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Autore: Aladidragocchiodiluce    13/01/2018    2 recensioni
Nuovi nemici sorgono all'orizzonte, minacciando gli Autobot e gli abitanti della terra, ma nuovi alleati sono pronti a combattere.
Sequel della storia "Il Seeker e la Diclonicus"
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio, Starscream
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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La ragazza avanzò guardandosi attorno.

Il terreno era completamente nero al punto da sembrare di camminare sul vuoto mentre il cielo era rosso dalle nuvole cremesi.

Si morse il labbro, nervosa.

Conosceva quel posto.

-Mostro...-

Udì un sussurro, svelta la ragazza si voltò in direzione della voce, ma non c'era nessuno.

-Figlia dei demoni...-

Ancora quella voce, ma da dove proveniva?

-Assassina...Non sei un umana...Mostro!...Non c'è posto per te qui!...Non dovresti esistere!-

I sussurri erano diventate urla assordanti al punto che la ragazza si inginocchiò con le mani sulle orecchie per cercare di non sentirle.

-BASTA!-Urlò.

Di colpo tutto tornò silenzioso.

Lentamente, allontanò le mani dalla testa e si guardò intorno.

Era in un vincolo, circondata da cadaveri orrendamente mutilati.

Urlò e cercò di allontanarsi e un liquido vermiglio iniziò a piovere dal cielo, ricoprendola.

Era sangue!

Improvvisamente il terreno sotto di lei sparì, facendola cadere nel vuoto.

L'ultima cosa che sentì, furono le voci ridere.

 

Blue si svegliò con un sussurro.

Il cuore le batteva all'impazzata e volse gli occhi a destra e sinistra per capire dov'era.

Sospirò di sollievo, capendo che si trovava all'interno della cabina di pilotaggio di Starscream.

-Tutto bene?-Le chiese il seeker argentato con una leggera nota di preoccupazione.

-Si...solo un brutto sogno.-Mormorò in risposta, passandosi la mano sulla fronte.

Era da un po' che non si ripeteva.

I primi giorni in cui era stata prigioniera al Centro, non poteva chiudere gli occhi che si ritrovava catapultata in quell'incubo e si svegliava urlando.

La spaventava ancora ma col tempo aveva imparato a conviverci.

-Quanto manca al tuo "rifugio perfetto"?-

-Siamo praticamente arrivati.-Rispose il seeker, avvicinandosi al terreno per poi assumere la propria forma alternativa ad un passo da esso, tenendo la ragazza in una mano.

Davanti a loro, incastrata fra le rocce, vi erano i resti di quella che un tempo sembrava essere un astronave gigantesca.

-Questo è l'Harbingher, o almeno, parte di esso.-Spiegò Starscream.

-E per un po' sarà il nostro rifugio.-

 

 

In una caverna.

Optimus avanzava con prudenza.

Era alla ricerca di possibili miniere di energon ed era riuscito a rilevarne una alla fine del tunnel che stava percorrendo.

Il mech rosso e blu sapeva che procedere da soli era un rischio in quanto poteva imbattersi in Decepticon ma lui e la sua squadra avevano assolutamente bisogno di energon.

Si mise sul bordo dell'ultima curva che doveva svoltare in modo da rimanere nascosto e sporse la testa per controllare se vi erano degli avversari.

I suoi occhi si spalancarono dalla sorpresa per ciò che gli si presentò.

Circa una ventina fra Veicons e minatori giacevano a terra, in pozze dell loro stesso energon.

I loro arti erano stati strappati via e anche il petto era stato come lacerato da qualcosa, a molti mancava persino la testa.

Il leader Autobot avanzò e si chinò per osservare uno dei corpi.

Anche se si trattava dei loro avversari, niente gli impediva di provare pietà per loro; in fondo stavano solo eseguendo gli ordini.

Guardandosi attorno, si accorse di varie anomalie.

Prima fra tutte, l'energon era ancora tutto lì, di conseguenza chiunque li avesse attaccati non l'aveva fatto per i preziosi cristalli; secondo, dalle pozze di energon potevano essere viste delle serie di impronte troppo piccole per appartenere ad altri cybertroiani.

"M.E.C.H."Pensò, anche se non aveva abbastanza prove a sostegno.

Inoltre, non capiva come avessero fatto a ridurrei Veicons in quello stato.

I suoi pensieri furono interrotti dal rumore dell'apertura di un ponte terrestre e da una serie di voci che preannuncivano che altri Decepticon stavano per arrivare.

Sapendo di non poterli affrontare da solo, il leader Autobot assunse la propria forma alternativa e si sbrigò a lasciare la zona.

 

 

Alla Nemesis, parecchie ore dopo.

Knockout stava analizzando, con un microscopio,l'arto tagliato di uno dei Veicons della miniera.

Era presente al ritrovamento e ancora non capiva cosa fosse successo: erano una ventina e secondo i dati che ha raccolto erano morti a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro; allora com'era possibile che sembrano non essere riusciti nemmeno a inviare una richiesta d'aiuto?

Ma soprattutto, cosa li aveva ridotti in quello stato?

Con le sue analisi, aveva scoperto che i tagli erano precisi ed erano stati effettuati durante lo scontro ma non capiva cosa li avesse provocati.

-Novità?-Chiese qualcuno, facendo sobbalzare il medico Decepticon che si voltò.

-Ah, sei tu, Dreadwing.-Borbottò, tornando al suo lavoro.-No.

Sto ancora cercando di capire che tipo di arma lascia questo genere di ferite, non ne ho mai viste di simili.-

-Che hanno di particolare?-Chiese il seeker blu affiancandosi all'altro per vedere anche lui.

-Non sono state procurate da armi come spade o altro, pensavo fosse laser data la precisione dei tagli ma l'assenza di bruciature esclude anche quello.

Ma ho il forte sospetto che non siano stati gli Autobot a fare ciò.-

-E chi sarebbe stato?-

-La M.E.C.H.-

Dreadwing dovette trattenersi dallo sbuffare.

Dalla morte del suo amico Breackdow, i cui resti sono stati rubati dall'organizzazione sopracitata, il medico Decepticon aveva cercato di convincere il loro leader che quel gruppo di umani rappresentava un pericolo e andavano eliminati.

Ovviamente, l'idea di sprecare tempo e risorse per dare la caccia ad un misero gruppo di umani non piaque a Megatron che semplicemente ribadì il fatto che essi non rappresentavano una minaccia.

Onestamente, Dreadwing era d'accordo con lui, infondo come potevano un gruppo di deboli terrestri avere la meglio sudi loro?

-E cosa te lo fa pensare?-Si limitò a chiedere.

-Gli Autobot non attaccherebbero mai i minatori per i loro principi, inoltre non è stato preso nemmeno un cristallo di energon.

E poi a tutti manca almeno un componente interno come il T-cog o la Scintilla; pensi che gli Autobot lo farebbero?-

Dreadwing scosse la testa.

-Onestamente no, ma in guerra tutto è concesso.

Ma come possono gli umani avere qualcosa in grado di procurare tali ferite?-

-Ancora non lo so.

Ma guarda qui.-

Il bot rosso condusse Dreadwing davanti al corpo di un Veicons morto steso sul tavolo ma che non mostrava ferite esterne e, tramite un dispositivo, Knokout aprì le piastre del petto del suo "paziente".

Dreadwing indietreggiò dalla sorpresa quando energon fresco colò dal petto del Veicons.

-Ma all'esterno...-Mormorò.

-Non mostrava segni di ferite?

Lo so.

Qualcosa dall'interno sembra aver tagliato i cavi dell energon collegate alla scintilla e senza più niente che veniva pompato nel corpo, il poveretto è morto dopo una lunga agonia.-Disse.

Prima che potessero continuare la discussione, Megatron ordinò a Dreadwing di presentarsi al ponte il quale obbedì lasciando il medico solo nella Med Bay.


Angolo autrice
Ed eccoci al secondo cappy dove reincontriamo Blue e Starscream e Optimos e i Decepticon si sono imbattuti in un bel mistero, che accadrà?
Al prossimo cappy: "Cattura"
Saluti da Ala

   
 
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