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Autore: Violetta_    06/01/2018    2 recensioni
Ricordi dal passato che riaffiorano prepotenti nella mente. Eventi che non possono essere rivelati nonostante celino dei momenti di dolcezza.
***
(Dal capitolo 3)
- Baderesti a lei mentre non ci sono? -
Ancora non lo sapeva ma quelle poche parole lo avrebbero tormentato per i successivi diciotto anni.
Il bambino annuì poco convinto.
- Va... va bene... -
(Dal capitolo 6)
Decise di non raccontarle quello che era successo pochi minuti prima: Elena era così entusiasta che avrebbe tenuto quel segreto per se.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Akemi Miyano, Elena Miyano, Tooru Amuro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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<< ... e poi mi piacciono i panda ... e il gelato ... e i biscotti. A te piacciono i biscotti? >>

Battè gli occhi con aria confusa.

<< C... cosa? >>
<< Lo sai che una volta ho preso una bambola e le ho tagliato tutti i capelli? Poi però non le sono ricresciuti... >>


Inquietante.


<< Sai sei simpatico. Conosci la canzone del pancake? >>

Aggrottò la fronte.

<< Che? >>






*







<< Beat a pancake... Cook a pancake... Toss a pancake... >>



Canticchiava a bassa voce muovendo lentamente la schiena avanti ed indietro con lo sguardo perso nel vuoto.

Il Dottor Miyano guardò il ragazzino con aria preoccupata prima di girarsi verso la moglie.

<< Si può sapere che è successo? >>

Elena arricciò il naso e portò una mano davanti le labbra non sapendo proprio che scusa inventarsi.

<< Ok ascoltami... non è successo niente di che... >>

Alzò lo sguardo verso il marito ed alla fine decise di dire la verità.

<< Ho lasciato Rei con Akemi per due orette... è così bravo con Shiho che ero convinta che non ci sarebbero stati problemi... >>

L'uomo alzò un sopracciglio iniziando ad intuire la situazione.

<< E...? >>
<< L'ho trovato in quello strano... stato confusionale... >>

Atsushi guardò il povero bambino immaginandosi cosa fosse successo.

<< Elena guardati attorno: nostra figlia è iperattiva! >>

Elena guardò la stanza notando che sembrava essere passato un terremoto ma cercò comunque di minimizzare.

<< Oh come sei esagerato! Voleva solo giocare >>

C'era una sostanza bluastra attaccata al soffitto.

<< Posso andare a sdraiarmi qualche minuto? >>

I due adulti guardarono il piccolo Rei che si stropicciava gli occhi.

<< Si giovanotto, va' pure >> disse Atsushi con aria seria ma con tono gentile.

Il ragazzino annuì in modo automatico camminando come un pinguino.

L'uomo aspettò che uscisse dalla stanza prima di parlare.

<< ... sai che ha la capacità di parlare ininterrottamente per ore e ore? >>


Elena boccheggiò per un paio di cecondi dando modo al marito di continuare il suo discorso.

<< Rei è un ragazzino abituato al silenzio >>

La donna fece spallucce.

<< Ok forse Akemi ha un piccolo problema di autocontrollo >>


"Forse".









*







Rei entrò nella stanza cercando di fare il meno rumore possibile.

Continuò a camminare in punta di piedi scostando piano le lenzuola.

<< R... hei >>

Si irrigidì e sbuffò.


Beccato.


Si voltò avvicinandosi alla culla di Shiho.

<< 'hei... >> ripetè la piccola.

La prese in braccio stando attento a teccerle bene la nuca.

<< Ciao piccola Shi >> sussurrò.

Lei mise due dita alla bocca e prese a sgambettare.

<< Scusami ma al momento non mi va di giocare >>
<< Mmmm... >> emise un lamento quasi avesse capito.

Il ragazzino prese a cullarla e poi cercò di rimetterla nel suo lettino ma non appena i piedini della bambina toccarono la coperta iniziò a piangere singhiozzando come una disperata.

Rei sospirò e la riprese in braccio facendole poggiare la testa sulla sua spalla e riprese a cullarla.

<< Va bene... >> bisbigliò << ...su smettila. Non sopporto sentirti piangere... >>

Shiho portò il pollice alla bocca ed emise l'ultimo singhiozzo, socchiuse gli occhi e si lasciò cullare senza emettere più alcun rumore.

I due coniugi stavano sbirciando la scena da dietro la porta socchiusa.

Elena sorrise intenerita portando una mano sulla guancia.

Shiho era una bambina silenziosa e poco incline a socializzare, la sua curiosità era concentrata più verso l'ambiente che per le persone quindi era sempre sorprendente notare con quanta tenerezza guardasse il ragazzino.

<< Fantastico! Ha appena iniziato a parlare e già esce coi ragazzi >>

Elena portò una mano al viso non capacitandosi della stupidità di quella frase pronunciata da suo marito.



E dire che sembrava tanto intelligente quando lo aveva conosciuto.



Gli prese la mano facendogli cenno di seguirla.

<< Andiamcene >>
<< E lasciamo Shiho qui? Insomma Rei non mi sembra tanto lucido >>
<< Non potrei immaginare nostra figlia in mani migliori, e poi io devo portare Akemi dal pediatra e tu devi tornare in laboratorio >>

Il dottor Miyano lanciò un'ultima rapida occhiata al ragazzino biondo che, suo malgrado e nonostante la stanchezza, aveva preso a fare delle facce buffe per far divertire la sua piccola Shiho.



Dopotutto tutti avevano la loro croce. Perché negarla anche a lui?


   
 
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