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Autore: carrion    01/01/2018    1 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Liam si svegliò di soprassalto, ancora. Questa volta però il pugno non era contro il finestrino ma contro la sua spalla.

“Ow!” Liam borbottò, muovendosi sul suo sedile, il suo collo faceva male per via della posizione in cui stava dormendo.

“Giuro su Dio Liam, se continui a russare ti faccio dormire fuori.” Disse Theo, con la voce rauca per il sonno.

“Io non russo!” Disse Liam testardamente.

“Lo fai.” Disse Theo all’istante. “Non ho dormito la scorsa notte perché non riuscivi a stare zitto. Sai, sono andato al mcdonalds così almeno potevo allontanarmi da te per un secondo. Stavi facendo tremare i finestrini.”

“io non russo.”

“Davvero? Ok. Allora cosa è questo?” Disse Theo. Liam sbatte gli occhi perché la luce dello schermo del cellulare di Theo era accecante. Theo piantò il braccio in mezzo ai loro sedili.

Liam guardò il video. Era lui, la sua faccia macchiata di sangue, i suoi vestiti ancora strappati come lo erano la mattina prima. La sua testa era appoggiata all’indietro in una strana posizione e la sua bocca era aperta e russava allegramente.

“Mi hai fatto un video mentre dormivo?” Strillò Liam. “Ma che cazzo! Cancellalo immediatamente, è inquiet-“

“Sapevo che avresti provato a mentire dicendo che non russavi.” Disse Theo.

“Si be.. tu monopolizzi la coperta” disse fiaccamente Liam.

“C’è solo una coperta!”

“E non me l’hai nemmeno offerta.” Disse Liam. Theo alzò un sopracciglio.

“Mi stai trascinando a vedere il grand canyon, senza soldi, né cibo né dei cazzo di vestiti e tu pensi che io debba pure darti la mia coperta?”

“Bè io..”

“Dio Liam non avevo intenzione di iniziare a discutere. Volevo solo che smettessi di russare.” Grugnì Theo.

“Non sapevo nemmeno di russare come faccio a smettere?” ribatté Liam.

“Girati sul fianco” Ordinò Theo

“Siamo in una macchina, come faccio a girarmi?”

“E’ un pick up. E forse avresti dovuto pensarci prima di obbligarmi a venire con te in viaggio senza portare soldi.”

“Oddio, ho detto che mi dispiace!”

“No, non l’hai detto. Hai detto ‘possiamo vivere senza soldi, andrà bene.’ e ti sei lamentato da quel momento” Disse Theo. Liam ignorò il modo in cui Theo alzò la voce di qualche decibel mentre imitava la sua voce.

“Non è colpa mia, sono affamato”

“Sarà colpa tua quando ti menerò a sangue per avermi tenuto sveglio tutta notte.” Borbottò Theo.

“Ora stai zitto e gira-“

“Non mi posso girare, i miei fianchi non mi permettono di girarmi in quella posizione.” Liam sbottò. Theo alzò di scatto la mano e la sbatté sul lato del sedile di Liam che urlò quando improvvisamente si sentì cadere all’indietro, quasi andando a sbattere contro la gamba di Theo mentre quest’ultimo reclinava fino in fondo il suo sedile.

“Avresti potuto semplicemente dirmi che il sedile era reclinabile!”

“Pensavo non fossi così stupido come sembri. Almeno ora lo so per le prossime volte.”

“sei proprio uno stronzo.” Sospirò Liam

“Almeno non russo.” Disse pacatamente Theo. Liam inclinò la testa per guardare Theo e quest’ultimo con un ghigno alzò il ginocchio dando un calciò al poggiatesta di Liam “Non guardarmi così solo perché sai che ho ragione!”

“Hayden non si è mai lamentata del russare.”

“Bè se mi dessi degli orgasmi penso che non mi lamenterei nemmeno io.”

*

Theo non russava, però sbavava. O almeno lo fece quella notte, Liam non era sicuro se era una cosa che faceva solitamente o era una reazione del suo corpo visto che non aveva ancora dormito decentemente dopo aver combattuto e guidato per centinaia di km ed era bloccato in auto con qualcuno che apparentemente russava, qualcosa per la quale Liam si sarebbe sentito i colpa se  Theo non avesse fatto quello stupido video.

Ma lo aveva fatto, quindi, onestamente, era giusto che Liam avesse la possibilità di pararsi il culo e ricambiare il favore e l’occasione venne quando allontanò il suo sguardo dal telefono, dopo quattro ore, e vide Theo che era ancora rannicchiato sul suo sedile, dormendo profondamente con una piccola pozza di bava sul braccio che stava usando come cuscino.

Liam non poté proprio non fare una foto.

Theo si svegliò quando scattò la foto. Liam velocemente si rigirò sul sedile, nascondendo il cellulare sul petto e ascoltò Theo mentre si svegliava. Sentì il movimento veloce del braccio mentre si puliva la bava.

“Perchè fingi di dormire?” Chiese Theo con la voce roca.

“Um” Mormorò Liam, rigirandosi lentamente sul suo sedile. Theo si era alzato, la coperta ancora attorno alla vita mentre sgranchiva le gambe sul sedile posteriore, ruotando il collo “Non sapevo che altro fare.”

“Dire buongiorno potrebbe essere un buon inizio” Borbottò Theo, sfregandosi le mani sulla faccia.

Un principio di barba iniziava a farsi vedere.

“Dovresti raderti” Disse Liam. Theo sbatté gli occhi, lanciando cadere le mani.

“Bè, buongiorno anche a te.” disse Theo lentamente

“Intendo, lo devo fare anche io!.” Si corresse Liam, sfregando la mano sulla sua mascella e sentendo i paletti che spuntavano. “Ho pensato solo ora che dovremmo raderci e non abbiamo rasoi.”

“Potrebbe avere qualcosa a che fare con il fatto che mi hai portato in viaggio nel bel mezzo della notte completamente impre-“

“Si, ho capito pensi che io sia un idiota per non aver pianificato nulla ma vedi, è proprio il concetto di spontaneo che non comprendi. Inoltre sono stato sveglio tutta notte pensando a un piano per guadagnare qualche soldo” Disse Liam

“Davvero?” Chiese Theo scettico. Liam ghignò, saltellando sul sedile. Era un piano grandioso.

“mh-hmm.” Si schiarì la voce. “Andiamo a Las Vegas!!”

“Vegas?” Ripeté Theo. “Tua madre non ti ha detto che non avremmo dovuto assolutamente andare a-“ Liam gli fece cenno con la mano di star zitto.

“C’è un casting per delle comparse! Prendiamo tipo ottanta dollari a testa. Ho già chiamato e hanno detto che dobbiamo solo presentarci e poi-“

“Liam. Se finiamo in un film porno giuro che-“

“Ok. che schifo.” Disse Liam. “Ascolta, è un giorno solo. In più è di strada-”

“Non è di strada.”

“E poi avremo dei soldi. Mia madre ha detto di non andare a Las Vegas perché non voleva che ci ubriacassimo e che giocassimo d’azzardo ma non lo faremo. Faremo gli attori.”

“Sai recitare?” chiese Theo

“E tu?” Rispose Liam

“Sono entrato nel vostro branco e l’ho distrutto dall’interno. Sì, Liam, so recitare.. e cosa mi dici delle foto che dovremmo mandare a tua mamma? Sai, le tre al giorno che le mostrano dove siamo?”

“Ci ho già pensato.” Disse Liam, tirando fuori il telefono e mostrandolo a Theo.

“E’ una foto photoshoppata di te con il grand canyon?”

“Sì, ho trovato questa app che-“

“Sei un’idiota.” Disse duramente Theo. “Pensi che non capirà che la foto è palesemente presa da google?”

“Mia madre non sa nemmeno cosa è google. Andrà bene.” Insistette Liam.

Theo sospirò. “Ascolta, tutti i siti dicono che vedere il grand canyon all’alba è.. il miglior momento per andarci. Quindi andiamo a Las Vegas, prendiamo i nostri soldi e poi corriamo in Ariziona!”

Le dita di Theo ticchettarono sul volante un paio di volte prima che annuì velocemente.

“A che ora dobbiamo essere lì?”

“9.30, così abbiamo più di due ore per-“

Theo partì mentre Liam strillava di lasciargli almeno il tempo di allacciarsi la cintura.

*

“Pacchiano.” disse Theo schiettamente mentre guidava tra le strade di Las Vegas cercando la strada indicata sull’indirizzo che gli aveva dato Liam “Perchè è tutto così grande? e rumoroso”

“Davvero? Non ti piace Vegas?” Chiese Liam, mettendo la testa fuori dal finestrino come un cane per guardare i palazzi e le luci.

“Perchè ne sei così sorpreso?”

“E’ la città del peccato, ho pensato che ti sentissi a casa qui”

“Sei esilarante.” Sbuffò Theo. “Quindi cosa è sta cosa che dobbiamo fare?”

“Non ne ho idea” Rispose Liam. Poteva sentire lo sguardo di Theo addosso. “L’avviso non diceva molto. era su Craigslist”

“E ci pagano ottanta dollari per fare le comparse? Non sembra per nulla fake.”

“Andrà bene.”

“Ci faranno balzare.” Sospirò Theo.

*

Non furono balzati. Liam però sperò quasi che lo fossero perché nonostante non fosse un porno la situazione era molto strana.

Un tizio di nome rocket era il ‘regista’. Un tizio che guardando una volta Theo aveva deciso che nonostante stessero girando la scena di un matrimonio Theo dovesse togliersi la maglietta. Il che, onestamente, a quel punto era esilarante perché a Theo veniva ordinato di togliersi la maglia in una cappella da un tipo che puzzava di erba e avrebbe pure dovuto andare alla postazione trucco e parrucco dove sarebbe stato cosparso di olio così avrebbe brillato, questa era diventata la cosa più divertente che Liam avesse visto in tutta la sua vita.

Specialmente quando Theo aveva acconsentito e aveva ricevuto venti dollari extra.

Tutta la situazione era ridicola finché a Theo seduto cosparso di olio con Rocket che gli massaggiava il petto furono offerti altri cento dollari per andare con lui nello stanzino sul retro per un paio di minuti e Liam gli suggerì di andare. Theo gli tirò un pugno dritto sulla mascella tanto forte da romperla e lo spintonò fuori dalla cappella. Spiegandogli, urlando, mentre uscivano che non aveva intenzione di dormire con nessuno per soldi.

“Ho detto che mi dispiace!” Disse un’altra volta Liam e Theo si lasciò scappare un’altra sfilza di bestemmie dal bagno. La cosa buona era che gli avevano dato i soldi prima, quella cattiva era però che apparentemente l’olio non era facile da pulire anche con una vera doccia. Non che fosse una gran somma, 180 dollari andavano bene, ma non erano esattamente tanti. Theo uscì dal bagno con i capelli bagnati e un asciugamano avvolto intorno alla faccia e il petto che brillava di uno strano mix di olio e acqua.

“Hai del bagnoschiuma?”

“Ovvio, sai, non ho portato i vestiti, né uno spazzolino né i soldi però ho ricordato di portare il mio bagnoschiuma.” Disse Liam. Theo assottigliò pericolosamente gli occhi e Liam sorrise debolmente. “Dai. Non è così male.”

“Mi hai quasi venduto come una puttana!” Urlò Theo.

“Non avevo capito cosa intendesse con quel ‘andiamo nella stanza sul retro’.” Sibilò Liam. “Pensavo volesse solo mostrarti qualcosa! Non volevo fare intendere che eri un gigolò.”

“E cosa pensavi stesse facendo mentre mi accarezzava il petto?”

“Mi dispiace! Ok! Prometto che non cercherò più di venderti accidentalmente per favori sessuali. Felice?” Urlò Liam

“Estasiato.” rispose Theo buttandosi sul letto seccato. Le sue dita spalmavano l’olio sulla sua pelle con uno sguardo accigliato. Liam lo guardò. Si chiese quanto sarebbe stata dolorosa la sua morte se avesse raccontato a Mason quello che era successo quando sarebbero tornati a casa. Si mangiò le unghie, cercando di pensare a qualcosa da dire che non fossero delle scuse.

“Sai.” Iniziò Liam. Theo alzò lo sguardo. “Sto iniziando a capire perché mia madre non voleva che venissi a Las Vegas.” Le labbra di Theo si incresparono e rise fragorosamente con la testa alzata e  con le spalle che non smettevano di sussultare.

“Sei un idiota.” Disse Theo e Liam non poté non notare quanto era contento.

“Penso che dovremmo fare un patto.”

“Un patto?” chieste Theo

“Da ora in poi non litighiamo più, né ci insultiamo più. Nè riparliamo di cose vecchie. noi siamo solo.. due amici in viaggio !”

“Five feet apart coz they’re not gay:”

“Cosa?”

“Scusa, mi hai fatto ricordare un Vine!”

“Sai cosa è vine?”

“Ho diciott’anni Liam.” Sbuffò Theo. “Ovviamente so cosa è vine. Ora, vai a prendermi un cazzo di bagnoschiuma così posso lavarmi. “ Disse Theo, ritornando nel bagno.

“E’ un si per il patto?”

“Io non ti insulto mai in  ogni caso!” Urlò Theo. Liam sbuffò.

“Bugiardo!”

“Sei durato meno di un minuto senza insultarmi, bravo Dunbar!” Gli rispose Theo. “Ora vai a pren-“

“Si, sto andando!”

Se qualcuno avesse chiesto a Liam qualche mese fa cosa avrebbe fatto se si fosse trovato a Las Vegas con Theo Reaken probabilmente avrebbe risposto. “Lo avrei ucciso”. Non avrebbe mai immaginato che sarebbe rimasto seduto nascondendo le risate, mentre Theo borbottava bestemmie cercando di lavarsi via dell’olio dal petto, a 5 metri dall’odore di limone che proveniva dal bagno che stava usando Theo mentre si insaponava con il bagnoschiuma.

E decisamente, non avrebbe immaginato che una volta asciutto e vestito avrebbe fatto la lotta con lui finché non furono cacciati dal motel perché gli aveva mandato due messaggi, dei quali uno era una sua foto mente sbavava scattata quella mattina e l’altra era Theo in piedi con una faccia inespressiva mentre delle persone gli spalmavano dell’olio sugli addominali, un prete vestito da Elvis dietro di lui. Theo cercò in tutti i modi di fargliele cancellare.

Theo non riuscì a fargliene cancellare nessuno però aveva ancora il video di Liam che russava quindi Liam non era esattamente sicuro di chi avesse vinto.

Entrambi se ne dimenticarono appena si trovarono fuori dal motel con il proprietario incazzato nero dopo averli sgridati come due bambini per aver ‘svegliato i clienti’.

“Sono le 3 del pomeriggio!” Ribatté Theo. “Chi dorme a quest’ora?”

“Siamo a Las Vegas! Chiunque sia in un motel ora è collassato dopo una sbronza, testa di cazzo!” Gli rispose il proprietario. Liam rimase a bocca aperta.

“Bè ottimo allora! La vostra pressione dell’acqua fa cagare!” Sbottò Theo.

“Ti vuoi aggrappare su questo? La pressione dell’acqua?” Chiese Liam. Theo lo spinse.

“Zitto” Disse Theo sorridendo. “Dove andiamo ora? E se mi dici che hai trovato un altro lavoro come attore io ti-“

“Potremmo andare a vedere la città, o a mangiare. Sto morendo di fame.”

“Abbiamo appena sprecato quarta dollari per una stanza di un motel e ci siamo rimasti due ore. pensi che ci possiamo permettere del cibo?”

“Ho visto un mc sulla strada!”

“Ok.”

*

Mangiare con Theo era strano, ovviamente non era una cena elegante ma era più.. intimo dei mcmuffin e del pacchettino di patatine che avevano mangiato fino ad ora. Principalmente perché erano davvero seduti ad un tavolo e Theo non stava cercando di mangiare mentre guidava.

Seduto dall’altro lato del tavolo Liam non poté far a meno di notare che Theo mangiava in modo strano. Innanzitutto mangiava prima la fine delle patatine, mordeva un lato e poi la rigirava e morsicava l’altra fine per poi mangiare il resto in un solo boccone. E dall’hamburger prendeva il cetriolino al centro, come faceva Mason, ma non lo lasciava nel contenitore per buttarlo una volta che avevano finito, lo mangiava da solo. Inoltre mangiava solo metà hamburger, rincartando l’altra metà ‘per dopo’. Liam non capiva perché qualcuno avrebbe voluto tener via metà hamburger per dopo ma non aveva intenzione di chiederglielo, infatti mangiò il suo cibo ignorando lo sguardo disgustato di Theo mentre intingeva le sue patatine nella salsa barbecue.

“E ora?” Chiese Theo quando Liam aveva finito di leccarsi le dita dal sale delle patatine.

“Voglio un mcflurry.” Disse Liam

“Intendevo, dove andiamo ?”

“Potremmo fare un giro. Andiamo ad esplorare Vegas “

“Siamo troppo giovani per andare nella maggior parte dei posti.” Disse Theo con un ghigno compiaciuto.

“Non intendevo giocare d’azzardo, solo.. visitare la città.”

“Hai intenzione di farmi diventare un turista? Devo prenderti un marsupio e dei pantaloncini a vita al-“

“Stai dicendo che non vuoi fare un giro?”

“Possiamo dare un’occhiata.”

“Ok.”

“Vai a prendere il gelato, Liam.”

Venti minuti dopo Liam si era già annoiato, non è che camminare per Las Vegas non fosse divertente, perché lo era, ma c’erano palazzi e luci e.. sai.. altri palazzi e luci.

A Parte quando vide le fontane che sparavano acqua illuminata come se fossero delle fiamme e si sentì come un bambino in un negozio di caramelle, senza soldi.

Ogni cosa figa che vedevano era o troppo cara per entrambi o era troppo cara. punto.

Theo dovette trascinare via Liam da uno stand di tattoo temporanei spiegandogli questa cosa. Liam finì il suo mcflurry e ora stava ascoltando Theo che risucchiava la fine del suo milkshake che aveva comprato facendo dei rumori orrendi. Gli era anche stato impedito di fare foto dopo che il suo telefono era quasi finito in una delle fontane.

“Facciamo qualcosa.” Si lamentò Liam.

“Siamo comunque poveri.” Gli ricordò Theo.

“Dev’esserci qualcosa di economico da fare per-“

“Sei bravo ad air hockey?”

“Cosa?” chiese Liam, Theo indicò con la testa una sala giochi. “Davvero? Vuoi giocare ad air hockey?” Theo fece spallucce.

“Se ti fa stare zitto per 5 minuti, si”

“Non è ‘troppo caro’?”

“Vuoi giocare o no?”

“Ovvio che voglio.” borbottò Liam, dirigendosi verso la porta.

Theo era brutale ad air hockey. Liam era sicuro che li avrebbero cacciati fuori da un momento all’altro per tutte le bestemmie che urlava continuamente. Theo colpiva forte e con abbastanza forza che face volare il dischetto fuori dal tavolo più di una volta quando Liam cercava di parare i suoi colpi.

Anche quando Liam riusciva a fare un bel colpo, Theo riusciva a pararlo. Liam non era mai stato così incazzato mentre giocava contro qualcuno con i riflessi di un lupo, ed era frustrante perché ci voleva troppo per entrambi per far punto e quando succedeva era sempre in favore di Theo.

Liam aveva anche provato a barare per fare punto. Theo era andato a prendere un drink mentre Liam stava raccogliendo il dischetto dopo che Theo aveva fatto il suo terzo punto e cercò di tirarlo velocemente nella porta di Theo mentre era distratto. Non funzionò. Theo l’aveva parato e lanciato dall’altra parte del tavolo continuando a sorseggiare la bevanda che aveva comprato e il dischetto era finito dritto nella porta di Liam.

Quando il giocò finì, il dischetto rimbalzò nella porta di Liam un’altra volta e le mani di Liam stavano tremando, non per la rabbia, il che era un cambiamento sorprendente, ma per l’adrenalina e non l’adrenalina del ‘sto per morire’ ma quella dovuta alla sana competizione, che amava.

Theo stava ghignando da orecchio a orecchio, compiaciuto più che mai e a Liam non fregava nemmeno che il gioco fosse finito 7 a 0 perché aveva fatto la migliore giocata di sempre, anche se era finita con una schiacciante sconfitta.

“Come cavolo hai fatto?” Chiese Liam, alzando lo sguardo dal tavolo shoccato. “è stato pazzesco.”

“La porta sarà 10 cm non è così difficile fare punto.” Disse Theo.

“Si ma-“

“Pensavo fossi bravo negli sport.”

“E’ air hockey, non è uno sport.”

“Detto da un perdente..” mormorò Theo, spostandosi dal tavolo. Liam odiò la risata che gli scappò.

“Sei un vincitore che si vanta, vero?” chiese Liam seguendolo nella sala giochi mentre guardava gli altri giochi.

“Qual è il bello di giocare se non puoi vincere e vantartene?”

“Penso che il bello di giocare sia partecipare. “ Disse Liam

“Sei quel tipo di bambino che era felice della ‘medaglia di partecipazione’ durante la giornata dello sport?”

“No, di solito vincevo sempre. Ti avrei sicuramente battuto una volta. Sono sempre stato bravo negli sport, non avevo bisogno dei sensi da lupo.”

“Cosa ti fa pensare che non fossi bravo negli sport?”

“Avevi l’asma ed eri amico di Scott e Stiles.” Disse Liam. Theo rise.

“Giusta osservazione. Dai, andiamo. Abbiamo già speso abbastanza qua.”

“Abbiamo speso un dollaro Theo.” Disse Liam, seguendo comunque Theo alla porta. Appena uscirono però senti un urlò provenire da sopra di loro. Alzò la testa e guardò le persone che urlavano mentre sfrecciavano sulla teleferica. I due li guardarono finché per persone diventarono puntini il lontananza.

“Woah.” Sospirò Liam, guardando il punto da cui partiva la teleferica, seguendo con lo sguardo la fune che attraversava la via.

“Sembra fantastico.” disse Liam senza respiro, il suo sguardo cadde su Theo che stava ancora guardando al soffitto a cupola e alla fune sopra di loro. L’altro mormorò acconsentendo.

“hey, so che non abbiamo molti soldi ma-“ Un ghigno si formò sulla faccia di Theo.

“Andiamo!” Disse Theo velocemente mentre si incamminava, seguendo la fune.

“Davvero?” Chiese Liam. Theo non rispose, continuò solo a camminare tra le persone, scomparendo tra la folla. “Wow, allora sei serio.” Disse Liam. un’altra persona passò urlando mentre stava camminando. “Theo! Aspettami!” Liam iniziò a correre per raggiungerlo, si lanciò tra la folla mentre cercava di superare le persone sulla promenade.

*

“Non ci credo che hai buttato 5 dollari per comprare un bastone selfie!!” Sbuffò Theo. Liam lo guardò fiero del suo acquisto.

“Se abbiamo intenzione di farlo davvero, voglio fare un video!” Disse Liam serio. Theo rise.

Liam si dimenò nella sua imbracatura, una mano che premeva sul tappetino sotto di lui mentre l’addetto controllava la sua imbracatura un’altra volta.

“Se lo fai cadere sai tu ad essere denunciato!” Mormorò il tizio.

“Se rompi il telefono e passi il resto del viaggio a lamentartene chiamerò tua madre e le dirò che mi hai trascinato a Las Vegas.” Disse Theo.

“Se dici a mia madre che siamo venuti a Vegas dirò a tutti che ti sei fatto oliare tutto per un film!”

“Spero che la tua imbracatura si rompa.” Disse sorridendo Theo. Liam spalancò gli occhi quando si avvicinarono la margine della piattaforma, rivelando la caduta da dodici piani sotto di loro.

“Quindi.. forse non è il momento migliore per dirtelo, però ho qualche problemino con l’altezza.” Disse Liam.

“Hai ragione. Non è il momento migliore per dirlo.” Disse Theo. La teleferica scivolò in avanti. Liam guardò giù quando si mossero oltre il limite della piattaforma.

“PORCA TROIA!” urlò Liam.

“CAZZOOO!”  gridò Theo.

Il vento sfregava sulle orecchie di Liam mentre continuavano a cadere, correndo lungo la corda abbastanza velocemente da fargli lacrimare gli occhi e urlare dal fondo della gola  solo per irrompere in una risata isterica quando cercò di guardare in basso.

Le persone per strada si guardavano attorno.

La funicolare li portò a downtown Vegas, videro una serie di luci che provenivano da un enorme cartellone e dai casinò e loro erano legati in modo da rimanere in posizione orizzontale, come superman.

Le urla eccitate di Theo facevano eco a quelle di Liam ma erano decisamente meno spaventate.

Anche se il corpo di Liam esprimeva terrore ogni secondo che passava la sua risata diventava più fragorosa. Non era lo stesso tipo di paura che portava l’anuk-ite. era.. adrenalina, pura e divertente che portava quel tipo di paura che in qualche modo riusciva a farti sentire senza paura.

Liam faceva oscillare il baston selfie da una parte all’altra, sperando che fosse riuscito a filmare la vista visto che Theo la bloccava con le braccia, che teneva spalancate come un uccello in quota.

*

Liam  cadde di peso quando fu liberato dall’imbracatura. Theo era già in piedi, senza l’imbracatura, appoggiato contro la barriera. Liam incespicò, con il cuore che batteva all’impazzata e le gambe che tremavano abbastanza da farlo camminare come bambi sul ghiaccio. Si aggrappò alla barriera, usandola come supporto mentre alzava nuovamente il baston selfie, Theo rimase a guardarlo, visibile nell’angolo della ripresa, con le braccia incrociate, i capelli piegati dal vento e le guance arrossate dalla corsa mentre sorrideva sfacciatamente.

“Siamo sopravvissuti.” Sospirò Liam. “E’ stato..fantastico. E terrificante.”

“Aww, piccolo pumpkin. Ti sei bagnato?” Lo prese in giro Theo.

“E Theo è ancora un noioso coglione anche dopo un’esperienza vicina alla morte.” Disse Liam prima di spegnere la telecamera.

 

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Volevo aspettare un po’ a pubblicare questo capitolo ma non stavo più nella pelle so here I am.
Visto che quest’anno è stata una merda e mi sono rifiutata di festeggiare capodanno, ho passato la serata a tradurre airplanes.
how lameeeee.
Comunque, amo questo capitolo e amo Theo ricoperto di olio. L’idea mi fa morire dal ridere, giuro.
E btw anche io mangio l’hamburger del mc come Theo mangiando prima il cetriolino..
soul mates??
ah e sto solo aspettando il momento in cui Theo non si lamenterà più del russare di Liam .....


P.S. se non conoscete il vine che citava Theo vi metto il link :*
https://www.youtube.com/watch?v=EwAajOtfNT8

 

P.P.S. Buon anno, non ho molta fiducia nel 2018 ma whatevah :’))

  
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