Prologo
Un suono di passi echeggia per tutta la caverna, rimbomba da parete a parete di roccia. il suono si fa via via sempre piu forte ma con una velocità costante a fare questo rumore è una giovane donna, questa con uno sguardo deciso si avvia sempre piu nella profondità della caverna incurante di alcune ombre e fumi neri che la seguono o che ogni tanto l avvolgono le caviglie. la sagoma raggiunge la fine della caverna, diventando finalmente chiara alla vista di un unico occhio grigio , spento e raggrinzito che è posto nel ampia orbita di una vecchia donna. Questa è avvolta in un mantello lercio, grigio e impolverato.
coperta da un ampio caruccio e l unica cosa visibile aperta una porzione del viso cadaverico è l ossuta mano, che esce dal mantello stringe la stoffa in modo tale che non si possa vedere il corpo probabilmente anche questo mal ridotto. i capelli sono come bruciati, fili grigi e sfibrati ornano in maniera disordinata e per niente curata la testa quasi calva della donna almeno si pensa cosi, dato che il cappuccio copre in pratica quasi tutta la testa.
L' anziana alza il viso appena le giunge la figura a pochi passi da lei, siede su di una roccia la testa e posata sulla parete umida.
< cosa la porta qui mia dolce fanciulla?> va a chiedere, mostrando quello che altro non è che un sorriso spento e sdentato verso la più giovane. una cosa colpisce al occhio della vecchia,la determinazione che la Dea mostra ora. la ragazza che sta difronte a se non poteva che essere una Dea, non è bella quanto venere, non è saggia quanto Atena, non è potente quanto Era ma lei comunque mostra una determinazione rara per le viziate sorelle, zie o cugine.
< essia la vecchia Ecate è qui per questo mia cara...> detto questo le allungo la mano ossuta che filtrava dal mantello davanti a lei. la mano ricorda quella di un cadavere mummificato, forse solo più grande di una mano normale e con molte più rughe e grinze. l altra allungo la sua, dandole la mano con fare convinto ma con riverenza, ogni suo gesto è sempre stato fatto con grazia e compostezza davanti a Ecate come segno di rispetto cosa che ella ha apprezzato. < una vita immortale per salvare quella del tuo sposo,un gesto coraggioso il tuo ma stupido...> rispose una volta aver stretto a sua volta la mano calda e morbida della ragazza.