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Autore: Sarandom    25/12/2017    5 recensioni
Scusate, avevo solo bisogno di dolcezze. Dean, Cas, Sam, Jack e la quotidianità.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Mistletoe

 

La mattina seguente avevano in programma una gita sulla neve. Erano tutti pronti con scarponi, vestiario invernale. Per vivere l’intera atmosfera, anche Castiel indossava guanti, sciarpa e cappello di lana rigorosamente blu, sempre scelti da Dean e il suo senso della moda.
“C’è una cosa che mi è sempre piaciuta osservare, degli umani”
“Oltre fare l’inquietante mentre dormivo?” chiese Dean con sopracciglio alzato.
“Ti sorveglio e tu devi dormire” rispose confuso.
“Vai avanti” Dean fece segno con la mano.
L’espressione di Castiel divenne rilassata e contenta mentre guardava il ghiaccio e il soffice bianco a ricoprire il paesaggio “I pupazzi di neve”
Dean sbatté le ciglia “Una creatura millenaria sbalordita dalle palle di neve...”
“Tu ne hai mai fatti?”
“A bizzeffe. Ma non abbiamo carote per i nasi” disse, prendendo dei ramoscelli per le braccia.
“Non è un problema” fece Jack, mostrandone una nella mano.
“Che c’è, hai anche imparato a rubare adesso?” accennò a Castiel.
“Non me la farai passare liscia, vero?”
“Voglio ricordarti che ce l’hanno squagliata” continuò a battibeccare mentre iniziava la base del pupazzo.
Claire, poco più distante da loro, fece una palla di neve e la tirò alla schiena di Dean, che piegato per compattare la neve, cadde sul pupazzo.
“CHI È-“ disse alzando la voce girandosi, e Claire sorrideva.
“Lei” rispose Jack con nonchalance.
“Non devi dirlo!” gli urlò lei contro, e intanto gli arrivò una palla sul giacchetto.
Sam, che aveva visto la scena, ne tirò una a Castiel, mentre era tutto concentrato a finire la dannata opera. L’angelo rispose... tirandogli un pezzo - praticamente un sasso - di ghiaccio che Sam riuscì a schivare.
Eileen ne tirò una alle ragazze ed iniziò una vera guerra di palle di neve, maschi contro femmine. Cas, Jack, Dean e Sam ci misero poco a retrocedere e nascondersi dietro una roccia.
“Non è che potete far nevicare?” chiese agli angeli.
Castiel fece segno di no.
“Non sono mica Tempesta” rispose Jack.
“Sempre meglio, sempre meglio” commentò la sua nerdaggine, Sam.
Continuava ad arrivare neve e restarono lì almeno cinque minuti, Dean si sistemò per bene, stringendosi nel cappotto e usando Castiel come cuscino al suo fianco; Jack li osservò sorridendo e ad un certo punto fu colpito dal silenzio.
“Hanno smesso” notò.
Aspettarono per muoversi, ma furono presi da un’imboscata di abbracci alle loro spalle.
Eileen si tuffò su Sam e risero, Claire su Castiel “Mi sei mancato”, Mary con Dean, tutte le altre da Jack, che dopo aver restituito il gesto, domandò “Che succede?” quasi preoccupato.
“Niente, ci sembrava il momento perfetto per essere smielati” rispose Jody.
“Mi dispiace non esserci visti più” disse Castiel con ancora Claire tra le braccia.
“Mi hanno detto tutto” Lo guardò. “Come te la passi?”
“Meglio. Tu?”
“Sono quasi diventata un lupo mannaro... cacciatrice a tutti gli effetti ormai”
“Sei in gamba… ma non fare l’eroina, okay?”
Sciolse l’abbraccio. “Beh, ma tanto non ci sei tu a proteggermi?” domandò scherzosamente, dandogli una gomitata.
Castiel sorrise: “Sempre”
“Dagli retta” si intromise Dean, che li stava seguendo con Mary.
Claire si portò due dita sulla fronte: “Signor sì, signore”
“Chi vuole della cioccolata calda?” domandò Mary. Tutti la guardarono come avessero visto un fantasma - nel vero senso della parola - quali cacciatori?
“Sorpresa!” disse lei, mentre apriva la sacca che si era portata dietro con due thermos e diverse tazze.
“Questo sì che è un regalo di Natale” fece Patience.
Eileen raggiunse l’Impala e prese qualcosa dalla sua borsa: “Panna e marshmallow” disse.
Sam la raggiunse, prendendola in un abbraccio “Due persone fantastiche” commentò, prima di baciarla.
Eileen rispose al bacio, Jody le tolse ciò che aveva nelle mani così lei poté passarle tra i capelli di Sam e il suo collo, tutti applaudirono e Mary vide il suo bambino felice.
‘Buon Natale’ le disse lui con il linguaggio dei segni, e lei gli stampò un altro bacio sulle labbra.
Dean aspettava quel momento da parecchio, ricordava tutte le volte che si chiamavano su Skype, e gli facevano tenerezza. Quella tenerezza che continuò a sentire nel petto e che lo riscaldò così tanto dal pensare di poter… si sfregò una mano e raggiunse il trench di Castiel, ma si fermò. Sentì l’altro voltarsi verso di lui.
Mary, anche se coperta da quell’omone che si ritrovava tra le braccia in quel momento - Sam e i suoi due metri d’altezza - notò il gesto del figlio maggiore e più o meno tutta la scenetta. Non aveva idea se l’avesse vista davvero, ma nel dubbio gli rivolse un’espressione serena, al contempo curiosa e felice.
Dean si allontanò dall’amico, approfittando della situazione per congratularsi con il fratello. Jody scattò una foto a loro quattro, Dean si voltò perché non vedeva l’angelo con loro. Castiel era rimasto indietro ad aggiungere i suoi indumenti invernali al pupazzo. Il cacciatore si accigliò, ma poi lo vide raggiungerli.
“Castiel! Vieni anche tu nella foto. Ne voglio una con noi quattro” disse Jack, prendendolo per una manica e posizionandolo al centro.

-

Tornarono al bunker, e Sam dovette ammettere a se stesso che era andata meglio di come se l’era immaginata.


Dean era leggermente preoccupato, ma non lo dava a vedere; scese le scalette e intanto ripensava al momento di poco prima.
Ne aveva avuto voglia, tanta, di tagliare la testa al toro e… quel film lo aveva rovinato, non aveva fatto altro che pensarci. Quella scena in cui Querelle dichiara di essersi innamorato di Gil, di un uomo per la prima volta e continuava a chiamarlo amico perché... era di quello che si trattava, lo sarebbero rimasti per sempre.
Castiel lo sarebbe rimasto per sempre, anche se con i loro momenti soli... ma perché continuare a nasconderlo a chi voleva bene, a chi amava? Per Querelle non era un problema ammetterlo, non doveva esserlo neanche per lui.
Dannato Crowley.
Mary lo aveva visto? Era con questo pensiero che Dean era tornato a casa, mentre Castiel era in macchina di Jody.
Appena entrati nella sala, la sua attenzione fu catturata dal soffitto. Sì, sul soffitto era attaccato qualcosa che prima di uscire non aveva visto.
“Sam…?” domandò.
“Shh. Volevo farlo qui, ma mi ha…stravolto i piani” disse ridendo.
“Qualcuno che ti tiene testa”
“Ne vivrò delle belle, non vedo l’ora”
“Anche io per voi” affermò Dean.
“Lo so”
Dean sospirò, un po’ dell’apprensione che si portava dietro lo lasciò in pace.
“Beh potresti…”
“Sam, io…”
“No, no, hai ragione. Non sono affari miei”
“Non voglio le cose cambino” ammise.
“Non cambierà nulla. Guarda me e Eileen, domani torneremo ad essere due amici, due colleghi... ricordi? Qualcuno che conosca e capisca la tua vita”


In quel momento, Castiel scese le scale e fu trasportato nei ricordi di ogni volta che aveva visto l’angelo tornare. Tornare a casa.
L’ultima volta era stata la peggiore, Dean era stato così fottutamente preoccupato e lui aveva sceso le scale come nulla fosse successo.
Era felice quando lui c’era e miserabile quando se ne andava per i fatti suoi.
Non si accorse che si era avvicinato con Jack accanto ed entrambi stavano guardando su.


“Cos’è?” domandò Castiel, piegando la testa di lato, come suo solito.
“Vischio” rispose pronto il ragazzo “ È tradizione e porta fortuna baciarsi sotto il vischio. Sam lo aveva sistemato prima di uscire per fare una sorpresa a Eileen”


Sam tornò con la sua ragazza, le fece fare una giravolta e, proprio sotto il vischio, condivisero un altro piccolo bacio.

Questa volta tutti applaudirono, ma Dean era troppo intento ad osservare quegli occhi blu. Accadde in un secondo, non volle rifletterci troppo su, ormai nella sua testa era già fatta.
Questa volta afferrò la manica del trench, Castiel era ancora preso dalla scenetta, ma si ritrovò Dean davanti a fissarlo.

Gli ci vollero un paio di secondi a capire le sue intenzioni e non riusciva a crederci. Dimenticò il Dean burbero che lo prendeva in giro e lo ignorava. Gli aveva accennato di un’e-mail di Crowley il giorno prima di Natale, ma lui non aveva voluto saperne il contenuto; non aveva ancora ben accettato quel loro legame, e adesso neanche si domandò più cosa gli avesse lasciato.


Il cacciatore si avvicinò al viso dell’angelo, occhi fissi sulle sue labbra, li chiuse e finalmente riuscì a sentire quanto fossero soffici quelle dell’angelo dopo il burro di cacao al miele che gli aveva preso.
Cazzo.
Gli si azzerò il cervello e non aveva intenzione di staccarsi, ma dovette farlo dopo un po', perché i polmoni lo avvertirono.
Non si staccò del tutto, i loro nasi continuarono a toccarsi.
“Dean”
“Mh?”
“Non dovevi farlo” disse tranquillo, Castiel.
“Volevo.” mormorò l'altro, con il cuore a mille e la consapevolezza che avevano tutti gli occhi su di loro.


Angolo di Sarandom


Buon Natale a tutti e siamo alla fine di questi capitoli natalizi. Adesso la pubblicazione immediata sparirà, perché dai – seriamente – sono pesanti tutti di fila, ammettiamolo! E non riesco a scrivere così tanto!
So già con cosa tornerò, però che dite, prima altro fluff e poi cosa seria(?) Ho un’altra sorpresina per i fratelli, forse anche per Castiel…ci penso e vi farò sapere ;)


Regalino:

 

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