Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Mirokia    26/06/2009    6 recensioni
Inuyasha: esperto professore di ballo classico e moderno.
Kagome: semplice ballerina incredibilmente dotata per il ballo moderno.
Entrambi legati dalla passione per il ballo si innamorano, nonostante le difficoltà della vita odierna.
"Sai ballare?"
"Certo! Per chi mi hai presa?"
"Guarda che sono esigente!"
"Cosa...?"
"Devi farmi innamorare dei tuoi passi...vediamo cosa sai fare..."
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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No, non era uno scherzo

Dance&love

Due aggressioni

 

No, non era uno scherzo.

Qualcuno aveva attentato alla vita di suo padre, e questo non doveva essere considerato uno scherzo infantile. E se stava per succedere qualcosa a uno dei suoi amici più cari, beh lei lo avrebbe fermato, questo era certo.

Si diresse a passo svelto fuori dalla clinica, mentre Inuyasha le stava dietro senza fatica. Quando presero il pullman, lui cercò di parlarle, ma Kaggy non ne voleva sapere di rivolgergli la parola.

Arrivarono più velocemente del previsto in albergo e la ragazza si diresse subito ai piani superiori senza usare l’ascensore. Arrivò nella sala prove con il fiatone interrompendo improvvisamente la lezione in corso. Fortunatamente stava giungendo al termine e la professoressa Aruna decise di farla finire in anticipo.

Sesshomaru era lì davanti a lei, perfettamente in forma, anche più del solito,e  sfoggiò uno dei suoi soliti sorrisetti.

 

“Beh? Eri talmente impaziente di vedermi che ti sei presentata in anticipo?” disse presuntuoso. Kagome lo ignorò e diede un’occhiata a tutta la stanza. Il clima era sereno: qualcuno stava finendo di esercitarsi, altri parlavano in gruppetti, altri ancora si erano già diretti agli spogliatoi. C’era anche Naraku, che guardava assorto il sole fuori dalla finestra.

Kaggy si sentì un’idiota.

“Allora? Ti sei imbambolata?” insistette Sesshomaru.

 

“No…Lascia perdere…” borbottò l’altra. Inuyasha doveva essersi sbagliato: forse non era Sesshomaru il bersaglio…o forse aveva ragione…Qualcuno voleva prendersi gioco di lei?

 

“Boh…Sei strana in questi giorni.” Asserì il ragazzo entrando anche lui nello spogliatoio maschile, che sembrava essersi svuotato.

Kagome uscì dalla sala prove e andò a sbattere contro Inuyasha.

 

“Allora? Chi è il killer?” chiese ironico.

 

“Che ne so. Forse mi immagino le cose…” rispose lei. Inuyasha le prese il mento con una mano.

 

“Ehi…Non sforzarti troppo…Sennò ti vengono le guance rosse…

 

“E con ciò?”

 

“Non riuscirei a trattenermi e ti bacerei davanti a tutti.

 

Ma che stai dic…” non riuscì a finire la frase che Inuyasha la prese e premette le labbra sul suo collo, passando poi a baciarle le guance colorite.

N-no! Inuya..Inuyasha! Se ci vede qualcuno? Fermati!” ma si rese conto che quel tipo non avrebbe mai obbedito ai suoi ordini. Si sciolse come neve al sole quando lui le mise una mano sotto la maglietta e le accarezzò la zona intorno all’ombelico, facendola fremere. Chiunque avrebbe potuto vederli in quel momento, ma sembrava che a nessuno dei due importasse.

Kagome era arrabbiata con Inuyasha. Ma con quel gesto, il litigio sembrava una cosa lontana e dimenticata.

Proprio quando il ragazzo si decise a baciarle le labbra, si udì un urlo maschile provenire dagli spogliatoi.

Kagome ebbe subito uno dei suoi brutti presentimenti.

 

“Vado a vedere” disse, e in un attimo fu nello spogliatoio maschile. Qualcuno era già accorso e la poca folla era posizionata intorno a un individuo. Kagome sbirciò tra i capelli di una ragazza e si accorse che si trattava di Sesshomaru che, dolorante, si stringeva la spalla destra.

 

Sesshomaru! Cos’è successo?” chiese facendosi largo e inginocchiandosi davanti a lui.

 

“Cos’è, la grande Kagome si accorge di me solo quando mi faccio male?” chiese sorridendo e poi tornando serio. Lei non lo ascoltò e gli scostò i capelli scoprendo le spalle: erano entrambe trapassate da due profondi tagli. Il sangue gli sporcava i capelli argentati e colava sulla canottiera bianca. Qualcuno gridò disgustato.

 

“Chiamate qualcuno, presto!” ordinò Kagome e subito qualcuno avvisò la professoressa Aruna, che arrivò di corsa a controllare la situazione. Mentre tutti erano agitati e in preda al panico, l’insegnante seppe mantenere la calma e, con le prime due magliette che le capitarono a tiro, fasciò le spalle di Sesshomaru, facendo un grosso nodo così da fermare il sangue.

 

“Vieni con me. Credo ci sia un’infermeria o qualcosa del genere qui dentro. Gli disse.

Lui obbedì senza opporsi.

 

“Aspetta! Come ti sei fatto quei tagli?” gli chiese Kagome prima che se ne andasse.

 

“Sono stato aggredito prima di entrare in doccia.”

 

“E chi era il tuo aggressore? L’hai visto in faccia?”

 

“Mi dispiace, ma no. Mi ha preso alla sprovvista.” Detto questo, lasciò la stanza, nella quale calò un silenzio di stupore e orrore.

 

§§§

 

Kagome? Sono Sango. Ti ricordi di me, vero?” una voce familiare le parlò.

 

“No. Chi sei?”

 

“…”

 

“Scherzavo. Da quanto tempo…Perdonami se non ti ho più richiamata, ma tu non hai nemmeno idea di cosa sta succedendo qui!” si scusò Kaggy.

 

“Neanche tu, credimi!”

 

Cosa è successo?” la ragazza si sedette con pazienza sul letto.

 

Miroku. Andato. Svanito. Morto.” Sembrava stesse singhiozzando.

 

“Morto??

 

“No, cioè…Mi ha lasciata. Mi tradiva.”

 

“Ahia”

 

“Con un suo amico.”

 

AmicO?” chiese Kagome incredula accentuando la O finale.

 

“Proprio.” Sango tirò su col naso.

 

“Mi spiace… se ti consola, io me la passo anche peggio. Senti qua…” e si mise a raccontarle quei primi giorni d’inferno a Parigi. Sango annuiva dopo ogni frase e iniziò ad essere seriamente preoccupata, soprattutto quando l’amica le parlò di quei messaggi che riceveva.

 

“Ehi scricciola…Non prendere sotto gamba queste minacce…Faresti meglio a stare attenta…

 

“Tranquilla, c’è Inuyasha con me, che…” ma subito si accorse di aver parlato troppo.

 

Inuyasha?? Sarebbe…il tuo professore di ballo??

 

“Ehm, sì, ma…”

 

“Ok, va bene. Niente domande, ok? So quanto posso essere rompiscatole! Beh, ora ti devo lasciare, che pago un sacco telefonando da qui. Stammi bene Kaggy e…fai attenzione.” La ammonì ancora l’amica. Poi si salutarono e riattaccarono.

Kagome stava decidendo se spegnere o no il cellulare, ma quando stava per farlo, un messaggio illuminò il display.

Sentì battere il cuore a mille quando lo aprì e lo lesse.

 

“Alle 11 e 5, 1 persona brucerà d’invidia.”

 

-Brucerà d’invidia? Non vorrà prendere la cosa sulla parola! Non può dar fuoco a qualcuno!- pensò immediatamente la ragazza. Guardò l’orologio: erano le undici meno un quarto.

 

§§§

 

Intanto, in Giappone sembrava che tutto fosse tranquillo. Almeno per Miroku e il suo nuovo compagno. Era anche quella una delle loro dolci uscite, pacifiche e senza disturbatori, ma…quest’ultimo punto era da rivedere.

Keisuke stava leccando uno dei suoi soliti gelati al pistacchio e Miroku gli chiese se potesse assaggiarlo, ma quando si attaccò alla pallina verdastra, una vocina squillante lo bloccò:

 

Maaamma! Due signori fanno sesso con lo stesso gelato!

Diamine, era la stessa bimbetta dei giardinetti! Ma che faceva, li seguiva?

Keisuke scoppiò a ridere.

La mamma della bambina non la degnò di uno sguardo e continuò a conversare col gelataio, come fosse abituata a quelle uscite della figlia.

Quando il moro vide che la piccola si era allontanata, diede un morso frettoloso al gelato e poi lo passò all’altro, che fece una smorfia infastidita.

 

“Che c’è? Solo perché ne ho mangiato un po’ più del solito?” chiese Miroku.

Ma non sembrava essere quello il motivo della faccia del biondo.

 

“Ti vergogni?” rispose con un’altra domanda.

 

“Di cosa?”

 

“Di me, idiota! Non è la prima volta che se qualcuno si avvicina, tu ti fai subito da parte, come se ti vergognassi di stare con uno come me. E non dire che non è vero, perché lo fai e lo sai bene.

Miroku stette zitto. Aveva ragione.

“A quanto pare ho fatto cilecca. Beh, sai che ti dico? Visto che rovino la tua ‘immagine’, vado a cercarmi qualche altro posto dove sentirmi meno umiliato.” Si alzò, incavolato nero, e gettò il gelato rimasto nel cestino. In gelateria tutti si erano zittiti e avevano osservato curiosi la scena, compreso Miroku, che non poteva credere a quello che stava succedendo: Keisuke si era arrabbiato di brutto, e succedeva poche, pochissime volte…No, non poteva assolutamente permettere che accadesse. Insomma..La faccia imbronciata e le sopracciglia aggrottate non gli donavano!

 

Keisuke, aspetta!”

Il biondo aveva già aperto la porta e fatto scattare i campanellini che segnalavano l’entrata e l’uscita di qualcuno, ma Miroku lo bloccò sulla soglia.

 

“Se vuoi iniziare con le tue scuse, io non ti ascolto…” disse subito Keisuke, ma l’altro lo interruppe.

 

“Non userò scuse. Per un verso hai ragione, per un altro no. E’ vero che io mi scosto spesso, ma non perché mi vergogno di te, ma perché ho un senso del pudore che…

 

“Eh! Ora se ne esce col senso del pudore! Se vuoi stare con me, supera il tuo ‘pudore’ o come lo chiami tu, perché io…” fu costretto a fermarsi.

-E va bene.- si era detto Miroku. –Se è questo che vuole, non mi costa nulla.-

Lo tirò a sé e premette le labbra sulle sue, baciandolo dolcemente, davanti alla gente. Keisuke si lasciò baciare e sorrise a fior di labbra, mentre i clienti li guardavano stupiti e disgustati e si accingevano a lasciare il bar.

Solo la bambina rimase ad osservarli e quando si staccarono, li guardò con i suoi occhi grandi.

“Signori. Voi vi amate tanto, vero?”

 

“Già.” Asserì Keisuke. “Siamo una bella coppia?”

 

“Sì, bellissima. La più bella del mondo!” sorrise e uscì raggiungendo la madre.

 

§§§

 

La prima cosa che fece Kagome fu di mostrare il nuovo messaggio ad Inuyasha. Lui lo lesse e sembrò pensarci un po’ prima di dire la sua.

 

“Vuole bruciare qualcuno, questo tizio?”

 

“E’ la stessa cosa che ho pensato anch’io…Ma può fare davvero una cosa del genere?” chiese la ragazza preoccupata.

 

“Questo lo scopriremo tra circa dieci minuti.” E le indicò l’orologio: undici meno cinque.

 

“Ma…cosa succederà? Come facciamo a sapere chi sarà ad essere aggredito? Non parla né di lune argentate, né d’altro. Non ha dato nessuna indicazione. Vuole farci correre per l’hotel come matti?” chiese ancora Kaggy guardando e riguardando l’orologio da polso.

 

“Non saprei…Anche se, in realtà, ho notato qualcosa di strano…” ammise Inuyasha rileggendo il contenuto del messaggio.

 

“Cosa? Qualunque indizio andrebbe bene.”

 

“Beh…dal messaggio precedente, ho notato che il tipo che scrive è uno abbastanza preciso. Quindi non abbrevia mai le parole, come spesso fate voi giovani. Fece una pausa. “Perciò mi sembra strano che quell’1 sia stato scritto in cifre e non in lettere.”

Kagome annuì, sicura che Inuyasha non si stesse sbagliando. Poi però le venne un dubbio.

 

“E questo cosa cambierebbe?”

 

“Mmm…qualcosa dovrebbe cambiare. Vuol dire che il mittente ha scritto di proposito quell’uno in cifre, forse per darci un indizio…Poi quell’orario così preciso…Perché proprio le undici e cinque?

 

“Pensa in fretta, per favore.” Intervenne Kaggy.

 

“Senti, qua sembra esserci un solo cervello funzionante e quello è il mio. Dammi tempo.” La rimproverò.

 

Ma non c’è tempo!”

 

“Il tempo…ma certo! Perché un orario così preciso? Perché quel numero in cifre? Quei tre numeri vicini…” stava iniziando a capire.

 

“Sì…vediamo…11,5,1.” Controllò Kagome.

 

“Ecco. Se per esempio prendiamo la lettera dell’alfabeto corrispondente ad ogni numero, forse…”

 

“Quindi…M,E,A…Mea? Ma non ha senso.”

 

“In effetti…Ma se proviamo a cambiare l’ordine delle lettere, può saltare fuori un anagramma.” Quando parlava in modo così colto, sembrava ancora più attraente del solito.

 

“Anagramma..giusto…A-m-em-a-ee-m-a…!!” e si fermò all’improvviso.

 

“Cos’è? Scoperto qualcosa?”

 

Ema! Ecco chi è l’obiettivo! La mia compagna di camera!”

 

“Sei sicura?” Inuyasha era indeciso.

 

“Ehi, sei tu che mi hai parlato di anagrammi e robe del genere, quindi se è sbagliato, darò la colpa a te.” E gli fece la linguaccia.

Mancavano tre minuti alle undici e cinque. E Kagome non aveva idea di dove fosse la sua compagna. In camera non c’era, aveva guardato prima…Forse avrebbe dovuto guardare in sala prove, ma quella mattina le aveva detto che non si sarebbe allenata.

Dove poteva essere?

 

“Muoviamoci. Cerchiamola dappertutto. Io guardo su questo piano.” Decise il ragazzo.

 

“D’accordo, io vado sopra.” Concluse l’altra e si mise a salire le scale velocemente. Quanto mancava? Un minuto scarso? Ah, non ce l’avrebbe mai fatta!

Se solo l’avesse conosciuta meglio…a quest’ora saprebbe dove trovarla…

Poi un lampo di genio la colse. Quando si erano incontrate la prima volta, Ema era stata chiusa in bagno quasi tutto il giorno e a quanto ne sapeva lei, quella era il posto in cui amava rifugiarsi.

Con fare deciso, si diresse verso i bagni e, prima che potesse intrufolarsi, le entrò nelle narici un odore molto sgradevole: un orrendo odore di capelli. Capelli bruciati.

Tappandosi il naso, entrò affannata nel bagno e vide tutti i cubicoli aperti, fuorché uno, da cui usciva una leggera nuvola di fumo. Si guardò in fretta l’orologio: le undici e dieci!

Si maledisse a bassa voce.

Per fortuna il cubicolo non era chiuso a chiave e bastò spingere la porta per vedere un’Ema seduta sul water, con la testa ciondolante di lato e i capelli che ardevano emanando un odore insopportabile.

 

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Eccomi qua! (mille asce mi si avventano contro) (ç___ç Che v’ho fatto di male? Vi regalo così tante emozioni con le mie storie U__U) (cos’è oggi sei in vena di manie di protagonismo?_nd_inu) (Ehm ehm, senti chi parla_nd_me borbottando a denti stretti) (Pardon?_nd_inu) (Come non detto. Sordo come sempre T__T)

Che bellino, le recensioni aumentano, sono contenta che ci sia qualcuno che segue ancora la mia ff! Vi ringrazio di cuore ^^.

KryPotterCullen: Muahah, è la mia specialità lasciare i lettori in attesa (ç___ç). Purtroppo il Sesshomaru non è ancora crepato, ma devo ingegnarmi a farlo fuori (O___o??? _nd_Sessh) E peccato che tu non sappia il giapponese…cioè…saresti la mia prima fan che mi prega in un’altra lingua affinchè io aggiorni, buahaha ^^.

Fra007: Uhmm in realtà a me piace di più l’Inuyasha bambinone e BAKA (Pardon?_nd_inu) (Oggi è francese..vabbè..), però i personaggi sono tutti OOC, perciò…boh ho cambiato tutto quanto ^^’ Io rompo tutti gli schemi! Yes, I can! XD

Nimi_chan: wow in un giorno solo?? Che razzo! Altro che superman, qui si parla di MIE lettrici (ok, manie di protagonismo T_T) Grazie seguimi ^^

Robylee: Yee! Tutti allegramente con la faccia spiaccicata al pc :D Sperò ti si sia attaccata anche per questo capitolo ^^. Bacio.

Fmi89: Tu mi segui sempre e lasci sempre un commento..ti ringrazioo!!

Bellatrix_Indomita: ciao carissima (niente Honey stavolta ^^) Grazie per i complimenti e…AUGURI!!! Questo capitolo è il mio regalo di compleanno! (cioè…proprio sa sballo…T_T _nd_inu) (I miei capitoli sono come oro per lei, capito?? U__U) (Bah, povera Silvia.._nd_inu). Ci sentiamo bella!

 

Alla prossima!

 

Mirokia

 

Ah, stavo per scordarmi…non aggiornerò fino alla fine delle vacanze estive…ovvero…piu’ o meno fino agli inizi di settembre…perdonatemi, ma, sapete…anche le scrittrici in voga come me vanno in vacanza (protagonismo……_nd_inu)

A presto ^x^

   
 
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