Film > Le 5 Leggende
Segui la storia  |       
Autore: Roiben    24/12/2017    2 recensioni
Di nuovo guai in vista per i Guardiani. Questa volta, tuttavia, non sono unicamente i bambini a fare da bersaglio.
Manny ha un’idea, ma non tutti ne sono entusiasti, in particolare l’Uomo Nero, reduce dalla recente e ancora molto sentita disfatta.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Cinque Guardiani, Nightmares, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo Tredici


Un tonfo particolarmente rumoroso proveniente dalla porta attrae l’attenzione dei due occupanti della camera. Pitch solleva un sopracciglio, perplesso, spostando lo sguardo indagatore su Nyx.


«Sai cosa sta succedendo là fuori?» chiede, un poco impensierito.


Nyx sghignazza, immaginando facilmente il motivo di tutto quel trambusto. «Il tuo cane da guardia avrà certamente fatto la conoscenza della pixie che mi sono portata appresso» spiega, un po’ sibillina.


La fronte di Pitch si aggrotta nello sforzo di comprendere il significato di quelle parole. «Il mio… Epiales, vuoi dire?».


«Chi?» chiede Nyx, a sua volta confusa.


«Epiales, il mio incubo. È là fuori? E quella tua pixie?» indaga, sempre più impensierito.


«Oh, immagino che Eresseie stia tormentando il tuo incubo. Sai, alle pixie piacciono i cavalli» commenta, con un ghigno sardonico. L’occhiata dura di Pitch ha l’inaspettato effetto di smorzare un po’ della sua ilarità. Fa spallucce, ora imbronciata. «Era solo per divertirsi un po’» si giustifica.


«Non con i miei incubi» sibila contrariato. Sospira lentamente, cercando di calmarsi. «Potresti farlo entrare, così da levarlo dalle manacce di quella pixie invadente, per favore?» chiede con il massimo del garbo e della gentilezza che riesce a metterci data la situazione.


Nyx sbuffa, un po’ delusa, ma annuisce. «Come vuoi» conferma, raggiungendo l’entrata e socchiudendo l’uscio quel tanto da avvisare l’incubo che la via d’entrata è ora sgombra.


L’incubo non ci pensa due volte e, sottrattosi velocemente alle sgradite attenzioni di Eresseie, si precipita dentro a una velocità tale da slittare sul liscio parquet e finire quasi per schiantarsi contro la parete opposta. Nyx torna a sghignazzare brevemente, ma presto ritrova un contegno più appropriato e si richiude ancora una volta l’uscio alle spalle. Ripresosi dal ruzzolone, l’incubo trotterella fino al baldacchino per sincerarsi finalmente dello stato del padrone, trovandolo desto e attento.


Pitch allunga la mano destra e sfiora la fronte dell’incubo, accennando un piccolo sorriso soddisfatto. «Stai bene, per fortuna. Non ti hanno fatto del male, vero?» si accerta, anche se non sembra aver riportato danni, al contrario suo.


Infatti, a confermare le sue speranze, l’incubo scuote piano il capo e soffia una piccola nuvoletta grigia che diverte l’Uomo Nero. «Bene, ne sono lieto» mormora, abbassando le palpebre per un lungo momento.


«Così… dai nomi ai tuoi incubi» commenta improvvisamente Nyx, un po’ sorpresa e vagamente divertita.


Pitch riapre gli occhi, la fissa un lungo momento e storce le labbra, infastidito. «Non dovrei?» borbotta seccato. «Non ce l’hanno tutti, a ogni modo, solo gli esemplari più anziani e potenti» precisa.


Nyx osserva l’incubo accomodato a lato del baldacchino, poi Pitch che la sta fissando torvo, sfidandola a deriderlo per quella sua abitudine curiosamente umana. Abbozza un piccolo sorriso e annuisce appena. «Ok».


«Ok?» replica Pitch, interdetto.


«È quello che ho detto» conferma Nyx, nuovamente divertita ma per tutt’altra ragione. «Hai anche un Phrike?» chiede incuriosita.


Pitch sfarfalla le ciglia, incerto su cosa pensare. «Sì» risponde dubbioso, facendola quasi sembrare una domanda.


«E me lo mostreresti, un giorno di questi?».


La fissa intensamente, per nulla sicuro che lei non lo stia di nuovo prendendo per i fondelli. Non sembrerebbe, dopo tutto. «D’accordo» concede, non trovando motivo per negarle la richiesta. Inaspettatamente lei sorride felice, turbandolo un pochino.


*


I minuti successivi Pitch li trascorre facendosi raccontare da Epiales i fatti accaduti a partire dal momento in cui sono fuggiti dai due fratelli fino al suo risveglio. L’Uomo Nero è un po’ frastornato a causa dell’imprevedibile direzione presa dagli eventi e piuttosto sconvolto nell’apprendere di come il suo incubo abbia sconsideratamente deciso di presentarsi, tutto solo, al guardiano dei sogni, mettendo seriamente a repentaglio la sua stessa esistenza senza avere alcuna garanzia di successo. Sinceramente credeva che le sue creature avessero maggior istinto di conservazione ma, come si dice, spesso gli animali finiscono con il somigliare fin troppo ai loro padroni.


Qualcuno bussa alla porta. Pitch risolleva lo sguardo, perplesso, poi lo sposta su Nyx, apparentemente intenta a sistemare i frammenti della spada di Ba’al secondo una logica che evidentemente comprende unicamente lei. La donna, sentendosi osservata, sbircia fugacemente al suo fianco e inarca interdetta un sopracciglio.


«Che c’è?» mugola infastidita.


«Qualcuno, là fuori, sembra voglia entrare» la informa, non apparendo comunque molto interessato a scoprire chi né tanto meno a permettere l’accesso allo sconosciuto visitatore.


«Credi che il capo di questa baracca ce l’abbia qualcosa di forte da bere?» chiede dal nulla Nyx.


Pitch socchiude le labbra, confuso e sorpreso. «Non mi pare il caso che ti ubriachi in compagnia di certa gente» fa rispettosamente notare.


Un piccolo, pigro ghigno risponde a quell’avvertimento. «Non succederà. Voglio semplicemente divertirmi un po’ come si deve. A che scopo avere a disposizione tanti soggetti così pittoreschi, se non si può neppure approfittarne?».


L’Uomo Nero sbuffa ma, suo malgrado, stiracchia un piccolo sorriso. «Fa come credi. Di certo non sarò io a impedirtelo» conferma di buon grado.


Con passo ondeggiante, Nyx si accosta all’entrata e socchiude nuovamente la porta, ma questa volta poggia mollemente una mano sullo stipite e riserva uno sguardo indolente al disturbatore di turno.


«Fata, ci si rincontra» annuncia sarcastica.


Toothiana, piantata in mezzo al corridoio da una buona mezz’ora, arriccia appena il naso ma si fa comunque forza, cosciente che spuntarla con quella donna sia praticamente impossibile, a meno che non sia lei stessa a volerlo.


«Mi chiedevo se potrei scambiare qualche parola con Pitch» soffia, incrociando strettamente le dita dietro la schiena e facendo sghignazzare Sanderson, ancora comodamente appostato di fronte alla parete opposta del corridoio.


Nyx la scruta con attenzione, poi fa vagare con irriverenza lo sguardo su tutta la sua piumata figura, infine torna nei suoi occhi un po’ impensieriti con un’espressione di sufficienza e soffia uno sbuffo annoiato.


«No» replica recisamente, richiudendole la porta in faccia.


Pitch strabuzza gli occhi, sconcertato, poi ridacchia flebilmente, notevolmente sollevato dal fatto che la folle creatura in sua compagnia abbia deciso di affilarsi le unghie sulla pelle altrui, lasciandolo respirare una volta tanto.


Nyx lo guarda per un breve momento e abbozza un sorrisetto indulgente. «Ti diverti?» si informa.


«Mi rilasso. È differente» replica pacato.


«Desideri parlare con la fata?» si accerta.


Pitch, suo malgrado, storce il naso. Sa bene che prima o poi gli toccherà: è praticamente intrappolato nell’insulsa fabbrica di quel bell’imbusto di North, come potrebbe sfuggire loro? In particolare nelle sue attuali condizioni. Inoltre sospetta che un chiarimento su quanto accaduto sia d’obbligo, se non altro per metterli in guardia sull’effettivo problema con il quale avranno a che fare prossimamente. Sa tutto questo, ne è fin troppo cosciente al momento. Solo… non ora, non ancora.


«Preferirei continuare a rilassarmi, a dire il vero» ammette. “Fino a quando posso ancora farlo” si limita a pensare.


Nyx annuisce, stranamente comprensiva, e torna a giocare con i frammenti luminescenti, sembrando intenzionata a trovare loro la corretta disposizione.


*


«Quella maledetta donna!» sbotta Toothiana, inviperita come non lo era più stata da molto tempo.


Sanderson tenta di tranquillizzarla con gentili e confortanti pacche sulle spalle, sapendo che comunque la fata non avrà pace fino a che non avrà nuovamente la possibilità di oltrepassare quella soglia. Sanno entrambi che finalmente Pitch si è ridestato; la reazione del suo incubo è stata piuttosto eloquente, in effetti. E ormai anche l’Omino dei Sogni sembra convinto che il misterioso incontro di Pitch abbia a che fare con il recente problema giunto all’attenzione dei guardiani. In fondo Manny li aveva in qualche modo avvertiti che l’Uomo Nero avrebbe potuto essere utile. Certo, nessuno si sarebbe mai aspettato che lo sarebbe stato in un modo tanto burrascoso, né tanto meno che le sue azioni avrebbero contribuito a coinvolgere altre creature.


Creature oscure” ricorda Sanderson, rammentando anche la sensazione della magia di luce avvertita nello sfiorare il frammento estratto dalla spalla di Pitch.


Creature dell’oscurità, magia della luce, l’Uomo nella Luna e i suoi guardiani: che cos’hanno in comune? In che modo si incastrano insieme? Qualcosa lega tutti loro a formare un unico quadro, ma cosa? Sanderson, così come Toothiana, sembra avere la speranza che Pitch possa fornire loro qualche risposta. Qual è la speranza di Pitch?


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Le 5 Leggende / Vai alla pagina dell'autore: Roiben