Boromir rientrò nel palazzo all'interno della cittadella e qui trovò Faramir che leggeva un grosso libro "Che leggi fratellino?" disse «Oh, ciao... niente di particolare, vecchie storie e leggende riguardo a Isildur, l'ultima alleanza di uomini ed elfi e la sconfitta di Sauron» rispose il fratello minore alzando lo sguardo e chiudendo il tomo per parlare col consanguineo. "Perché dici leggende? Non è un mito quello del Signore Oscuro, di Elendil e Gil-galad. E' storia... storia di un'era passata ma pur sempre storia. E ora che il potere di Mordor ad est cresce questa storia rischia di tornare attuale". Boromir si appoggiò al davanzale della finestra e guardò le nubi che coprivano il cielo ad oriente ed aggiunse sospirando "speriamo di avere la stessa forza di quegli uomini".

Vedendo il fratello immerso in cupi pensieri Faramir provò a cambiare argomento «Su su non parliamo di guerre e oscurità adesso, come è andato l'allenamento delle reclute?» Boromir si avvicinò al fuoco che crepitava e scoppiettava nel camino e iniziò a togliersi l'armatura mentre rispondeva "Bene, sono ragazzi capaci. Ma non ci sono abbastanza uomini a Gondor per fronteggiare la minaccia che sorge ad est... - e mentre il suo sguardo si stava per perdere tra le fiamme del focolare si scosse per un istante e aggiunse - Ma ho visto una donna prima di rientrare, non ricordo di averla incontrata prima di oggi." «Una donna sconosciuta a Boromir figlio di Denethor? Questa si che è una notizia!» rispose ridendo Faramir «E com'era questa fanciulla?» "La ho vista solo per un attimo mentre mi stavo allenando, aveva i capelli corvini raccolti, la sua carnagione non era pallida come quella delle dame del nord, ma nemmeno ambrata come quella delle ragazze dei feudi del sud... ora che ci penso non aveva un vestito particolarmente raffinato, probabilmente non la ho mai conosciuta perché non appartiene a una delle famiglie più importanti della città" «Mi stai dicendo che Boromir, figlio di Denethor, erede alla sovrintendenza del regno di Gondor si è innamorato di una donna comune? - disse Faramir prendendolo in giro – Pensa se fosse addirittura una serva? L'umile serva e il valoroso capitano della cittadella, sarebbe così romantico, come nei racconti» continuò sghignazzando il fratello più giovane. "Ridi, ridi... Non è invece che da quando te ne vai a spasso per i boschi per settimane in compagnia di soli uomini inizi a preferire la compagnia maschile? Il dolce rampollo della casata di Ecthelion è forse attratto dal rude capitano Madril? O da qualche altro abile ramingo con cui ama passare le notti al chiaro di luna? rispose a tono Boromir togliendosi l'ultimo pezzo della corazza e appoggiandolo su un tavolino. "Comunque voglio conoscere quella ragazza, potrei chiedere a Lutha se la conosce..." «A Lutha? Vuoi chiedere alla nostra balia se conosce una ragazza coi capelli scuri, la pelle né troppo pallida né troppo scura e non di nobile lignaggio? Ti potrebbe indicare mezza Gondor fratello mio» disse il fratello. «Ma se pensi non sia ricca o nobile potresti fare un giro al mercato nei prossimi giorni, è probabile che passi di lì... oppure, se quando la settimana prossima sarai di nuovo in caserma la vedrai nuovamente non dovresti darle il tempo di sparirti magicamente sotto il naso di nuovo» aggiunse.

In quel momento entrò una serva per dire loro che era pronta la cena e che sire Denethor li attendeva, così i due si diressero nella sala del trono.

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