Prologo:

Anche se Yoda aveva rivelato i suoi profondi timori, il maestro Windu e Kenobi erano restii a credere dell’inizio di una nuova guerra. Entrambi si trovavano nel centro del tempio e camminavano affianco silenziosamente, senza proferire parola riguardo a ciò che pensavano a causa delle nuove e scomode problematiche. I passanti guardavano i due con occhi colmi di ammirazione, per gli apprendisti Padawan i maestri dell’ordine dei Jedi erano come modelli da seguire, degli eroi invincibili e grandi, in grado di guidare le nuove generazioni verso il successo.

Obi wan abbassò lo sguardo ed osservò con preoccupazione il largo corridoio illuminato dalla luce pomeridiana, scuoteva il capo mentre nella sua testa una moltitudine di pensieri si facevano largo. Si fermò accanto alla balconata in legno e con apprensione appoggiò una sua mano al mento, lasciando che il lungo mantello scuro gli ricadesse dietro le spalle.

-Avverto la tua inquietudine !- Windu si era fermato accanto a lui, condividendo nel proprio animo le stesse titubanze dell’amico.

-La situazione non è affatto chiara, e la cosa puzza di bruciato- i suoi occhi azzurri si posarono su una larga colonna di metallo, mentre con la mente confusa Kenobi tentava di ricollegare ogni dettaglio per poter ricostruire quella situazione che al momento appariva  ambigua e pericolosa.

-Oggi è stata una giornata piena di sgomento…- Windu gli si era avvicinato osservando il compagno con preoccupazione -Dalla scoperta del passaggio di Dooku al lato oscuro si è aggiunta anche quella dell’inizio di  una prossima guerra. Ti consiglio di far riposare la tua mente prima di dare un nome all’intruso che potrebbe nascondersi tra noi-

Obi wan curvò velocemente il volto per osservare quello dell’amico -Anche tu dunque credi che ci sia qualche traditore?- domandò speranzoso che Windu condividesse la sua stessa teoria.

-Temo che sia così- lo sguardo dell’uomo divenne cupo e serio, più di quanto Kenobi fosse abituato a vedere. Con stanchezza scostò due volte il capo ed esausto massaggiò le sue tempie come a voler allontanare tutti i suoi pensieri e le preoccupazioni.

-E’ meglio rimandare a domani questi grattacapi. Con la mente lucida saremo in grado di ragionare più chiaramente-

-Non posso che darti ragione!- Obi wan appoggiò le mani sulla ringhiera del lungo balcone, osservando sotto di sé il movimento della folla.

-Oggi è uscita fuori una giornata piena di difficoltà!- il suo sguardo si dileguò tra le persone che camminavano sotto i suoi occhi mentre sentiva un peso ingarbugliarsi dentro al petto.

Grazie alla confusione che vi era all’interno del grande palazzo, una ragazza era riuscita ad intrufolarsi all’interno dell’ala riservata ai maestri jedi, approfittando della distrazione delle guardie, troppo occupate a discutere con altra gente ed a compilare i plichi di moduli sulle scomode scrivanie.

Con passo felpato la donna aveva percorso due piani del palazzo senza dare nell’occhio. Ogni tanto si copriva il viso con timore, nascondendosi dentro il suo lungo mantello di velluto verde, mentre avanzava osservando con attenzione i lunghi corridoi nella ricerca disperata di qualcuno in particolare.

Procedeva ma sentiva le gambe tremare e gli occhi inumidirsi. Aveva cercato di calmarsi, ma non poteva riuscirci, non poteva far nulla al riguardo, le sue circostanze erano alquanto compromesse e lei lo sapeva bene. Era giunta al tempio degli Jedi con la speranza di ricercare qualcuno in grado di sollevare i suoi timori, sperando che quest’ultimo si presentasse e la rincuorasse, consapevole del fatto di non poter ricercare ciò che desiderava come avrebbe preferito.

Alzò lo sguardo e si sforzò a cercare tra la gente e dentro le grandi sale, ma niente, intravedeva solo la folla espandersi, come i suoi pensieri e le sue più buie preoccupazioni.

Il maestro Kenobi camminava lungo l’androne illuminato, Windu l’aveva lasciato ed adesso che si trovava solo, i suoi pensieri si erano raddoppiati; proseguiva con andatura sicura ingannando gli sguardi curiosi della gente che si soffermava a scrutarlo, non poteva negare a sé stesso però la profonda inquietudine che avvertiva. Imboccò una via meno affollata e per un attimo allontanò tutti i suoi timori lasciando che il resto della giornata proseguisse senza quest’ultimi. Il maestro Windu aveva ragione! lui doveva far riposare un attimo il cervello, altrimenti sarebbe impazzito. Era necessario scandire bene ogni attimo e soprattutto doveva ragionare con calma, cosa che al momento non gli riusciva. La sua unica priorità era rientrare nella sua stanza e lasciare tacere per un attimo tutto, l’indomani avrebbe riflettuto con calma e razionalità, era inutile fasciarsi la testa prima di scoprire cosa stesse realmente accadendo.

-… Anche se non sono stata autorizzata vi chiedo di lasciarmi andare …- Mentre camminava la sua attenzione venne subito attirata dalla voce di qualcuno alle sue spalle. Incuriosito si girò ed osservò ciò che stava avvenendo in quel piano.

-Le consiglio di lasciare il tempio da sola, non mi costringa ad usare la forza- un uomo si era avvicinato alla figura minuta di una ragazza, guardandola con esasperazione.

-Lei mi deve far passare … non me ne andrò se non prima …- affermò una fanciulla speranzosa di convincere il custode di quel piano.

-Non insista, altrimenti informerò tutte le guardie della sua presenza, e diverranno guai molto più grossi-

-Ma la prego,  cerchi di capirmi io devo assolutamente parlare con …-

-No è vietato!- affermò autorevole l’uomo che con la sua rigidità aveva paralizzato la giovane.

-La prego è veramente importante … io non so che fare più- la ragazza aveva la voce rotta, quasi scoraggiata si era avvicinata alla guardia sperando di trovare un po’ di umanità nei suoi occhi.

Il maestro Kenobi nell’osservare quella scena aveva curvato le sue sopracciglia, incuriosito dalla presenza di quella nuova arrivata. Senza impensierirsi troppo si era avvicinato attirando velocemente l’attenzione del guardiano.

-Maestro Kenobi !- l’uomo felice di vedere il cavaliere Jedi si era approssimato voltando le spalle alla giovane.

-Mi dispiace di averla disturbata- con un cenno del capo l’uomo aveva salutato il maestro lasciando che gli occhi di quest’ultimo si posassero sulla ragazza.

-Mi chiedo cosa stia accendendo?- domandò incuriosito guardando i due.

-Nulla di considerevole signore-  il custode lanciò una rapida occhiata alla fanciulla.

-Veramente? Credevo ci fosse qualche problema!- esordì Obi wan chinando leggermente il capo.

-No signore, ripeto non c’è nulla per cui allarmarsi- il guardiano dopo aver pronunciato quella frase si voltò per osservare il volto triste della ragazza dietro sé, sperando che quest’ultima si decidesse a lasciare quel posto.

Kenobi posò anche lui gli occhi su quella giovane, poteva avere circa l’età del suo padawan, anche se dentro al suo sguardo notava qualcosa di … diverso ed indecifrabile. La donna fissò le iridi del generale per diversi istanti, cercando silenziosamente aiuto, per poi abbassare angosciata il capo, lasciando che gli occhi del giovane la studiassero.

-Mi puoi spiegare tu cosa succede?- Obi wan si rivolse alla donna avvicinandosi di qualche passo. La sua voce anche se indagatrice era profonda e calma, non turbata come la guardia che aveva comunicato con lei precedentemente, ma rispettosa e molto più saggia

-Nulla signore!-  con imbarazzo lei prese a massaggiare un suo braccio, desiderando con tutta sé stessa che la confusione creatasi potesse presto sbrogliarsi.

-Quello che cercava di dirti quest’uomo è che non si può entrare in queste aule senza un permesso scritto- spiegò pacato mentre lo sguardo della ragazza pareva evitare il suo.

-Penso che tu adesso l’abbia compreso!- asserì guardandola.

-Mi dispiace ma non c’era tempo per formulare richieste- alzò il capo rivelando senza vergogna ogni sua apprensione.

-La prego signore devo parlare urgentemente con il maestro Yoda- i suoi occhi nel pronunciare la frase si velarono di lacrime e la sua voce divenne flebile e tremante. Obi wan stupito la fissò, ora curioso di capire cosa avesse quella ragazza da riferire al suo maestro.

Angolo autrice:

Salve a tutti e grazie di aver letto. Vi auguro un buon anno e tanti auguri per le feste passate:).

Dunque, non potevo non postare questo racconto, altrimenti non mi sarei messa l’anima in pace, ci tenevo molto a condividere con voi questo prologo, quindi mi auguro di aver coinvolto qualcuno, voi se vi fa piacere per favore scrivetemi qualcosa, in modo da capire quali impressioni avete avuto, a me fa molto piacere leggere i commenti e sapere diverse opinioni, sento che la mia idea prende forma nel migliore dei modi e mi sento veramente soddisfatta, condividere e soprattutto ascoltare altre giudizi altrimenti mi terrei per me ogni racconto!, spero dunque di avervi spronato a commentare e mi auguro di avervi lasciato tanta curiosità. Purtroppo non ho il tempo materiale per continuare a scrivere, e con dispiacere vi devo lasciare con queste poche righe, augurandomi di trovarvi in qualche recensione.

Buona serata.