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Autore: Break_in_heartland94    07/01/2018    0 recensioni
Freed è da sempre innamorato di Laxus, eppure, c'è qualcosa che li divide, lo sente e una parte di lui ha paura di oltrepassare quella barriera come se sapesse che qualcosa di terribile potrebbe accadere. Sembrerebbe una tipica situazione amorosa, ma ciò che non sanno è che c'è davvero qualcosa che pende sulle loro teste e gli impedisce di poter vivere serenamente tutto quello: cosa possono fare contro un destino vecchio di secoli? Rischiare e accettare le conseguenze, o ignorarlo e continuare la loro solita vita?
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Fried Justine, Luxus Dreher, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A Million Dreams
Capitolo 2
Destiny
 
 
-Scendiamo ora?- Chiese Freed, nervoso in treno che guardava le varie fermate passargli davanti, ma dove diavolo si sarebbero ritrovati? Quanto potevano essere irresponsabili? Ok, da Bickslow se lo sarebbe aspettato, ma da Evergreen e Laxus no! Che il mago li avesse ipnotizzati o chissà cosa? Non credeva che fosse così matto da farlo….o forse si???
-No- Rispose Bickslow, divertito nel vederlo in quello stato, alle volte sembrava davvero sadico e matto da legare.
-E ora?- Chiese dopo una mezz’ora.
-No-
-E ora?-
-No-
-Se dici ancora ‘e ora’ giuro che ti do un tacco in fronte!- Disse stizzita Evergreen.
-Ehy ehy, calmatevi! Siamo qui per rilassarci!- Disse Bickslow.
-Non funziona! Non mi sto rilassando!- Replicò Freed.
-Devi lasciare che i tuoi pensieri negativi ti abbandonino!- Rispose il mago, stiracchiandosi e ridendo nel suo solito modo: era stata davvero una pessima idea seguirlo.
-Mi state facendo venire il mal di testa- Commentò Laxus, seccato.
-Se dovevi fare il guastafeste potevi non venire!-
-Sarà anche una vacanza, ma quando tu vuoi divertirti e rilassarti mi preoccupo-
-Pensavo ti fidassi dei tuoi ‘cavalieri’!- Disse Bickslow sghignazzando, facendo borbottare Laxus, che a quel punto non avrebbe potuto ribattere diversamente, perché lui si fidava davvero, ma alle volte Bickslow aveva delle idee….folli. Forse però doveva semplicemente rilassarsi anche lui.
-Piuttosto Laxus….tu come ti senti?- Chiese Freed, guardandolo serio, sapeva del suo problema dei mezzi di trasporto e sembrava stare quasi troppo bene per essere una cosa normale…sapeva che spesso faceva finta e non sapeva in realtà come fosse possibile avere tutta quella forza di volontà, ma non poteva sorprendersi, si parlava sempre di Laxus!
-Bene- Disse secco e sospirò – Sto provando delle nuove pillole che mi ha dato la vecchia- Aggiunse, e con la vecchia intendeva chiaramente Porlyusica.
-E perché non me ne hai parlato?-
-Non mi sembrava importante- disse con una non curanza che fece irritare Freed, come poteva prendersi cura di Laxus se lui gli ometteva delle cose così importanti?
-Lo è invece! Insomma, e se quelle medicine ti facessero stare peggio?-
-Apprezzo il tuo interessamento, ma stai calmo. Io faccio ciò che mi pare e non devo dare conto a te-
Cos’era tutta quell’ostilità ? Divenne tutto tremendamente teso, e gli altri due membri lo percepirono, restando in un primo momento ammutoliti.
Freed si morse quasi a sangue la lingua per non rispondergli, di solito non lo faceva mai, ma quella volta stava esagerando….o forse era lui stesso che lo stava facendo? Si stava elevando ad un ruolo che non poteva permettersi? Aveva valicato i limiti con quell’eccessivo interessamento?
-Ti serve davvero una vacanza- Sospirò infine Laxus , cercando di riportare un’apparente calma, con i suoi modi bruschi e distanti come suo solito.
-Ehm…Scendiamo! Che ne dite??- Disse Bickslow, cercando di riprendersi dal momento di difficoltà.
-Mi sembra un’ottima idea!- Rispose Evergreen.
-Come vi pare- Rispose Laxus facendo spallucce e prendendo il suo bagaglio: Freed invece rimase in silenzio, cercando di metabolizzare ciò che aveva fatto e detto…il leader non avrebbe risposto così a Laxus, né si sarebbe alterato in quel modo…cosa gli stava succedendo? Possibile che stesse perdendo la pazienza con lui? No. Impossibile.
E se invece aveva davvero accumulato troppo e doveva scaricare tutto ciò che aveva dentro? Forse Bickslow ci aveva visto giusto in qualche modo, ma non riusciva ancora ad accettarlo, non finchè vide la sua reazione di prima nella sua mente: forse aveva bisogno davvero di scaricarsi in qualche modo.
Era sul filo del rasoio e a lungo andare poteva scoppiare, alla fine, era anche lui umano, poteva fare cilecca il suo autocontrollo ogni tanto, eppure, si sentiva lo stesso in colpa.
-Dove siamo?- Chiese Evergreen, scendendo per ultima dal treno, e guardandosi attorno.
-Ah non lo so, ma che ti importa! Cerchiamo un posto dove stare e divertiamoci! Sembra un posto simpatico!- Disse Bickslow, con ritrovato entusiasmo.
-E come fai a saperlo?-
-Lo so e basta-
Evergreen sospirò, mentre Freed, ancora in silenzio lanciava occhiate a Laxus, con la speranza di scorgere qualche reazione che lo aiutasse a capire se potesse parlargli senza ritrovarsi steso a terra: non credeva che comunque Laxus lo avrebbe mai fatto, non con lui, ma non si poteva mai sapere!
Alla fine si ritrovarono a vagare per delle ore in quella città che sembrava anche piuttosto colorita e piena di turisti: con le insistenze di Freed, si erano lasciati convincere ad andare in un hotel,  e che hotel!
-WOAH- Disse Bickslow –Ma questo è un posto per ricconi! Hai gusti piuttosto alti Freed!- Aggiunse, guardando l’amico con le sue ‘’babies’’ che gli giravano attorno impazzite e curiose del posto quanto il padrone.
-Hai detto che dovevo rilassarmi no? La vacanza è per me? Allora scelgo io dove andare, e tanto vale fare le cose alla grande- Disse risoluto Freed.
-Oh quindi ora sei convinto della vacanza!! Perfetto! Era ora che entrassi nello spirito!!- Rispose l’amico entusiasta di quel cambio di comportamento dell’altro.
-Complimenti Freed, è proprio un bel posto! È così di lusso! Non è vero Laxus?-
-Tsk, carino si-
Si andarono a registrare e alla fine dopo varie discussioni con tutto il team, si decise di prendere una suite tutti insieme, che avesse 4 camere separate così che ognuno potesse avere la sua privacy, erano tutti d’accordo tranne Bickslow che sperava in una camera e letto comune ma alla fine si era dovuto adattare, sempre meglio di niente!
Quando entrarono nella suite sembrava proprio un sogno: enorme, ricca ma dai colori tenui, aveva anche un salottino e ogni camera aveva il bagno privato.
-Ci costerà un occhio della testa- Commentò Evergreen –IO PRENDO LA CAMERA CON VISTA!- Urlò catapultandosi dentro la camera in questione.
-EHY! NON VALE!- Disse Freed.
-ALLORA IO PRENDO QUELLA CON IL FRIGOBAR!- urlò Bickslow, andando anche lui ad occuparne una, lasciando da soli Freed e Laxus.
Freed sospirò, ma fu interrotto dalla voce di Laxus.
-Tu quale vuoi?- Chiese, e l’altro lo guardò, sebbene avesse usato un tono abbastanza neutrale, il suo sguardo si era leggermente addolcito, sebbene gli sembrò solo un’impressione dettata da qualche scherzo della sua mente.
-Scegli prima tu, mi prenderò quella che resta-
-No, è la tua vacanza, scegli tu….ANCHE SE QUALCUNO SE L’È DIMENTICATO-
-SCUSA!!- Sentì poi un coro, che fece sospirare Freed, ma poco sorrise, ridacchiando e stemperando la tensione.
-Vedo che questa vacanza sta già funzionando…stai ridendo…non lo facevi da un po’-
-Uhm? Davvero?-
-Si, eri sempre così crucciato e cupo-
-Oh…non me ne ero reso conto….- Commentò Freed, l’altro si era accorto di quella piccolezza? Significava che lo osservava anche lui?
-Allora? Che camera?- Disse, tossendo leggermente per distogliere un qualche imbarazzo, e il mago delle rune tornò alla realtà.
-Prendo quella con il balconcino-
-Bene, allora prenderò quella che rimane- Confermò Laxus, avviandosi in camera sua, ma Freed lo fermò.
-Laxus….scusami per prima-
-Non ci pensare- Disse facendo spallucce, entrando in camera, alla fine, anche lui dovette entrare e sistemarsi in camera, che tutto sommato non era male.
Mentre stava rimettendo in ordine l’armadio con le sue cose, si fermò ad aprire la finestra che dava su questo balconcino, osservando il panorama che aveva davanti a sé: la notte stava calando velocemente, e tutto sommato quella avventura verso l’ignoto iniziò a sembrargli meno brutta.
Infondo, cosa poteva accadere di male? Era comunque con i suoi amici fidati, era con Laxus soprattutto! Non poteva prenderla per com’era? Un’occasione per stare insieme?
Forse era destino!
-Ehy Freed! Usciamo, vieni su!-
Evergreen si affacciò alla porta di camera sua, per richiamarlo e alla fine, in poco tempo riuscì a prepararsi per poter scendere insieme al gruppo.
Dopo aver girato a lungo e aver esplorato un po’ la città misteriosa, decisero di prendersi qualcosa da mangiare e da bere: la serata infatti trascorse alquanto tranquilla, e fu anche divertente! Freed iniziava a sciogliersi un po’,  forse non era stata una così cattiva idea quella vacanza, gli avrebbe fatto bene si!
Dopo essere usciti dal locale, Bickslow propose di andare a prendere una birra, e entrò nel primo locale che trovò, facendo entrare tutti gli altri: Freed e Laxus, si fermarono qualche secondo a guardare il posto…perché era così familiare?
Alla fine, entrarono anche loro, sebbene con una strana sensazione addosso, e mentre i suoi amici si divertirono, Freed continuava a guardarsi attorno.
Fu attirato da una donna incappucciata che stava guardando delle carte sul tavolo, una specie di veggente o simile? Lo scintillio della sua collana che si intravedeva lo attirò lì vicino, allontanandosi dal suo gruppo.
-Vuoi essere letto la mano?- Chiese la donna, senza neanche guardarlo.
-Non volevo disturbarla, ero solo incuriosito- Ammise, e la donna sembrò bloccarsi nel sentire quella voce: alzò lo sguardo, e sembrò di aver appena visto un fantasma.
Rimase in silenzio qualche minuto, quasi incredula.
-Vi sentite bene?- Chiese Freed: quella donna…aveva un che di familiare, possibile che da quando era entrato in quel posto si sentisse così strano?
-Ti prego, siediti caro- Lo invitò alla fine, e Freed, sebbene stranito la accontentò.
-Sei qui per una vacanza?- Chiese lei.
-In effetti si, sono venuto con i miei amici-
La donna intanto mischiò le carte, lui non aveva mai avuto niente contro i tarocchi, per fortuna non erano le carte strambe di Cana, se ci ripensava gli venivano i brividi! Si sarebbe però reso presto conto che forse erano meglio quelle della compagna di gilda!
-Sei felice?- Le chiese, tutto d’un tratto: non riusciva a vederla bene in volto, colpa della penombra, attorno a loro c’erano solo delle candele che illuminavano il tavolo, ma non riusciva a vederla bene in volto. Gli parve comunque molto strana come domanda.
-Si, credo di si- Ok, non era del tutto vero, e quella donna sembrò leggergli il suo sguardo, e iniziò a buttare giù le carte.
-Sei preoccupato Freed-
-Come fa a sapere il mio nome??- Disse perplesso.
-Non è importante questo-
-Invece direi di si-
-Hai sofferto molto nella tua infanzia, ma…hai trovato la luce, hai trovato una famiglia che ami profondamente-
Freed rimase in silenzio, guardando come tirava fuori velocemente le carte.
-Sei una persona leale, rispettosa, buona… e faresti di tutto per chi ami, non dai la tua ammirazione facilmente!-
Continuò lei. –Hai vissuto molto, con caratteri diversi, luoghi diversi…ma la tua anima non è cambiata, sebbene il destino non è stato benevolo con te con alcune scelte-
Lì iniziò a trovare la cosa un po’ ridicola, ecco che ora tirava fuori cose strane come vite precedenti, all’inizio poteva pure crederle, ma ora! Stava perdendo decisamente colpi la donna, ma non la interruppe ancora, voleva vedere dove sarebbe arrivata.
-Sei innamorato!-
Fu in quel momento che Freed avvampò, e cercò di farle abbassare la voce, ma la donna, sembrava più sconvolta che altro, il suo sguardo , o almeno quello che riusciva ad intravedere, era cupo, teso.
-Devi stare lontano da quella persona-
Disse, lapidaria.
-Cosa?-
-Ascoltami…la direzione che hai preso, non va bene! Per il tuo bene, ti intimo di finirla qui, ti stai addentrando in un destino che non puoi cambiare ne comprendere se scegli di continuare-
Freed rimase molto irritato da quella confidenza della sconosciuta, come si permetteva di dirgli di smettere di amare Laxus? Insomma, era chiaro che si riferisse a lui, era l’unico che amava. Cosa ne sapeva lei?
-E si può sapere perché dovrei?-
-Perché hai gli Astri contro-
Quelle parole, furono l’inizio della fine.
  
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