Senza Confini

 

I capitolo

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Uno strano fatto

 

Flashback

 

“Bella, non voglio che tu venga con me”.

“Tu…non…mi vuoi?”

“no”. “Prometto = che è l’ultima volta che mi vedi. Sar&a= grave; come se non fossi mai esistito”.

 

Fine flashback

 

Come se non fossi mai esistito. Certo, come no. Credevi davvero che io potessi dimenticarti? Potessi dimenticare l’anno più bello della mia vita? Di aver conosciuto la mia metà della mela, la famiglia che ho sempre voluto? Di aver scoperto l’esistenza = dei vampiri?

Già, a volte non ti rendi conto di quel che dic= i, Edward. Come quando ti definivi un mostro, mentre eri e sei la cosa pi&ugra= ve; bella che esista.

BASTA, BASTA, BASTA!!! Devo= farmene una ragione, non ci sei più, te ne sei andato, mi hai lasciato da so= la. Da sola, a combattere con questo vuoto che mi dilania e mi distrugge. Hai detto che non mi amavi più. Forse non l’hai mai fatto. Sapevo che qu= esto giorno sarebbe venuto: un essere perfetto come te non può amarne uno imperfetto come me. Eppure fa così male. Pur sapendolo, sono rimasta spiazzata. Perché? Perché tu mi hai illusa. Mi avevi promesso= che non mi avresti mai lasciata, che sarebbe stato per sempre. Mi avevi fatto credere che MI AMASSI. Perché? Perch&eac= ute; ti amo ancora? Perché non riesco ad alzarmi da questo letto, a smettere= di piangere?

Adesso basta, sarà meglio andarmi a fare una do= ccia.

Io Isabella Swan, ragazza = di 18 anni ho smesso di vivere 3 mesi fa.

 

Quella mattina andai a scuola, come al solito non avevo fatto colazione e non sbiascicavo mezza parola con nessuno. Non avevo vogli= a o forse non ero più capace.

6 ora, era già arriv= ata, quella maledetta lezione di biologia. Eppure quel giorno successe qualcosa = di strano.

Ero seduta al mio tavolo e Mike mi si avvicinò.=

“Ehi Bella”

“Ciao Mike”. Uffa ma perché non mi lasciate in pace.

“Senti, mi chiedevo…se= ti andasse di venire con me a Port Angeles.= Sai c’è quel ristorantino italiano.”

Cosa? NO! NO! NO! “no… M-M-ike i-i-io n-on p-osso..= n-on c-e l-la f-f”

“Ehi Bella stai bene, ti senti male, vuoi che ti= porti in infermeria?”

Uscì dalla classe correndo, per i corridoi non = c’era nessuno.

 

E poi nel nulla, all’improvviso mi ritrovai a ca= sa. Come avevo fatto ad andarmene da lì così in fretta? Ero stata io? = Che diamine stava succedendo?

 

 

 

Ciao a tutte. Io sono Ivana. So che questo capitolo non è un granché, non sono brava a scrivere storie. Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacione