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Autore: GREENGIRL89    02/01/2018    0 recensioni
"Resta con me"
"Non posso... non ora"
Ho sempre scritto un diario, fin da quando ero bambina ho racchiuso su delle pagine bianche i miei segreti, i miei tormenti, i miei desideri, le mie speranze... I miei momenti tristi e quelli felici, le esperienze più imbarazzanti e quelle più emozionanti. Ed oggi, eccomi pronta a cominciare questo nuovo diario, questo fedele amico che ascolterà paziente tutto ciò che avrò voglia di condividere con lui. L'unico che saprà custodire ogni mio segreto, l'unico che mi lascerà dire tutto, davvero tutto... lui sarà l'unico che saprà davvero com'è che andata la mia storia con Tom.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Felton
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Dovevo solo dirgli di si...
E come avrai capito dall'introduzione è quello che ho fatto, ma non ho accettato subito...

Sebbene la mia mente, o meglio il mio cuore e la mia voglia di lui avrebbero detto sì nell'istante stesso in cui le sue parole avevano formulato quella domanda, la mia bocca e soprattutto il nume della ragione aveva declinato gentilmente l'invito.
Ok che di soldi ne aveva abbastanza, e rimborsarmi il viaggio o il pernottamento in albergo non gli sarebbe costato nulla ad uno come lui, ma la cosa sembrava davvero troppo eccessiva e gli ho fatto notare che era una cosa di cui non potevo approfittare e che mi avrebbe messa a disagio.

Per un momento ho temuto che a causa dell'alta tensione non avesse capito il mio inglese e la mia spiegazione al riguardo, poiché era rimasto per qualche secondo lì a fissarmi con aria quasi pensierosa.
Ma quando stavo per riformulare la frase Tom mi si avvicina lasciandomi spiazzata e con sicurezza anticipa le mie parole ribadendo che, se il problema era solo quello finanziario non doveva essere di alcun peso per me. Quando poi mi ha chiesto
"would you like to stay for a few days in Florence... with me?"
Mi stavo sciogliendo... quella voce, quel suo accento, quegli occhi e quelle labbra: tutto a due passi da me!
Doveva trattarsi assolutamente di un sogno, un bellissimo sogno!
Ovvio che mi avrebbe fatto piacere passare qualche giorno in più a Firenze, per non parlare di quando ha specificato "con lui".
Con voce tremante dopo aver abbassato immediatamente lo sguardo a stento sono riuscita a dirgli di si, avrei voluto comunque controbattere, ma non me ne ha dato modo, poiché ha preso così in fretta il mio trolley da mano e si è diretto verso la reception.
In meno di dieci minuti mi sono ritrovata ad essere ospite di Tom Felton in uno dei più lussuosi alberghi fiorentini.

Dirti che sono rimasta letteralmente senza parole è dir poco. Dopo aver prenotato, mi ha accompagnata in quella che sarebbe stata la mia stanza d'albergo per due giorni.
La Stanza era la N22.
Quando Tom lo ha scoperto ha fatto un sorriso a trentadue denti, ed io che ne conoscevo il motivo (modalità stalker mode on per tanti anni) ho fatto altrettanto sperando di passare inosservata, lui lo ha notato però, e a quel punto gli ho dovuto spiegare che sapevo il significato.
Quando ho aperto la stanza sono rimasta senza parole, era immensa: era luminosa, accogliente, raffinata, elegante e sì, so di averlo già scritto, ma era (o meglio è dal momento che è da qui che ti sto scrivendo) davvero immensa!
Da vero gentiluomo dopo aver lasciato la valigia accanto alla parete, è rimasto sulla soglia, mentre io, sbalordita da quella meraviglia che non poteva davvero essere la mia stanza, ero rimasta senza parole in pura contemplazione mentre mi guardavo attorno. L'entusiasmo iniziale, è poi calato drasticamente, mi sono voltata verso di lui e aggiustandomi una ciocca ribelle sfuggita alla mia folta treccia, pensando che una camera simile gli sarà costata un botto, gli ho detto che non potevo accettare tutto quello, che sarei potuta stare tranquillamente altrove, ma lui non ne ha voluto sapere. Anzi, ha espressamente detto che dovevo vederlo come il suo modo di sdebitarsi nei confronti di noi fan (anche se in questo caso di me) che facevamo kilometri per raggiungere i nostri idoli.

Cosa potevo dirgli?
L'ho ringraziato immensamente e poi sono rimasta in silenzio.
Già perché a trovare un modo per fuggire, giustificarmi e altro ero brava, ma ai Tu per Tu, sono sempre stata una frana.
Dal momento che si era fatta ora di pranzo, Tom ha rotto quel lungo silenzio imbarazzante e mi ha chiesto se volessi mangiare con lui in albergo, per poi uscire a visitare la città nel pomeriggio.
Mi ha lasciato il tempo necessario per sistemare le mie cose in camera, dicendo che mi avrebbe aspettata giù dove ci eravamo incontrati quella mattina.

Dopo essersi chiuso la porta alle sue spalle, ovviamente ancora sotto shock mi sono riguardata intorno decisamente incredula, per poi buttarmi a peso morto su quell'enorme letto a una piazza e mezza o forse matrimoniale

Dopo essersi chiuso la porta alle sue spalle, ovviamente ancora sotto shock mi sono riguardata intorno decisamente incredula, per poi buttarmi a peso morto su quell'enorme letto a una piazza e mezza o forse matrimoniale. Fissavo il grosso lampadario posizionato sopra la mia testa e mentalmente provavo a convincermi che dovevo pranzare con lui e poi uscire con lui...
Non credevo che tutto questo stava succedendo davvero, non a me, non con Tom Felton e me. Preso coraggio, mi sono alzata dal letto, ho disfatto nuovamente i bagagli e ho solo dato una sistemata al trucco, i capelli e l'abbinamento andavano ancora bene e poi non volevo che Tom pensasse mi fossi messa in ghingheri o roba varia. Era fin troppo imbarazzante la cosa di per sè, non volevo certo aggiungere altra carne a cuocere.

Dopo circa mezz'ora sono scesa in hall e come promesso lui era lì sulla poltroncina in cui qualche ora prima sedevo io, la cosa naturalmente mi ha fatto sorridere, ma forse era solo un caso. Quando mi ha vista si è alzato mettendo subito da parte quello che stava facendo e mi ha accompagnata in sala da pranzo. Le persone presenti in quella stanza erano per lo più coppie ( ma fortunatamente anche di una certa età, non molti trentenni potevano permettersi quel lusso...) ho provato a non dare peso alla cosa e a godermi quel momento.
Il tempo è volato, Tom mi ha chiesto ancora una volta come fosse stata l'esperienza della convention: era affascinato dal mondo dei fan, desideroso di comprenderne e appieno tutte le sfaccettature. Abbiamo appunto poi parlato del suo progetto dedicato appositamente a loro, o meglio a noi, dal momento che ne faccio più che parte.

Dopo pranzo, siamo andati a fare una passeggiata verso Piazzale Michelangelo, era primo pomeriggio e dato il caldo non c'erano moltissime persone, è stato davvero piacevole e poi non c'ero mai stata, che vista!
Ovviamente sono uscita solo dopo aver preso un berretto e degli occhiali da sole, conscia che uscire allo scoperto con Tom, (per quanto fossimo in buona fede, due sempre turisti), avrebbe creato non pochi problemi. Ho provato a camuffarmi quanto più possibile: non volevo trovarmi in nessuna foto, né tanto meno essere riconosciuta come una delle ragazze andate alla convention!
Intorno alle 18, su consiglio di una persona del posto che ci aveva scambiati per una coppia di fidanzati ( che vergogna, ho provato a spiegare che non eravamo niente, ma è stato inutile, fortuna che col signore ci ho parlato in italiano e forse Tom non ha capito molto della conversazione) siamo andati poi ai giardini della Villa Medicea di Castello.
Ovviamente accompagnati dal gentile autista che ieri mattina era venuto a prendermi a Empoli; dovevamo spostarci per forza in auto da un posto all'altro e soprattutto prima di scendere dall'albergo per evitare che i fan capissero dove alloggiava Tom.
Certo vedere tutto dal suo punto di vista è stato strano... Ho iniziato a capire l'ansia e lo stress che potevano provare persone della loro importanza lasciati senza privacy, ma poi mi ritrovavo a guardarlo, ad osservare la gentilezza e la disponibilità con cui lui si rivolgeva a coloro che lo riconoscevano in strada e non potevo che ammirarlo sempre più.
Era una raggio di sole, regalava a tutti (o meglio tutte) un momento, un saluto, una parola, una foto o un'autografo.
E pensare che io avevo dovuto pagare per tutto quello...
Ok non mi lamento hai ragione,
avrò pure pagato per arrivare a Vinci, per la convention, per la foto, il party e tutto il resto, ma ci avevo guadagnato due giorni interi con lui.

 Ok non mi lamento hai ragione, avrò pure pagato per arrivare a Vinci, per la convention, per la foto, il party e tutto il resto, ma ci avevo guadagnato due giorni interi con lui

I giardini erano meravigliosi e finalmente indisturbati, abbiamo cominciato davvero a chiacchierare. Con la luce del tramonto, l'atmosfera poi era quasi romantica, quasi perché ovviamente non camminavamo mano nella mano, come una coppia, ma anche ad una certa distanza l'uno dall'altra, e per la tensione avevo tenuto tutto il tempo le mani in tasca.
Ho parlato a Tom su sua richiesta ovviamente, della mia passione su di lui ( omettendo naturalmente quella sentimentale, o forse meglio dire da stalker psicopatica).
Gli ho raccontato di Harry Potter, del sentimento di odio e amore per il personaggio di Draco Malfoy, abbiamo scherzato sulle miriadi di immagini in stile "Drarry" presenti sul web (di cui ha giustificato più volte la sua innocenza al riguardo) abbiamo parlato dei suoi lavoro più recenti, di tutti i film che avevo visto per arrivare in fine al progetto di Flash.
Spesso però ho avuto difficoltà a comunicare con lui, e anche a capirlo, se una parte di me cercava di restare concentrata, l'altra andava a farsi fottere, immaginando a come potevo apparire vista da fuori accanto ad uno come lui, bello come il sole. Ho dovuto usare il traduttore del cellulare per chiedergli certe cose o per fargli scrivere quello che non riuscivo a capire.
Per quanto me la cavassi con l'inglese, non avevo mai sostenuto conversazioni così lunghe e per tanto tempo, era ovvio che ci fosse qualche lacuna, mettiamoci pure l'interlocutore aka ragazzo dei tuoi sogni e la frittata è fatta.
Lui d'altra parte non mi ha mai fatto pesare la cosa, anzi è stato carinissimo, si è pure scusato, conscio che per me non fosse facile parlare per tanto tempo in un'altra lingua mentre lui era a suo agio nella propria e ha provato a masticare qualcosina in italiano, chiedendomi di insegnargli qualcosa.
Ci siamo seduti sotto un'enorme albero secolare e abbiamo ancora parlato, mi ha raccontato diversi aneddoti, segreti del mestiere e del suo ultimo lavoro a Praga. Abbiamo riso e scherzato come una coppia di buoni amici e finalmente sono stata bene, senza pensare che la persona accanto a me fosse l'idolo dei miei sogni, senza pensare a nulla, solo a vivere quel momento.

È stato il pomeriggio più bello della mia vita, l'ho passato in due posti meravigliosi, in una delle mie città preferite con il sogno di una vita, cosa potevo chiedere di più?
Di non essere svegliata ovviamente, perché si doveva trattare per forza di un sogno!

Quando però mi ha teso una mano per aiutarmi ad alzare mi sono resa conto che era reale, la mano che stringevo era reale, Lui era reale!
Imbarazzata sono rimasta a fissarlo negli occhi, la luce degli ultimi raggi rifletteva nei suoi occhi ed io in quel mare potevo perdermi... Ricordando poi di tenere ancora salda la mia mano nella sua ho subito abbassato lo sguardo e lasciato la presa.
Siamo rientrati in albergo e dopo esser tornati ciascuno nella propria stanza per una doccia, ci siamo rivisti solo all'ora di cena. Dopo aver frugato tra gli ultimi indumenti ancora parzialmente puliti, sono riuscita a recuperare il pantalone verde messo alla convention, le converse nere e una camicetta a mezze maniche sempre nera che avevo messo solo la mia prima sera a Vinci.
I capelli erano ancora puliti e avevo semplicemente raccolto la lunga treccia in un alto chignon.
Tom invece era bellissimo, ma ovviamente dico un'assurdità perché lui è bello sempre!
Aveva dei pantaloni bianchi e una t-shirt rosa chiaro, e a differenza mia i capelli li aveva lavati, perché erano troppo perfetti rispetto al disordine che spesso regna tra quelle ciocche indomabili biondo cenere.

Durante la cena mi ha chiesto se avessi passato una bella giornata o se avessi preferito fare altro, visitare monumenti, piazze ecc. Ovviamente gli ho detto che non potevo passare pomeriggio migliore e che i luoghi che avevamo visitato erano stati bellissimi. Ricordandogli poi, che andare in pieno centro lo avrebbe messo in difficoltà attirando l'attenzione dei fan che, sapendolo ancora in zona, erano costantemente alla sua ricerca. ( Chi meglio di me poteva saperlo? Avrei fatto la stessa cosa anche io se fossi nella situazione sopracitata).

Dal momento che però era intenzionato a vedere quanto più possibile della città, e non volendo impedire a me di visitare posti che a causa sua non potevo vedere, decise di uscire a piedi

Dal momento che però era intenzionato a vedere quanto più possibile della città, e non volendo impedire a me di visitare posti che a causa sua non potevo vedere, decise di uscire a piedi.
Fortunatamente era sera inoltrata, probabilmente le 22:30 passate, quando uscimmo per visitare Firenze by night.
In giro c'erano molti adulti e soprattutto turisti, facile quindi far passare inosservato Tom (che io avrei riconosciuto sempre e a prescindere ne sono certa). Abbiamo visto piazza della Signoria, la Loggia dei Lanzi, (in cui tra l'altro si stava tenendo un concerto di musica classica) il magnifico Duomo, la Cupola del Brunelleschi e il campanile di Giotto. Lì dove potevo, ho raccontato a Tom ciò che conoscevo su quelle magnifiche opere e lui sembrava abbastanza interessato. Prima di rientrare il biondo, affascinato da un pub nelle vicinanze mi ha proposto di andare a bere qualcosa e da lì, davvero abbiamo perso la cognizione del tempo. Tra una birra e una parola le ore sono passate, siamo andati via solo quando il locale stava per chiudere. Una volta usciti Tom d'istinto ha frugato tra le tasche prendendo il pacchetto di sigarette e, dopo essersene portato una alla bocca accendendola, mi ha chiesto se ne volessi una anche io, ma ho rifiutato naturalmente. Odio il fumo e questa forse è l'unica cosa che non posso accettare di lui, oltre ad essere una cosa sgradevole è anche nociva, perché deve farsi del male così?

Lui ha subito notato il mio cambiamento e senza dire nulla ha gettato la sigaretta nel primo cestino trovato per strada.
Evidentemente la mia espressione turbata era più che evidente...
Dopo quel gesto non ho potuto fare a meno di guardarlo e sorridergli grata.
Tornati in albergo mi ha accompagnata fino alla porta della camera dove siamo rimasti fermi a temporeggiare per qualche minuto. Nessuno dei due sapeva come concludere quella serata, che poi non si capiva se si trattasse di una semplice uscita, di un appuntamento o cosa... Tom ha detto che la serata fuori gli era piaciuta, io ho confermato la cosa ma dopo di ciò nessuno dei due andava avanti.
Presa da un pizzico di coraggio, datomi evidentemente dalla birra bevuta poco prima, ho deciso di fare io la prima mossa, mi sono sollevata sulle punte per compensare i 10 è più centimetri di differenza e gli ho lasciato un bacio sulla guancia augurandogli la buona notte per poi nascondermi il più in fretta possibile dietro la porta della mia stanza N22.

Ed ora, dopo tutta questa immensa vicenda sono distesa di questo enorme letto a concludere il racconto di quello che è successo.
Torno da una serata meravigliosa, ho visto così tanto qui a Firenze che stento a crederci.
Ho praticamente trascorso quasi 24 ore in compagnia di Tom Felton, abbiamo pranzato e cenato insieme, abbiamo visitato la città insieme ed io gli ho anche dato un bacio sulla guancia.
Che giornata... Ora è meglio che vada a dormire sono esausta! Ho ancora un altro giorno da trascorrere in sua compagnia e chissà cosa faremo domani...
Passo e chiudo baci Nik!

Angolo autrice:
Allora... Finalmente il capitolo è terminato ed è lunghissimo  non finiva più!
Ve l'ho detto l'altra volta che dovevo per forza tagliarlo!
Detto questo spero TANTO che vi sia piaciuto 🤗 e soprattutto sono curiosa di sentire i vostri pareri al riguardo!
So che avreste immaginato tutt'altro per un giorno intero con lui😏� Ma tempo al tempo!

Detto questo, grazie come sempre!
Grazie infinitamente per il tempo che spendete leggendo questa storia, per i voti, per i commenti e per esserci sempre o quasi, capitolo dopo capitolo!
Grazie di cuore!❤️
Alla prossima settimana! 😉




   
 
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