è una situazione di pericolo >> spiegò rapidamente, avvicinandosi ad uno dei monitor del computer << A quanto pare Eggman sta attaccando la città di Soleanna >>
<< Di nuovo? >> esclamò contrariato il riccio,
<< Come di nuovo? >> fece confusa Amy,
<< Volevo dire...accidenti, ancora testa d'uovo! >> precisò il blu, dimentico dei passati avvenimenti in quella città che, per ancora confusi motivi, a lui solo potevano essere noti << Forza, dobbiamo intervenire! Tails, sei pronto a mostrare di cosa è capace la tua nuova arma? >>,
<< Dammi ancora un minuto per montarla e sarà operativa >>,
<< Perfetto! Amy, mi dispiace tantissimo, ma credo che dovremmo rimandar.... >>,
<< Non pensarci nemmeno, furbetto! >> esclamò la rosa, prendendo posto in uno dei sedili posteriori del Tornado << Verrò con Tails a darti una mano e poi, una volta che sarà tutto sistemato, potremmo avere il nostro appuntamento >>.
Conscio del pericolo ormai imminente e dall'inutilità di un qualsiasi tentativo nel far desistere Amy dal suo desiderio, Sonic non indugiò oltre e scattò a gran velocità fuori dal piccolo edificio lasciando dietro di sé solamente quella solita scia blu che sempre aveva tracciato il suo passaggio. Il corpo e la mente rivolti solo al prossimo scontro con la sua nemesi di sempre. Anche se in quest'ultima aveva abbastanza spazio per trovare una nuova scusa da usare per evitare il temuto ed estorto appuntamento.
Nel frattempo anche la giovane volpe, spronato dalla riccia, si era sveltamente mobilitato per ultimare la preparazione per la possibile battaglia,
<< Andiamo Tails, quanto ti manca ancora? Sonic potrebbe aver bisogno di un aiuto....e non vorrei che gli succedesse qualcosa proprio oggi! >>,
<< Già, posso immaginarne il motivo! >>,
<< Ma te lo immagini? Io e lui, soli, mentre passeggiamo in uno dei tanti artistici quartieri di Soleanna stretti l'uno all'altro! In fondo lo sai anche tu che Sonic è solo timido, ma sono sicura che con la giusta atmosfera riuscirebbe a sciogliersi e alla fine confessarmi il suo amore >> fece con tono dolce la riccia, fantasticando, con le gote che stavano lentamente assumendo un colorito sempre più arrossato << Oh, e se lo volesse fare con un bacio.....penso che morirei dalla felicità! Perciò datti una mossa e vediamo di partire >> concluse infine, cambiando improvvisamente la propria espressione, dapprima dolce e pura, con una particolarmente aggressiva,
<< Ok-ok, non ti arrabbiare! >> le rispose il volpino, chiudendo il portellone del vano per le armi << Ho finito, possiamo partire >>.
Con un roboante ruggito, il motore del vecchio biplano si mise in moto azionando di conseguenza la grande elica che aveva di fronte e, mettendo in mostra la piena potenza dei propri cavalli motore, con una rapida spinta si portò in avanti fino ad uscire dall'improvvisato hangar finché, una volta fuori, non si staccò da terra dando per l'ennesima volta prova della sua leggiadria nel vasto cielo.
Ma c'era un piccolo dettaglio che era però passato inosservato ai presenti in quella stanza, deviati dal frastornante grido della sirena; silenzioso e illuminato da una piccola ma intensa lucetta fosforescente, un dispositivo si era azionato per comunicare un particolare messaggio.




N.d.A
Salve a tutti voi, popolo di Efp.
Scusate per il mio solito ritardo, ma in questi ultimi giorni ho vissuto alcune vicissitudini che mi hanno rallentato nel completare questo capitolo.
Questi, inoltre, lo sto postando utilizzando un nuovo computer in quanto quello che avevo, obsoleto ma carico d'esperienze, ricordi di serate intere passate a scrivere e che mi ha per primo introdotto in questo mondo, mi ha lasciato.
Saluto e ringrazio coloro che mi stanno seguendo e in particolare quelli che hanno recensito il capitolo precedente (anch'essi miei apprezatissimi compagni in questo viaggio nel fandom).
Spero possiate trovare interessante o quantomeno piacevole questo nuovo scritto e come sempre.....


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