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Autore: edoardo811    06/01/2018    1 recensioni
Come un orso che si sveglia dal letargo, Chris McLean è tornato a fare danni dopo anni di silenzio, e questa volta, vuole farlo per davvero.
Una nuova location, sedici nuovissimi concorrenti, il burbero Chef ed alcune vecchie glorie che, malgrado il loro continuo negare, sono sempre pronte a tutto per mettersi in tasca qualche centesimo in più.
Una nuovissima edizione di A Tutto Reality sta per cominciare, mi raccomando gente, non cambiate canale!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Blaineley, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Vorrei solamente ringraziare brevemente Anonimo_black_fire per avermi (involontariamente) suggerito i soprannomi per i vari concorrenti nelle sue recensioni, soprannomi che d’ora in poi utilizzerò nella storia di tanto in tanto. Mi saranno molto utili per scrivere. Grazie bello, mi hai fatto un gran favore!

 

 

 

LE SQUADRE

 

«E ditemi, adesso...» disse Light, lanciando occhiatine eloquenti alle ragazze insieme a lei, mentre camminavano nel corridoio semibuio. «...qual è il ragazzo che vi piace di più tra quelli del cast? A parte il bell’irraggiungibile Haru?»

Avevano praticamente trascorso tutto il tempo in quel tunnel parlando in quel modo. Avevano parlato di celebrità, film, musicisti, perfino spettegolato sulle altre ragazze del cast. Per loro, Stephanie era la classica ragazza tutta casa e chiesa che non sapeva minimamente come divertirsi, Sunry era come un cagnolino piccolo e impaurito che sarebbe presto stato azzannato da quelli più grossi e Tonya era la classica ragazza che, frustrata perché non sarebbe mai riuscita a trovare un fidanzato, si sfogava facendo la prepotente. E ovviamente le classiche risatine da oche non erano mancate. O meglio, per la maggior parte di loro. Anna, infatti, si era semplicemente limitata a sorridere, senza però pensare davvero le cose che dicevano, mentre Rosa non si era proprio fatta problemi. Dopo l’ennesima risata, aveva sbuffato e si era allontanata dal gruppo, mettendosi in testa ad esso e sperando di non sentire più quel civettare insistente che la stava mandando fuori di testa.

E non appena Light aveva tirato in ballo l’argomento ragazzi, Rosa aveva seriamente pensato di prendere la prima strada opposta alla loro e continuare per conto suo.  

 

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Confessionale Rosa:

«Non sto dicendo che non mi piacciano i ragazzi, sia chiaro, però...odio le ragazze pettegole...le detesto proprio...» Sospirò. «Avrei dovuto andare con Stephanie e Sunry, lo sapevo...e la cosa peggiore è che se una tra Light, Kristy e Lucy fosse stata assente, le altre due avrebbero sicuramente sparlato anche di lei...»

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«Anch’io devo rispondere?» domandò nel frattempo Jericho, a Light, confuso.

«Tu non dovresti nemmeno essere qui!» sbottò Kristy guardandolo di traverso, per poi sorridere maliziosa a Light. «Comunque, per me, Edward. Deve essere mio.»

Light ridacchiò. «Sì, non c’è male, ma per me Seth è di gran lunga meglio...»

«Neppure quel Paul era malaccio...» commentò Lucy, per poi sorridere a sua volta. «Oppure sì, Seth...»

«Jericho...» suggerì il ragazzo.

Lucy annuì. «Jeric...ehi!»

L’afroamericano si beccò tre occhiatacce e sollevò le mani in segno di resa. «Ok, ok, io ci ho provato!»

Anna trattenne a stento una risatina, poi toccò a lei essere puntata. «E tu invece? Chi preferisci?»

La ragazza arrossì e distolse lo sguardo da loro. «Beh, ecco...io...non saprei...»

«Andiamo, uno deve pur esserci!» incalzò Jericho, beccandosi questa volta ben cinque occhiate stranite, praticamente da tutte le presenti. Questa volta, lui sollevò le spalle. «Beh, che c’è? Non posso interessarmi anch’io in queste cose?»

«Ok...» mormorò Kristy guardando perplessa tutte le altre.

Anna nel frattempo arrossì di nuovo e distolse lo sguardo da lui. «È la verità, per me sono tutti carini...»

Kristy scoppiò in una risata glaciale. «Ma fammi il piacere! Travis è carino secondo te? E quello li?» disse indicando Jericho, il quale non perse molto tempo prima di protestare.

«Non si può dire che Travis sia brutto, è strano, sì, ma non è brutto...» proseguì Anna, beccandosi sempre più occhiate stralunate. Si sentì quasi fuoriposto lì in mezzo, ma non poté farci nulla.

 

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Confessionale Anna:

«Mi guardavano come se fossi matta...» mormorò quasi tristemente, per poi sorridere. «Ma non posso farci niente. A me piace vedere il lato bello delle cose, non quello brutto.»

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«Mh...quindi ad Anna piace Travis!» incalzò Light sogghignando.

La mora arrossì ulteriormente. «Cosa? No! Intendevo semplicemente dire che...»

«Ehi, ehi!» fece Jericho circondandole le spalle con un braccio, senza troppi complimenti e facendola avvampare dieci volte di più. «Non devi vergognarti di ciò che accade dentro il tuo cuore.» Tese l’altro braccio davanti a loro, per illustrarle una visione che solamente lui stava avendo. «Vedi, l’amore è come un grande oceano nel quale facciamo tutti il bagno. Possiamo galleggiare su di esso senza alcun problema, oppure potremmo venire travolti da un’onda troppo alta, e a quel punto verremmo sopraffatti da lui, senza più avere modo di salvarci...»

Mentre continuava a sproloquiare, le occhiate che ricevette furono da record. Pure Rosa smise di camminare per fissarlo come se provenisse da un altro pianeta. Tra Kristy, Light e Lucy calò un silenzio tombale.

 

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Confessionale Kristy:

«Ok, allora...» cominciò la ragazza massaggiandosi le tempie, per poi fissare la telecamera. «...ho detto che Travis è un beota? Beh, mi ricredo. Eccome che mi ricredo...»

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«Che c’è?» domandò l’afroamericano al termine del discorso, quando notò gli sguardi di tutte puntati su di lui, anche quello di Anna che tra l’altro stava ancora cingendo per le spalle.

«N-Niente...andiamo avanti, forza...» bisbigliò Rosa, voltandosi e ricominciando a camminare.

Dopo altre occhiate perplesse, le altre tre ragazze si affrettarono a seguirla, mentre Jericho e Anna rimasero al fondo della fila. Il ragazzo ancora non aveva lasciato andare la mora.

«Ehm...Jericho?» cominciò lei.

«Sì?»

«Non è che mi lasceresti le spalle?» domandò quasi con timidezza.

Il ragazzo sembrò accorgersi solo in quel momento di quello che stava facendo e la lasciò andare. «Ops, scusa sorella.»

Anna arrossì di nuovo. «Oh, beh...nessun problema...»

E senza aggiungere altro proseguirono la camminata nel buio.

 

***

 

L’ennesimo vicolo cieco. Haru stava cominciando a spazientirsi. Gli sembrava di brancolare nella penombra da secoli, schivando botole, figure di plastica, coltelli finti che volavano fuori dalle pareti e ogni altro marchingegno infernale che potesse esistere.

Fece dietrofront, ritornando sui suoi passi e prendendo il corridoio che aveva scartato al bivio che lo aveva portato nel vicolo cieco. Il lato positivo era che almeno era da solo, senza nessun rompiscatole o gallinella intorno.

 

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Confessionale Haru:

«Non appena ne ho avuta l’occasione, mi sono separato da tutti quanti, o avrei rischiato di dare i numeri...» cominciò a brontolare, senza guardare l’obiettivo. «Se penso che quando Chris farà le squadre mi ritroverò ad avere a che fare con sette di quei mentecatti ventiquattrore su ventiquattro...» Sospirò scuotendo la testa, lasciando ben intendere il continuo della frase.

_

 

Proseguì nella penombra, sotto le fioche luci rosse, avanzando per i corridoi spogli, girando ai bivi, aguzzando la vista per trovare dettagli che gli permettessero di trovare la via giusta, ma sulle pareti o sul soffitto non c’era nulla di utile. Poteva solo andare avanti e sperare di trovare l’uscita prima dello scadere del tempo.

Girò l’ennesimo angolo, ormai prossimo a perdere le speranze, quando notò al fondo del corridoio una piccola insegna bianca e luminosa, con su scritto: "EXIT".

Sorrise per la prima volta da quando era approdato in quell’avventura, leggendo quelle lettere. E intorno a lui non si vedeva nemmeno l’ombra degli altri concorrenti. Era il primo ad averla trovata.

Non appena raggiunse la porta e la spinse, uscendo all’aria fredda della notte, poté di nuovo ammirare la penombra del cielo scuro, percependo il magnifico sapore della vittoria in tutto il suo splendore. Era salvo dall’eliminazione ed era uscito per primo, cosa voleva di più?

«Splendido, anche Haru è uscito!» esclamò Chris andandogli incontro, sorridendo accomodante.

Haru annuì, compiaciuto. «Sì, sono...ehi! Che significa "anche"?»

«Guarda tu stesso.» Chris si fece da parte, indicandogli una panchina poco lontana da lì, sulla via che portava ad altre attrazioni appena fuori dal Trap Doom. Seth era stravaccato la sopra, sorrideva beffardo e lo guardava dall’alto. «Spiacente amico, il primo sono io.»

Il moro assottigliò lo sguardo e lo fissò dritto negli occhi, accigliato. Seth ricambiò l’occhiata per nulla intimidito, accentuando il suo sorriso freddo. Non seppero quanto a lungo rimasero in quel modo, ma di una cosa entrambi erano certi: non distogliere lo sguardo, o l’altro avrebbe vinto.

Chris si accorse del comportamento di entrambi e si grattò il mento, perplesso ed incuriosito allo stesso tempo. Il suo cervello perverso cominciò subito a lavorare, man mano che osservava quei due e la loro occhiata cagnesca. Un sorriso quasi malefico gli apparve sul volto non appena capì cosa fare. Presto ci sarebbe davvero stato da divertirsi.

«Presto...» sibilò, per poi scoppiare in una folle risata, attirando su di sé le attenzioni di entrambi i ragazzi e lasciando la loro contesa senza vincitori. Haru e Seth lo fissarono corrucciando la fronte, per poi scambiarsi un’occhiata perplessa.

Delle urla terrorizzate fecero drizzare la testa ad entrambi. Si voltarono verso l’uscita del Trap Doom e poterono ammirare in pochi secondi Gorge, Tonya e Travis che si riversavano fuori da esso, il primo che veniva trascinato dalla seconda. Arrestarono di colpo la corsa, per poi ansimare pesantemente e cercare di riprendere fiato.

«Visto, anf, siamo usciti!» biascicò Tonya, per poi sorridere. «E siamo anche i...» Vide Seth e Haru che la guardavano incuriositi, e il suo sorriso si spense all’istante, trasformandosi in un ringhio rabbioso. «...terzi...»

Travis crollò a terra, accanto all’altro ragazzo. «L’importante...è che...quel tizio con la motosega non ci abbia sbudellati...» ansimò, accomodandosi meglio sul suolo.

«Quoto...» mormorò George, guardando le stelle, ignorando le fitte di dolore che circolavano in tutto il suo corpo.

«Un momento, io sono la prima ragazza!» esclamò Tonya dopo un attimo di riflessione, per poi sorridere di nuovo.

«No, tu sei il primo bufalo...» rantolò George rimettendosi a sedere, parlando a bassa voce per non farsi sentire. Peccato che dallo sguardo incendiario che ricevette, era ben chiaro che l’afroamericana l’avesse udito perfettamente. Si accorse dello sguardo e sbiancò. «Oh, oh...»

Tonya urlò di rabbia e si lanciò su di lui. Il ragazzo tentò di fuggire, ma la ragazza lo afferrò per un braccio e cominciò a torcerglielo dietro la schiena, facendolo sbraitare di dolore. «Chi è il bufalo, scusa?! Chi è?! Ripetilo se hai il coraggio!!» gridava Tonya aumentando sempre di più la presa su di lui.

Seth e Haru fissarono ad occhi sgranati la scena, mentre Travis si rimetteva in piedi e saltellava entusiasta e prendeva a pugni l’aria. «Oh, sì! Fagli la cross armbreacker! Spaccagli il braccio!»

«Con immenso piacere!» sbraitò la ragazza, per poi stringere ancora più forte.

«Cosa?!» trillò George per poi emettere urla ancora più strazianti di un paio di ottave più acuti. «AHH BASTA BASTA!»

«Devi toccare le corde George! Tocca le corde e poi è costretta a lasciarti andare!» suggerì Travis inginocchiandosi vicino a lui.

L’altro ormai aveva le lacrime agli occhi. «Ma che diavolo stai dicendo, quali corde?! Aiutami!»

 «Non posso interferire! O cedi, o raggiungi le corde!»

«Qualcuno dotato di cervello mi aiuti!»

Chris scoppiò a ridere guardandoli, nel frattempo il suo cervello elaborava l’ennesima diavoleria. Gli altri due ragazzi cominciarono a divertirsi a loro volta, guardando George che sbraitava come una ragazzina e Travis che si improvvisava arbitro di wrestling.

Nel frattempo un altro gruppo di ragazzi giunse all’uscita. Edward capitanò Stephanie, Sunry, Xander e Paul, mentre muovevano i primi passi oltre la porta e raggiungevano gli altri. Si fermarono poco lontani dal combattimento, il quale era stato a senso unico fin dall’inizio.

George, ormai più rosso dei capelli di Sunry, tese una mano verso di loro. «Almeno voi, vi prego, aiuta-te-mi...»

«Se intervenite devo squalificare George!» esclamò Travis parandosi fra loro, allargando le braccia.

Edward inarcò un sopracciglio, non sapendo nemmeno se per il fatto che Tonya stava uccidendo George, o per quello che Travis stava blaterando. «Cosa?»

Stephanie fissava atterrita la scena, Xander invece scoppiò a ridere, mentre Paul e Sunry si scambiarono un’occhiata perplessa.

Chris notò i nuovi arrivati e accolse anche loro. «Bene, anche voi siete salvi! Adesso mancano solo più...»

«Eccoci!» gridò Rosa correndo fuori dall’edificio, raggiunta poco dopo da tutti gli altri, che camminavano molto più tranquillamente di lei.

Con loro, i concorrenti erano tutti presenti. Chris batté le mani per attirare l’attenzione. «Bene allora, siete usciti in tempo e perciò siete tutti salvi!»

Vi furono diverse esultanze, battiti di cinque, perfino Tonya smise di uccidere George per alzarsi in piedi e sollevare un pugno vittoriosa.

«E adesso, se potete tutti radunarvi intorno a me...un momento!» Chris si guardò intorno allarmato. «E Chef dov’è? È ancora svenuto nel labirinto? Ah, chissenefrega!» Sorrise di nuovo accomodante, mentre i ragazzi si avvicinavano. «Dunque! Siccome siete tutti presenti, è ora di formare le squadre!»

I ragazzi si scambiarono diverse occhiate, ognuno domandandosi con chi degli altri si sarebbe ritrovato a collaborare.

L’espressione del conduttore diventò glaciale quando fece vagare lo sguardo sui presenti, per analizzarli meglio. «All’inizio avrei voluto creare le squadre in base al vostro ordine di arrivo al traguardo, ma dopo aver analizzato meglio i vostri comportamenti dentro e fuori il Trap Doom, ho deciso di creare le squadre mettendoci il mio zampino...» Ridacchiò sfregandosi le mani, cosa che non piacque per niente a nessuno dei ragazzi.

«Allora, Tonya la Schiaccianoci, Travis il Logorroico e George il Perdente, voi sarete nella squadra uno!»

«Cosa?» domandò George sbiancando di nuovo. «E come mi hai chiamato?»

«COSA?!» tuonò Tonya.

«Fico» commentò Travis sorridendo.

Chris ridacchiò di nuovo, poi si voltò verso di Edward, Sunry, Stephanie, Paul e Xander. «Edward l’Apatico e i piccioncini saranno nella squadra due!»

Il castano scrollò le spalle. «Ok.»

Stephanie, Xander, Sunry e Paul realizzarono di essere i piccioncini e sgranarono gli occhi. I primi due cercarono subito di far capire che tra loro non c’era assolutamente alcun interesse, gli altri si scambiarono un’altra occhiata perplessa, per poi ridacchiare.

«Sono contento di essere in squadra con te» bisbigliò il biondo.

Sunry lo guardò incredula. «D-Davvero?»

L’altro annuì, allargando il sorriso. «Ma certo, perché non dovrei?»

La rossa avvampò lievemente, poi sorrise, distogliendo imbarazzata lo sguardo da lui.

 

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Confessionale Paul:

«Sunry sarà anche timida, ma sono certo che nasconde un sacco di assi nelle maniche» cominciò a dire, appoggiandosi allo schienale e allargando le braccia. «Dopotutto ha avuto il coraggio di partecipare ad uno dei reality di Chris McLean, e non è certo una cosa da poco!»

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Confessionale Sunry:

«Paul è stato il più gentile di tutti con me, fino ad adesso» mormorò, con la testa bassa, prima di alzare lo sguardo e sorridere. «E anche se non glielo detto, anch’io sono felice di essere in squadra con lui.»

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«Adesso, per la squadra uno...» proseguì Chris studiando i ragazzi rimanenti uno per uno, per poi sogghignare. «Seth, il Silenzioso, e Haru, il Belloccio!»

«COSA?!» trillarono tutti quanti all’unisono, sbalorditi, perfino i soggetti interessati guardarono il conduttore atterriti.

«Fico!» ripeté Travis sorridendo.

Seth e Haru si guardarono sorpresi per un istante, poi scrollarono entrambi le spalle e si diressero verso gli altri tre concorrenti che avrebbero fatto parte della loro squadra.

 

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Confessionale Haru:

«D’accordo, se proprio devo essere onesto, Seth è probabilmente l’unico in gamba, tra tutti. So bene che più avanti questo si ritroverà ad essere uno svantaggio per me, ma ora come ora è meglio avercelo come amico che come nemico.» Sorrise freddamente. «Ciò non toglie il fatto che cercherò di disfarmi di lui alla prima occasione.»

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Confessionale Seth:

«Non potevo chiedere di meglio» disse giocherellando col piercing, per poi sogghignare. «Sbatterlo fuori dai giochi sarà uno scherzo.»

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«NO, NO, NO!» esclamò Xander adirato, per poi indicare Seth, Haru e Tonya. «Non puoi mettere quelle due versioni più giovani dell’Undertaker e la nipote di Rhyno nella stessa squadra, è assurdo!»

«Che c’è, hai paura di noi?» incalzò George, sorridendo provocatorio, con Travis che si metteva le dita nel naso accanto a lui. Probabilmente quelli erano gli unici concorrenti che nessuno temeva.

Xander digrignò i denti e fece per partire alla carica, ma Edward lo trattenne afferrandolo per una spalla e scuotendo la testa. «Lascia perdere.»

Il moro guardò prima il compagno di squadra, poi George, e decise di lasciar perdere sospirando. L’altro sogghignò beffardo.

 

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Confessionale George:

«Con Seth e Haru in squadra, vincere sarà una passeggiata. Non mi resta altro che mettermi in un angolo e osservarli mentre fanno tutto loro, per poi arrivare all’ultimo e prendermi tutta la gloria!» Scoppiò a ridere trionfante, stravaccandosi sulla sedia. «Oh sì, sono un genio, un gen-» Spostò troppo il peso all’indietro e la sedia si rovesciò, facendolo cadere pesantemente a terra. «OUCH!»

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Confessionale Edward:

«Seth e Haru non mi facevano paura prima e sicuramente non me ne faranno adesso» disse dondolandosi. «Sapevo fin dal principio che avrei potuto incontrare ossi duri sul mio cammino, quei due non mi hanno affatto sorpreso. Anzi, mi aspettavo molti più concorrenti come loro. Due sono ancora pochi.» Sorrise compiaciuto. «Meglio per me.»

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«Finito con le lamentele?» domandò Chris guardando di traverso Xander, mentre Seth e Haru raggiungevano Tonya e gli altri. L’afroamericana sorrise freddamente ad entrambi, senza venire ricambiata, ma poco le importò.

 

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Confessionale Tonya:

«Quei due si credono chissà chi...» cominciò a dire, seduta composta, a braccia conserte. «...farò capire ad entrambi di che pasta sono fatta!»

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«Adesso, di nuovo per la squadra due, Jericho, lo Hippie, e Anna la Rilassata» annunciò Chris.

I due ragazzi guardarono perplessi le quattro ragazze da cui si staccarono, poi andarono dalla loro squadra. Jericho cominciò a salutare tutti quanti con una scarica di "fratello" e "sorella", mentre Anna si avvicinò a Stephanie, sorridendole e venendo presto ricambiata.

Rosa, Light, Kristy e Lucy rimasero le ultime. Tre posti erano liberi per la squadra uno, uno solo per la due. Rosa non ci mise molto ad accorgersene e sgranò gli occhi. Le altre tre si scambiarono sguardi perplessi, perfino Light sollevò lo sguardo dal cellulare.

 

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Confessionale Rosa:

«Ti prego, ti prego, metti me nella due!» implorò guardando il soffitto, con le dita incrociate. «Ti prego, non voglio restare ancora insieme con due di quelle galline! Ti prego, ti prego, ti prego...»

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«Voi siete la scelta più difficile. Avrei voluto mettervi tutte e quattro nella stessa squadra, anche perché ho notato molto affiatamento tra voi...» disse Chris lanciando un’occhiata eloquente a Rosa, la quale era ignara del fatto che il conduttore avesse visto i suoi confessionali. «...ma, ahimé, mi tocca dividervi. Perciò, il nome che pronuncerò sarà quello di colei che andrà nella squadra due, le altre faranno parte della uno.»

Le studiò tutte e quattro, una per volta, senza badare troppo al tempo che stava sprecando e alla tensione che cresceva esponenzialmente dentro di Rosa. La mezza bionda si sarebbe divorata le unghie, se solo non lo avesse fatto già eoni prima. Le altre invece non sembravano minimamente preoccupate.

 

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Confessionale Light:

«Ho tre possibilità su quattro di finire in squadra con Seth, perciò sono abbastanza tranquilla...» disse compiaciuta l’ossigenata, pigiando le dita sullo schermo dello smartphone.

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Confessionale Kristy:

«Se mi va bene, finisco in squadra con Edward, se mi va divinamente, finisco con Seth, Haru e Tonya.» Sorrise freddamente. «Vinco in ogni caso.»

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Confessionale Rosa:

«Ti prego, ti prego, ti prego...»

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Dopo un secolo, Chris sorrise. «Lucy la Provocatrice! Sei nella due!»

Rosa spalancò la bocca, incredula. Le altre due scrollarono le spalle. Lucy, si voltò verso entrambe e sorrise molto poco sinceramente. «È stato un piacere chiacchierare con voi.»

«Anche per noi» rispose Light ricambiando con lo stesso finto sorriso, mentre Kristy le rivolgeva un cenno del capo.

La castana si voltò e raggiunse la sua nuova squadra.

 

_

Confessionale Lucy:

«Presto o tardi me le sarei ritrovate contro comunque» disse la Provocatrice, guardandosi le unghie, per poi sorridere all’obiettivo. «E in ogni caso, non mi piacevano nemmeno quelle due...»

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Confessionale Travis:

«WO HOO!» esclamò sbracciandosi. «Ho tre ragazze supersexy in squadra con me! Evvai! Ah, e ovviamente ci sono anche Seth...e Haru...e Tonya...e George...» Si fece serio all’improvviso, scrollando le spalle. «Sì, insomma...urrà...» mormorò poco entusiasta, per poi sorridere di nuovo esuberante. «Ma ho le tre ragazze supersexy!!»

_

 

Lucy si mise accanto ad Edward, a testa alta e braccia conserte. Le due squadre ora erano una alla destra, l’altra alla sinistra del conduttore, e si fissavano tra loro, analizzandosi.

La due aveva Edward, Paul l’Amicone, Xander il Lunatico, Jericho, Stephanie la Gentile, Sunry la Timidona, Anna e Lucy.

La uno Seth, Haru, Travis, George, Tonya, Kristy la Sgarbata, Rosa l’Iperattiva – la quale era rigorosamente a testa bassa – e Light la Social – che già scalpitava all’idea di essere con Seth.

«Molto bene!» esordì Chris in mezzo a loro, sorridendo. «Una nuova grande innovazione di questo reality, sarà che le squadre avranno modo di poter scegliere il nome dell’altra!»

Tra i ragazzi si levarono dei versi di sorpresa e anche alcuni sorrisi maliziosi, mentre pensavano al nome ridicolo da appioppare agli avversari.

«Domani mattina avrete modo di farmeli sapere, mi raccomando, date il peggio di voi, ma non siate volgari! Non troppo, perlomeno...» aggiunse Chris ridacchiando di nuovo e sfregandosi le mani. «Ora, vi lascio il resto della nottata libera. Fate cosa volete, siete grandi, non ho voglia di fare il babysitter. Visto che sono le quattro del mattino, la sveglia sarà alle dieci, perciò vi consiglio di andare nei dormitori e riposare. Domani ci sarà la prima sfida ad eliminazione.»

«Cosa? Di già?!» domandò Stephanie incredula, accompagnata da molte occhiate sbigottite degli altri ragazzi.

Chris annuì, con aria di sufficienza. «Già, domani. Perciò andate a nanna, che vi conviene. Ci vediamo» concluse, salutandoli con un cenno della mano ed andandosene, probabilmente diretto al suo alloggio, il quale era rimasto rigorosamente segreto ai ragazzi. «Ma dove diavolo è finito Chef?» borbottò quando fu già piuttosto lontano da tutti loro.

I concorrenti delle due squadre rimasero a fissare il conduttore, ancora piuttosto sorpresi, poi riportarono l’attenzione sugli altri.

Sedici ragazzi, otto schierati da un lato, otto dall’altro. Per il momento combattevano uniti contro un unico nemico, la squadra avversaria, ma nel giro di poco tempo ognuno avrebbe giocato per sé, ed infine ci sarebbe stato un solo vincitore.

Chris si allontanò da tutti loro, seguito dalle telecamere, per poi fermarsi e sorridere ad uno degli obiettivi. «La prima sfida è conclusa e le squadre si sono ufficialmente formate! Ora non resta che vederli all’opera nella sfida ad eliminazione! E se anche voi volete vedere come finirà, chi trionferà, chi porterà la sua squadra alla vittoria e chi invece sarà il primo ad essere buttato fuori, non vi resta che restare sintonizzati qui, su A Tutto Reality...» Ripresa aerea. «...Blizzard Park!»

 

 

 

 

   
 
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