A
tutte le mie grandi amiche,
ma soprattutto a Sara,
che tanto pazientemente
ha
sopportato le mie sclerate su un “certo”
Draco
Malfoy e che ha accettato
di
illustrare questa storia.
“La luce non cancella l’ombra
l’ombra
cancella la luce
il giorno gioca con te, poi ti
abbandona
sarà
la notte la tua padrona.”
Stefano Benni - “Il
Bar sotto il mare”
Capitolo 1: Un discorso in privato
Era un assolato mattino di
metà Ottobre quello in cui Sarah Halliwell decise di
raccogliere tutto il suo coraggio e di fare quattro chiacchiere con
Draco Malfoy per dirgli ciò che provava, per fargli sapere
che da qualche anno a questa parte era sempre stato nei suoi pensieri.
Non avrebbe certo scommesso che accettasse di parlarle senza fare tante
storie, perché lui era il Principe dei Serpeverde, mentre
lei, sei anni prima, era stata smistata nella Casa di Grifondoro;
tuttavia, attese impaziente l’unica ora di buca che avevano
in comune (essendo al sesto anno, entrambi, come molti altri studenti,
avevano deciso di non frequentare tutte le materie), momento in cui si
era proposta di “rapire” Draco dai suoi amici e
parlargli. Così, nell’ora che vedeva pochissimi
dei loro compagni impegnati in Cura delle Creature Magiche, Sarah si
mise a cercarlo per tutta la scuola, cosa che non le impiegò
molto tempo, trovandolo quasi subito a pavoneggiarsi come al solito con
i suoi amici Serpeverde nel cortile: “Malfoy, ti posso
parlare un momento in privato?”
Lui,
forse più spiazzato che infastidito, le rivolse una delle
sue classiche espressioni sprezzanti che rivolgeva a qualunque
Grifondoro capitasse sul suo cammino e rispose con un secco:
“Che c’è, Halliwell?”
Sarah
non si aspettava certo di essere trattata come una di quelli che Malfoy
considerava “suoi pari”, ma poteva dirsi lo stesso
piuttosto compiaciuta del fatto che lui non le avesse scagliato addosso
una Maledizione al solo suono della sua voce; così
proseguì: “Non qui.” Si
guardò intorno e disse: “ Vieni, da questa
parte”: lo prese per un braccio e lo trascinò
all’interno di un’aula vuota lì vicino.
Draco
era sempre più spiazzato, ma quando i due misero piede
nell’aula deserta aveva già abbandonato
l’espressione di disprezzo che le aveva riservato
all’inizio: “Allora, cosa vuoi?”, le
chiese, ma non aveva un tono particolarmente aggressivo.
“Aspetta
ancora un attimo” rispose lei: estrasse la bacchetta, fece
Evanescere per sicurezza quella di Malfoy (che, colto alla sprovvista,
non oppose resistenza), sigillò la porta con un incantesimo,
insonorizzò la stanza con un altro e infine
iniziò a parlare, dapprima guardando il ragazzo dritto negli
occhi, poi andando lentamente su è giù per il
mezzo metro che gli stava davanti: “Vedi Draco”
(Malfoy sussultò a sentirsi chiamare per nome da lei)
“io… beh, sono consapevole del fatto che tra
Serpeverde e Grifondoro non tiri una gran bella aria, soprattutto negli
ultimi tempi” entrambi abbozzarono un sorriso “ma
mi sento comunque in dovere di dirti quello che sento, forse proprio
per questa rivalità che corre tra le nostre Case e che
francamente non capisco, affinché abbia un senso almeno per
me. Vedi Draco, tu mi piaci molto” si fermò di
nuovo a guardarlo negli occhi “e…”; ma
non ci fu bisogno di dire nient’altro: Malfoy le cinse la
vita e la baciò appassionatamente. “Anche tu mi
piaci” le disse poi e la baciò di nuovo.
“Quando saremo insieme, non esisteranno più
ne’ Serpeverde, ne’ Grifondoro” riprese
togliendosi la casacca, la cravatta e il golf (tutto ciò che
portasse quantomeno i colori della sua Casa), imitato da Sarah,
leggermente sconcertata dalla reazione che aveva tanto sperato, ma
raggiante di gioia; li accatastò in un angolo e li
coprì con il Mantello dell’Invisibilità
della ragazza, poi i due si abbracciarono e si baciarono ancora e
ancora, trascorrendo così tutta l’ora a loro
disposizione, senza preoccuparsi di quello che avrebbero detto i
compagni non vedendoli tornare e pensando solo al loro amore appena
dichiarato, ma nato già da tempo nei loro cuori.
Mi raccomando, commentate!
Un bacione, Sarah