Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Scorpion550    07/01/2018    2 recensioni
tutto ciò ispirato da una una sera passata su un autobus.
Nella notte accadono molte, cose e persino quando si è sicuri di essere soli c'è sempre uno spettatore. Non si parla di persone, ma qualcuno c'è sempre. Un topolino, un serpente o un gatto nero, invisibili nel buio per te, ma tu non lo sei a loro.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
        Solo nella notte
Solo nella notte si muove sinuoso, sguscia nei vicoli senza lasciare dietro di sé alcun rumore, il rumore lui lo ascolta: il rumore delle automobili sulle strade vicine, il rumore dei passi delle persone, il rumore delle sue prede. Si infila in un vicolo, le orecchie sono tese a captare il più piccolo dei suoni: un battito d’ali, lo zampettare di un topo, persino lo strisciare di una biscia. È fortunato: uno scoppio e subito dopo un tonfo. Esita, ha paura, ma la curiosità lo vince e lo spinge ad avvicinarsi. Si infila in una serie di vicoli e nel giro di un minuto ha raggiunto la sua destinazione.
Un odore acre gli pervade le narici, nota facilmente quel caldo e scuro liquido sparso ovunque, si avvicina. Un sorso, due sorsi, è buono: è denso con un retrogusto ferroso. Buono!
Ora però è tardi, decide di fare ritorno dove è amato e ben voluto.
“Mamma, tra quanto mangiamo?” una bambina dal salone corre in cucina per abbracciare la madre da dietro.
“Ancora un attimo Anna” si sente sbattere la gattaiola in salone.
“Hai sentito? È tornato Jupiter, vallo a salutare”
Sull’uscio si stiracchia pigramente, rispetto al freddo invernale il tepore della sua abitazione è fantastico. Sente alcuni schiamazzi avvicinarsi alla sua posizione e subito si palesa la sua piccola amica, lo prende in braccio goffamente e si sposta sulla poltrona in salone, lo coccola un pochino, gli fa dei grattini sotto il mento, apprezzati con delle fusa, improvvisamente si ferma e lancia un gridolino.
La madre accorre subito allertata dall’urletto della figlia “Anna che succede?”
“Jupiter si è fatto male, gli esce sangue!”
La figura più grande non perde tempo ed inizia ad esaminarlo, gli darebbe fastidio ma a farlo sono le sue mani attente e affettuose.
“Cucciolo, cosa ti sei fatto? Fammi controllare” dopo qualche minuto si ferma perplessa “non sei ferito, di chi è questo sangue?” l’unica risposta ottenuta fu un miagolio soddisfatto.
 
 
Angolino dello scrittore
Più che un angolo è una domanda che pongo: non so se mi è concesso cambiare il tempo della storia con l’ultima frase, in teoria è sbagliato e questo lo so ma non sapendolo come altro mettere questa conclusione mi sono visto costretto a spostarla al passato.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Scorpion550