CAPITOLO 4 Per poco non le si fermò il cuore. Quel cenno con la testa l'aveva trasportata in emozioni più grandi di lei. Quella mano era tesa e aspettava di essere afferrata. La mano candida e tremolante della ragazza si avvicinò lentamente a quella di Ranma per poi permettere una lieve stretta. Il ragazzo la aiutò a tirarsi su e con un dito le asciugò le lacrime cristalline. Ukyo era per una volta indifesa e vulnerabile con gli occhi ancora rossi e lucidi. Le mancava il fiato e le sue guance stavano ormai diventando di un rosso vivo che si confondeva con il pianto. Ranma le sorrise. Era un sorriso cos bello e splendente che le stelle erano niente il confronto. Quella situazione era strana, quasi surreale come se fosse tutto un enorme sogno. L'unica cosa che Ukyo riuscì a sussurrare fu:- Io......ecco......non so ballare-. Per un attimo il ragazzo le sorrise, poi la condusse nella pista da ballo ovvero il centro della palestra. Diverse persone si cimentavano già col ballo e tra questi c'era Kuno che cercava inutilmente Akane. Ranma prese un respiro e poi lentamente cinse i fianchi della ragazza e la avvicinò a se fino a poterne sentire il respiro in quella notte magica. I momenti, gli istanti erano fatti da respiri veloci, quasi impercettibili. Ukyo doveva ancora riprendere fiato dal pianto. La musica non gli lasciò il tempo per riprendersi. Ci furono attimi di sguardi intensi e poi i due iniziarono lentamente a volteggiare. Era il sogno della sua esistenza che si stava realizzando, ma la maggiore preoccupazione era quella di evitare di pestare i piedi a Ranma. Il ragazzo non riusciva a pensare ad Akane, era come se non esistesse e non ci fosse mai stata. Non aveva mai provato un sentimento così forte. Quegli occhi così scuri scintillavano nella penombra della palestra. Quegli stessi occhi erano solitamente freddi e glaciali, ma alla vista di questo desiderio non più irrealizzabile si stavano sciogliendo diventando profondi come l'oceano. (Surriscaldamento globale power, oh.....scusate^-^', dicevamo...) Erano gli stessi che si colmavano di dolore e sofferenza, ma che sapevano apprezzare le cose belle della vita. Questo lui lo percepiva e rendeva tutto più magico. Esistevano solo loro e i loro sguardi... Spero che vi sia piaciuto e che non abbiate vomitato anche l'anima dalla noia ^.^' Per il resto spero di continuare presto questa fanfiction e credetemi, questo è solo l'inizio. °^°