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Autore: Starlow632    26/12/2017    1 recensioni
IMPORTANTISSIMO: Questa storia NON è una mia creazione originale ma la traduzione di una fanfiction americana ad opera dell'artista Dordtchild su DA.
Profilo DA dell'artista: http://dordtchild.deviantart.com/
Link del primo capitolo sul profilo di "MissBlueBee"(DA): http://missbluebee.deviantart.com/art/FWTBT-Ch-1-138230015
SINTESI DELLA TRAMA: Si pensava tutto fosse tornato alla normalità: Blumière e Farfalà erano insieme in un paradiso dove sarebbero vissuti per sempre felici, gli ex-scagnozzi del Conte vivevano in pace a Svoltadilà, Dimensio era ormai morto e nessuna minaccia era in agguato...
Sarà proprio così?
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Conte Cenere/Blumière, Dimensio, Luigi, Mario, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 10: Blumière contro il Conte Dimaleck
 

 

I tuoni risuonavano continuamente intorno a castel Dimensio. I fasci di luce generati si riflettevano negli occhi del mago ogniqualvolta abbassava lo sguardo. Il duro lavoro che lo aspettava gli faceva venire il mal di testa. Nonostante ciò, decise di sopportare quest’agonia senza l’aiuto di nessuno. La sola cosa che gli permetteva di pensare era il motivetto cantato da Ren dal lato opposto della sala mentre disegnava incessantemente.

 "Ti vedo preoccupato, Dimensio." Disse Ren voltandosi verso il giullare, "Non dirmi che stai avendo ripensamenti sul piano, vero?"

 Il mago sorrise e la guardò dritto negli occhi. La sua perenne risata mascherava l’immenso dolore che aveva dentro. Senza toccare il suolo, si avvicinò alla fangirl e le pose una dito sotto il mento per farle incontrare il suo sguardo.

 "Dimmi, potrò mai lasciare incompiuto un piano per cui ho buttato la mia anima e il mio sangue?”

 "Certo che no" Sorrise lei di rimando, "Sei molto romantico in questi giorni, mi chiedevo cosa fosse successo."

 "Sono così vicino al conseguimento di ciò che ho da sempre voluto e lottato. Ho completato i primi tre punti della mia agenda.”

La cosplayer osservava il suo personaggio preferito danzare felice a mezz’aria. Ed era felice anche lei quando lo era lui.

 "Sono riuscito ad allontanare Cenere dalla sua amata intrappolandolo in questa dimensione. Sono riuscito a trasformare questa terra in un mondo che mi riconosce come suo imperatore. Ho gli eroi proprio dove voglio che siano e…ultimo ma non meno importante, ho te…mia piccola profetessa.” Il giullare si girò nuovamente verso di lei.

 "Oh, smettila, Dimensio. Mi fai arrossire."Disse Ren aggrappando il polso del mago, "Mi tratti come se fossi un gioiello prezioso.”

 "E’ il minimo che possa fare, mia cara Dimensia. Il tuo charm mi ricorda quello di una persona importante che persi molto tempo fa. Un giorno, vedrò di ritrovarla... con il tuo aiuto…ovviamente.”

Lei semplicemente sghignazzò. Sotto la pittura bianca e nera, era tutta rossa in viso. Sfortunatamente, questa piccante conversazione fu rovinata da un ennesimo tuono e dall’entrata in scena di Dimaleck sul tetto della torre. I suoi sibili e l’alito nauseabondo inondarono l’ambiente.

 "Accidenti, Dimaleck! Quante volte ti devo dire di lavarti i denti prima di entrare qua dentro?” Urlò Ren con tono scocciato.

 "Ahhahaha, cara Dimensia, non penso che comprenda perfettamente i tuoi ordini, ha bisogno di tempo.”

Dimaleck si inchinò di fronte ai due giullari per poi emettere un’accozzaglia di suoni incomprensibili per comunicare con loro. Dimensio non stava capendo nulla quindi si voltò verso Ren.

 "Traduci, cosa sta dicendo?"

 "’Il Mario verde sta per incontrare il Mario rosso e una creatura vestita di verde. Creatore mio, Dimaleck vuole distruggere il fantasma accanto al Mario verde. E’ ferito e ho fame.’ Questo è il messaggio.”

Il sorriso di Dimensio si allargò ancora di più. Da sempre avrebbe voluto distruggere il Conte Cenere e umiliarlo per averlo chiamato “sgherro” per così tanto tempo. Dopo essersi confrontato con Ren, l’imperatore si girò nuovamente verso Dimaleck

"Come tuo imperatore io, Dimensio, ti ordino non solo di uccidere Cenere ma di cancellarlo dall’esistenza. Puoi fare tutto ciò che è in tuo potere, purchè alla fine mi consegni i resti di quel monocolo sfracellato! INTESI?”

Dimaleck sorrise e si inchinò nuovamente. Dopodichè si alzò in volo fuori dalla torre per cercare le sue prede. Ren fissò Dimensio per un po’.

"Odi veramente così tanto il Conte Cenere?”

All’iniziò non disse niente, rispose molto dopo.

"Non sono necessariamente arrabbiato con lui. Sono infuriato contro suo padre che un giorno mi tolse tutto quello che avevo: la mia casa, la mia famiglia, i miei amici e la mia ama- “Si fermò improvvisamente alla parola “amata”. Per qualche strano motivo non se la sentì di dirlo.

"Tutto ok, Dimmy?" Ren mise una mano sulla spalla del giullare ma quest’ultimo la scacciò.

"Sto benissimo" Disse Dimensio, mascherando le sue emozioni ancora una volta, "E’ inutile rimuginare sul passato. Ho un futuro glorioso davanti a me e questa è la cosa più importante."

"Sicuro che non possa fare niente per te?"

"…ebbene, ci sarebbe una cosa.” Dimensio pose nuovamente la mano sotto il mento della fangirl. "Possiamo ricordare i nostri tempi migliori.”

"Aspè, non ho capito."

"Dai, possibile che non ti ricordi nulla? Dopo tutto quello che ti ho detto, dopo tutto quello che è successo…non ti è tornato nulla in mente? Sarebbe bello discuterne insieme, Darla.”

"…cosa?"

 

Nel frattempo, Luigi non ne poteva più del peso di Blumière sulle sue spalle. Ormai la sua camminata sembrava quella di un time-lapse dell’IPhone. Bumière realizzò la stanchezza di Luigi e pensò che di questo passo non sarebbero mai riusciti ad arrivare a destinazione.

"Luigi, sto meglio ora. Puoi mettermi giù."

"Sicuro, Blumière?"

"Certo, anche perchè non penso che tu possa camminare oltre, guardati, stai per svenire.”

"Beh, avere il viso in fiamme di certo non aiuta.” Fece scendere Blumière, “Comunque, quanto dista il castello da qui?”

"Non saprei, non mi è familiare questo posto. Mario mi portò via da lì quando passò quella corrente magica. Quando mi svegliai vidi tutti tranne Mario. Questo posto non lo conosco proprio, non chiedermi neanche.”

"Bellissimo, ci siamo persi e Mario starà combattendo Dimensio senza di noi…o peggio-“

Prima che Luigi avesse tempo di finire la frase, un odore pungente invase l’aria.  Blumierè non fece in tempo a mettersi le mani alla bocca che vomitò. Invece Luigi non era preoccupato per l’odore, quanto per le vibrazioni malvagie nell’atmosfera che lo facevano tremare.  

"Ah, quest’odore è ripugnante!" Blumière prese un estremo del suo mantello e lo mise davanti alla bocca, “Da dove accidenti viene?”

La sua domanda fu risposta poco dopo in quanto una colata di una sostanza viscosa e violacea cadde sul cappello e le spalle. Lentamente, alzò la testa e vide il suo riflesso in chissà quanti denti.  

"OH CAVOLO!" Urlò Blumière mentre la creatura cercò di addentare la punta del cappello.

Si gettò a terra ma si rialzò subito. Luigi e il conte fissarono la creatura dileguarsi sulla cima di un edificio con il cappello di Blumière tra i denti.

"Luigi, mi spieghi cosa cavolo è quella cosa?"

"Ah lui, dici? Si chiama Dimaleck." Disse Luigi con voce tremolante, "Ovvero la prima creazione di Ren! E’un miscuglio tra te e Dimensio!"

"QUELLA COSA SAREBBE ME E DIMENSIO?”

Dimaleck si mise di fronte a Blumierè. Era parecchio palese che Dimensio avesse mandato la bestia per lui. Blumière, realizzando questo, si fece agguerrito e mise lo scettro davanti a sè.

"Blumiere, è un suicidio. Non ti sei ancora ripreso del tutto."

"Lo so."

"Lui sta alla grande mentre tu a malapena puoi volare!”

"Fammi fare."

"MA TI UCCIDERA’!"

"Beh, le possibilità sono elevate."

"Mi stai ignorando, vero?"

"Ancora adesso l’hai capito?"

Luigi cominciò a sentirsi frustrato prima che Blumière riprese la parola.

"Signor Luigi, devi sapere una cosa sulla mia razza. Della mia tribù sono state dette le peggiori cose e anche io, personalmente, sono stato definito nei modi peggiori possibili e immaginabili. Ma c’è una cosa che veramente non sopporterei: essere chiamato codardo.”

"Ma questa non è questione di essere coraggiosi-ATTENTO!”

Dimaleck non si mosse dalla sua postazione ma allungò il collo come se fosse un serpente. I denti sfiorarono di striscio la mano di Blumière prima che questo indietreggiasse. Dopo essere tornato in posizione normale, il mostro finse di sparire in un distretto buio solo per poi buttarsi nuovamente sul conte. 

"Si sta prendendo gioco di me" Disse Blumière irritato, “Bene, quando i giochi si fanno duri, i duri iniziano a giocare.”

"Blumière, dai, per l’amor del cielo, lasciare fare a me!"

"No, Signor Luigi!"

"Fatti aiutare!”

"No, Mimi e Pugnazzo hanno combattuto per conto loro e io farò lo stesso. E’ l’unico modo per dimostrare ai miei sgherri che sono forte. Devo essere forte per la mia Farf-“

"BLUMIERE, DIETRO DI TE!"





 

 

 

ANGOLO DELLA TRADUTTRICE PSICOPATICA ODIATA PER IL SUO RITARDO NELLE CONSEGNE

Yee, dopo 2829832983 anni ho finito la prima parte del decimo capitolo (conosciuto anche come il capitolo in cui Dimmy comincia a soffrire di allucinazioni e crisi esistenziali). Ci vediamo a domani per il prossimo, dove per domani intendo la prossima morte di Papa ovviamente.

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA CIAO! *esplode

 

E RECENSITE SE NON VOLETE RITROVARVI UN DIMENSIO PAZZO OMICIDA IN CASA!

  
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