La prima volta che Chloe vide Rachel, le ricordò un angelo. Camminava sicura, scuotendo i capelli ramati ed ancheggiando leggermente. Chloe rischiò di far cadere il suo drink, l’ennesimo. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Emanava una luce propria, come una stella. E quando Rachel passò accanto a lei e le sorrise, Chloe si sentì riscaldare dentro, mentre ricambiava spontaneamente il sorriso.

(Aveva conosciuto una stella, non poteva esserne più felice.)

La prima volta che Chloe baciò Rachel, desiderò poter fermare il tempo. Sentì le sue labbra morbide, il calore del suo corpo intrecciato al proprio, le mani immerse nei suoi morbidi capelli biondi. Stava baciando una stella, ne era sempre più convinta. Quando si staccò, sentì il calore dentro di sé, si sentì brillare di luce propria, mentre la compagna le stringeva affettuosamente la mano.

(Forse anche Chloe poteva diventare una stella.
Avrebbero potuto vivere per sempre assieme nell’immensità del cielo.)

La prima volta che Chloe fumò con Rachel, si stesero su un prato a guardare le stelle. Chloe non riusciva a staccare gli occhi dal sorriso della sua stella. “Secondo te alle stelle importa cosa facciamo ogni notte?” Rachel le sfiorò una guancia e ridacchiò. “No amore, le stelle non possono vederci, sono troppo impegnate a brillare.” Chloe annuì in silenzio, stringendo forte la mano dell’altra. “Promettimi che tu non sarai mai troppo impegnata a brillare da non pensare più a me.” Un bacio suggellò la promessa.

(Le stelle vivono a lungo, pensava. Il nostro tempo sarà infinito.)

La prima volta che Chloe amò Rachel, si sentì rinascere. Mentre sfiorava i fianchi sottili della sua ragazza e la percepiva sospirare impercettibilmente, si sentì quasi speciale. Togliendo piano la maglietta, Chloe notò un piccolo tatuaggio sul costato. Una stella. Non poté fare a meno di sorridere, mentre lo catturava con le labbra, sentendo Rachel mormorare “Sarò per sempre la tua stella.”

(La pelle di Rachel sapeva di frutti esotici, di mare e di un qualcosa che Chloe non sapeva descrivere se non con la parola “casa”.)

I volantini “DISPERSA”, con il volto di Rachel, coprivano Arcadia Bay da mesi ormai. Chloe si asciugò le labbra con il dorso della mano, prima di buttare giù altro whiskey. Guardava il volto sorridente della sua stella spegnersi lentamente, intrappolato dalla carta. Mosse un passo, barcollando, le sue nocche si infransero sul muro, poco distanti dal volantino. Due lacrime le solcarono il volto, prima che si rimettesse il cappuccio della felpa e si avviasse a passo incerto, senza una meta, sotto la pioggia.

(Le stelle non si curano di quello che accade sulla Terra, sono troppo impegnate a brillare. Non gli importa di noi.
Dio non si cura di quello che accade sulla Terra, è troppo impegnato a comandare. Non gli importa di noi.)



Alla mia stella.




Shot scritta un paio di anni fa e ricaricata poiché era sparita, cade anche a pennello con l'uscita dell'ultimo episodio di Life is Strange BTS.