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Autore: Padfootblack    06/01/2018    2 recensioni
E se Alex avesse intrapreso una relazione con una collega musicista? E se non fosse tutto così idilliaco?
Raccolta di song fic!
Dal testo:
Probabilmente si accorse del mio sguardo, perché si girò e sorrise imbarazzata, muovendo la mano come a salutarmi. Non riuscii a muovere un muscolo, aveva uno sguardo splendido. Era come se potesse leggermi dentro e mi persi in quel paradiso verde azzurro, fin quando non si voltò di nuovo verso gli altri. E la magia scomparve, ritornai nel backstage del club, attorniato da luci stroboscopiche e ombre penetranti, proprio mentre loro salivano sul palco.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Dream Synopsis – Alex

Well we were kissing
It was secret
We'd had to sneak beyond the kitchen
Both well aware that there'd be trouble
If the manager should find us
You'd got a leaning tower of pint pots in your hand
You can carry much more than I can

Sarei rimasto ore a fissare la maniera in cui le sue labbra formavano un sorriso quando notava che la stavo guardando. Avrei voluto che una fotografia fosse capace di racchiudere il momento nel quale i suoi occhi si illuminavano e il mondo esterno spariva, perché sapevamo di esserci trovati. La presi per mano e la portai in cucina, chiudendo la porta. Mi guardava curiosa mentre le sue mani giocavano coi miei capelli: “Grazie per l’aiuto, Turner”

“Sono imbranato e leggermente brillo, non sarei riuscito a portare neanche due di quei bicchieroni enormi”

“Ho notato”ridacchiò e le nostre labbra si incontrarono. Dovevamo ancora nasconderci per non farci beccare da Rick. Le sue parole risuonarono nella mia mente: Mai iniziare una storia d’amore con un cantante di una band che fa parte della tua stessa etichetta, ci porterete soltanto guai”. Ops. Ma come si poteva resistere ad Amy Brown? Mi sembrava che fosse passato così tanto tempo da quando l’avevo tenuta fra le mie braccia l’ultima volta. Eppure stavamo insieme da un paio di mesi, come mai la sentivo così lontana?

And a wicked gale came howling up through
Sheffield City Centre
There was palm tree debris everywhere and a Roman Colosseum
Isn't it boring when I talk about my dreams

Quando aprii gli occhi non ero più nella cucina di Matt, ma nel centro di Sheffield, nel mezzo di una burrasca. Amy alzò lo sguardo, sapevo che aveva paura dei temporali, ma scoppiò a ridere: “Al?”

“Sì?”chiesi perso nella sua risata.

“Stai facendo nevicare”

“Non sono io”

“Oh sì che sei tu”. Cosa voleva dire? Non era colpa mia se nevicava. Ma dov’erano i nostri cappotti? E perché eravamo fuori con questo tempo? A quanto pare non ero brillo, ma molto ubriaco. La strinsi a me e la baciai, non mi interessava dove eravamo né che cosa ci aveva portati qui, avevo bisogno di sentirla vivida fra le mie braccia. Il freddo smise di pungere sulle nostre braccia nude e un vento caldo ci raggiunse. Sheffield era davvero strana stasera. Soprattutto perché c’era un Colosseo, o meglio il Colosseo, davanti a noi ed eravamo vestiti con abiti da cerimonia. Ah adesso ricordavo, Matt e B si erano appena sposati.

“Ti ho tenuto a bada, testimone”sussurrò Amy.

“Quel vestito ti stava davvero bene”

“E tu eri ubriaco”mi rinfacciò divertita. Possibile che fossimo andati insieme al matrimonio? Ricordavo di aver provato una sensazione di disagio quando Matt mi aveva detto chi era invitato … una voce lontana mormorò qualcosa, ma non riuscivo a comprendere chi fosse a parlare e cosa dicesse. Quel suono fece spegnere il sorriso di Amy, che abbandonò le braccia sul busto.

È stato bellissimo” ripeteva la voce acuta. Amy abbassò la testa, d’un tratto era triste ed era come se potessi vedere dentro di lei, percepire tutta la sua tristezza.

Quando mi sposerò, sarà al Colosseo”. Taylor. Ma cosa ci faceva lei qui? Amy indietreggiò e fu inutile tentare di correre fino a lei o allungare una mano per afferrare la sua, perché sparì in mezzo all’oceano.

I’m in a building and I notice
That I’m surrounded by the ocean
I get a feeling, I start running
I never really know why I am running
till I get caught

Ero circondato dall’oceano in tempesta, dovevo scappare se volevo salvarmi la vita. Cosa mi stava succedendo? Perché continuavo a nuotare ma la riva non si avvicinava? Nuotavo all’indietro … stavo nuotando all’indietro nonostante tutte le mie forze mi spingessero avanti. Il mare era burrascoso, il mio corpo lento mi evitava di riuscire a prendere lunghe boccate d’aria. Le onde mi coprivano a intervalli regolari, l’acqua salata mi bruciava i polmoni. Ero impaurito, qualcosa mi stava venendo a prendere, qualcosa mi trascinava verso l’alto ed io riuscivo solo a muovere un arto alla volta, lentamente, nonostante il mio cervello mi comandasse di nuotare velocemente. Fui preso alla vita da qualcosa e tirato fuori dal pericolo. Ero zuppo, fradicio, ma chi mi aveva salvato? Mi voltai per scoprire il nome del mio salvatore, ma fui scaraventato su una strada.

And the snow was falling thick and fast
We were bombing down Los Feliz
It was you and me and Miles Kane

Mi alzai sempre zuppo ed emaciato, che cosa avevo preso stasera per ridurmi in questo stato? Amy e Miles mi guardavano ridendo e indicandomi.

“Cosa avete da ridere?”chiesi avvicinandomi. Ma Amy non aveva più i capelli corti e tinti di qualsiasi colore avesse adesso, aveva la frangetta e i capelli lunghi fino alle spalle. Era la mia Amy, la ragazzina felice e ottimista. E Miles non aveva i capelli a spazzola, ma un ciuffo lungo.

“Dove sei stato?”mi chiese Amy venendomi incontro: “Guardati, sei tutto bagnato ...”. Indossava la maglietta con la copertina del nostro primo album e la felpa di Miles. Ma certo, lui gliela aveva prestata perché faceva troppo freddo.

“Amy”sussurrai spaventato, ero tornato indietro nel tempo? E che cosa avrebbe pensato la vecchia Amy dei miei baffi e dei miei capelli lunghi? E dei miei smoking? Oh, di sicuro li avrebbe odiati. Ma quando mi osservai, notai i miei vecchi jeans e un maglione nero. Allora ero tornato davvero indietro nel tempo.

“Che ti prende?”chiese appoggiandomi una mano sulla guancia: “Hai uno sguardo ...”. Le sue mani corsero subito ai miei capelli e potei sentire fra le sue dita che erano corti. Per un attimo fui preso dalla paura e mi chiesi come sarei potuto tornare avanti, alla mia vita. Gli anni delle birre nei pub di Sheffield erano finiti. Eppure non ero a Sheffield adesso, ma a Los Feliz, a Los Angeles. Proprio davanti casa mia.

“Al?”mi chiamò delicatamente Amy e sobbalzai: “Io …”. Io cosa? Ero finito nel passato? Poggiai le mani sulle sue spalle, come per accertarmi che fosse davvero lì davanti a me. Sì, era vera e mi sorrideva: “Hai bevuto?”

“No”scossi la testa, ma in realtà non ricordavo.

“Io e Miles stavamo pensando di prenotare i biglietti per i Black Sabbath sabato prossimo”. Annuivo confuso, Miles era seduto sul portico e mi diceva che dovevo riprendermi, che dovevo smetterla di pensare ad Amy, ma lei rispose con uno sbuffo: “Miles fa il simpaticone oggi”

“Davvero, basta, Al, sono passati anni!”. Anni? Avevamo appena iniziato …

“Lascialo stare, lui si diverte così”disse Amy in tono noncurante. Fu quando mi prese le mani che capii che ero davvero lì, davanti a lei, e che il mio cuore non aveva smesso di battere come un pazzo. Il suo sorriso poteva ancora tranquillizzarmi e farmi sentire in un mondo protetto. Non avevo più paura del futuro ora che avevo lei davanti a me.

Isn't it ugly when I talk about my
Visions of the past and possible future
Shoot through my mind and I can't let go
Inseparable opposing images
When can you come back again?

E tutto d’un tratto eravamo nella casa, io ed Amy. Lei, seduta sul tavolo della cucina, stava elencando varie canzoni. I capelli erano corti e tinti di turchese e le stavano benissimo. Indossava soltanto una mia camicia e degli occhiali rotondi.

“Quindi secondo te non sono troppe 17 tracce? Non vorrei sforare, è il nostro settimo album, dobbiamo fare le cose per bene!”. Settimo? Ma avevamo appena scritto il primo … mi osservai nello specchio dell’entrata e notai che avevo barba e capelli lunghi. Il mio smoking grigio strideva con il ricordo di pochi secondi fa, quando ero ancora il giovane sheffieldiano in jeans e maglione.

“Terra chiama Alex!”scherzò Amy dalla cucina.

“Hai detto settimo album?”le chiesi confuso entrando nella stanza. Mi osservò stupita: “Sì, babbeo, ti devo ricordare che voi vi siete presi una pausa enorme dopo AM? Noi Supernova in quegli anni abbiamo sfornato un altro album”

“Quindi io ...”

“Devi andare in studio, Matt ti aspetta”. C’era qualcosa di cui mi ero dimenticato ed ero sicuro che se ci avessi pensato bene avrei capito, ma un luccichio nel dito di Amy mi immobilizzò. Mi passò una tazza di caffè: “Tieni. Spero che ti serva a ricordare almeno in che anno siamo”

“Ci siamo sposati”risposi osservando la fede al suo dito.

“Eh già, mi dispiace ma non credo tu possa tornare indietro. Cioè, potresti, con un avvocato divorzista, ma ci siamo appena sposati!”. L’avevo sposata e niente mi sembrava sbagliato: né la lotta contro il manager, né il maglione che usavo da giovane, né l’oceano. Perché la storia con Amy era proprio come un oceano in tempesta, avevamo superato molte difficoltà, ma eravamo insieme. Eravamo sempre stati insieme. Eppure c’era ancora qualcosa che pulsava nella mia mente, qualcosa di cui mi sarei dovuto ricordare. Amy lasciò perdere la tazza e l’elenco delle canzoni e si mise di fronte a me, le sue dita delicate sul mio collo mi fecero venire i brividi: “Tanti auguri, piccolo grande Al”. Era il mio compleanno e non desideravo nessun tipo di regalo se non passare anche solo dieci minuti con lei.

“Non sai quanto vorrei stare qui, ma credo che sia arrivato il momento”sussurrò.

“Il momento?”. Rise divertita: “Già. Apri gli occhi”. Ma li avevo aperti, la stavo guardando proprio in questo momento ed era bellissima. Si alzò in punta di piedi e mi stampò un bacio sulle labbra, leggero, veloce, freddo.

It must be a torture when I talk about my dreams

Spalancai gli occhi, il cuore che batteva a mille. Fuori dalla finestra le prime luci dell’alba rischiaravano il paesaggio di Los Angeles ed entravano prepotenti nella camera da letto. Respiravo affannato, era uno dei peggiori e migliori incubi che avessi mai avuto. Che Amy fossa venuta a svegliarmi? Ma non la vedevo. Notai una figura sdraiata accanto a me, stava ancora dormendo. Quando mi avvicinai per osservarle meglio il volto, il mondo intero mi crollò addosso. Taylor. Ecco cosa pulsava nella testa mentre sognavo, ecco cosa mi ricordava di tornare alla realtà. Mi alzai con calma e scesi a farmi un caffè. Lentamente, come dopo ogni sogno traumatico, la mia vita mi apparve davanti agli occhi. Stavo con Taylor a Los Angeles, era da più di un anno che non sentivo Amy, dal matrimonio di Matt e B, e stavo lavorando al nuovo album dei Puppets. Pian piano il caffè mi aiutò ad uscire dal limbo fra sogno e realtà e a riprendere le redini della mia vita, proprio mentre Tay scendeva le scale e si gettava su di me. 

   
 
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