Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: EliteRubik______    29/12/2017    0 recensioni
Sanji deve prendere una clamorosa decisione, vivere o morire...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanji
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Intorno a Sanji era diventato tutto scuro, intorno a lui, non si udivano più i rumori che lo avevano circondato fino a poco prima.

Ma perchè, cos'era successo?

 

< Sanji, ehi sveglia >

Una voce, non la conosceva sicuramente, perchè doveva svegliarsi?

< Avanti, sbrigati, sono io la tua anima >

Disse la voce, il cuoco aprì gli occhi per vedere una figura bianca, era identica a lui, quasi gli faceva impressione.

< Chi diavolo sei? >

< Te l'ho detto, la tua anima >.

Sanji sospirò guardandosi attorno, si trovava in un posto freddo dove non vi era nessuno, e faceva molto freddo.

< Non sei ancora morto, ma presto lo sarai...Questo però dipende da te, dalla tua scelta. Vivere o morire >.

Vivere o morire?

< Per chi?...Non conosco alcun motivo che  possa tenermi in vita, se lascio questa terra saranno tutti contenti...La mia famiglia, i miei amici, li ho traditi..Non penso mi vorranno ancora >.

L'anima di Sanji iniziò a ridere.

< Davvero, hai perso la memoria?...Okay, ti porto da una parte >.

La sua anima gli prese la mano, cercò di condurlo via da quel posto freddo e desolato, senza capire niente, Sanji si lasciò trascinare.

 

I due, arrivarono di fronte un grande castello, quel castello che Sanji conosceva benissimo.

< Cosa ci facciamo qui? >

Chiese il cuoco osservando quelle mura che da piccolo avrebbero dovuto proteggerlo, ma che gli avevano causato solo tanta sofferenza, l'anima di Sanji non rispose.

< Non sei loquace >.

Disse, i due camminarono per un pò per poi fermarsi avanti ad una porta, vi entrarono, per fortuna non sarebbero stati visti, così quando si trovarono avanti alle figure dei fratelli di Sanji, decisero di rimanere a fissare la scena che gli si parava loro di fronte.

 

< Ehi Niji, hai visto com'è diventato forte quel pivello di Sanji? >

Chiese Yonji spingendo il fratello che annuiva ridendo.

< Ho visto sopratutto come ti ha conciato, ora si che è un Vinsmoke lui...Non è vero Ichiji? >.

Il più grande dei tre non rispose, si limitò a chiudere gli occhi mentre un sorriso soddisfatto e fiero si dipingeva sul suo volto.

< Questo non basta >.

Disse Sanji voltandosi, ma la sua anima lo condusse da un altra parte, questa volta da Reiju che stava piangendo.

< Cos'ha, perchè piange ? >

< Perchè gli manchi, avrebbe voltuto essere per te una buona sorella maggiore, questo non ti basta? Non vuoi darle una possibilità? >.

Sanji scosse la testa.

< Mi spiace per lei ma... >

< Anche tuo padre, lui avrebbe voluto essere diverso ed è fiero di quello che sei diventato >.

Non poteva crederci, davvero suo padre pensava quelle cose?

< I tuoi amici >.

Disse la sua anima, la sagoma bianca lo condusse sulla Sunny, era il momento di vedere il dolore che aveva causato lui.

Quando Sanji arrivvò sulla sua nave, vi trovò un clima diverso, a cui non era abituato, nessuno rideva, persino Lufy era stranamente silenzioso.

< Loro, sono quelli che più stanno soffredo per te, tu sei lì in quella stanza in coma, e te ne sbatti di chi ti sta accanto, chi ti ama e chi ti vuole bene >.

Disse la sua anima.

< Ma non so come tornare, sei tu che devi rientrare nel mio corpo no? >

Sanji cercò di afferrare la sua anima, ma non ci riuscì.

< Devi volerlo sul serio >.

Disse, allora Sanji innervositosi si allontanò da lui, gli sembrava una scena ridicola, raggiunse l'infermeria e vide il suo corpo su quel letto, era pallido e stava sudando.

Accanto a lui, vi era un secondo corpo, ma questo era gelato.

< N-Nami? Lei è... >

< Morta, per te >.

Sanji si voltò, la sua anima gli mise una mano sulla fronte e all'improvviso tutto divenne più chiaro.

 

Il combattimento contro Big Mama,  stavano per distruggere la loro nave, il proiettile vagante verso Nami, il suo corpo che si era mosso da solo protehhendola da una fine certa.

Il suo urlo, le sue lacrime, il buio.

Nami si era presa cura di lui per una settimana, non mangiava più, non dormiva.

Era stanca e l'unica cosa che riusciva a fare era piangere sul suo petto.

Dargli dei leggeri pugni in preda alla disperazione.

< Perchè Sanji, perchè l'hai fatto...Sei il solito, non hai pensato a te >

Ogni giorno, Robin cercava di farla mangiare e di farla allontanare dal suo giaciglio, ma Nami non voleva saperne di allontanarsi, voleva esserci quando si sarebbe risvegliato, perchè lei sapeva che lui si sarebbe svegliato.

Ma Sanji non aprì mai gli occhi, non fece in tempo neanche mentre Nami chiudeva lentamente i suoi, lasciandosi andare, lasciando che il buio prendesse anche la sua di anima.

< Resta con me >.

Fu l'ultima frase detta dalla navigatrice, poi Robin tra le lacrime era entrata in quella stanza e l'aveva trovata già morta.

 

< N-non è vero, per colpa mia Nami è morta? >

< Vuoi che il suo sacrificio resti invano >.

Chiese la sua anima, Sanji si girò e lo guardò confuso, arrabbiato.

< Dov'è lei, posso vederla? >

< In teoria no, lei non è rimasta in sospeso come te, ma posso fare qualcsa >.

Disse la sagoma afferrando entrambe le mani di Sanji e portandole al viso ormai morto di Nami, il cuoco chiuse gli occhi per un attimo e la vide.

Erano soli quando i loro occhi s'incrociarono.

< Sanji, ti stavo aspettando...Mi spiace, non sono riuscita ad aspettarti >

< Possiamo tornare insieme? >

La navigatrice scosse il capo e sorrise, si avvicinò lentamente e posò la sua fronte contro quella del cuoco.

< per me è troppo tardi, ma tu puoi >

< Non voglio, senza di te non ci torno indietro >.

Nami si morse le labbra e sospirò.

< Vivi, fallo per me Sanji, per noi, non abbiamo avuto tempo sufficente per capire i nostri sentimenti, ma se vivrai farai vivere anche loro >.

Le loro labbra si sfiorarono prima timdamente, poi con molta più audacia.

Nel frattempo l'anima di Sanji era sparita, lui era rimasto solo con Nami, ci sarebbe rimasto per sempre, solo loro due, il cuoco aveva preso la sua decisione, voleva la navigatrice tutta per se, e ora che poteva averla, l'egoismo avrebbe preso il sopravvento.

E i suoi occhi non si aprirono mai più, rimasero chiusi come quelli di Nami.

Ma a loro il buio non facveva paura, non almeno fino a quando sarebbero rimasti insieme, per l'eternità.

   
 
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