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Autore: Free_    25/06/2009    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfic..parla di Mello e Near che si innamorano di due ragazze e delle loro "avventure"...xD Spero vi piaccia^^
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi stettero insieme fino a mattina presto. Dorothy e Alice però dovevano rientrare, altrimenti i loro neo genitori si sarebbero preoccupati se non le avessero viste se. Shimura aveva dormito nell’elicottero; era consapevole del fatto che i due “passeggeri” non sarebbero tornati prima di mattina, così si era sistemato come meglio poteva. Quando si salutarono, i ragazzi promisero che sarebbero ritornati. E così fu. Venivano ogni settimana, il sabato sera, e tornavano a casa la domenica mattina, in modo che non sarebbero stati stanchi durante le lezioni. Una sera Mello e Dorothy erano sdraiati nel parco. Alla ragazza piaceva molto il parco di notte, quando non c’era nessuno e quando si vedevano bene le stelle.
-Dorothy, tu..sei felice?-
La ragazza rimase un po’ strana a quella domanda, poi rispose
-Si, certo che sono felice, perché?-
Mello
-Dorothy, non ce la faccio più a vederti solo una volta alla settimana, io voglio stare vicino a te, voglio stare con te-
-Ma, Mello..io sono già con te..-
-No, non è abbastanza, lo sento…-
-Beh, ma non possiamo fare altrimenti, questo è l’unico modo per vederci..-
-Ma un’alternativa c’è!- Ora Mello si era messo a sedere e, prese le mani di Dorothy, continuò –Dorothy, scappiamo, andiamocene da qui, lasciamo stare la Wammy’s e i tuoi genitori, andiamocene via..-                         La ragazza abbassò lo sguardo..
-Mello, ne abbiamo già parlato, la cosa non è così semplice..-
-Perchè? Dimmi perché, è per i tuoi genitori? E’ per tua sorella?-
-Mello, per favore..-
-Dorothy dimmi perché, perché non possiamo stare insieme? Non mi ami più, è questo??-
-Si che ti amo Mello!- Sospirò –Non voglio lasciare mia sorella da sola-
-Dorothy, ascolta, Alice se la può cavare benissimo da sola!-
-Ma è mia sorella!-
-Chi se ne frega se è tua sorella! E’ grande ormai, non le serve la tua protezione, non sei la sua mammina! E’ un problema suo se non riesce a mettersi d’accordo con Near, e se le va bene così, tanto meglio per lei! E’ il momento che tu prenda in mano la tua vita, e smettila di preoccuparti sempre per gli altri!- Aveva un tono tra l’arrabbiato e il sarcastico, e questo a Dorothy non piaceva per niente.
-Non dico questo, è solo che Alice si troverebbe da sola se..-
-E’ un problema suo, Dorothy! Nella vita non puoi sempre contare sulle altre persone, devi sapertela cavare anche da sola! Ora devi decidere, o lei, o me.
Dorothy rimase spiazzata, non si aspettava una risposta del genere.
-Mello, come puoi chiedermi una cosa del genere? Io..non posso scegliere fra l’amore e la famiglia-
Il ragazzo divenne serio - E allora è chiaro che non mi ami abbastanza- Poi si alzò, le voltò le spalle e cominciò ad andarsene. La ragazza corse verso di lui e lo prese per una spalla.
-Mello  ti prego ascoltami. Io ti amo tantissimo e vorrei tanto scappare con te..-
-E allora perché non lo fai? Sei una stupida, Dorothy, forse dovresti cominciare a crescere e a renderti conto di ciò che ti circonda. Non sempre le cose si risolvono come vuoi. Impara a cogliere al volo le occasioni che ti vengono proposte, invece di fare la stronza e la puttana-
Quello fu il primo schiaffo che Dorothy lanciò a Mello, e di sicuro lasciò un segno tangibile. Non solo sul viso del ragazzo, ma anche, e soprattutto, dentro di lui. Poi la ragazza cominciò a piangere, ma era seria.
-Chi sei tu?- Mello, chiuso nel suo orgoglio non parlava e guardava altrove. Non ricevendo alcuna risposta, Dorothy se ne andò a casa, in lacrime.
Alice e Near avevano passato una bella nottata insieme. Quando il ragazzo, dopo aver salutato la  fidanzata, tornò alla fermata del pullman (perché Shimura quella sera aveva da fare) trovò Mello appoggiato al palo.
-Oh, sei già qui?-
-Si- Stava guardando un punto fisso ed era visibilmente arrabbiato. Due lacrime gli solcavano una guancia.
-Ma.. stai..piangendo?- Era la prima volta che lo vedeva piangere.
-Lasciami stare-
-Che..cosa è successo?- Probabilmente si sarebbe incazzato
-Ti ho detto di lasciarmi stare!-
Si,  si era incazzato.
Mello sbuffò
 –Sono stato un cretino, Near, ok? E ora piantiamola, non ti porto con me per farmi la predica. Anzi, fosse per me ti avrei lasciato alla Wammy’s.-
Poi arrivò il pullman, e i ragazzi dovettero salire.


Adesso rispondo alle recensioni; prima di tutto vorrei dire che non è il caso di rispondere in questo modo alla gente che chiede gentilmente una cosa. Ok, non sapevo cos'era la Mary Sue, e allora? Non mi è passato per la testa di andarlo a cercare perchè non avevo la minima idea cosa o chi dovevo cercare, quindi per favore, Happy_Pumpkin e Mimi93, prima di fare le sapientone e dire "Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire", fareste meglio ad informarvi. Poi..io l'avevo già detto all'inizio che questa è la mia prima fic, è più che normale che ci siano imperfezioni! Per ora vorrei finire almeno questa, in seguito sono sicura che riuscirò a migliorare. Comunque vi ringrazio per aver detto cosa pensavate, c'è gente a cui piace e c'è gente a cui non piace..sono sicura che le vostre recensioni mi saranno utili, però vi do un cosiglio: secondo me è meglio che le cose le diciate più tranquillamente.
   
 
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