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Autore: valechan91    27/12/2017    0 recensioni
Il destino può fare il suo corso, ma se due anime sono destinate e lottano per stare insieme, niente e nessuno, nemmeno il tempo e l’aldilà, potranno mai separarle.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci di nuovo con una IwaOi! La avevo in cantiere da tempo e ci ho messo un po’ a sistemarla. Quella coppia è davvero poco calcolata benchè sia la migliore, la superiore, la sovrana indiscussa e la sola esistente nella serie. Bisogna rimediare, perché non esiste altra coppia ufficiale degna.
Aumentiamo il vero amore.
 
Buona lettura e Buone Feste!



 
 
Flower Ceremony
 



Non molti conoscono questa leggenda, quella di un amore nato tra le mura di un castello.
Un amore finito in tragedia.
 
La battaglia più cruenta era finita. Il Cavaliere era risultato vincitore dallo scontro con il Re Demone. Ma era  davvero cos? In guerra, c’erano davvero vincitori e vinti?
Se lo chiedeva ormai, Iwaizumi Hajime.
La persona che aveva tanto servito, tanto amato, giaceva ai suoi piedi, del tutto insanguinata.
Oikawa Tooru, suo Re, suo tutto. Lo aveva servito, se ne era innamorato. E non ci sperava affatto, ma quel giovane demone diventato Re troppo presto, lo stesso fanciullo conosciuto da bambino, provava lo stesso. Ma come Cavaliere, e suo Primo Cavaliere, gli aveva fatto necessariamente scegliere la strada più ardua.
Lui, umano. Il suo Re, un Demone.
Quando aveva iniziato ad ossessionarsi per il potere, le cose erano cambiate. Il loro amore non era morto, ma messo da parte.
Lo ricordava ancora, quel giardino quasi incantato, quelle rose di quella tinta così particolare, quell’azzurro così intenso da poter catturare il cielo e il suo colore.
Ricordava come era solito osservarle con lui.
Ma aveva deciso. Per salvarlo, lo avrebbe fatto prima come Cavaliere. Per porlo sul rango più alto dell’esercito era andato contro il Consiglio degli Anziani, e glielo doveva.
Ma adesso…
 
Il Cavaliere si accasciò, ormai privo di forze, appoggiandosi alla sua grossa spada. Il Demone, privo di forze anch’egli, sorrise.
Sentiva la vita venire meno, ma era tornato, come dopo essersi svegliato da un lungo sonno.
Mormorò qualcosa che Hajime non capì, così da obbligarlo, a capo chino, ad alzarsi lentamente per osservarlo.
Una promessa.
“Rinascerò per amarti ancora. Sorridi, Iwa-chan” mormorò a fiato corto il sovrano
Con la magia, Tooru creò un piccolo fiore, dai petali candidi come neve e una piccola corolla.
Solo in quel momento, Iwaizumi si accorse di stare piangendo.
Come in un vecchio film, entrambi ricordarono e avventure passate insieme, quando erano bambini.
“è un fiore magico, vivrà con te e c’è un’altra magia per te, Iwa-chan. Ma solo se lo curerai” disse il Re, scrutando lo sguardo sorpreso dell’altro
Il Cavaliere sorrise, tra le lacrime. Con le ultime forze, Tooru lo tirò a sé, baciandolo leggermente.
“Non dimenticarmi”
Disse, per poi svanire nel vento, in una nuvola.
Mentre qualche ultima lacrima ancora scorreva sul viso, Hajime osservò quel fiore, avvolto da una strana aura.
Poi si riscosse. “è l’alba di un nuovo giorno” commentò, scrutando l’orizzonte, laddove il sole in lontananza stava nascendo, gettando i suoi raggi caldi anche sul volto del Cavaliere.
“Non sarà lo stesso, senza di lui…”
 
 
Iwaizumi Hajime ebbe una vita lunga, ma non si sposò mai. Concluse la sua carriera occupandosi sempre di quel fiore e curandolo al meglio.
La leggenda dice che alla sua morte, per magia, sia nato un fiore uguale e che i due fiori siano volati, con la magia, sulla collina più alta e che lì risiedano ancora oggi, come a voler ricordare a tutti che un amore così grande può davvero esistere.
La leggenda dice ancora che gli dei, mossi a pietà, riunirono le anime dei due per farle rinascere ai nostri giorni…
 
 
 
 
 
Iwa-chan, non dimenticarmi.
 
 
 
 
 
“Iwa-chan, ti ricordi i nostri giorni di bambini?”
“Ah? Che vuoi dire?”
Tempi moderni. Iwaizumi Hajime e Oikawa Tooru, diciotto anni. Hanno finito le superiori, e sono arrivati terzi al torneo primaverile di pallavolo, con la loro squadra, l’Aoba Johsai.
La loro squadra dai colori bianco e verde acqua, legata al castello Aoba Johsai e simboleggiata da un giardino di piante.
Chi diceva che non fossero fertili, non conosceva come quel liceo privato fosse più d’élite di quanto non potesse apparire.
Ma il terminare la scuola li aveva resi partecipi di una nuova consapevolezza.
“Eddai” fece ancora Oikawa” te lo ricordi che l’anno prima in cui mi regalasti il primo pallone giocavano a principe e cavaliere con i fiori?”
“Ah… quello”
Iwaizumi lo ricordava, eccome se lo ricordava.
“Io mi creavo una corona di fiori da mettere in testa, e a te la mettevo al collo” continuò orgoglioso
“la spada di legno” commentò Hajime
“E quando facemmo gli anelli di fiori”
“Ero un bambino, Shittykawa”
“ Ma è stato un bel gesto, Iwa-chan”
Iwaizumi arrossì leggermente.
C’era stata quella volta in cui aveva trovato Tooru a piangere perché aveva sentito a scuola che gli adulti si separano sempre. Hajime aveva trovato quel piccolo fiore ai petali bianchi e senza pensarci ne aveva fatto un piccolo e scarno anello.
“Ecco, questo lo fanno gli adulti quando non vogliono separarsi” disse il piccolo, mostrandogli quella  sua opera d’arte e mettendoglielo al dito
Oikawa rimase sorpreso. “Con questo saremo amici anche da grandi?”
Hajime annuì.
Tooru si asciugò le lacrime e ripetè i gesti dell’amico, creando un secondo anello
“Allora devi portarlo anche tu, Hajime-chan!”
“Argh, va bene”
 
 
 
“Comunque” continuò Oikawa” adesso ne abbiamo altri, ma diversi” disse accoccolandosi leggermente all’altro, allungando la mano ad osservare quel piccolo cerchietto argentato che circondava il suo anulare sinistro.
“Tch, cos’è, fai il sentimentale?”
Oikawa, per tutta risposta, gli si mise tra le gambe, circondandogli il collo e poggiando la fronte a quella dell’altro.
“Sto solo ricordando, Iwa-chan. Senza contare che forse è da allora che sapevamo come sarebbe finita”
Iwaizumi lo zittì con un bacio, poggiandogli una mano sulla nuca e attirandolo per la vita per avvicinarlo maggiormente a sé.
Nel profondo delle loro anime, qualcosa si era mosso.
E in quel momento le nuvole sembrarono disegnare, nel loro corso, la forma di un sorriso.
 
 
Il destino può fare il suo corso, ma se due anime sono destinate e lottano per stare insieme, niente e nessuno, nemmeno il tempo e l’aldilà, potranno mai separarle.
 
 
 
 
 
 
Alla prossima IwaOi! 
   
 
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