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Autore: BilanciaDream8280    01/01/2018    0 recensioni
Nives era giovane e sin da quando frequentava Hogwarts, aveva i capelli lunghi, neri e lisci, la carnagione pallida e delle labbra carnose e rosse come il sangue. Aveva avuto la sfortuna di conoscere Tom Riddle e di innamorarsene perdutamente a tal punto da credere che anche lui meritasse una chance, anche lui meritasse di essere amato.. Ebbero una figlia, Crystal che in quel momento giaceva accanto alla madre, avvolta in lenzuola di lino, era sveglia e sorrideva, ignara di ciò che le succedeva intorno.
**
E se Voldemort avesse avuto una figlia? Come sarebbe stata la sua vita?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Una Vita che non c'è'
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Lunga, torbida estate






 
Era passata meno di una settimana dalla fine della scuola e già Crystal si era annoiata a morte.
Clelia sembrava più cattiva del solito, era isterica e aveva ritrovato le forze perdute dopo la morte di  Amelius.
Per evitarla, se ne stava o chiusa in camera sua o nel giardino a giocare con Biby.
Faceva un caldo stremante e il non fare niente lo accentuava ancora di più.
Dalla fine dell’anno scolastico, Crystal non parlò mai con nessuno di ciò che accadde ad Hogwarts, e sicuramente non aveva intenzione di raccontare alla nonna del suo incontro col padre..
 
Uno di quei giorni decise di continuare le sue ricerche nell'Osservatorio; sperava di trovare qualche altro oggetto della madre.
La nonna la chiamava a gran voce e Crystal, ignorandola, salì nell'enorme stanza all'ultimo piano chiudendosi a chiave.
Si guardò intorno, c'erano ancora un sacco di scatoli. ma come poteva non averci pensato prima di controllarli tutti?
Iniziò subito la ricerca e aprì il primo scatolo a portata di mano.
Erano libri di magia, appartenuti forse ad Algor, il fratello di Nives. Credeva fossero libri di scuola ed invece erano libri di Pozioni, troppo difficili per lei che era ancora una principiante ma decise comunque che avrebbe portato tutto ciò che avrebbe trovato in camera sua.
Il secondo scatolo apparteneva sempre allo zio, questa volta c'erano sciarpe, cappelli e altri oggetti con gli stessi colori di Serpeverde.
Il terzo scatolo era leggermente più grande. Lo aprì. C'erano dei vestiti.
Prese il primo, era un abito da donna, lungo e morbido. I colori erano il solito bianco e azzurro che regnavano in tutta la casa. Lo strinse a sé e lo odorò cercando di sentire il profumo della madre.
Proprio in quel momento sentì qualcuno salire le scale.
Era Clelia che continuava a chiamare il nome di Crystal.
La ragazza rimise svelta l'abito nello scatolo ma la nonna era già entrata furiosa nell'Osservatorio.
 
- Ti sto chiamando da ore! -
- Cosa stai facendo?!- Clelia era arrabbiata.
 
Scostò Crystal con decisione e vide gli scatoli aperti. Ora era furiosa.
 
- Non ti permetto di toccare queste cose! Non puoi! -
- Ma sono di mia madre! -
- NON LE TOCCARE! -
 
Crystal prese svelta lo scatolone dietro la nonna e fuggì dalla stanza. Fortunatamente la nonna era lenta e lei aveva avuto tutto il tempo di rintanarsi in camera sua con lo scatolo dei vestiti della madre che nascose.
Clelia irruppe nella stanza e minacciò la ragazza dicendole che non avrebbe dovuto più mettere piede lì dentro se non voleva che bruciasse tutte le cose appartenenti alla madre.
Non pensava potesse fare una cosa del genere ma per non peggiorare la situazione decise di non risponderla.
 
I giorni seguenti furono una tortura. Clelia le stava sempre dietro a controllarla e pretendeva che la maggior parte delle ore Crystal stesse in camera sua a non combinare pasticci. Decise inoltre che Biby non sarebbe stata con lei perchè c'era troppo lavoro da fare essendo che l'anno precedente Clelia aveva liberato tutti gli elfi domestici dopo la morte del marito.
Una di quelle mattine Crystal ricevette una lettera da George che la invitava a passare una settimana a casa Weasley e lei, nascondendo alla nonna l'emittente della lettera, rispose annunciando che sarebbe arrivata il prima possibile.
Ora doveva inventarsi una scusa! Clelia non l'avrebbe mai mandata a casa di una famiglia di traditori del proprio sangue....... ma in una famiglia Purosangue si!
Disse così alla nonna che i Malfoy l'avevano invitata a passare dei giorni nella loro villa e Clelia quasi sorpresa acconsentì immediatamente iniziando a farle un soliloquio su quanto fosse importante mantenere la purezza del proprio sangue per preservare i maghi e la loro potenza e bla bla bla. Crystal annuiva automaticamente alle parole della nonna senza neanche ascoltarla, stava dicendo solo sciocchezze pensava.
   
 
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