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Autore: Ottavio bloper    23/12/2017    0 recensioni
con questa tipica espressione anglofona tradotta in questo caso in italiano in molti avranno capito cosa o meglio chi la nostra coppia sta aspettando! buona lettura a tutti!
Genere: Azione, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisy, Luigi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è una giornata rosea per la nostra coppia, sul test di gravidanza che Daisy aveva fatto precipitosamente era apparsa il minaccioso sguardo di Kamek, simbolo che secondo le istruzioni del test della Yoshi baby inc. voleva dire una sola cosa: negativo. -Tesoro va tutto bene?- Luigi si era affacciato timidamente alla porta che dava sul cortile dove Daisy è solita fare ginnastica -Si, splendidamente- -Ascoltami, lo so che ci tenevi e sinceramente anche io...- -No, Luigi! Tu non ci tenevi ammettilo!- -Hai ragione, ma l'uomo cambia le sue idee, è normale! Ed io ho deciso di crescere, io lo voglio questo bambino- -Inutile che tu melo dica! Lo stai dicendo soltanto per farmi felice tu stai gioendo dentro in realtà!- -Cosa?! No non è vero!- negò lui con aria innocente -Invece si! Si! Non puoi aver cambiato idea cosi da un momento e l'altro nemmeno se tuo fratello avesse il dono di manipolare la mente! Ammettilo Luigi!- man mano che parlava era sempre più minacciosa- Tu, non vuoi, nessuno bambino!- il poverino non sapeva che dire, in risposta chinò solo la testa, -Pensi che sia colpa mia che tu non sia rimasta incinta? Pensi che lo abbia fatto a posta?- osò dire Luigi -No, non è ciò che ho detto, e non lo penso e ne immagino minimamente, vado a correre a dopo- l'ira la fece cosi fredda e distaccata nel parlare che già Luigi immaginava il più tragico degli epiloghi per una storia relazione, e rimase cosi da solo nel cortile a meditare, povero, povero Luigi ma più sincero di cosi non poteva essere, era effettivamente cresciuto, quel bambino lo velava per davvero. Daisy è solita correre per le vie di valle oscura, non di certo una passeggiata, nel senso letterale della parola, sterpi e rovi sono ostacoli che lei salta con impressionante facilità e noncuranza per non parlare dei mostri e dei fantasmi che affrontava con indifferenza, era una grande atleta ma quel giorno qualcosa non andava -Hai! una fitta!- disse tra se premendosi la pancia- credo che tornerò indietro- che non lo avesse mai detto o fatto non riusciva a muovere un passo, era stanca si sentiva svenire e in effetti solo dopo tre passi appena accennati cadde a terra i balia del buio e della nebbia della valle
   
 
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