Ehilà!
Ebbene si, SONO IO!
Vi
stavate chiedendo che fine avessi fatto, giusto? Vi risponderò con una parola:
ESAMI! SIGH! ç__ç
Con
la maturità in corso ho dovuto dare la priorità allo studio, e giustamente, è
per questo che sono secoli che non mi faccio vivo a voi lettori con qualcosa di
nuovo. Tra l’altro sono sotto esame anche ora che butto giù questo pezzo,
quindi più che di ritorno chiamiamolo un “almeno così sanno che sono ancora
vivo”! XD
So
che ho già due fin in cantiere, ma per quelle mi serve impegno, ed io sono
alquanto scarico, spero mi comprendiate… Quindi, avendo nostalgia di dedicarmi
al mio divertentissimo hobby, spero mi perdoniate se mi dedico a qualcosa di
ben meno “serio” e più spassoso, così per rilassarmi e sollazzarmi un po’ ^__^
Questa
è una breve introduzione e spero se ne sviluppi un nuovo capolavoro estivo di
comicità come “Holidays!” l’anno scorso! Spero che sarete invogliati a leggerne
il prosequio, anche perché state certi che in questa fanfic ne vedrete delle
belle!
Senza
anticipare nulla, vi lascio alla lettura!
PS:
NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!!!
PPS:
BUONA ESTATE (almeno voi che potete già godervela…)!!!
PPS:
Questa storia si immagina ambientata nel periodo dei “filler” dell’anime,
quindi i personaggi sono quelli della prima serie ^__^
Quella
mattina Tsunade si risvegliò dietro la scrivania del suo ufficio, dove aveva
trascorso la notte. Ovviamente perché la notte prima aveva preso una sbronza di
sakè e lì era cascata dal sonno alcolico, non certo per lavoro o altro…
Il
fatto di essersi addormentata in dietro anziché in avanti salvava gli
importanti fogli (ancora non controfirmati) dall’annegare sotto una pioggia di
bava proveniente dal rigolo che aveva all’angolo destro della bocca. Oltre ad
essi, dinanzi a lei, c’erano la pila del lavoro svolto (comunque non
inconsistente), di quello ancora da fare, un fermacarte a forma di rospo giallo
regalatole da Jiraya al suo compleanno, un barattolo pieno di matite, e
naturalmente una bottiglietta quasi vuota di liquore ed una quasi piena.
L’Hokage,
smettendo di russare, si leccò le labbra e strinse gli occhi, annunciando al
mondo il suo imminente risveglio. Stirò le braccia e poi le lasciò cadere
pesantemente in avanti; così facendo colpì con una mano il piccolo soprammobile
a forma di anfibio che gracidò in segno di protesta. Disturbata da quel rumore,
lo afferrò alla cieca (aveva ancora gli occhi appiccicosi di sonno) e lo tirò
giù sul pavimento, ma quello rimbalzò e con un salto da fare invidia ad una
raganella tornò alla sua posizione, sopra i fogli sparsi della scrivania.
“Tsk!”
Doveva
farsi spiegare dove li trovava simili cosi…
Finalmente
sveglia si stropicciò gli occhi, e si guardò intorno, scorgendo prima le due
librerie ai lati della stanza e poi la porta sul fondo.
“Ohi
ohi! Ho di nuovo dormito qui sulla sedia! Questo non fa certo bene alla mia
schiena.”
In
cuor suo, sperava fosse abbastanza presto da potersene stare lì sonnacchiosa
ancora un po’, ma la luce sfavillante dalle finestre indicava che si era già a
mattino inoltrato.
“Accidenti,
speriamo che non sia passato nessuno, sai che figura.”
Nel
dubbio, meglio farsi trovare sveglia e attiva da chiunque arrivasse… Ma non
appena mise mano al primo foglio, prospettandosi un’altra giornata “normale”,
coi suoi doveri e i suoi svaghi fino a sera e poi dritta a dormire (nel suo
letto possibilmente…), ecco che la porta si spalanca, facendo entrare, o meglio
irrompere, Shizune, e dando l’avvio ad una stravagante e del tutto non comune
serie di eventi!
“AHI!”
“Uh?”
Vide
la sua assistente richiudere con forza la porta e piazzarvisi davanti con la
schiena, imitata prontamente dalla sua maialina: era un po’ palliduccia e con
il fiatone, ma più che avesse corso sembrava avesse visto qualcosa di a dir
poco indicibile.
“Ehm,
buongiorno, Shizune; qualche problema?”
“Ecco…”
Tsunade
la guardò stralunata deglutire e restare paralizzata davanti la sua porta.
“Ah,
mi hanno beccato che dormivo ed ora quei due barbogi dei consiglieri stanno
venendo a farmi la ramanzina? Ci sono abituata, ci penso io, non serve che ti
preoccupi.”
“STAVA
DORMENDO?!?!?!?”
“Accidenti…”
Si era data la zappa sui piedi!
“Sigh!
Beh, ne riparleremo, ma ora abbiamo faccende più… urgenti!”
“Urgenti
come? Urgenti “serie”, “relativamente più serie del fatto che stavo dormendo”…”
“Incredibilmente
urgenti!”
A
lunghi passi la giovane arrivò alla sua scrivania: “È successo qualcosa!”
“(-__-)
Ma non mi dire… e a chi?”
Neanche
a farlo apposta si sentì l’ecco di un galoppare trafelato di sandali sul
pavimento del corridoio. Tsunade immaginò di sapere di chi si trattasse, ma
restò allibita quando sull’uscio si fermò con una brusca frenata…
“SIGNORA
HOKAGE!”
“Hinata?”
All’urlo
di “È successa una cosa da non credersi!”, la dolce e tranquillissima Hyuga si
fiondò correndo nella stanza, rischiò di buttare all’aria Shizune che si scansò
appena in tempo e con un balzo a piè pari salì sulla scrivania, buttando
all’aria quasi tutto quello che c’era sopra sotto gli occhi una Tsunade
letteralmente senza parole.
“Incredibile!
No, assurdo! No, assurdamente incredibile!”
Siccome
non la smetteva di agitarsi, Tsunade alzò parimenti la voce: “Hinata! Ma che
modi sono questi? Da te non me l’aspettavo affatto! Ti rendi conto che sei
entrata qui dentro alla maniera di Naruto? Anzi, forse anche peggio!”
Due
leggerissimi colpetti sulla porta la distrassero… Allungò il collo oltre Hinata
ancora in piedi sui resti sparpagliati del suo poco svolto lavoro e vide Naruto
fermo sull’uscio col capo leggermente abbassato…
“Ehm,
permesso… b-buongiorno!”
“E
TU DA QUANDO BUSSI!?!?!?”
“Ma…
bussare è buona educazione, lo si dovrebbe fare sempre.” ribadì lui arrossendo.
Tsunade
guardò prima l’una e poi l’altro, dubitando della sua sanità mentale in quel
momento!
“S-se
vuole ripasso un’altra volta… è solo che avrei… cioè, avremmo questo
problemino…”
“E
LO CHIAMI PROBLEMINO!?!? Una cosa del genere non si è mai vista! È strambo a
dire poco!” ribadì Hinata con insolita energia…
“Shizune!”
urlò la donna bionda, esasperata.
“Ahiiii!”
piagnucolò lei, mettendosi sull’attenti.
“Mi
vuoi spiegare cosa diavolo sta succedendo qui?!?!?”
“Beh,
vede…”
Prima
che dicesse oltre, si udirono ancora altre voci dal corridoio che
monopolizzarono l’attenzione dei presenti sulla porta.
“Scollati!”
“Oh,
suvvia! Dammi una chance! Non riesco proprio a resisterti!”
“EVAPORA!”
Prima
Tsunade potesse dire che le sembrava la voce di Ino Yamanaka, ecco apparire
proprio lei, e non da sola…
“Ti
preferivo come eri prima!”
“Sei
così tremendamente sexy quando ti arrabbi!”
Tsunade
sbiancò: “SHIKAMARU!?!?!?!?”
Era
proprio il Nara, il Nara che cono sguardo ebete e languido allo stesso tempo
adocchiava la compagna di squadra: sembrava stesse sul punto di strisciarle ai
piedi… ed effettivamente si gettò a terra per afferrarle le caviglie.
“Mollami,
idiota, mi fai cadere!”
“E
restare anche a un solo centimetro di distanza da cotale femminile splendore?
Giammai!”
“Oh,
cielo…” commentò Naruto inziando a giocherellare con le dita, mentre Hinata
rideva in modo un po’ scemo adocchiando Ino.
Questa,
incurante delle provocazioni, se ne stava con le braccia incrociate e lo
sguardo infastidito a sopportare, con grande sforzo, Shikamaru che le si
strusciava addosso…
“Tranquilli,
c’è una spiegazione per tutto questo.” mormorò, prima di rifilare il tanto
sospirato calcione sulla faccia del troppo “amichevole” amico…
“Sigh!
Perché? Io adoro le donne ma loro non adorano me!”
Tsunade
aveva gli occhi sgranati e la bocca aperta…
“Beh…”
disse Shizune “Credo che cosa stia succedendo possa intuirlo da sola…”
“……
Ho capito! Sono ubriaca come non mai.” disse Tsunade schioccando le dita e
stendendosi nuovamente e comodamente sulla sedia con una filosofica risata.
“Su
Shizune, pizzicami e svegliami!”
“Sigh…”
PIK!
“AHIO!
MA SEI SCEMA?!?!?”
“MA
ME LO AVETE DETTO VOI!”
“Vuoi
davvero farmi credere che Naruto se ne sta buono e zitto lì sulla porta e che
Hinata è… Ehi! Ti spiacerebbe scendere? Non hai visto abbastanza panorama da
lassù?”
Hinata
obbedì ridendo.
“Per
inciso…” fece allora Ino, l’unica apparentemente uguale a sé stessa, grattandosi
dietro la testa “Ne stanno arrivando… “altri”… eh eh eh!”
“Per
tutte le lumache del mondo…” sacramentò Tsunade.
E
fu così che per lei, e per Villaggio della Foglia, svanì la prospettiva di
un’ennesima giornata “come al solito”!
TAN
TAN TAAAAAN!
Lo
so, la cosa sembra demenziale, ma vi assicuro che… lo sarà! Se il prologo vi ha
preso, non perdete gli altri capitoli! Ancora una volta NaruXHina vi propone i
personaggi del nostro amato manga come non li avete mai visti!
Ci
si vede al secondo capitolo, buon divertimento!
PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!