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Autore: Saturday Marx    07/01/2018    0 recensioni
Per lui era stato buio, ora era tra di noi. Negli ultimi anni la situazione tra le fazioni era peggiorata, avevamo bisogno di un leader, lui era l'unico.
Genere: Azione, Guerra, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Non-con
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Wilbur, Logan e Laura erano seduti al tavolino all’interno di una piccola casetta di legno che prima veniva usata come deposito per gli attrezzi. Nel giro di poche settimane era stata modificata in modo da diventare abitazione e luogo di cure.

Laura stava raccontando al padre quello che si era perso durante tutti quegli anni. “Dopo che tu sei morto sono stata per un po’ con gli altri bambini, avevamo trovato il nostro Eden, ma lì non mi sentivo a casa. Dopo poche settimane sono andata via senza dire niente a nessuno. Ad un certo punto i mutanti si sono divisi in due fazioni, contrastanti. Io non mi sono mai esposta o preso le parti perché negli anni ho girato molto. Il problema vero risale a 16 anni fa quando un’azienda, la Steeltech di Los Angeles ha deciso di potenziare i mutanti che lo desiderassero sottoponendosi a dei trattamenti top secret. Qual è stato il risultato ? I mutanti che si facevano aiutare in realtà venivano potenziati con delle tecnologie all’avanguardia impiantate nelle loro ossa. Vengono chiamati Rotants, mezzi robot e mezzi umani.” Logan ascoltava imperterrito le parole della figlia mentre Wilbur era intento a cucinare. La neve all’esterno cadeva indisturbata rendendo il Green-Wood quasi gradevole alla vista. “Devi sapere che il genere umano non mutante è quasi in estinzione. Sul pianeta ormai solo 10% delle persone non sono mutanti, questo perché ad un certo punto i Rotants hanno reso obbligatorio l’accoppiamento tra umani e mutanti rendendo la prole, secondo loro, più resistente ancora. Una nostra ricerca ha effettivamente dimostrato che è vero. Negli anni gli scontri tra le due fazioni si sono fatte sempre più violente. Le grandi città sono tutte state rase al suolo, lasciando intatti solo i cimiteri; non capiamo ancora il motivo. E’ un posto dove le persone possono nascondersi, dovrebbero saperlo.” Logan si alzò di scatto, troppe informazioni tutte assieme gli stavano creando confusione. Wilbur cercò di consolarlo. “Tu eri morto papà, per gli altri, ma io non ci credevo. Qualche giorno fa sono tornata nel punto in cui ti abbiamo seppellito e ti ho riesumato. Ci speravo nell’animo mio, ma non 
 credevo di trovarti integro; così è stato. Quasi 50 anni erano passati da quel giorno, eppure tu eri esattamente come ti avevamo lasciato. Un morto dopo tanti anni si consuma, tu no, perché non eri morto veramente, Ti ho caricato e ti ho portato qui dove Wilbur ti ha aiutato a tornare da noi.” Logan si guardò il corpo, ricordava le cicatrici ma in quel momento aveva la pelle totalmente intatta. “. Avevo già calcolato con Wilbur la possibilità che l’adamantio fosse diventato troppo velenoso per il tuo corpo così ti abbiamo aperto, abbiamo estratto tutto il metallo con degli strumenti di nostra invenzione, lo abbiamo trattato con del titanio per renderlo meno dannoso e te lo abbiamo reiniettato. Dopo poco è successo quello che speravamo. Le cicatrici hanno cominciato a sparire e il tuo colorito è tornato normale.” Logan si girò verso uno specchio, non aveva più capelli e barba bianchi, era tornato giovane come un tempo. Negli suoi molti anni di vita aveva pensato molte volte di morire, ma non aveva mai pensato che il suo veleno poteva essere proprio quello scheletro metallico che lo rendeva un grande x-men. Si girò verso Laura, la figli che ora era diventata una donna, non dimostrava ovviamente la sua età. “E questo ragazzo ? L’hai conosciuto durante il cammino ?” chiese Logan incuriosito. Laura dovette sopprimere un sorriso. “Guardalo bene, non ti ricorda nessuno ?” disse lei con tono serio. Logan lo guardò come non aveva fatto prima; era alto, robusto, con il volto gentile. Abbassò la testa per pensare. Aveva conosciuto tante persone nel passato con quelle caratteristiche, era lunga la lista nei suoi pensieri. “Papà, Wilbur è tuo nipote, mio figlio”.
   
 
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