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Autore: staying_strong    02/01/2018    1 recensioni
Vorrei che le nostre anime si parlassero, che riuscissi a capire senza bisogno di emettere un suono, che solo guardandoci tu sapessi tutto di me, come se non ci fossimo mai lasciati andare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Deeply us

Quando mi chiederanno "che cos'è l'amore?" io parlerò di te. 

Sembra una frase così scontata, così diffusa, così comune, priva originalità, ma se si indaga a fondo nella ragione della sua esistenza si approda a una triste verità. 

Ebbene come potrebbe qualcuno parlare melanconicamente d'amore senza averlo prima sperimentato? 

Tutti amiamo, in differenti modi, in differenti situazioni, con differente intensità... Esistono vari tipi d'amore, alcuni comuni, di poco conto, che si differenziano gli uni dagli altri solo per piccole sfumature, tra tutti questi, pochi hanno una vera valenza. Sono quelli che restano dentro, che si attaccano all'anima come un morbo, che causano sofferenze e sono difficile da debellare, che lasciano i segni nella carne e nella mente, ma tra tutti solo uno si insinua in profondità, ti segna l'anima, ti strappa il cuore. 

Si dice che nella vita ognuno sia destinato a due tipi d'amore: uno con cui passerà il resto della vita, con cui si sono condivisi tanti momenti, con cui si è sì raggiunto il massimo livello di comprensione, di conoscenza fisica, ma che con il passare del tempo diviene quasi abitudine, soffoca ogni passione, ogni istinto, a cui si è però legati da un sincero affetto e da una profonda tenerezza, come un vecchio giocattolo, spesso noioso ma da cui è difficile separarsi.

Poi ve ne è un altro, più profondo, intenso e amaro al tempo stesso, che ci legherà ad una persona che perderemo per sempre, forse solo perché non si è destinati ad essere. Rincontreremo quest'amore per sempre, evocandolo nei sogni, nei desideri, nei pensieri, perché sarà sempre lì in un angolo recondito della nostra anima, come una vecchia ferita, che non duole sempre, ma che provoca fastidio. Spesso ce ne dimentichiamo, non le diamo importanza, ma essa è sempre lì, parte integrante di noi, testimone di quell'amore, che con le sue sofferenze, le sue illusioni, le sue ambizioni, ci rende completi, ci rende vivi. 

Ogni tanto torna a riaprirsi, a sanguinare, provocando un dolore così sordo da essere insopportabile, ma anche così acuto da farvenir voglia di tapparsi le orecchie e gridare, di abbandonarsi ad esso e versare tutte quelle lacrime che non abbiamo mai pianto, ma è solo questione di un momento. Essa da sola si rimargina, lasciandoci lì storditi, incoscienti, agonizzanti, ma costretti a rialzarci e ad osservare quella cicatrice, quel bordo di pelle maciullata, distrutta, tormentata, a testimonianza di quelle sofferenze, a prova della nostra forza. Torniamo di nuovo ad ignorarla, ma ogni tanto essa fa capolino da sotto i vestiti, portando a galla mille ricordi, smuovendo le nostre parti più profonde.

Così quell'amore torna ad avere spazio nei nostri pensieri, torna a bruciare e lascia in bocca un retrogusto amaro. Non passerà giorno in cui non torneremo a pensarci, a desiderare un altro bacio, un'altra parola, un altro sguardo, a chiederci come sarebbe andata.

Esso tornerá a tormentarci per anni, giungendo sempre nel momento, nel giorno, nel mese, nell'anno, nella vita sbagliati, finchè noi, stanchi, non deporremo le armi, abbandoneremo ogni tentativo di resistenza, ci arrenderemo alla dura verità, all'impossibilità di quell'amore. Ci lasceremo cullare dai ricordi felici, dai sentimenti passati, che ci invaderanno come un fiume in piena, come una scossa di adrenalina, così vivi ma al tempo stesso estranei, lontani, come una ninna nanna straniera, di cui se ne apprezza la melodia ma non se ne comprendono le parole, che porta tranquillità ma lascia dietro di sè l'amarezza del suo mistero.

Cercheremo per sempre di rianimarne la memoria, di replicare quelle sensazioni, di trovare in vano un'amore che gli assomigli... Ma gli sforzi saranno nulli perché questo sarà stato il primo vero e nulla potrà sostituirlo, rimarrà per sempre parte del nostro essere, così come esso si porterà via un pezzo di noi. 

Non importa se non saremo destinati a stare insieme, perché dobbiamo ricordarci che anche se una cosa non dura per sempre,non vuol dire che non ne sia valsa la pena, perché non importa se il primo amore non sarà anche quello della vita, perché ogni volta rincontrandolo sentiremo sempre quell'attrazione profonda, non carnale, non superficiale, non pura passione. Sarà qualcosa di più profondo e incomprensibile, una sorta di legame spirituale, come se le anime entrassero in connessione, iniziassero a parlarsi. Loro hanno uno strano modo di comunicare, si sfiorano silenziosamente, mute, narrano storie che devono essere taciute, che non possono essere espresse con le semplici parole. 

Vorrei che le nostre si parlassero, che riuscissi a capire tutto senza bisogno di emettere un suono, che solo guardandoci tu sapessi tutto di me, come se non ci fossimo mai lasciati andare. Invece io resto qui chiusa nel mio solenne silenzio, vedendoti allontanare ogni giorno di più, allungando la mano in aria e sentendola ricadere pesantemente accanto al mio fianco. Vorrei strillare, dirti di restare, ma sono impotente, penso che non capiresti. Perché deve accadere tutto questo? 

Si dice che quando si ami qualcuno così intensamente, tanto che la ragione abbandoni le redini e le lasci in balia del turbinio tempestoso dei sentimenti, alla deriva, senza una guida, si debba lasciarlo libero. 

Non suona in realtà  contraddittorio? 

Perché lasciare andare qualcuno che si ama con tale foga, con tale trasporto, tanto da arrivare all'annullamento del proprio essere cosciente? Non si dovrebbe piuttosto stringerlo a sè, cullarlo, rassicurarlo, dirgli che sarà tuo per sempre? Lottare con le unghie e con i denti per quell'unica persona che ti fa sentire così unico, al sicuro, così semplicemente vivo? 

Pensandoci intensamente si arriva alla conclusione che a volte la separazione è l'unica soluzione, soffrire enormemente una sola volta piuttosto che straziarsi l'anima ogni giorno per un amore dannato, lasciare quel qualcuno libero di correre via, scappare senza voltarsi, di allontanarsi da te, per dimenticare, andare avanti, vivere la propria vita, innamorarsi di nuovo... E tu farai lo stesso. 

Con la mente decisa e il cuore a pezzi, distrutto e dolorante, cadrai e ti rialzerai, rinato, animato da uno spirito nuovo, con uno scintillio segreto negli occhi... Una goccia di speranza che ti permette di andare avanti e continuare ad aspettare... Se quell'amore lasciato liberato dovesse tornare da te, se le vostre strade dovessero incontrarsi di nuovo, si dice che sarà tuo per sempre, se così non fosse le vostre anime non erano destinate, le stelle avranno altri piani per voi... 

Si ma tutto questo a che scopo? Non bisognerebbe piuttosto provarci, fare di tutto per salvare quell'amore? Per proteggerlo da ogni male, da ogni sofferenza, da ogni inganno? Pura illusione. 

L'amore è troppo complesso per poter essere banalizzato, così ricco di sfumature, come un cielo autunnale durante un tramonto.

Io a tutte queste domande non trovo risposta. Sto qui a interrogarmi sul senso nascosto di tutto questo e non giungo a una conclusione razionale che possa spiegarmi perché, dopo tutti questi anni di separazione, io respiri solo in funzione di quella tristezza e quella speranza generate da questo amore impossibile.

Vorrei che tu sapessi tutto quello che mi porto dentro, vorrei fartelo esplodere nel petto come accade a me ogni volta che ti penso, che guardo a noi da una finestra nella mia memoria. Perché tu sei sempre lì, incancellabile.

Me ne resterò qui per sempre a vivere il mio secondo comune amore, nella speranza che arrivi il nostro momento. Forse vorrei che un giorno tu leggessi tutto questo e senza bisogno di altro capissi, perché io e te siamo tutto e niente insieme. Separati ci portiamo il gelo dietro, ma uniti scateniamo l'inferno. Tu sai, che se anche se dovessi scottarmi, ti seguirei fin dentro quelle fiamme che insieme generiamo, se questo significherebbe poter stringere per sempre la tua mano, perché nonostante il freddo che mi circonda tu sei l'unico che riesce a scaldarmi. 

Ho bisogno di te, del vero te, del tuo tempo, della tua risata, dei tuoi occhi, perché quando qualcosa va male tu riesci a sistemarla, a far andare tutto bene, con te mi sento viva. 

Dimmi tu riesci a sentire lo stesso? 

Dedico tutto questo a te che sai sciogliere il mio cuore di ghiaccio, che hai saputo coltivarlo e farvi crescere un giardino di fiori e che in un attimo sei riuscito a radere tutto al suolo. Nonostante la distruzione io lo dedico a te che sei l'unico che vi ha fatto breccia e vi resterà per sempre. 

A te che non saprai mai tutto questo.

 
 
  
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