Bellatrix
Lestrange era
una potente sostenitrice dell’Oscuro Signore e, come se non
bastasse, era
sempre a conoscenza dei piani del suo signore. Non passavano giorni in
cui
Bellatrix non si vedesse con quest’uomo e non si confidasse
con lui. Suo marito
Rodolphus poteva essere sacrificato, il suo matrimonio non era altro
che il
suggello di quello che pensava, i maghi dovevano dominare il mondo e
l’unico
modo per perseguire questo ideale era aggrapparsi all’unico
uomo che non si
nascondeva di fronte al perbenismo dello Statuto di Segretezza. Lord
Voldemort
la accolse tra le sue file soltanto dopo questo matrimonio avvenuto con
un mago
purosangue e già dedito alla causa, Bellatrix lo
scoprì soltanto dopo il
matrimonio e non si sentì mai così felice nella
sua vita; l’arrivo delle
sorelle, il “Si” pronunciato di fronte a Rodolphus
il giorno delle sue nozze,
la lettera che l’ammetteva alla Scuola di Magia e Stregoneria
di Hogwarts e lo
smistamento nella casa dove la sua famiglia aveva sempre trovato posto
nella
storia, la casa di Salazar Serpeverde.
Bellatrix
passeggiava
noncurante dei passanti babbani in Charring Cross Road. Ignorava gli
sguardi
torvi dei babbani per l’abito inconsueto a Londra per il mese
di Luglio, era
stato il luglio più caldo che gli storici della
città ricordassero. Se avesse
potuto, avrebbe uscito immediatamente la sua bacchetta per
sottometterli tutti,
erano uomini non dotati quelli che gli passavano accanto, esseri
insignificanti
per il mondo magico e per chi la pensava come lei. Imboccò
una parallela di
Charring Cross Road ed entrò nell’atrio di un
condominio babbano. Investì il
portiere che vigilava sull’ingresso e lo uccise dopo che si
era lamentato del
suo ingresso in quanto non conosceva la donna. Salì sul
tetto del condominio e
si smaterializzò per raggiungere una foresta dove si era
data appuntamento con
l’Oscuro Signore. Non era la prima volta che i due si
vedevano lì, di fronte ad
un capanno che Voldemort usava nel suo peregrinare in Romania subito
dopo aver
lasciato il lavoro nel negozio di Sinister in Diagon Alley.
Guardò il sole e si
accorse che era arrivata in anticipo. I suoi pensieri allora iniziavano
a
fantasticare su quello che sarebbe successo dopo che il suo Signore
avesse
ucciso il bambino Potter e avesse preso da lì a pochi giorni
il controllo sul
Ministero. Immaginava già la resistenza che, sicuramente,
Albus Silente avrebbe
alzato contro i mangiamorte e su quanto sarebbe stato facile spazzarla
via. Rivolse
il suo sguardo di nuovo al cielo, si accorse che il sole aveva
già superato la
sua posizione rispetto all’ora in cui i due dovevano vedersi
e la
preoccupazione invase Bella. L’Oscuro Signore non aveva mai
tardato
all’appuntamento, questo suo ritardo mise qualche
preoccupazione di troppo
nella mente della giovane donna finchè decise di entrare nel
capanno e di
aspettare all’interno l’arrivo di Lord Voldemort.
Il capanno all’interno
ospitava soltanto un piccolo tavolo con un paio di sedie disposte
l’una di
fronte all’altra, una tegliera, un camino ad angolo e una
brandina babbana.
Bella si distese sulla brandina e si addormentò dopo gli
sforzi fatti in
giornata, anche per una strega dotata come lei andare su e
giù per
l’Inghilterra e avvisare i mangiamorte
dell’imminente attacco al Ministero era
stato faticoso.
In
sogno Bellatrix non
vide altro che Voldemort seduto sulla sedia del Ministro, attorniato
dai suoi
mangiamorte che festeggiava la vittoria e il suo dominio sul mondo
magico.
Immaginava anche le direttive dell’uccisione dei babbani e di
tutti quelli che
si sarebbero opposti al nuovo regime, un regime fatto di maghi che
sovrastano i
babbani con la forza e la magia.
Si
svegliò nel cuore
della notte e capì che il suo signore non era neanche
passato da lì. Che si
fosse dimenticato di lei? Le possibilità che la missione
fallisse erano nulle,
Minus era stato molto chiaro sul luogo e su cosa proteggeva i Potter,
il codardo
non avrebbe mai fatto dietro front di fronte alla morte che
l’Oscuro Signore
gli avrebbe riservato appena lo avesse scovato. Si decise allora di
andare da
Narcissa, la sorella anche lei sostenitrice dell’Oscuro
Signore insieme a suo
marito Lucius Malfoy che si era guadagnato le grazie di Lord Voldemort
grazie
alle importanti informazioni che faceva trapelare dal Ministero.
Si
smaterializzò e
raggiunse immediatamente Villa Malfoy. Il cancello della Villa era
spalancato e
questo mise in Bellatrix un non so che di allegria. Il cancello aperto
e non
sorvegliato significa che il suo Lord aveva vinto la battaglia e che
non
avevano più bisogno di nascondersi. Percorse a passo svelto,
ma con grazia, il
viale che attraversava il giardino dei Malfoy e si diresse al portone
di’ingresso.
Tintinnò con la bacchetta sul portone ed esso immediatamente
si spalancò.
Tantissimi mangiamorte erano nel corridoio che divideva la cucina dal
salone
dove si tenevano tutte le loro riunioni, Bellatrix li
incenerì tutti con lo
sguardo al suo ingresso e varcata la soglia del salotto vide sua
sorella
piangente su una delle sedie poste vicino al lungo tavolo di legno.
“Spostatevi,
devo
passare. Cosa è preso a mia sorella?”,
intonò Bellatrix facendosi largo tramite
i numerosi mangiamorte seduti al tavolo. Alzò il mento di
Narcissa in modo
che potesse guardarla negli occhi,
appena vide che la sorella piangeva si girò immediatamente
verso i suoi
compagni e li ammonì: “Ditemi un po’,
chi ha fatto piangere mia sorella? Chi si
è permesso di farle del male? Appena prendo il responsabile
Narcissa gli farò
vedere chi è che comanda qui.” Mentre parlava in
questo modo, suo marito
Rodolphus si alzò dal tavolo, si schiarì la voce
e parlò: “L’Oscuro Signore è
caduto Bellatrix, il nostro piano di governare il mondo magico svanisce
stanotte. Nessuno sa dove si trova, Fenrir e i suoi amici stanno
perlustrando i
dintorni di Godric’s Hollow ma fino a questo momento nessuno
di loro è tornato
per dirci di aver ritrovato il nostro Signore. Lucius è al
Ministero, il
Ministro in persona lo sta interrogando di fronte all’intero
Wizengamot
perché accusato
di essere un mangiamorte
e per essere a conoscenza dei piani di Colui che non deve essere
nominato.”
Appresa
questa notizia,
molti mangiamorte iniziarono ad uscire dalla Villa e si
smaterializzarono
appena ebbero superato il cancello, a decine scappavano come se il
Signore
Oscuro stesso li stesse inseguendo e con la paura che la sorte di
Lucius
potesse toccare a loro. Tantissimi mangiamorte si trovavano
già ad Azkaban per
essere sospettati di omicidi contro babbani o per aver violato lo
Statuto di
Segretezza.
Bellatrix
guardò inerme
quella scena, non poteva ancora credere che tutto quello che il marito
diceva fosse
vero. Ecco perché il mio Signore non si è
presentato, ripeteva tra se e se,
sono stata una sciocca ad addormentarmi nel capanno in attesa che lui
arrivasse, ecco cosa si prova ad abbassare la guardia per una volta e
non
prendere iniziativa. Pensando questo si schiarì la voce e
decise che questo era
il suo momento per agire, doveva sapere che fine avesse fatto Voldemort.
“Non
preoccuparti
Narcissa, a Lucius penseremo appena avrò risolto questa
faccenda. So chi può
rivelarmi cosa è accaduto a Godric’s Hollow questa
notte, assaggeranno la mia
bacchetta finchè non parleranno e mi diranno cosa
è accaduto al nostro Signore.
Rodolphus, non fare smettere la ricerca di Fenrir e dei suoi amici;
qualcosa
deve saltare fuori prima che sorga il sole perché in quel
caso agire nell’ombra
sarà difficile. Vado adesso.”
Bellatrix
si avvolse
nel mantello da viaggio e uscì dall’abitazione con
gli occhi che le bruciavano
di rabbia. Aveva avuto da tempo la notizia che i Paciock erano molto
vicini ad
Albus Silente e all’organizzazione segreta che li
contrastava, l’Ordine della
Fenice. Appena fuori dal cancello si smaterializzò e
arrivò sulla cima di una
collina di fronte ad una casa abitata da maghi. Vide la donna che
giocava con
la bacchetta insieme al figlio piccolo e al padre che non smetteva di
tenere lo
sguardo inquieto fisso sulla finestra. Appena vide la donna avvolta nel
mantello, il suo cuore iniziò a battere velocemente e
immediatamente gridò alla
moglie di nascondersi in casa insieme al bambino. La scena
eccitò e non poco
Bellatrix che già immaginava alla maledizione cruciatus e
agli effetti che
avrebbe provocato su Frank e Alice Paciock. Il loro bambino doveva
sopravvivere, era un purosangue e doveva ricordarsi di cosa significava
opporsi
ai mangiamorte e al potere di Lord Voldemort.