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Autore: Sarandom    23/12/2017    3 recensioni
Scusate, avevo solo bisogno di dolcezze. Dean, Cas, Sam, Jack e la quotidianità.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Squirrel 

 

Dean stava controllando i notiziari, avvisi della sicurezza e intanto uno dei suoi filmini asiatici preferiti; che dire, un uomo multitasking. 

La sua bottiglia di birra sempre pronta e il sandwich preparato da Sam, prima che lui, Castiel e Jack uscissero per non restare in casa. 

Avevano passato giorni tranquilli, 7occupati a prendere addobbi e regali natalizi, magari per una volta il nuovo anno voleva fargli una grazia. 

Proprio sul più bello, la spia di un’email interruppe la visione. L’avrebbe lasciata per dopo…se solo non avesse letto il mittente. 

    .

    C’era solo una persona che si firmava così, ed era morta. 

    Premette stop e la visione si fermò su due tette strette in un abitino nero con merletto. 

    Abbassò la finestra e aprì la posta elettronica 

     

    Mittente: 666 

    Oggetto messaggio: Squirrel 

    Messaggio: Se stai leggendo questa e-mail, non avrò fatto una fine splendida. Rowena aveva ragione, sapevo l’avesse e non ho comunque fatto niente per impedirlo. Ero stanco? Tremendamente. 

    Me ne sono pentito? Neanche un po’. 

    Dopo tutte le frecciatine a te, a piumetta e alce, non mi sono mai veramente premurato di farti vedere come stavano le cose. Non che fosse il punto principale della relazione, sei sempre andato oltre. 

    Siete famosi in tutto il globo – ed oltre, e un bel palo nelle natiche di chiunque, ma…spero la mia dipartita sia servita. Spero piumetta stia bene e lo spero per te.  

    Se è sopravvissuto a qualsiasi cosa io abbia lasciato, buon per lui. 

    Se continui a rinnegarti, male per te. 

    Io ci ho provato. 

    Buona fortuna, Dean Winchester. 

    P.S.: ti lascio un allegato, guardalo. Io mi sono divertito e si capisce subito chi sei. Giochiamo ai dadi? 

     

    Troppo incuriosito, quella sera stessa, Dean si chiuse in camera, erano tornati tutti, ma troppo presi dalla spesa che avevano fatto e nel vedere Jack che imitava Queenie Goldstein in cucina (lo avevano anche aggiornato sul mondo Potteriano).  

    Si era ritagliato quel momento per poter vedere cosa diamine gli avesse lasciato Crowley. 

    Premette play e il film iniziò; era strano e reso volutamente anti-realistico. Inizialmente rise per molte scene, pensando a che diavolo di cultura si era fatto il demone – anche se quel Querelle non era niente male.

    Voce narrante 

    Querelle non si era abituato all'idea di essere un mostro benchè giovane, conosceva il terrore di essere solo, prigioniero nel mondo dei viventi   

    Tenente 

    Forse l'amore ê un covo di assassini e se è così Querelle mi ci attirerà? E io? Quando arriverà il momento ci sarà allora, un allarme che suonerà per me?   

    Una ventina di minuti dopo il primo tizio in perizoma e Querelle che lo provoca per poi ucciderlo…e quello intanto si stringe il pacco mentre muore.  “Ma che caz-“ 

      Querelle va da Nono, al bordello 'Feira' e qui giocano ai dadi.  

    Querelle perde.  

     Querelle:  "Pena capitale” 

     Nono:  “cosa hai detto?” 

     Querelle:  “niente e niente baci” 

    Nono:  “certo va da se” 

    Querelle:  “ti do soltanto il culo, nient’altro” 

     Nono:  “certo non ti chiedo altro, sei pronto?” 

     Querelle:  “vacci piano, d’accordo. Perché credo che sia una cosa che fa male 

     Nono:  “ quante storie, non sarà la prima volta che te lo fai mettere nel culo” 

     Querelle:  "È la prima volta invece, se te lo dico mi devi credere e non farti venire strane fantasie"

      Nono:  “…guarda che hi visto che hai barato con i dadi. Ricordati che io non ti ho chiesto niente. Mettiti giu" 

     Querelle:  “non è vero, io volevo tua moglie" 

     Nono:  “maddai" 

        Più tardi, Mario 

    "Chiedilo a Nono, puoi fidarti di me. Chiedlo a chi vuoi. Tu sei un marinaio. Ne ho conosciuti di marinai che ci stavano e non per questo erano meno uomini." 

     Querelle:  "Può darsi"

      Mario:  "Se ci sei stato con Nono, perché non con me?" 

     Querelle:  "Ma tu non dovresti credere a tutto quello che si dice su Nono" 

     Mario:  "So come si vive la vita" 

     Querelle:  "Okay, l'ho fatto con Nono, ma non farti idee, non sono una femminuccia"

      Mario:  "Questo lo so. Ma Nono è quello che ti ha fottuto, giusto?" 

     Querelle:  "Giusto, quindi?"

      Mario:  "Dimenticalo, non hai bisogno di provarmi che sei un uomo. Noi lo sappiamo, siamo due uomini. Sei andato con Nono? Non è un delitto. Basta che ti abbia trattato bene, che anche tu abbia avuto il tuo piacere" 

     Querelle:  "Non dico di no. Darebbe piacere a chiunque" 

    Mario:  "Vedi? Se piace non c'è niente di male. Scommetto che è piaciuto anche a Nono, è un tipo focoso lui e tu sei carino"     

    Tenente 

    "Ufficiale di marina. Quando ero più giovane, perfino quando scelsi questa carriera, non mi rendevo conto del perfetto alibi che la carriera navale fornisce. Certo giustifica il celibato, le donne non ti chiedono mai perché non sei sposato, ti compiangono perché conosci solo amori di passaggio e mai il vero amore. Il mare, la solitudine, nessuno mi chiede se sono fidanzato. Né i miei compagni, né mia madre. Da quando sono innamorato di Querelle sono meno attaccato alla disciplina, il mio amore mi rende più tenero. Io amo Querelle più si intenerisce la mia parte femminile, la donna che è in me, perché…rimane soddisfatta."    "Non sono altro che desiderio. All'inizio solo meccanicamente, le mie mani disegnarono sul mio petto, due seni di donna, che sembravano innestati, ero felice. Più avanti lo feci ancora e ancora, ero felice, soddisfatto. Tolgo le mani e sono…soddisfatto."     

    Querelle: 

    "Ti piace incularmi, vero?" 

    Nono:  "Non è male, ma se dicessi che ho del tenero per te, mentirei. Non riuscirò mai a capire come ci si possa innamorare di un uomo" 

    Querelle:  "Non mi innamorerò mai di un uomo. Mi lascio inculare solo perché mi piace"  Nono:  "Hai mai provato ad inculare qualcuno?" 

    Querelle:  "No e neanche mi interessa" 

    Nono:  "Però non ti dispiace se un altro incula te" 

    Querelle:  "Certo, é così. Solo per divertimento, te l'ho detto. Nono non mi ama, ma so che sta nascendo qualcosa di nuovo dentro di me. Un sentimento che mi lega a Nono. Non ammetterei mai che Nono mi domina solo perché mi incula, ma non si può giocare ogni giorno lo stesso gioco senza alla fine rimanerne coinvolti e poi c'è anche Lysiane, la mia amicizia con te mi rende felice, per queste ragioni ho perso l'interesse di continuare i miei soliti giochi con Nono"   

    Querelle

    "Mi dispiace che sia andata così, davvero, sei simpatico" 

    Gil:  "Anche tu sai, ma ci rivedremo. Non ti dimenticherò mai" 

    Querelle:  "Adesso dici così, ma la vita fa brutti scherzi, mi dimenticherai molto presto" 

    Gil:  "No, amico mio, non succederà. Io non sono fatto così" 

    Querelle:  "Sul serio, non mi dimenticherai?" 

    Gil:  "Se ti dico di no, tu sai che è no" 

    Querelle:  "Strano, siamo diventati buoni amici" 

    Gil:  "Lo siamo stati subito, amici" 

    Querelle:  "Spero che non ti succeda niente" 

    Querelle e Gil si baciano.   

    Voce narrante:

     In Querelle l'amicizia con Gil cresceva fino ai confini dell'amore. Come lui, Gil, aveva ucciso. Era un piccolo Querelle di fronte al quale Querelle serbava uno strano sentimento di rispetto e di curiosità, come se si trovasse di fronte ad un Querelle nascituro. Desiderava far l'amore con lui perché pensava che la sua tenerezza ne sarebbe uscita fortificata, perché si sarebbe maggiormente legato a Gil, a sua volta legandolo maggiormente a sé. Ma non sapeva da dove iniziare, essendo stato sempre inculato, non sapeva come si fa a inculare ad un uomo. Lo avrebbe messo in imbarazzo. 

    Querelle e Gil si baciano di nuovo. 

    Querelle:  "Sei tenero lo sai?" 

    Gil:  "Perché?" 

    Querelle:   "Perché ti lasci baciare così, senza tante storie" 

    Gil:  "Ma quali storie? Te l'ho detto, tu sei il mio amico" 

    Querelle:   "Non ti dispiace allora" 

    Gil: "no" 

    Altro bacio. 

    Querelle:  "Gil" 

     Gil:  "Si?" 

    Querelle:  "Lo devi essere per tutto mio amico, sono stato chiaro?" 

    Gil:  "Si" 

     Querelle: 

    "Ti va?" 

     Gil: "Si"   

    Voce narrante:

     In maniera confusa Querelle capì che l'amore é volontario, bisogna volerlo. Quando non si amano gli uomini, farsi inculare può dare piacere ma per incularli bisogna amarli, anche se solo per la durata dell'atto. Quindi per amare Gil, doveva rinunciare alla sua passività. Querelle ci provò.   

     Querelle:  "Amico mio, peccato che non possiamo restare semopre insieme" 

    Gil:  "Ma ci rivedremo" 

    Querelle:  "Stare insieme così ( lo abbraccia e gli tocca il culo) questo vorrei" 

    Voce narrante:

     La visione della solitudine in cui il loro amore si era sviluppato, aumentò il suo amore per Gil. Querelle sentiva che era diventato tutto per lui. Il suo unico amico, tutta la sua famiglia. 

    Querelle:  "Io non avevo mai amato un uomo. Tu sei il primo" 

    Gil:   "É vero?" 

    Querelle annuisce:  "É vero" 

      

     

    Querelle trova il registratore del Tenente: 

    "Essere amato da Querelle sarebbe come essere amato da tutti i marinai di Francia, perché Querelle riunisce in sé tutte le loro virili e ingenue virtù. Se desidero l'autorità, questa mirabile forma che genere amore e paura, devo suscitare nel cuore dei marinai la capacità di sentirla. Dovranno amarmi, voglio essere il loro padre e ferirli. Li marchierò e loro mi odieranno, di fronte alla loro sofferenza, io resterò insensibile e sempre di più il mio essere sarà permeato da un sentimento di estremo potere. Dominata la mia pietà, mi sentirò forte e triste di fronte alla mia pietosa finzione. So che non abbandonerò mai Querelle, gli consacrerò tutta la mia vita.  Quando soffro non riesco a credere in Dio, nel dolore posso contare solo su me stesso, nella sventura ho sempre qualcun altro da ringraziare.

     

    Angolo di Sarandom 

    Non c'era un modo adatto per finire il capitolo, quindi ho lasciato il film parlare. Ringrazio Hoel per avermi suggerito Querelle de Brest. La reazione iniziale di Dean è stata la mia appena iniziato il film, poi man mano che andava avanti, e dopo aver letto su Wikipedia, ne ho capito il senso. L'ho visto in due giorni perché è veramente lentino, non ho rivisto il finale – per scrivere i dialoghi l'ho rivisto e una terza non mi sembrava il caso, ero molto indietro con i capitoli, damn, quindi ho finito così, anche perché mi ha ricordato Dean ad inizio 13sima: "Quando soffro non riesco a credere in Dio, nel dolore posso contare solo su me stesso, nella sventura ho sempre qualcun altro da ringraziare".  

    Come lei lo ha consigliato a me, io lo consiglio a voi 😉 

    P.S.: Querelle è veramente un bel figliolo, fidatevi di Dean. 

     

     

   
 
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