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Autore: _SlytherinPrincess_    05/01/2018    0 recensioni
"Ma ascoltami bene.
La più amabile e bella delle tue discendenti perirà dopo il compimento della maggiore età.
Solo cento volte si sveglierà e altre cento vedrà il sole tramontare.
A meno che il fiore non diventi parte di una costellazione."

E voi cosa fareste se scopriste di essere state maledette da una vecchia megera anni prima della vostra nascita? Precisamente durante l’ultima battaglia della Seconda Guerra Magica.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Dominique Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Personaggi Principali

Rosaline Minerva Weasley

Rosaline Minerva Weasley

Scorpius Hyperion Malfoy

Scorpius Hyperion Malfoy

Albus Severus Potter

Albus Severus Potter

Dominique Gabrielle Weasley

Dominique Gabrielle Weasley

Dylan Perseus Zabini

Dylan Perseus Zabini

Thalia Selene Nott

Thalia Selene Nott

****************************

"Ma ascoltami bene.

La più amabile e bella delle tue discendenti perirà dopo il compimento della maggiore età.

Solo cento volte si sveglierà e altre cento vedrà il sole tramontare.

A meno che il fiore non diventi parte di una costellazione." disse la strega poco prima di lasciarsi morire, trasportata dal vento che fischiava feroce.

 

 

 

Era una fredda mattina di Novembre quando, dopo ore di attesa, nacque una bambina dai folti capelli rossi e i tratti delicati.

Una spruzzata di lentiggini le adornava il piccolo viso angelico e il nasino alla francese rendeva armoniosi tutti i lineamenti.

Ma il momento in cui tutti rimasero veramente colpiti dalla bellezza strabiliante di quella piccola creatura fu quando quest'ultima aprì finalmente gli occhi.

Due pozzi azzurri e limpidi, talmente profondi da risultare quasi infiniti, scrutavano il mondo incuriositi e vispi.

Era la perfetta copia della madre, ma aveva ereditato gli stessi colori del padre.

 

"Miseriaccia, Mione. È meravigliosa." constatò Ronald Weasley non appena la bambina fissò le pupille nelle sue. 

Ginevra e Harry non potevano che trovarsi d'accordo con il rosso e persino il piccolo Teddy pensò che fosse bellissima.

 

"Come la volete chiamare?"

chiese l'infermiera che sostava al fianco della castana, quest'ultima stesa sul letto con in braccio la sua bambina.

"Scegli tu, tesoro." annuì Ron, lanciando uno sguardo orgoglioso e fiducioso dalla moglie, che sorrise commossa prima di prendere parola.

"Rosaline Minerva Weasley. Si chiama Rose."

 

 

 

Alla prematura età di soli sette anni Rose era riuscita a constatare che fare di cognome Weasley le avrebbe potuto portare dei grandi vantaggi. E altrettanto grandi disagi.

Primo tra tutti la perenne invadenza di tutti i suoi famigliari, compresa sua cugina Lilian di soli cinque anni.

A quei tempi non le sembrava poi così grave avere delle persone che si preoccupano molto per te, ma adesso che Rose era al settimo anno di Hogwarts non poteva fare a meno di detestare il loro essere maledettamente impiccioni.

 

"Rosie, ricordati di scriverci. Rose. Mi stai ascoltando?" 

Hermione Granger in Weasley, nonostante non avesse più vent'anni, era una donna affascinante e dalla postura composta. Con i boccoli dorati che le ricadevano sulle spalle e le iridi del medesimo colore.

 

"Si, mamma. Ti sto ascoltando." 

"Per Merlino, Rosaline. Smetti di sfilacciare la cravatta, te ne ho comprate otto solo l'anno scorso. Non posso spenderci il patrimonio." replicò quasi disperata la donna, dimenticandosi del discorso precedente e togliendole dalle mani la cravatta verde e argento.

La ragazza infatti, avendo un carattere completamente diverso da quello dei genitori, era stata smistata tra le serpi per la sua astuzia e ambizione.

 

"Hai ragione, scusami. Sono solo nervosa per il mio ultimo anno. I M.A.G.O. e tutte queste cose qui, ho paura di fallire e deluderti."

confessò alla madre, con la quale aveva un rapporto più unico che raro.

"Sono sicura che te la caverai benissimo. Adesso testa alta e sguardo fiero, sei intelligente e bellissima." le sorrise Hermione, abbracciandola dolcemente e sussurrandole parole di conforto all'orecchio.

Nei suoi occhi si poteva notare l'orgoglio che provava per quella che era la sua bambina.

 

"Grazie, mamma." 

"Ciao, zia." una voce molto familiare la costrinse a voltare lo sguardo dietro di se, dove quattro figure si stavano avvicinando alla sua famiglia.

Il ragazzo che aveva appena salutato sua madre le mandò un bacio volante, al quale lei rispose con una linguaccia.

"Ciao, Albus. Fatti vedere. Guardati, sei sempre più bello.” Hermione strapazzò il povero nipote per poi abbracciare anche Lily Luna, che se ne stava indifferente dietro le spalle del fratello.

 

Certo che era una tipa socievole sua cugina.

La voce della madre strappò Rose dai suoi pensieri e la costrinse a prestarle di nuovo attenzione.

“Ragazzi, credo sia ora di andare. Il treno sta per partire." sorrise nuovamente la donna, per poi congedare con un'abbraccio sua figlia e suo nipote.

I due ragazzi salutarono frettolosamente il resto dei parenti e salirono a bordo dell'Hogwarts Express.

Vagarono per i vari scompartimenti al fine di riabbracciare tutti i cugini: da quello dei Grifondoro del quinto anno, dove erano stanziati Hugo, Lily e Louis, per poi passare da Lucy e Roxanne e infine presero posto nel loro.

"Per Salazar, Nique. Quanti litri di profumo hai usato stamattina?" chiese scherzosamente Rose alla cugina bionda, la sua preferita tra tutte.

"Non dare la colpa a me. Quando sono entrata c'era una puzza infernale e Scorpius era tranquillamente seduto su un divanetto insieme a Dylan." replicò la bionda con un sorrisetto divertito, giocando a scarica barile con i due che momentaneamente non erano presenti.

 

"Adesso capisco tutto. È sicuramente colpa di Scorp." annuì Rosaline.

"Come hai detto, Rosellina?

E con te, Dom, faccio i conti dopo." la sorprese il suddetto ragazzo.

Scorpius Malfoy, cacciatore della squadra di Quidditch di Serpeverde, raggiungeva ampiamente il metro e novanta di altezza e i suoi capelli argentei erano in perfetta armonia con gli occhi grigi.

Ammettiamolo, era un gran bel pezzo di ragazzo. Con quell'aria da bello e dannato e la schiera di ragazze che gli sbavava dietro.

Poche però erano le ragazze che potevano vantare una qualche influenza su di lui, seppur minima. Poteva sembrare freddo e scorbutico -e in effetti lo era spesso, molto spesso- ma aveva un forte legame con Rosie, Dom e Lia.

"Questo e altro per il mio adorato Scorpiuccio." lo prese in giro la rossa, nascondendosi immediatamente dietro la schiena di Albus.

"Sei nei guai, Rosaline." la avvisò il biondo con voce cantilenante, rincorrendola e facendole il solletico sui fianchi.

 

I due si erano conosciuti esattamente sette anni prima, proprio in quello stesso scompartimento del treno, e da lì in poi si erano aggiunti anche Dylan Zabini e Thalia Nott.

Una volta che si furono calmati Rose salutò Dyl e Lia per poi sedersi comodamente e cominciare a parlare del più e del meno con i suoi amici.

Quello sarebbe stato un anno fantastico, tra poche settimane sarebbe anche diventata maggiorenne. Niente avrebbe potuto rovinarlo.

   
 
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