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Autore: virginautamari    09/01/2018    0 recensioni
Mesia non è una ragazza come tutte le altre, è speciale. Per tutta la sua vita non ha fatto altro che lottare, lottare contro qualcosa che sembrava essere più grande di lei, avendo accanto a se una famiglia e delle amiche che vivevano per lei ed ha vinto. Adesso per lei, inizia una nuova vita, una vita in cui finalmente può essere se stessa. Accompagnata sempre dalla sua famiglia e dalle sue amiche, Mesia scoprirà cosa vuol dire essere un adolescente normale, con tutte le gioie, i dolori e le sorprese che questa fase della vita, comporta.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO

 

"Drinn Drinn", il telefono suonava incessantemente sulla scrivania.

Era iniziato un nuovo giorno in quel dì di Londra, la città era sveglia già da un pò ma in uno degli ospedali nella zona di Westmister Bridge , una ragazza era ancora nel suo letto a sonnecchiare.

La notte era stata per lei al quanto difficile, si era immersa completamente nella lettura di un nuovo libro, troppo eccitata per mettersi a dormire, perdendo completamente la cognizione del tempo.

Quella notte, Mesia, la ragazza in questione, non era a Londra, o meglio con il corpo era nel suo letto, nella stanza dell'ospedale nella quale alloggiava, ma con la mente viaggiava per le strade di Bayview, in compagnia di Ella e Callum Royal.

E cosi come le pagine del libro svolazzavano tra le mani della ragazza, cosi le ore passavano, lasciando che la sera accogliesse la notte e dopo un pò l'alba di un nuovo giorno.

Erano esattamente le 04:00, quando gli occhi hanno cominciato a pizzicarle per il troppo sonno e le sue braccia hanno ceduto alle milioni di chiamate di Morfeo, il quale la invitava gentilmente a posare quel libro, che stringeva gelosamente tra le sue mani, e a lasciarsi andare ad una bella dormita.

Ma la persona che in quel momento la chiamava non era Morfeo, bensì la sua amica Maggie, la quale non la invitava gentilmente ad abbandonarsi ad una bella dormita, ma voleva espressamente augurargli una buona giornata, essendo quello un grande giorno per la bella addormentata.

Mesia, finalmente, sarebbe tornata a casa, dopo 4 anni di analisi del sangue e radiografie al cuore, sarebbe finalmente tornata a vivere, come una persona normale, senza nessuno intoppo o ostacolo a barrare il suo cammino.

Sono passati anni, eppure Mesia, ricorda quel giorno, quel maledetto giorno, come fosse ieri: è entrata in quell'ospedale, una mattina di 4 anni fa, un arresto cardiaco aveva messo fine per un attimo alla sua vita, ricorda ancora il viso di sua madre, in ginocchio davanti al suo corpo, quel corpo di una piccola bambina di 15 anni, una bambina felice che non aveva nulla da rimproverare alla vita.

Aveva due genitori che l’amavano, un fratello che viveva per lei, due amiche senza la quale non poter restare e tanti altri amici ma, il destino gioca brutti scherzi talvolta proprio a quelle persone che non hanno problemi.

Le è stato detto che tutto quello che accade nella vita, accade per un suo perché e per un suo per come, come un ostacolo posto sul cammino per testare la forza ed il coraggio di una persona e lei di coraggio e forza ne ha da vendere.

Ovviamente quella mattina, sembrò tutto un grande incubo, sua madre che piangeva, suo padre che chiamava il pronto soccorso alla ricerca di un autobulanza e suo fratello, beh lui era li, alla destra del suo corpo, con il viso tra le mani ed urlava.

Urlava al cielo la sua tristezza, urlava al cielo la sua infelicità, si chiedeva perché tutto stava accadendo a lui, alla sua famiglia, alla sua sorellina, all'altra parte di se stesso.

Perchè Mesia e Louis sono gemelli, nonostante il dottore tiene sempre a precisare che, i due siano fratelli, non essendo nati all'interno della stessa sacca ed essendo una, una ragazza e l'altro un ragazzo.

Ma questa differenza, sembrano notarla solo gli altri, per i due, non esistono sacche diverse o sesso diverso, sono nati lo stesso giorno, sono cresciuti insieme, un anima sola divisa in due corpi.

L’ultimo istante prima che cadesse in uno stato comato, gli ha rivolto un sorriso, uno sguardo carico di forza, la sua forza che in quel momento imprimeva a lui, affinchè potesse salvare quello che rimaneva della loro famiglia, affinchè potesse rialzare quella piccola donnina che giaceva alla sinistra del suo corpo.

E’ come se legati da una sottile telepatia, Louis si alza dal pavimento, tira con tutta la forza che ha nel corpo, sua madre dal corpo della sorella e la trascina in cucina.

Di quello che è accaduto dopo, Mesia ne sa poco quanto nulla, sa solo che dopo un paio di giorni, si è risvegliata in una stanza di ospedale ma la scena che le si è presentata davanti è stata la stessa di quando perse i sensi.

Sua madre era alla sua destra e suo fratello alla sinistra, suo padre si accingeva a chiamare la dottoressa affinchè potesse vedere che finalmente dopo giorni, la sua bambina aveva finalmente aperto gli occhi.

Quegli occhi azzurri, colmi di gioia e allegria che nemmeno un arresto cardiaco aveva portato via e lui era orgoglioso di lei, era orgoglioso della sua piccola stella senza cielo, della sua piccola guerriera.

All’arrivo dei medici, la sua famiglia si era fatta da parte ed una serie di persone alla ragazza sconosciute si sono avvicinate al suo corpo e proprio come quel giorno, si sono prese cure di lei.

I suoi genitori le hanno raccontato cosa fosse accaduto e cosa avrebbe dovuto aspettarsi da quel male grande che, a quanto pare fin dalla nascita le era stato accanto.

Un cuore troppo piccolo e fragile per il suo corpo, un cuore che ancora non si sapeva cosa aveva di preciso ma che avrebbero dovuto operare con urgenza affinchè potesse tornare a funzionare correntamente e da quel giorno sono passati esattamente 4 anni.

4 anni in cui, ha sognato e sperato di poter tornare finalmente a vivere, di tornare a passeggiare per le strade della sua bella Londra, di tornare a ridere e giocare con i suoi amici, quegli amici che, comprese Maggie e Bianca, a quest’ora si saranno diplomati e avranno ognuno di loro preso la loro strada, quella strada che avrebbe percorso anche lei se non fosse stata bloccata tra quelle mura.

Con la differenza che, Maggie e Bianca, non l'hanno mai abbandonata, le sono state accanto per tutti quegli anni, portantole un pò di vita al di fuori, all'interno dell'ospedale.

Ogni pomeriggio dopo università e lavoro, le facevano visita, Bianca le portava quei cioccolatini che tanto le piacciono, e Maggie le portava ogni giorno un libro nuovo.

Maggie, più di Bianca, la passava a trovare tutti i giorni, non c'era un giorno in cui non le andava a far visita ed ogni giorno le portava quell'aria di novità e di freschezza, che servivano da toccasana per i momenti di nostalgia della ragazza ricoverata.

Le raccontava delle sue giornate universitarie, degli esami che avrebbe dovuto preparare e di quanto fossero stronzi i professori ed i ragazzi in generale.

E di stronzi Maggie, ne aveva conosciuto tanti, soprattutto sul fronte amoroso, ma nonostante questo, continua credere nell'amore, nell'amore quello vero.

Ma da oggi, quelle che erano solo storie, adesso Mesia, le potrà vivere in prima persona, ed è per questo che, eccitata dal fatto di dover uscire e respirare aria nuova, non fosse riuscita a dormire nemmeno un attimo, lasciando che fosse il suo nuovo libro a contenere il suo entusiasmo.

Mesia non rimpiange nulla di quello che è stato, pensa solo che se è andata in questo modo vuoldire che cosi doveva andare, che Dio voleva testare la forza ed il coraggio della sua famiglia, quella famiglia che quella mattina sarebbe venuta a prenderla per portarla, finalmente, a casa con loro.

Hanno combattuto contro un male che forse non se ne è del tutto andato, dovrà continuare a fare cure ma fortunatamente l’ha sfangata, l’operazione andò benissimo quel giorno e gli anni sotto controllo sono stati solo una precauzione affinchè i medici potessero essere sicuri che realmente il suo cuore sarebbe sopravvissuto.

C’è anche da dire che, non l'hanno operata subito, la ragazza è stata sottoposta a decine di analisi prima della fatitica operazione, ha dovuto aspettare che un donatore le donasse un cuore nuovo ed ecco qui la spiegazione di tutti quegli anni tra le mura bianche.

"Buongiorno", aveva appena annunciato il suo arrivo in ospedale, Maggie.

La ragazza scocciata dalle non risposte da parte dell'amica, e troppo emozionata per il suo ritorno a casa, aveva deciso di andare direttamente all'ospedale, consapevole del fatto che, l'amica stesse ancora dormendo.

"Ciao Maggie, di buon ora oggi, niente corsi o mattinate di studio?", le aveva chiesto Elisabeth, caposala del reparto nella quale era ricoverata, Mesia.

Se per Mesia, quelle sale fossero un pò come una sua seconda casa, di certo non si può dire il contrario di Maggie o della sua famiglia, avendo passato li, gran parte delle loro giornate.

"No Ely, questa mattina passo, sono troppo emozionata per il ritorno a casa di Mesia, non avrei dato il massimo in nessuna materia e non sarei riuscita a seguire nessun corso.", sostenne la ragazza, con il sorriso a mille, al sol pensiero che l'amica sarebbe tornata a casa.

"Sei davvero un ottima amica, Mesia è fortunata ad averti", le sorrise l'infermiera.

"Grazie Ely, ma quella che è fortunata sono io. Ad avercela la forza che ha lei", sostenne la ragazza.

"Mesia è una vera e propria guerriera, non è ho viste molte di ragazze con la sua stessa forza, ma non si può dire il contrario di te. Le sei stata accanto in tutti questi anni, deve anche a te, gran parte della sua forza.", le disse carezzandole il braccio, l'infermiera.

Ed era la verità, se Mesia ce l'aveva fatta, lo doveva anche a Maggie, e a Bianca, oltre che alla sua famiglia, per esserle stati accanto, quando il mondo sembrava averla abbandonata.

"Ti ringrazio per le belle parole Ely, ora vorrei andare da lei, pensi che sia possibbile oppure no?"

"Vai pure tranquilla, è ancora troppo presto per la visita di dimissione, penso che la tua amica stia ancora nel mondo dei sogni", le sorrise allontandosi Elisabeth, lasciando alla ragazza la possibilità di raggiungere la sua amica.

E proprio come aveva preannunciato la caposala, la ragazza era ancora nel mondo dei sogni, aggrovigliata tra le coperte e le lenzuola, con ancora il libro nella mano destra, segno che quella notte, i suoi occhi si fossero chiusi prima che, la ragazza potesse poggiare il libro, sul comodino al suo fianco.

"Mesy, ehi, svegliati", le sussurrò Maggie, accomodandosi sulla sedia vicino al letto dell'amica.

"mmm, un altro pò Ely, altri 5 minuti dai", le chiese la bella addormentata, ipotizzando che a chiamarla fosse la caposala, abituè di ogni mattina.

"Mesy, sono Maggie, svegliati dai", le disse la rossa, alzando di un quarto il suo tono di voce e scuotendole un braccio.

Ma pur alzando di un quarto il suo tono di voce e scuotendole un braccio, la rossa non ottenne nulla dalla sua amica, che troppo stanca, rifiutava di svegliarsi.

"Penso che nemmeno se le promettessi di regalarle una reflex nuova, riusciresti a svegliarla, in questo momento.", sostenne ridendo una voce, al di là della porta d'entrata, annuciando l'arrivo di una nuova persona nella stanza.

Ma Maggie non ebbe bisogno di girarsi per poter riconoscere quella voce nuova, solo una persona avrebbe potuto fare quei determinati paragoni, perchè solo una persona, a parte lei e qualcun altro, conosceva cosi bene Mesia, da sapere che, oltre alla lettura, la fotografia, fosse il suo secondo hobbie.

"Ciao Lou, sono contenta e felice di vederti questa mattina, ma se tu la smettessi di ridere e mi aiutassi a svegliare, questa pigrona di tua sorella, te ne sarei molto grata.", gli sorrise ironica la ragazza.

Maggie e Louis, erano ottimi amici, pure se all'apparenza poteva sembrare il contrario, si conoscevano da bambini, erano cresciuti insieme, essendo la rossa intima amica della sorella del ragazzo, avevano passato insieme molteplici momenti.

Si stuzzicavano continuamente e continuamente si prendevano in giro, ma mai avevano litigato, era una bella amicizia la loro.

"Dai Margareth, non te la prendere, dovresti saperlo ormai che solo io sono in grado di svegliare mia sorella e nessun altro, è inutile provarci", la spintonò il ragazzo.

"Si si, perchè tu sei l'altra metà di lei e quindi la conosci a memoria, solita e noiosa storia Louis risparmiela, la conosco già"

"E non chiamarmi Margareth, sai quanto lo odio.", lo spintonò di rimando, la ragazza.

"Guardate che io sono già sveglia, non sono mica dall'altra parte del mondo, smettetela di litigare",sostenne Mesia, svegliata, finalmente, dalle chiacchiere continue da parte di suo fratello e della sua amica.

"Ma buongiorno sorellina, sei contenta di tornare a casa?", le urlò suo fratello, lanciandosi direttamente su di lei, al di sopra del letto.

"Sisi, ma adesso spostati Louis, che non sei per niente leggero", lo spintonò la bionda.

Il ragazzo le liberò le braccia ed il corpo dal peso eccessivo del suo di corpo ma non le lasciò di certo tutto lo spazio all'interno del letto, anzi le si accomodò al fianco, togliendosi addirittura le scarpe per stare più comodo.

"Ma si Lou prenditi pure tutto il letto, e poi sono io la pigrona della famiglia", gli disse la ragazza spingendolo all'angolo del letto per ritrovare il suo spazio perduto dall'intrusione di suo fratello.

"Ciao Maggie", seguitò Mesia, salutando l'amica, divertita dal battibecco dei fratelli.

"Ciao, finalmente ti sei svegliata, stavo per riempirti di acqua gelata, se non ti fossi svegliata da qui ad un ora, ti ho addirittura chiamata al cellulare", le disse l'amica, allungandosi su di lei per poterle dare due baci sulle guance.

"Scusami e che non ho proprio dormito questa notte, ero troppo eccitata dal fatto che oggi finalmente lascerò questo posto che, ho finito per leggere tutto il libro e perdere completamente la cognizione del tempo", Mesia.

"Me ne sono accorta, quando sono entrata nella stanza, avevi ancora il libro fra le mani", Maggie.

"Davvero? Non me ne sono accorta, devo essermi addormentata senza nemmeno rendermene conto, ma tu a che ora sei arrivata, da quanto tempo siete qui?", disse la bionda, rivolgendosi ad entrambi i suoi visitatori.

"Io sono appena arrivato, lei non so da quanto tempo è qua", rispose Louis, accoccolandosi tra le braccia della sorella.

"Io sono arrivata 10 minuti fa, questa mattina non ce l'ho fatta a studiare, sapendo che tu saresti uscita e quando ho visto che non mi hai risposto, ho deciso di venire. Ho chiamato anche Bianca ma, non ha potuto lasciare il lavoro, doveva sostituire Allie, in ludoteca. Ha detto però che ti avrebbe scritto.", Maggie.

"E' possibile, non ho ancora controllato il cellulare, dopo controllo e le rispondo se realmente mi ha scritto.", rispose la ragazza accarezzando i capelli del fratello.

"Non ci posso ancora credere che, da qui ad un ora, uscirai finalmente da questo posto. Sono contento, Mesy, l'hai sfangata del tutto.", sostenne il ragazzo, emozionato dal fatto di riavere sua sorella a casa.

La ragazza gli sorrise emozionata, suo fratello aveva ragione, quello sarebbe stato l'ultimo giorno in cui si sarebbe svegliata in quel letto, da domani sarebbe iniziata finalmente la sua vita, la sua nuova vita.








Ehilà I'm Back!!
Ciao belli, ecco a voi un nuovo capitolo fresco di stampa tutto per voi.
Scusate il ritardo ma tra un festa ed un altra, non ho avuto il tempo di aggiornare ma, eccomi di nuovo qui per voi.
Questo capitolo vede l'uscita di Mesia dall'ospedale in compagnia del suo caro fratello gemello, Louis e la sua migliore amica Maggie, che cosa le aspetta una volta uscita da quel luogo per lei ormai una seconda casa?
Chissà.. Abbiate pazienza e lo scoprirete....molto presto.
Un bacioooo.
Ps: Una recensione è sempre ben accetta, giusto per capire che cosa pensate della storia.

  
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