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Autore: Albus Silente 92    06/01/2018    1 recensioni
Cosa accadeva ai personaggi di HP mentre l'Oscuro Signore era caduto per mano del Ragazzo che è Sopravvissuto?
Spinto da questa sete di sapere e dalla consapevolezza che alcuni personaggi hanno delle storie ben definite come le azioni che compiono, ho deciso di immaginare cosa facessero Malocchio Moody, Tonks, Minerva McGranitt e altri poco prima che Lord Voldemort venisse ucciso.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alastor Moody, Albus Silente, Bellatrix Lestrange, Igor Karkaroff
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Bellatrix Lestrange era una potente sostenitrice dell’Oscuro Signore e, come se non bastasse, era sempre a conoscenza dei piani del suo signore. Non passavano giorni in cui Bellatrix non si vedesse con quest’uomo e non si confidasse con lui. Suo marito Rodolphus poteva essere sacrificato, il suo matrimonio non era altro che il suggello di quello che pensava, i maghi dovevano dominare il mondo e l’unico modo per perseguire questo ideale era aggrapparsi all’unico uomo che non si nascondeva di fronte al perbenismo dello Statuto di Segretezza. Lord Voldemort la accolse tra le sue file soltanto dopo questo matrimonio avvenuto con un mago purosangue e già dedito alla causa, Bellatrix lo scoprì soltanto dopo il matrimonio e non si sentì mai così felice nella sua vita; l’arrivo delle sorelle, il “Si” pronunciato di fronte a Rodolphus il giorno delle sue nozze, la lettera che l’ammetteva alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e lo smistamento nella casa dove la sua famiglia aveva sempre trovato posto nella storia, la casa di Salazar Serpeverde.

Bellatrix passeggiava noncurante dei passanti babbani in Charring Cross Road. Ignorava gli sguardi torvi dei babbani per l’abito inconsueto a Londra per il mese di Luglio, era stato il luglio più caldo che gli storici della città ricordassero. Se avesse potuto, avrebbe uscito immediatamente la sua bacchetta per sottometterli tutti, erano uomini non dotati quelli che gli passavano accanto, esseri insignificanti per il mondo magico e per chi la pensava come lei. Imboccò una parallela di Charring Cross Road ed entrò nell’atrio di un condominio babbano. Investì il portiere che vigilava sull’ingresso e lo uccise dopo che si era lamentato del suo ingresso in quanto non conosceva la donna. Salì sul tetto del condominio e si smaterializzò per raggiungere una foresta dove si era data appuntamento con l’Oscuro Signore. Non era la prima volta che i due si vedevano lì, di fronte ad un capanno che Voldemort usava nel suo peregrinare in Romania subito dopo aver lasciato il lavoro nel negozio di Sinister in Diagon Alley. Guardò il sole e si accorse che era arrivata in anticipo. I suoi pensieri allora iniziavano a fantasticare su quello che sarebbe successo dopo che il suo Signore avesse ucciso il bambino Potter e avesse preso da lì a pochi giorni il controllo sul Ministero. Immaginava già la resistenza che, sicuramente, Albus Silente avrebbe alzato contro i mangiamorte e su quanto sarebbe stato facile spazzarla via. Rivolse il suo sguardo di nuovo al cielo, si accorse che il sole aveva già superato la sua posizione rispetto all’ora in cui i due dovevano vedersi e la preoccupazione invase Bella. L’Oscuro Signore non aveva mai tardato all’appuntamento, questo suo ritardo mise qualche preoccupazione di troppo nella mente della giovane donna finchè decise di entrare nel capanno e di aspettare all’interno l’arrivo di Lord Voldemort. Il capanno all’interno ospitava soltanto un piccolo tavolo con un paio di sedie disposte l’una di fronte all’altra, una tegliera, un camino ad angolo e una brandina babbana. Bella si distese sulla brandina e si addormentò dopo gli sforzi fatti in giornata, anche per una strega dotata come lei andare su e giù per l’Inghilterra e avvisare i mangiamorte dell’imminente attacco al Ministero era stato faticoso.

In sogno Bellatrix non vide altro che Voldemort seduto sulla sedia del Ministro, attorniato dai suoi mangiamorte che festeggiava la vittoria e il suo dominio sul mondo magico. Immaginava anche le direttive dell’uccisione dei babbani e di tutti quelli che si sarebbero opposti al nuovo regime, un regime fatto di maghi che sovrastano i babbani con la forza e la magia.

Si svegliò nel cuore della notte e capì che il suo signore non era neanche passato da lì. Che si fosse dimenticato di lei? Le possibilità che la missione fallisse erano nulle, Minus era stato molto chiaro sul luogo e su cosa proteggeva i Potter, il codardo non avrebbe mai fatto dietro front di fronte alla morte che l’Oscuro Signore gli avrebbe riservato appena lo avesse scovato. Si decise allora di andare da Narcissa, la sorella anche lei sostenitrice dell’Oscuro Signore insieme a suo marito Lucius Malfoy che si era guadagnato le grazie di Lord Voldemort grazie alle importanti informazioni che faceva trapelare dal Ministero.

Si smaterializzò e raggiunse immediatamente Villa Malfoy. Il cancello della Villa era spalancato e questo mise in Bellatrix un non so che di allegria. Il cancello aperto e non sorvegliato significa che il suo Lord aveva vinto la battaglia e che non avevano più bisogno di nascondersi. Percorse a passo svelto, ma con grazia, il viale che attraversava il giardino dei Malfoy e si diresse al portone di’ingresso. Tintinnò con la bacchetta sul portone ed esso immediatamente si spalancò. Tantissimi mangiamorte erano nel corridoio che divideva la cucina dal salone dove si tenevano tutte le loro riunioni, Bellatrix li incenerì tutti con lo sguardo al suo ingresso e varcata la soglia del salotto vide sua sorella piangente su una delle sedie poste vicino al lungo tavolo di legno.

“Spostatevi, devo passare. Cosa è preso a mia sorella?”, intonò Bellatrix facendosi largo tramite i numerosi mangiamorte seduti al tavolo. Alzò il mento di Narcissa in  modo che potesse guardarla negli occhi, appena vide che la sorella piangeva si girò immediatamente verso i suoi compagni e li ammonì: “Ditemi un po’, chi ha fatto piangere mia sorella? Chi si è permesso di farle del male? Appena prendo il responsabile Narcissa gli farò vedere chi è che comanda qui.” Mentre parlava in questo modo, suo marito Rodolphus si alzò dal tavolo, si schiarì la voce e parlò: “L’Oscuro Signore è caduto Bellatrix, il nostro piano di governare il mondo magico svanisce stanotte. Nessuno sa dove si trova, Fenrir e i suoi amici stanno perlustrando i dintorni di Godric’s Hollow ma fino a questo momento nessuno di loro è tornato per dirci di aver ritrovato il nostro Signore. Lucius è al Ministero, il Ministro in persona lo sta interrogando di fronte all’intero Wizengamot perché  accusato di essere un mangiamorte e per essere a conoscenza dei piani di Colui che non deve essere nominato.”

Appresa questa notizia, molti mangiamorte iniziarono ad uscire dalla Villa e si smaterializzarono appena ebbero superato il cancello, a decine scappavano come se il Signore Oscuro stesso li stesse inseguendo e con la paura che la sorte di Lucius potesse toccare a loro. Tantissimi mangiamorte si trovavano già ad Azkaban per essere sospettati di omicidi contro babbani o per aver violato lo Statuto di Segretezza.

Bellatrix guardò inerme quella scena, non poteva ancora credere che tutto quello che il marito diceva fosse vero. Ecco perché il mio Signore non si è presentato, ripeteva tra se e se, sono stata una sciocca ad addormentarmi nel capanno in attesa che lui arrivasse, ecco cosa si prova ad abbassare la guardia per una volta e non prendere iniziativa. Pensando questo si schiarì la voce e decise che questo era il suo momento per agire, doveva sapere che fine avesse fatto Voldemort.

“Non preoccuparti Narcissa, a Lucius penseremo appena avrò risolto questa faccenda. So chi può rivelarmi cosa è accaduto a Godric’s Hollow questa notte, assaggeranno la mia bacchetta finchè non parleranno e mi diranno cosa è accaduto al nostro Signore. Rodolphus, non fare smettere la ricerca di Fenrir e dei suoi amici; qualcosa deve saltare fuori prima che sorga il sole perché in quel caso agire nell’ombra sarà difficile. Vado adesso.”

Bellatrix si avvolse nel mantello da viaggio e uscì dall’abitazione con gli occhi che le bruciavano di rabbia. Aveva avuto da tempo la notizia che i Paciock erano molto vicini ad Albus Silente e all’organizzazione segreta che li contrastava, l’Ordine della Fenice. Appena fuori dal cancello si smaterializzò e arrivò sulla cima di una collina di fronte ad una casa abitata da maghi. Vide la donna che giocava con la bacchetta insieme al figlio piccolo e al padre che non smetteva di tenere lo sguardo inquieto fisso sulla finestra. Appena vide la donna avvolta nel mantello, il suo cuore iniziò a battere velocemente e immediatamente gridò alla moglie di nascondersi in casa insieme al bambino. La scena eccitò e non poco Bellatrix che già immaginava alla maledizione cruciatus e agli effetti che avrebbe provocato su Frank e Alice Paciock. Il loro bambino doveva sopravvivere, era un purosangue e doveva ricordarsi di cosa significava opporsi ai mangiamorte e al potere di Lord Voldemort.

   
 
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