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Autore: carrion    28/12/2017    7 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
 
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925

 

 

 

Liam ricordava bene il suo quindicesimo compleanno,ricordava il momento in cui sua mamma aveva portato la torta nella stanza buia e il chiarore delle candele disegnava ombre inquietanti sul viso di Mason e su quello dei suoi genitori. Ricordava il modo in cui si era guardato attorno nella stanza quasi vuota pensando alla scuola dalla quale era appena stato espulso, agli amici che aveva perso quando aveva distrutto la macchina del coach con un piede di porco. Ricordava quanto era solo, quanto odiava se stesso e ricordava fin troppo bene l’etichetta da “ordigno esplosivo improvvisato” che gli era stata appioppata e che rendeva sua madre nervosa ogni volta che la partita di lacrosse che stava giocando diventava troppo violenta.

Ricordava cosa voleva dire sentirsi solo, perso, desideroso di un cambiamento, qualsiasi cambiamento.
Voleva ricordarsi cosa voleva dire sentirsi normale di nuovo.
Ricordava ancora il retrogusto di gesso in bocca lasciato dalle pillole che aveva preso poco prima e il modo in cui si sentiva sempre le viscere svuotate e gli sembrase di fluttuare su una nuvola, una nuvola pesante come quelle che ricoprono il cielo prima di una tempesta. Si sentiva incapace di fare qualsiasi cosa ma allo stess tempo era in costante attesa del fulmine che esplodesse e del tuono che rombasse, spaventando tutti, e della pioggia e del vento che facessero i loro disastri.

Ricordava il modo in cui sua madre lo aveva guardato con un piccolo sorriso, nervosa come sempre ma più calma, perchè vedeva negli occhi di Liam quell'annebbiamneto lasciato dai medicinali. 
Ricordava il modo in cui gli aveva detto “esprimi un desiderio”. E nonostante fosse troppo vecchio per esprimere un desiderio spegnendo delle candeline ci provò lo stesso, un ultimo tentativo, un’ ultima patetica e disperata preghiera.
chiuse gli occhi e soffiò, pensando “vorrei che tutto cambiasse”.

Il cambiamento che aveva sognato era quello di non rivedere più quello sguardo nervoso che vedeva sempre negli occhi di sua madre, quello di andare in una scuola nuova, diventare titolare nella squadra di lacrosse, di vedere il suo disturbo scomparire ed evitare di continuare a prendere medicine.

E così fu. Quando Scott lo morse, il suo desiderio si avverò. Tutto cambiò, ogni singola parte di Liam cambiò.

Ogni cosa, a parte la sua rabbia, che continuava ad ardere in lui, mangiandolo internamente. Quella rabbia che era in costante attesa che perdesse la calma da un momento all’altro.

Il problema era che ora la situazione era più pericolosa, lui era più pericoloso.

Ora aveva denti affilati e artigli e un ardente desiderio di sangue. Ora aveva nemici contro i quali doveva utilizzare queste nuove armi, per diventare più forte e poterli battere. Ma ora aveva anche la paura costante di non riuscirsi a controllare e di poter uccidere qualcuno.

Non sapeva esattamente quante volte l’anno dopo avesse riposato al suo desiderio, sapeva che non era stato quello a fare accadere il tutto, che anche se i licantropi e la caccia selvaggia e i dread doctors e i beserker erano reali, i desideri non lo erano. 

I desideri erano solo un gioco per bambini e che non si sarebbero mai avverati.
Il fatto è che nell'eventualità che si fossero avverati, avrebbero cercato in tutti i modi di rigirare le tue speranze finché non ti saresti sentito soffocare dalle tue stesse parole.

Tu non sei un mostro, sei un licantropo, come me.

Se i desideri fossero reali si sarebbe risvegliato nel letto d’ospedale prima che il wendigo lo attaccasse, prima che Scott lo mordesse.

Liam trattenne il respiro. Il sangue scendeva lentamente lungo il suo braccio.
Tutto era cambiato.


Era finita, i cacciatori se ne erano andati, l’anuk-ite era morto.

Allora perché si sentiva ancora una preda? Perché poteva ancora sentire la rabbia sotto pelle che gli faceva prudere gli artigli, che minacciavano di rispuntare da un momento all'altro?

“Stai bene?” gli chiese Scott. Liam annuì, spostando lo sguardo dal cadavere dell’anuk-ite ricordando a se stesso che il sangue che ricopriva le pareti non era colpa sua. Era colpa loro, dei suoi amici, il suo branco. Il braccio di Scott gocciolava ancora di liquido cremisi, ma lui continuava a muoversi da una parte all'altra per controllare tutti.

Avevano vinto. Il desiderio di Liam si era avverato e tutto era cambiato. 
Allora perché si sentiva così? Non aveva preso le sue medicine da più di un anno, allora perché si sentiva così stanco? Così spossato che era sicuro avrebbe potuto dormire per una settimana intera? Perché i suoi genitori avevano ricominciato a guardarlo con quello sguardo inquieto? Perché aveva smesso un’altra volta di ridere?
 

“Vieni?” Lo sguardo di Liam si mosse dall’anuk-ite e si rivolse a Theo che era appoggiato al muro e guardava Liam con uno sguardo vuoto, i suoi vestiti erano stracciati e insanguinati. La sua pelle si stava ancora ricucendo e le chiavi della sua macchina dondolavano tra le sue dita.
Liam si guardò intorno. Se ne erano andati tutti.
“Scott ha portato Stiles da Melissa, l’idiota si è stortato la caviglia.” sorrise Theo. “Gli ho detto che ti avrei potuto dare un passaggio”

“Va bene” annuì Liam.
Aveva senso che Scott l’avesse lasciato lì, la minaccia non era più imminente e il suo migliore amico era ferito. Ovviamente avrebbe abbandonato Liam quando l'unica cosa che quest'ultimo aveva fatto era fissare per one un cadavere steso sul pavimento.

Liam sussultò quando la mano di Theo gli strinse il polso e lo portò via. Non parlò quando Theo lo accompagnò alla sua macchina, né mentre saliva, nè mentre l’altro ragazzo accendeva la macchina.


“Stai bene?” Chiese Theo, uscendo dal parcheggio della scuola. Liam voleva rispondere di sì, avevano vinto, ovviamente stava bene.

“Sono stanco” Rispose, invece.

“Povero piccolo Beta, la lotta ti ha messo K.O.? non ti preoccupare, tornerai a dormire come al solito ora che..”

“No.” rispose Liam, scuotendo la testa con decisione. “sono stanco.” Liam sospirò. “Ho.. ho sedici anni, non dovrei essere stanco, no?”

“Questa sembra il tipo di conversazione che probabilmente dovresti fare con qualcun alt-“

“Non è quello che intendevo!” Liam sibilò istericamente. “Io non volevo tutto questo!  Volevo solo smettere di essere sempre così arrabbiato e invece sono diventato un licantropo. Noi abbiamo appena ucciso qualcuno e-“

“Qualcosa.” Corresse Theo. “ Era un mostro non era-“

“Anche noi siamo mostri!” Liam disse con un disperato bisogno che qualcuno capisse.” Forse noi combattiamo dalla parte dei buoni ma noi siamo comunque.. noi l’abbiamo comunque ucciso, noi spaventiamo le persone. Io non voglio che le persone abbiano paura di me. Non voglio più combattere, non voglio che bisogni dissuadermi ogni volta perchè cerco involontariamente di uccidere qualcuno perché sono troppo arrabbiato per controllarmi, non voglio che il destino di questa città gravi sulle mie spalle! La mia ragazza se ne è andata e i miei amici sono quasi morti e tante persone sono morte e io -“ Liam trattenne il respiro. “è come se da quando sono venuto a conoscenza del mio disturbo della rabbia non riesca più a controllarla e sono stanco. Vorrei che le cose cambiassero in meglio ma ogni volta che le cose mi sembrano andare per il verso giusto- “
pensò a Brett e Lori, a quanto si stavano avvicinando, a come aveva pensato che sarebbe riuscito a salvarli, per un secondo.

Scott se ne sarebbe andato, e Stiles, e Malia e anche Lydia. Sarebbe rimasto solo ancora. avrebbe dovuto occuparsi di tutto quello che non andava a Beacon Hills da solo. nessun rinforzo, nessun Alpha che sarebbe arrivato con un piano, nessun Theo che lo avrebbe trattenuto dall’uccidere qualcuno. “ So che devo rimanere qua, so che dovrei stare qua e che è mia responsabilità aiutare ma io ho solo.. ho bisogno di una pausa..” disse Liam con la voce spezzata mentre si guardava le mani sporche di sangue. Quanto tempo sarebbe passato prima di dover combattere ancora?
lo avrebbe fatto, ovviamente lo avrebbe fatto. Ma il sangue sulle sue mani sarà sempre privo di conseguenze? La prossima volta sarà il sangue del nemico, quello di un innocente o quello di qualcuno che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato durante una delle sue crisi?

“Allora prenditi una pausa.” Disse con calma Theo, come se Liam non avesse passato l’intero viaggio verso casa sua delirando dopo aver passato venti minuti passati in silenzio a fissare un cadavere.

“Non posso!” Sospirò Liam, lasciando cadere la testa contro il cruscotto. “Nessuno si prende una pausa a Bracon Hills.”
Le dita di Theo picchiettarono sul volante, una volta, due.

“Allora parti” disse delicatamente Theo.

“Non posso semplicemente- “

“Non intendevo per sempre” lo derise Theo. “ Andiamo ancora a scuola, idiota, devi tornare a casa in ogni caso. Però potresti sempre andare via per un po’, non c’è nessuna minaccia che incombe sul tuo branco in questo momento, Scott ha Argent e gli Hale e Stilinki che lo aiuteranno a proteggerete la città per un po’.Se vuoi una pausa probabilmente ora è il momento migliore per prendersela.”
Liam rimase in silenzio, poteva sentire lo sguardo di Theo che lo fissava e pensò di andarsene davvero. pensò di correre via e prendersi un po’ di tempo senza doversi preoccupare di nulla, senza che nessuno sapesse cosa fosse e senza che le persone lo guardassero impaurite.
La rabbia che sentiva scorrere nelle vene pian piano svanì lasciando dietro di sé un sentimento di pace, ma questo durò solo per un momento, prima che la realtà ricominciasse a farsi sentire, ricordandogli le sue responsabilità, sussurrandogli i numerosi motivi per i quali sarebbe dovuto rimanere  a Beacon Hills. Aspettando per la prossima minaccia.
Theo sospirò.” Tu hai detto di volere un cambiamento. Scusami se te lo dico in questo modo ma se vuoi un cambiamento devi fare qualcosa. quindi falla. Impacchetta le tue cose, dì sayonara e Scott e-“

“Guida.” Disse Liam, con una voce che suonava leggermente dissonante e finalmente alzò lo sguardo e fissò Theo.

“Cosa?”

“Hai ragione.” Disse Liam. “ Per una volta.” Theo roteò gli occhi. “ Se voglio un cambiamento devo fare qualcosa, quindi guida.”

“Guarda che quello che stavo cercando di dirti non era che volevo propormi come tuo autista personale, era più un comprati un biglietto dell’autob-“

“Non posso entrarci.” Disse Liam.
Theo guardò verso la casa di Liam, la luce del salotto era accesa, sua madre e suo padre lo stavano sicuramente aspettando. 
Liam avrebbe potuto sgattaiolare dentro per cambiarsi e poi ri-entrare come se non avesse appena salvato la città di nuovo. Avrebbe potuto fingere che andava tutto bene, sarebbe tornato a giocare a lacrosse aspettando che accadesse il prossimo disastro, così avrebbe potuto risentire le stesse catene che lo imprigionavano come era successo quando Theo lo aveva portato fuori dalla scuola. Poteva ripetere quello che continuava a fare da mesi.

Ricordava di aver detto che Theo era una sua responsabilità e ora, in qualche modo, l’unica persona di cui non si sentiva responsabile era Theo. Theo che sarebbe potuto partire da un momento all’altro, che non aveva amici o famiglia che lo trattenevano. Theo che in qualche modo era riuscito ad tenere sotto controllo la sua rabbia anche mentre lo infastidiva continuamente.
Se fosse entrato in casa il senso del dovere, che la bolla creatasi nella macchina di Theo e la sua voce ovattata avevano attutito, sarebbe tornato più forte che prima. E la vacanza sarebbe tornata a essere un sogno troppo impossibile da realizzare. Non sarebbe più stata una cosa tangibile come  era apparsa qualche momento prima mentre pensava di farlo, di partire davvero.
La realtà stava cercando di opporsi a questa sua volontà, cercava di fargli guardare quella stupida luce gialla che illuminava il suo salotto ma allo stesso tempo era stanco e pensava che probabilmente lo era anche Theo.

Liam stava continuando a tormentarsicon questi pensieri quando la macchina ricominciò a muoversi, scivolando via nella strada scura.
I suoi occhi si mossero verso Theo che era concentrato sulla strada e le sue dita stavano ancora tamburellando sul volante. Una volta, due.

“Mi aspetto di essere pagato per essere diventato il tuo autista”. Disse Theo.

Il viaggio fu silenzioso, Liam si raggomitolò aspettando che qualcosa accadesse. Le dita di Theo continuavano a muoversi sul volante e finchè i fari dell’auto illuminarono un cartello a lato della strada.

“You are now leaving Beacon Hills” lesse Liam. La macchina avanzò lentamente ancora di qualche metro oltre al cartello, come se Theo stesse aspettando che qualcosa arrivasse e li facesse tornare indietro.

il ronzio della macchina era insistente sotto di loro e Theo si lasciò scappare un sospiro prima di rilassarsi contra lo schienale.

Appena superarono il cartello, le spalle di Liam si rilassarono immediatamente.
La sua mente si rinchiuse in uno stato di quiete che era sicuro non riuscisse a sentire da anni.

“Abbiamo appena lasciato Beacon Hills” Disse Theo con voce tranquilla. Liam sentì un sorriso apparire sul suo viso.
“Per andare dove?” chiese Theo.

 

“Ho sempre voluto vedere il grand canyon” Disse Liam con esitazione.
Theo non lo guardò ma anche sulle sue labbra apparve un sorriso e il suo piede premette sull’ acceleratore.
La macchina continuò il suo viaggio finchè la vista del cartello scomparse dallo specchietto retrovisore.




                                                                                                                                                                                  

Ciao ragazzi.
Non ho pubblicato mai nulla su efp quindi sono un po' impacciata però spero che possiate amare questa fanfiction tanto quanto la amo io.
Ho sempre amato la dinamica Liam/Theo perchè la vedo come un'ottima sostituta alla mia amata Sterek 

cercherò di aggiornare una volta a settimana. Promise.
Intanto mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.


xxx
 

  
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