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Autore: Soul Mancini    28/12/2017    3 recensioni
[Storia momentaneamente sospesa.]
Hoginery, anime in armeno.
Quante anime avete incontrato durante il tour della vostra vita? Eppure con alcune ci si sente immediatamente a casa, ci si avvicina e ci si conosce inevitabilmente. Ci si scontra anche, perché le anime sono tutte diverse e non possono essere sempre d'accordo.
E allora che importanza ha far parte di una famosa metal band losangelina?
DAL TESTO:
«Serj e John stavano intrattenendo una conversazione con una ragazza dai capelli castano chiaro legati in una crocchia.
Un'altra, quasi identica a lei ma leggermente più bassa e più formosa, girovagava per la stanza come una trottola, aggirando i divanetti disseminati sul pavimento con un vassoio di polistirolo in mano.»
Piccole note sulla storia:
- In ogni capitolo troverete una colonna sonora; potrà trattarsi di una canzone dei SOAD o dei progetti paralleli dei componenti.
- Nella storia appariranno alcuni membri di un'altra band, ovvero i Dub Inc, gruppo reggae francese. Non considero comunque questa storia una multiband perché i Dub Inc non saranno protagonisti e appariranno solo in alcuni capitoli. Comunque potrete trovare anche delle loro canzoni nei capitoli.
- Cambierò spesso POV all'interno dei capitoli, ovviamente specificandolo.
Buona lettura :3
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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You can't tell me that I'm wrong


System Of A Down - Pictures



♫ Johanna ♫


Souls: quattro anime che si sono unite in una band dalle sonorità allegre e cupe allo stesso tempo. Originari di Los Angeles, i quattro musicisti hanno iniziato il loro percorso insieme nel 2008 e hanno cominciato a esibirsi per i locali della città nella primavera del 2009.

Con un nuovo singolo in uscita a metà giugno e un imminente minitour – annunciato solo un paio di giorni fa sulla pagina facebook ufficiale –, si sono resi disponibili a un'intervista esclusiva per spiegare tutte le importanti novità che li vedranno protagonisti nei mesi a seguire.

Nello specifico, è stata Johanna, la batterista, a rispondere alle mie domande; andiamo, quindi, a conoscere questa fortissima band emergente!



Ciao Johanna, o forse dovrei chiamarti Jo, dato che nella formazione sei stata registrata così. Direi che il primo passo sono le presentazioni: parlaci dei Souls, spiegaci chi siete e da cosa è nato il vostro progetto musicale.

Ehilà Miles! Innanzitutto grazie mille per averci chiesto quest'intervista e averci ospitato nel tuo sito, che è davvero una figata!

I Souls sono semplicemente quattro persone (io alla batteria, mia sorella gemella Ellie alla voce, Jacob alla chitarra e Noah al basso) con una passione smisurata per la musica, ma soprattutto unite da una profonda amicizia. È questa la base di tutto: l'amicizia, è proprio lei che fa funzionare nel modo giusto ogni cosa!

L'idea della band è nata quasi per caso: ci conoscevamo già da qualche tempo, anche se inizialmente con bassista e chitarrista non c'era chissà quale rapporto. Poi un giorno ci siamo ritrovati a conversare in un bar, una sera, al compleanno di un conoscente comune... e da lì BOOM, è stato “amore” a prima vista!

Abbiamo provato a suonare tutti assieme un giorno, e semplicemente ci siamo trovati bene. Da lì non ci siamo più separati: è come se fossimo sposati, non possiamo fare a meno di stare insieme, sia nella vita che nella musica!


Molti lettori di quest'articolo si staranno chiedendo: che genere musicale suonano i Souls? Da chi prendono ispirazione?

Oh, noi siamo un po' tutto, una specie di casino musicale! I principali generi che influenzano le nostre canzoni sono il rock, il metal e il reggae. Lo so, una fusione un po' strana, ma basti pensare ai The Police per capire subito a cosa miriamo!

Ma non finisce qui: mischiamo al tutto un po' di soul, funky, musica popolare proveniente da diverse culture (per esempio io nell'intro dei nostri concerti utilizzo una darbuka, tamburo di origine araba) e chi più ne ha più ne metta!

I gruppi a cui ci ispiriamo? System Of A Down, The Police, Dub Inc (gruppo reggae francese, non credo che qualcuno li conosca), Rage Against The Machine e un po' tutto il rock/metal, fino alle reggae bands californiane come Tribal Seeds e Groundation. Lo so, per chi non è appassionato del genere questi sono solo nomi, ma in realtà sono la nostra ispirazione!


Sulla vostra pagina facebook avete annunciato oggi stesso l'uscita del vostro primo singolo – accompagnato da relativo video – in uscita il 16 giugno. Parlaci di questa canzone!

Con piacere! Il nostro primo singolo si chiama Eagles e no, non è dedicato agli Eagles, anche se se lo meriterebbero!!!

Bene, dopo questa battutaccia posso tornare seria!

È un brano composto l'anno scorso, nel 2010, e che abbiamo già proposto varie volte dal vivo. Parla di libertà, e per questo abbiamo pensato che lo dovesse accompagnare un video semplice, genuino, senza troppi fronzoli. Libero, appunto.

Preferisco però non aggiungere altro, per non rovinare la sorpresa!


Dato che siete entrati in studio di registrazione, dobbiamo sperare in un futuro primo album per i Souls?

Assolutamente sì, stiamo lavorando per questo! Ci sentiamo carichi e pronti per registrare i nostri brani inediti, e ti dirò di più: siamo già a buon punto! Speriamo di riuscire a farvelo ascoltare entro quest'estate!


Ora arriva una domanda bomba: copierò qua sotto il post che è comparso nella vostra pagina un paio di giorni fa e poi ti lascerò la parola per spiegare meglio.

«NOTIZIE ROVENTI DAL FRONTE SOULS!!!! PREGO, UN PO' D'ATTENZIONE!!!!

Siamo lieti di annunciarvi tre date SPECIALI del nostro tour, che si terranno a ottobre e novembre! Dove di preciso?

NEL CONTINENTE EUROPEO!!!!!

Avete capito bene! Ma... non è finita qui!

Con grandissima emozione e commozione (perché mai ci saremmo aspettati qualcosa del genere), vi comunichiamo che per queste tre tappe saremo il gruppo spalla ufficiale dei mitici System Of A Down!!!

No no, non ci siamo inventati tutto! :D

PRONTI??? VIAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!

///

9 OTTOBRE – M(us)ix Festival (Saint-Étienne, Francia)

31 OTTOBRE – Hartwall Fest (Hartwall Arena, Helsinki, Finlandia)

4 NOVEMBRE – Rock In Dub (Dublino, Irlanda)»

Beh... penso che il tutto si sia spiegato da solo!!!

Già: ancora non ci possiamo credere, ma a ottobre partiremo per questo minitour al fianco dei SOAD, una delle band che più di tutte ci ispira per la nostra musica! È davvero una grandissima emozione e un onore per noi.

Vuoi sapere come è successo? Anche questo per caso in realtà: semplicemente ce l'hanno domandato. Abbiamo avuto il piacere di aprire un loro concerto, al Trobadour a dicembre 2010, e loro hanno gradito molto la nostra performance. Ci hanno visto anche qualche altra volta suonare e... ci hanno colto alla sprovvista, ma dopo qualche attimo di titubanza iniziale abbiamo capito che non potevamo lasciarci sfuggire quest'occasione d'oro!


Prima di concludere, ti faccio una domanda che rivolgo a tutti gli artisti che intervisto: hai qualche consiglio per i nuovi musicisti in cerca di affermazione? Vuoi dire qualcosa in particolare a chi, come te, sta affrontando la vita da emergente?

Avrei tanto da dire agli artisti emergenti, ma la faccio breve: non arrendetevi. Nella vita troverete gente che cercherà in tutti i modi di ostacolarvi, che vi dirà “ma andate a lavorare al posto di strimpellare”, che vi darà dei falliti, che non vi pagherà le serate... ma voi, se ci credete davvero, andate avanti a testa alta. E cercate il supporto dei vostri amici, che sono quella nota dolce anche durante le giornate più negative.

E, mi raccomando, spaccate tutto!!!


Jo, grazie davvero per il tuo fantastico intervento! Sei stata gentilissima ed è stato un piacere porti qualche domanda!


E complimenti ai Souls, che hanno avuto il coraggio di andare sempre avanti a testa alta e infine stanno riuscendo a conquistare importanti risultati!

Vi lascio qua sotto tutti i link ai loro canali ufficiali, in modo che possiate rimanere aggiornati su tutte le novità!



Oh, è carinissima!” commentai con entusiasmo, quando giunsi al termine dell'articolo.

Io però ti ho dato un consiglio e non mi hai voluto ascoltare! La battuta sugli Eagles fa cagare” ribadì Jacob accigliato.

Non è vero, è un'intervista strepitosa!” intervenne Melanie, prendendo le mie difese.

Lo penso anch'io” convenne Noah.

La condivido subito anche nel mio profilo!” esclamò Ellie armeggiando col suo cellulare.

Quella mattina noi cinque avevamo preso un treno diretto verso San Diego: eravamo riusciti a ottenere un concerto in quella splendida città tramite delle amicizie di Jacob. Avevamo pazientemente atteso quella data e ora finalmente era giunta.

Per l'occasione, anche Melanie aveva deciso di partire con noi.

Eravamo tutti molto emozionati.

Il caso volle che proprio quella mattina Miles pubblicasse sul sito la nostra intervista. Mi ero divertita a rispondere alle domande, dato che il resto dei Souls mi aveva assegnato questo compito; comunque avevo fatto leggere a tutti l'intervista prima di spedirla a Miles, mi sembrava giusto chieder loro se si trovavano d'accordo con ciò che avevo scritto.

Ma tu pensa! Entro su facebook e mi trovo un messaggio di Shavo!” commentò mia sorella con un sorriso divertito.

Ah, quindi sono arrivati! La loro prima data era in Italia, giusto?” domandai.

Sì, mi pare fosse a Milano. Ecco, è una foto della loro cena!”

Peccato che per il nostro tour non approderemo in Italia, lì si mangia bene” bofonchiò Jacob, sistemandosi meglio nei due sedili che aveva occupato.

Mentre io, Ellie, Melanie e Noah avevamo occupato uno scomparto da quattro posti, Jacob era rimasto da solo e si era impossessato dei sedili accanto ai nostri, in modo da poter comunicare con noi. Fortunatamente il vagone era quasi vuoto.

Però andremo in Spagna, e anche lì si mangia bene!” tentò di consolarlo Noah.

Guardate! Questo si che è un piatto di pasta!” Mia sorella ci mostrò la foto che il bassista le aveva inviato e tutti rimanemmo stupefatti da quanto quel piatto fosse pieno e incredibilmente invitante.

Mi capitava di mangiare la pasta e anche di cucinarla in casa, ma ero consapevole che non avesse nulla a che vedere con la vera pastasciutta italiana.

Poco prima che mia sorella potesse sottrarre lo schermo alla mia vista, su di esso fece capolino la notifica di un messaggio su facebook e riuscii a leggere chiaramente il nome di Miles.

Per poco non persi il controllo di me: strinsi i pugni e i denti, mentre cercavo di non dare a vedere la mia irritazione. Avrei voluto inveire contro Ellie e per me fu davvero difficile evitare una scenata in treno.

Quel tizio era diventata un'ossessione, non ci lasciava più in pace e stava diventando davvero pedante. Ma la cosa che mi faceva maggiormente alterare era che mia sorella gli dava corda, gli rispondeva, ci parlava e me lo nascondeva.

Ora rispondo a Shavo. Gli scrivo: non è giusto che voi siate lì a divorare piatti di pasta, mentre noi ci ritroviamo su uno squallido treno a morire di fame!” stava dicendo Ellie con entusiasmo, ignara della mia reazione.

Mel, mi accompagni in bagno?” sbottai all'improvviso. I miei tentativi di non risultare troppo brusca andarono miseramente in fumo, dato che Noah e Jacob mi lanciarono occhiate interrogative e confuse.

Perché ti devo accompagnare? Non ci sai arrivare da sola?” borbottò Melanie contrariata.

MI misi in piedi e la afferrai per un polso, incitandola a fare lo stesso. “Dai, muoviti, così ti assicuri che nessuno cerchi di aprire la porta mentre sono dentro!”

Mentre trascinavo la mia amica lungo il corridoio del vagone, lei mi fece notare: “Comunque ti puoi chiudere dentro a chiave”.

Arrivata davanti alla toilette, nel piccolo ambiente tra un vagone e l'altro, mi poggiai con forza a una parete e sbuffai. “Non ci posso credere, Ellie parla con quello lì e non me lo vuole dire! Che palle, ma possibile che non riusciamo più a liberarcene? Avrei dovuto rifiutare l'intervista, cazzo!”

Ma si può sapere cos'hai?” mi interruppe Melanie, piazzandosi di fronte a me e aggrottando le sopracciglia. “Dai, respira, calmati... raccontami tutto” aggiunse poi, posandomi una mano sulla spalla.

Feci come mi aveva consigliato, poi cominciai a giocare nervosamente con una ciocca dei miei capelli. “Sai già di Miles e delle sue insistenze che non mi stanno affatto bene, no? Ecco, fino a oggi avevo sopportato, ma prima mi sono resa conto che Ellie aveva un suo messaggio; questo significa che ci parla, gli dà retta...”

Melanie accennò un sorriso e scosse la testa, facendo oscillare i suoi boccoli neri. “Fammi capire: e a te che importa? Miles non sta parlando con te, ma con lei; posso capire che ti stia antipatico, ma magari Ellie non la pensa come te.”

Non mi sta antipatico, è che... non mi convince, ha degli strani modi di fare. Perché Ellie gli sta dietro? Non lo sopporto!” ribadii.

Io non vedo tutti i problemi che vedi tu. In fondo lui non sta facendo nulla di male, e nemmeno Ellie: stanno solo parlando. Perché non inizi a rilassarti e dare un po' più di fiducia al prossimo?” mi consigliò Melanie con una leggerezza e una pacatezza decisamente irritanti.

Parla colei che si fida di qualsiasi essere vivente sulla faccia della Terra, e puntualmente le va tutto male” commentai acida. “E perché mia sorella me lo dovrebbe nascondere? Ci diciamo sempre tutto, pure le cose più banali, lo sai” sibilai.

Magari te lo dirà oggi stesso. Forse non voleva metterti addosso troppa agitazione, dato che stasera vi aspetta un concerto piuttosto importante. O magari non voleva farlo sapere a tutti noi e non ha trovato il momento per parlarti in privato.”

Nonostante tutto non riuscivo a convincermi, anzi, più ci pensavo e più la rabbia e il nervosismo aumentavano.

Jo, dai! Sei troppo impulsiva e te la prendi per le sciocchezze, esagerata!” cercò ancora di sdrammatizzare la mia amica.

Uff, mi sono stancata. Grazie dell'auto e della comprensione” conclusi con sarcasmo, facendo per rientrare nel vagone.

Non dovevi entrare in bagno?”

Ma scherzi? I bagni dei treni mi fanno schifo, non ci ho mai messo piede e mai lo farò.”

Percorsi velocemente il corridoio tra i sedili e tornai al mio posto senza degnare nessuno di uno sguardo. Melanie ci raggiunse qualche secondo più tardi.

Ripescai il mio cellulare dalla borsa e diedi un'occhiata a notifiche e messaggi vari. Troppe applicazioni richiedevano di essere aggiornate.

Mi ritrovai un messaggio su facebook e impallidii quando scoprii che si trattava di Miles. “Ancora?” sbuffai tra me, lasciando cadere il telefono sulle mie ginocchia.

Noah, che sedeva accanto a me, mi lanciò un'occhiata preoccupata e sussurrò: “Che c'è?”

Niente” tagliai corto, indecisa se leggere il messaggio o meno.

Alla fine cedetti alla curiosità e lo aprii.


L'intervista sta riscuotendo parecchio successo, un sacco di gente si è incuriosita! Grandi!!! Che ne dici se per festeggiare questo pomeriggio beviamo qualcosa insieme? Conosco dei locali in zona Santa Monica davvero niente male! :) Che dici? Sei libera?


Scoppiai a ridere sonoramente, attirando l'attenzione dei miei amici e degli altri passeggeri presenti nei dintorni.

Questa poi! Ci mancava solo l'appuntamento galante! 'Fanculo, forse non ha capito con chi ha a che fare!” esclamai senza preoccuparmi dalla possibile figuraccia in cui mi stavo cacciando.

Cos'è successo?” volle sapere Ellie.

Per non dare a vedere che ce l'avevo con lei, decisi di rispondere. “Miles mi ha chiesto un appuntamento per questo pomeriggio, solo io e lui! Ma quanto è patetico!”

Perché non accetti?” mi consigliò Jacob in tono malizioso.

Ma sei pazzo? Io, accettare un appuntamento con un tipo?! Andiamo, mi conosci da anni!”

Però poveretto, magari si è davvero invaghito di te. Non trattarlo troppo duramente” si intromise Noah, sempre buono e sensibile.

Certe volte perfino troppo.

Ehi, sono sfacciata e impulsiva, ma non maleducata. Ma che non rompa troppo le palle, altrimenti rischia di portare fuori il lato peggiore di me. Comunque non è possibile, ma perché mi devo sempre cacciare in queste situazioni?”

Cercai di convincermi delle mie stesse parole, ma avevo una voglia matta di insultare quel deficiente in tutti i modi che conoscevo, per poi cancellarlo dagli amici e lanciare il telefono fuori dal treno.

In quel momento avrei voluto i System accanto a me, loro che riuscivano sempre a farmi distrarre e divertire, ma che avrebbero anche saputo ascoltarmi se mi fossi voluta sfogare con loro.



♫ Daron ♫


Milano non mi faceva impazzire, non era poi tanto diversa da certe zone di Los Angeles.

In realtà non sapevo che pensare dell'Italia perché non l'avevo mai visitata. Serj era in fissa con quel dannato Stato, ma io non riuscivo a spiegarmi il perché.

Quella sera avremmo dovuto suonare, così durante la mattinata avevamo deciso di andare a fare un giro in centro per respirare un po' l'atmosfera di Milano e cercare qualcosa di bello da vedere. Per fortuna l'infinito mare di traffico e l'interminabile viavai di persone sui marciapiedi ci consentiva di non dare troppo nell'occhio.

Ma seriamente, perché cazzo siamo usciti a piedi? Cosa ci facciamo qui?” mi lamentai per l'ennesima volta con uno sbuffo, cercando con lo sguardo una tabaccheria.

Io voglio andare alla Galleria di Arte Moderna!” cinguettò Shavo felice come un bimbo, brandendo la cartina della città.

Ma tu sei fuori. Io non ho voglia di rinchiudermi in un cazzo di museo” obiettai infastidito.

Cosa c'è alla Galleria?” s'informò invece John, curioso.

Un sacco di opere di artisti ottocenteschi e novecenteschi, tra cui Canova.”

Chi sarebbe?” biascicai.

Uno dei più importanti scultori di tutti i tempi! A quanto pare questa galleria si trova all'interno di una villa, ma non ho ben capito dove sia” continuò il bassista, tornando a esaminare il reticolo di strade illustrato sull'enorme foglio azzurro.

Fammi dare un'occhiata” intervenne Serj, affiancando Shavo e seguendo con il dito un tragitto. “Ho scoperto due cose fantastiche!” affermò poi.

Cosa?” volle sapere subito Shavo.

La prima è che la Galleria si trova vicino ai giardini pubblici di Porta Venezia, e noi distiamo circa un chilometro da lì.”

Andiamo!” esultò Shavo con gli occhi che brillavano.

John, mi porti in braccio?” implorai il batterista, che mi ignorò.

La seconda buona notizia è che in questi giardini pubblici c'è anche il Museo Civico di Storia Naturale e io mi rinchiuderò lì per tutta la mattina” concluse Serj con fare soddisfatto.

Vedi? Io e te siamo sempre d'accordo, fratello!” Shavo lo prese sottobraccio.

Perché dobbiamo fare i ragazzini in gita scolastica?” domandai.

E dai Daron! Vieni nella Galleria con me, ti piacerà un casino!” mi assicurò il bassista, cercando di tirarmi su di morale.

Mugugnai qualcosa di incomprensibile perfino a me stesso e mi preparai a una poco allettante passeggiata all'insegna della noia.

Ma non appena giunsi davanti all'entrata del Museo di Storia Naturale, rimasi sconvolto dalla bellezza di quell'edificio: mi conquistarono soprattutto gli enormi archi e i colori caldi e accesi della struttura che, illuminata dal sole, pareva brillare di luce propria.

Io entro con Serj. Voi che fate?” ci domandò John.

Io ho promesso a Shavo che sarei andato con lui” risposi.

Non fate disastri voi due, e fatevi trovare all'entrata dei giardini per mezzogiorno” ci intimò il cantante.

Sì mamma” lo prese in giro Shavo, poi si allontanò velocemente, impaziente di trovare la sua attrazione preferita.

Lo seguii controvoglia; tuttavia l'entusiasmo dei miei amici stava cominciando a contagiarmi.


Vedi? Che ti avevo detto? È una figata pazzesca.”

Avevi ragione, ma smettila di ripetermelo.”

Shavo aveva avuto ragione: i dipinti che avevo visto mi avevano colpito tantissimo. Come mio solito, ogni volta che mi ero soffermato su un quadro avevo cominciato a fantasticare su ciò che tale immagine voleva raccontare, sulle emozioni dei personaggi dei raffigurati e dei pittori stessi mentre le creavano. Non riuscivo a osservare superficialmente, ero per natura portato a entrare nell'opera, a capirla, interpretarla e associarla a ciò che provavo ogni giorno.

Forse era per questo che avevo paura di entrare in quel museo: non volevo rispecchiarmi in ciò che vedevo, non volevo tuffarmi all'interno di me stesso, non volevo farmi prendere troppo dai dipinti. E invece ci ero cascato, come ogni volta che stringevo la mia chitarra e mi perdevo all'interno della musica.

Ero uscito stordito da quel viaggio attraverso l'arte moderna.

È che tu non ti sei fermato a guardare bene le sculture, ma... cazzo, erano bellissime! Stavo impazzendo!” raccontava Shavo concitato, cominciando a snocciolare nomi di scultori di cui ignoravo l'esistenza.

Ehi, com'è andata?” ci intercettò John quando giungemmo al punto di incontro. Lui e Serj ci aspettavano e nel frattempo chiacchieravano tra loro.

Benissimo! Non avete un'idea di cosa ho visto... bellissimo! È piaciuto anche a Daron, l'ho dovuto trascinare via dalla zona dei dipinti! Voi?” spiegò il mio amico con un sorriso.

Carino, ma mi aspettavo di meglio. Mi sono pentito di non essere venuto con voi” ammise Serj.

Io ho fatto un giro veloce e sono uscito quasi subito, poi mi sono rintanato nella biblioteca del museo e qualcuno mi ha pure riconosciuto” raccontò John.

Milano non è poi così male!” affermò Shavo.

Cerchiamo un posto in cui mangiare? Sto morendo di fame!” propose il batterista.

Se mi fate camminare ancora tanto, consideratevi degli uomini morti!” li minacciai.

No. Ho visto una pizzeria mentre venivamo qua, direi che mangiare la pizza in Italia è d'obbligo!”

Tutti diedero ragione al cantante, così ci dirigemmo verso il locale da lui adocchiato.

Ma poco prima che entrassimo, mi giunse alle orecchie qualcosa simile a un boato da stadio.

Avevo creduto di essermela scampata, invece un gruppo di una dozzina di ragazzi – la maggior parte con una nostra maglietta addosso – ci raggiunse gridando, esultando e schiamazzando.

Misi su il sorriso più falso del mio repertorio e cominciai a firmare cd e posare per le foto.

Ma, in mezzo a questi fastidiosi compiti quotidiani, un fatto mi portò alle risate.

Sergei, posso fare una foto con te?” domandò un tizio a un certo punto in un inglese piuttosto scadente.

Sergei?! Non potevo crederci, erano riusciti a distorcere ancora una volta il nome di Serj! Ne avevo sentito davvero di tutti i colori, ma quella volta non riuscii a trattenere le risate.

Fu così che scoppiai a ridere proprio mentre posavo con due ragazze, e loro mi ringraziarono tanto per quello scatto così naturale e allegro.

Ma sì, Milano non era poi così male!



♪ ♪ ♪



Ragazzi miei, finalmente la connessione mi ha assistito e sono potuta tornare anche con questa storia!!! *-*

Innanzitutto AUGURI DI BUON NATALE E BUONE FESTE A TUTTI ♥

Comunque... lo so, teoricamente questo capitolo avrei dovuto pubblicarlo ieri per il Wednesday Of A Down, ma queste feste mi hanno scombussolato e ieri ero convinta fosse lunedì XD quindi per l'occasione passeremo da WOAD a TOAD :P

Comincio col dire che, se c'è qualcuno di Milano tra i miei lettori, mi deve perdonare se non sono stata brava a rendere l'atmosfera della città, ma non ci sono mai stata!

In ogni caso tutti i luoghi citati esistono davvero, mi sono un po' informata per dare un tocco di credibilità in più alla storia!

Vi sono piaciuti i System in versione turisti? Non potevo non ambientare una scena nella nostra Italia, dato che nel 2011 ci sono stati ^^
Per quanto riguarda invece le date dei Souls, come sapete me le sono inventate, così come i festival citati. L'unica cosa che esiste realmente è la Hartwall Arena di Helsinki, che può ospitare fino a 15.000 persone per un concerto. Eh sì, pochi posti, quindi affrettatevi perché sicuramente sarà sold out dopo neanche un'ora dall'inizio della prevendita :'D

Che dire dell'intervista? Mi sembrava carino farvela leggere perché se n'era parlato tanto, e poi ci ha aiutato a conoscere meglio la storia dei Souls!

Spendo anche due parole per titolo e canzone scelti: questo verso di Pitures mi sembrava adatto a descrivere le sensazioni di Jo quando si è sentita dire da Mel che stava esagerando. Lei non si sente in torto, ergo nessuno le deve dire che sta sbagliando. Bel caratterino la nostra batterista, eh?

Inoltre le “pictures” fanno riferimento ai quadri che Daron si è soffermato a osservare all'interno del museo ^^

Grazie come sempre a chi continua a seguirmi e recensirmi! Spero davvero di non deludere le aspettative di nessuno :3

A tra due settimane con il nuovo capitolo, e al prossimo mercoledì con gli Psicopatici a Firenze (?) ♥


...e tenete d'occhio la categoria dei System in questi giorni, potrebbe arrivare un piccolo regalo natalizio ;)



   
 
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