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Autore: Tilly e Nica    13/01/2018    4 recensioni
Il Natale è alle porte e Ranma e Akane sono alle prese con i regali e...ovviamente con i loro sentimenti. Entrambi, dopo Jusenkio e il "matrimonio mancato", sono cambiati e forse anche il loro rapporto. Riusciranno a fare chiarezza nei loro cuori e ammettere quello che provano l'uno per l'altro??
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Lanma amole, fai aaaaah…-
 
- no Ran-chan, prendi questo! Aaaaah…-
 
- Ah Ah Ah!!! Ranma caro, non stare a sentire quelle due povere insignificanti e inette ragazze! Vieni da me e ti farò assaggiare i migliori manicaretti di Natale!-
 
- i..io…veramente…- mi ritrovo a balbettare mentre sono strattonato da una parte all’altra come un pupazzo in mano a delle bambine che non hanno nessunissima intenzione di mollare la presa sul loro giocattolo preferito.
 
Ma, quando le ragazze intorno a me cominciano a combattere tra loro e allentare la presa, riesco finalmente a fuggire correndo più che posso verso qualsiasi destinazioni mi porti il più lontano da loro!
Nessuna meta sarà mai troppo lontana per sfuggire alle loro grinfie…
 
- aspetta Ran-chan…dove vai, non hai ancora finito di assaggiare la mia Okonomiyaki Christmas special!!!-
 
- Lanmaaaaa, non cledele di sfuggile così!!!-
 
- Ah Ah Ah!!!-
 
Maledizione! Lo sapevo…si sono accorte troppo presto della mia fuga e adesso mi ritrovo come sempre a correre tra i tetti della citta, rincorso da tre pazze che per prendermi farebbero qualsiasi cosa, anche scagliarmi contro qualche stramba arma cinese, spatole di ogni dimensione o qualsiasi attrezzo ginnico a disposizione.
 
- ahnf..ahnf...ahnf- corro e stranamente, nonostante la mia prestanza fisica, temprata dai lunghi allenamenti, sono già stanco e in preda al fiatone rallento il passo finendo inevitabilmente per accorciare le distanze da loro, che ormai mi stanno raggiungendo!
 
Mi giro di scatto, evitando una mini spatola che mi squarcia la maglia all’altezza della spalla e indietreggio piano piano per evitare il nastro rosso schioccato col solo obbiettivo di intrappolarmi le gambe…ma…
Qualcosa va storto…spicco un salto con le ultime forze rimaste per allontanarmi da li ma, circondato da miriadi di petali neri, non mi accorgo che sto in realtà per schiantarmi rovinosamente sulla palestra dei Tendo.
 
- ahi ahi ahiiii…-
 
L’impatto è tremendo mai, però, quanto la vista che mi si para davanti una volta che, rialzatomi a sedere e massaggiandomi la testa, riapro gli occhi…
Il tetto del dojo completamente distrutto, pezzi di legno sparpagliati ovunque e ammassati sulle splendide decorazioni ormai rovinate, che fino a qualche attimo prima adornavano e rendevano meno spoglio e formale l’ambiente. Ma più di ogni altra cosa, l’albero…lo splendido albero posto al centro della palestra completamente distrutto da…me!
Per tutti i Kami, proprio sull’albero dovevo andare a schiantarmi??!!!
Con lo sguardo cerco l’unica persona di cui mi importa veramente in quella sala gremita di gente e, a parte gli sguardi sbigottiti di parenti e amici e i ghigni compiaciuti delle pazze scatenate che hanno contribuito a tutto ciò, non vedo quello della mia fidanzata. Possibile che non sia stata presente??
Con un barlume di speranza, cerco di alzarmi ma come nella scena di un film all’improvviso la folla si dirada rivelando la figura di Akane che, rigida con le braccia lungo i fianchi e pugni chiusi, ha lo sguardo basso e sono sicuro, anche se nascosti dalla frangetta, gli occhi invasi dalle lacrime.
 
- ehm…Aka…Akane, non è colpa mia, io…io, stavo sfuggendo da lo…- non riesco a finire la frase perché improvvisamente il suo sguardo tagliente e triste mi incatena, provocandomi una stretta al petto inaspettata.
 
Con passo svelto e movenze rigide a grandi falcate mi raggiunge fermandosi a pochi passi da me…
 
- no, Ranma…non ci provare nemmeno a dare la colpa di tutto “questo” a loro! È tua la colpa…sì, del tuo essere sempre indeciso, perché se loro fanno così è perché tu glielo hai sempre permesso!!! Basta! Ne ho abbastanza, non voglio più avere niente a che fare con te…- la sua voce trema non so se più per la rabbia o per la delusione che vedo nei suoi occhi umidi
 
- ma io…Akanee aspetta!!- le urlo dietro nel momento in cui la vedo girarsi e allontanarsi per andarsene, ma con uno slancio riesco ad afferrarla per il braccio
 
- come al tuo solito non vuoi neanche starmi a sentire, eh?…salti sempre alle conclu… -
 
“…Ciaaff…”
 
“sdoing!!!”
 
- sì! Cosa??? Ahiiiii!!!!!- un dolore improvviso alla faccia mi scuote
 
Sudato a massaggiarmi la parte colpita, mi ritrovo nel mio letto mentre fuori albeggia appena.
Mi guardo intorno e capisco da dove proviene la causa del mio dolore…
 
- idiota di un padre, ma si può sapere cosa diavolo fai??-
 
- bo bo booo- nella sua maledetta forma di panda con sguardo minaccioso mi sventola in faccia il suo fidato cartello, un attimo fa fonte del mio male
 
- “ In-ve-ce di agi-tar-ti tanto nel so-nno, perché non vai da lei?”-  con non poco sforzo riesco a leggere la pessima scrittura di mio padre che risulta ancora più illeggibile quando è nella sua forma maledetta
 
- co…cosa vuoi dire, idiota?!-
 
Aspetta, sonno?? Quindi questo vuol dire che quello di poco fa era solo un sogno?? Fiuuuh…
Sollevato e con un peso in meno sul cuore, mi asciugo con il dorso della mano il sudore dalla fronte e ignorando completamente il gigantesco panda seduto di fianco a me, ringrazio i Kami che tutto ciò non sia stato che frutto della mia immaginazione.
 
- Eh eh eheeee…per fortuna! E poi non poteva che essere un sogno…quando mai…-
 
Un momento, in fondo è già successo…in più di un occasione…non mi riferisco solo all’ultimo Natale ma ripensandoci ogni qualvolta siamo riuniti per qualche occasione particolare, io finisco sempre, anche se indirettamente, per rovinare tutto a causa di Shan-pu, Ukyo e Kodachi!
E ogni volta il risultato è sempre lo stesso…deludere Akane!
No! Io non voglio che succeda ancora, non voglio più farla arrabbiare, almeno per questo, e non voglio più vederla piangere perché io non sono abbastanza determinato nel voler essere chiaro con le altre mie “fidanzate”.
Una smorfia spontanea mi fa corrucciare la bocca al solo pensiero di aver anche solo ipoteticamente immaginato i loro nomi vicino al termine “fidanzata”.
No, assolutamente è un immagine che voglio immediatamente cancellare dalla mia testa e senza neanche accorgermene mi ritrovo a scuotere il capo mentre con le mani mi arruffo i capelli già spettinati dal sonno.
 
“sba-doing!!!”
 
- ahiiiii!!!- un altro colpo di cartello mi colpisce questa volta da dietro, in piena nuca
 
- la vuoi piantare??!-
 
- bo, bo boboooo “Smet-tila di fare ca-sino, voglio dormire! Figlio in-gra-to”-
 
- ok, ok, ho capito!!!- massaggiandomi la parte colpita mi alzo dal futon e mi dirigo verso la porta della nostra stanza
 
Ormai sono sveglio e dopo il sogno appena fatto non riuscirei comunque a riprendere sonno. Dopo le riflessioni di ieri e gli incoraggiamenti inaspettati di quella iena di Nabiki ero così contento quando sono andato a dormire che non ho minimamente pensato che, anche se oggi avessi trovato il regalo giusto per Akane e nonostante tutti i miei sforzi per farle capire i miei reali sentimenti, sarebbe stato tutto inutile se alla fine quello che succede ogni volta si ripeterà ancora, proprio come ho sognato.
Devo assolutamente risolvere anche questa cosa…sì, e per farlo c’è solo un modo!
È arrivato il momento di parlare con loro. Devo mettere in chiaro le cose una volta per tutte!
Non so se ci riuscirò ma devo tentare…credo che almeno con una di loro di avere più probabilità di riuscita, o meglio che sia più semplice in quanto la conosco da più tempo. Sì, posso iniziare da Ukyo, la mia amica d’infanzia…sono sicuro che se sono abbastanza chiaro e uso le parole giuste almeno lei mi starà a sentire. Con le altre due la situazione è più complicata, tralasciando Kodachi che è davvero matta da legare, con Shan-pu non sarà per niente una passeggiata! Mi darà filo da torcere ne sono sicuro, ma lo devo fare, ci devo riuscire per la felicità di Akane.
Non voglio che lei debba passare anche questo Natale nel caos più totale!
Voglio che questa volta sia tutto diverso!
Questa volta voglio regalarle un magico Natale!
 
 
Oltrepassando il portone di casa Tendo inizio a correre più in fretta che posso. Nonostante sia ancora molto presto, non ho assolutamente voglia di perdere tempo. E poi, come mi hanno prontamente ricordato Kasumi e Nabiki durante la mia veloce colazione, avevo promesso ad Akane qualche giorno fa di aiutarla con gli addobbi, perciò non voglio fare tardi, rischiando di farla arrabbiare più di quanto non sia già.
Talmente sono concentrato non mi accorgo neanche del freddo pungente, se non per il fumo che esce fuori dalla mia bocca. Nella mia testa adesso si fanno spazio solo due pensieri, o meglio due obbiettivi…
Prima cosa, cercare il regalo per Akane! Poi…poi passare all’Ucchan e parlare alla mia migliore amica! Al pensiero deglutisco sonoramente pensando alle parole più giuste da usare, convincenti e, soprattutto, chiare sperando che alla fine capisca e non mi odi per quello che le dirò.
In un attimo che a me è sembrato un’eternità arrivo finalmente nel centro di Nerima, dove le strade, ormai addobbate a festa, sono contornate da miriadi di negozi pronti a essere presi d’assalto dagli acquisti natalizi più sfrenati. Con poca convinzione, perché non abituato a questo tipo di situazione, ma con tanta determinazione mi accingo anch’io a fare la mia parte in questo turbinio chiamato shopping natalizio.
Man mano che passo da un negozio all’altro senza trovare minimamente quello che cerco però, la mia determinazione sembra esaurirsi e con essa la fiducia che avevo riposto nella buona riuscita dei miei propositi per la giornata. Possibile che non riesca a trovare proprio niente di appropriato???
Sembra proprio di no…e quasi rassegnato, con sguardo basso continuo a camminare svogliato per le vie del centro con le mani in tasca e scalciando con i piedi qualcosa che in realtà non esiste.
Se avessi almeno qualche vaga idea su cosa cercare…
In effetti sono partito in quarta pensando, e sperando, che appena arrivato in città avrei trovato sicuramente qualcosa, che l’idea mi sarebbe piombata così dal cielo oppure che alla fine tra tutti i negozi ci sarei andato a sbattere contro senza voler..
 
- ahiiii!!!- sbalzato a terra in malo modo, mi ritrovo presto a pensare che oggi proprio non deve essere la mia giornata, basta pensare a come è iniziata…a colpi di cartello e adesso questo!
 
- Ranmaaaa!!! Preparati a morireeee…- questa voce mi suona familiare
 
Con un balzo degno del miglior artista marziale del Giappone mi metto in guardia, pregustando già lo scontro tra me e quel dannato suino. Si una bella sfida è proprio quello che mi ci vuole per sfogarmi e allentare un po’ i nervi.
 
- ah ah ah ah!!! Come sei prevedibile Ranma…- confuso guardo Ryoga davanti a me con un ghigno stampato in faccia
 
- su rilassati…stavo scherzando!! E poi, cos’è quel muso lungo che ti ritrovi??-
 
- ma ti va di scherzare, suino che non sei altro!- ci mancava solo lui a rovinarmi la giornata, se almeno avessimo iniziato la lotta la sua presenza avrebbe avuto un senso
 
- beh, allora??- da quando in qua Ryoga preferisce parlare piuttosto che attaccar briga
 
- beh…sto cercando…sto cercando…un regalo di Natale!- gli dico balbettando…e, soprattutto, perché glielo sto dicendo??
 
- per Akane, giusto?-
 
- sì! cioè no…cioè…forse…aspetta come fai a saperlo??- ancora più confuso mi avvicino sospettoso
 
- vedi, non credo che ci voglia un genio per capirlo e considerando lo stato di difficoltà in cui ti ho trovato non può altro che essere il regalo per lei, la persona che ami…- incrociando le braccia al petto sembra darsi arie di chi la sa davvero lunga
 
- co…cosa hai detto??- del tutto sorpreso, non provo neanche a smentirlo, dal momento che ho deciso di essere chiaro con le mie corteggiatrici perché non approfittarne e fare un discorsetto anche al il mio caro amico maiale, che sbava dietro la mia fidanzata…
 
- e su dai…cos’è quella faccia sorpresa?? Dopo quello che è successo in Cina poi…- mi guarda divertito e io non so se essere sollevato dal fatto che lo abbia capito da solo e dal risparmio di parole ed energie che ciò significa oppure irritato dall’aria divertita che ha messo su
 
- ehm, ehm…a proposito di questo, dato che ci siamo, vorrei essere chiaro su alcune cose…Akane è la mia fidanzata e ho intenzione di chiarirmi con lei e, soprattutto, con le “altre” per cui non sarò più tollerante con te, non ti permetterò più di avere certi atteggiamenti con lei quando sei P-chan e, cosa più importante, non ti permetterò ancora di dormire insieme a lei nel suo letto, hai capito??- fiero del mio discorso, lo guardo serio sperando di non replicarmi e doverla finire così, in modo da ritornare in fretta al mio obbiettivo principale, il regalo!
 
- ah ah aha!!! come se avessi altra scelta…sai dopo essere tornato dalla Cina e dopo il matrimonio andato a monte, che ammetto anche a causa mia, ho riflettuto molto sulla mia dolce Akane e…-
 
- Ryoga, attento a come parli! Ti ho appena detto di non…- lo aggredisco dopo aver sentito le parole “mia”, “dolce” e “Akane” tutte nella stessa frase
 
- brutto stupido mi vuoi far finire??!! Dicevo…ho riflettuto molto e, per quanto mi sforzi, per lei io sarò sempre e soltanto un caro amico che ogni tanto le porta qualche souvenir da chissà dove e anche se posso godere del suo affetto sotto forma di animale domestico, ciò non può bastarmi. Mi costa molto ammetterlo ma non potrò mai sperare di essere ricambiato e potermi avvicinare anche solo minimamente a quello che lei prova per un idiota come te! Questo, ormai, lo so bene…-
 
- …animale domestico?? Vorrai dire un maiale di nome e di fatto!!!- gli dico divertito e con aria di scherno, mascherando in realtà la commozione che le sue parole mi hanno suscitato
 
Per fortuna con Ryoga è andata bene, spero di avere la stessa fortuna anche con le altre, almeno con Ukyo!
 
- io sarò anche un maiale, come hai appena detto, ma tu sei una vera e propria donnicciola Ranma…non te ne accorgi ma stai cominciando ad avere atteggiamenti femminili anche quando sei nella tua forma maschile…-
 
Anche Ryoga prendendomi in giro, in realtà mi ha tacitamente fatto capire di essere contento del nostro chiarimento. Ma non saremmo noi se, anche senza motivi apparenti, non ci facessimo prendere da una bella zuffa, così senza neanche accorgercene ci ritroviamo a lottare senza sosta tra i passanti sconcertati, ignari del fatto che per noi tutto ciò equivale ad una stretta di mano.
Stiamo ancora saltando da una parte all’altra della via principale, impegnati in calci a mezz’aria e tecniche indiscriminate ormai non tanto segrete, quando un colpo ben assestato mando a tappeto il mio “avversario”.
 
- ah haaaa!!! Arrenditi Ryoga…non mi batterai mai!!- non faccio in tempo a compiacermi a lungo della mia vittoria che lo vedo scagliarsi verso di me urlando, una delle sue abili, e quanto mai terribili, tecniche
 
- Bakusai Tenketsuuuu!!!-
 
Io, ovviamente, riesco a schivarlo, indietreggiando con un balzo ma vengo fermato dal vetro di una vetrina di uno dei tanti negozi sparsi per la strada e convinto di essere io quello che questa volta finirà al tappeto mi paro il viso con le mani, per l’imminente esplosione che quell’irresponsabile causerà nel bel mezzo della strada. Ma niente di tutto ciò accade. Sto per abbassare la guardia quando un dolore allo stomaco mi fa accasciare improvvisamente a terra.
 
- adesso siamo pari Saotome!- afferma divertito, mostrando quei suoi bizzarri e appuntiti canini mentre si scrocchia le dita della mano con la quale mi ha appena assestato un bel pugno
 
Dopo qualche colpo di tosse causato dal micidiale destro appena ricevuto, mi rialzo più veloce che mai e prendendolo per il colletto della casacca gialla lo schianto senza cerimonie sulla stessa vetrina che aveva frenato la mia fuga.
 
- ma sei scemo ad usare la tecnica dell’esplosione qui??!! Siamo in città, in mezzo ad un sacco di gente, potevi combinare un disastro…qualcuno poteva rimanere feri..- mi blocco all’istante attirato da qualcosa alle spalle di Ryoga
 
- stavo scherzando, stavo scherzando…non avrei mai usa…ohi Ranma? Ranma?!- Ryoga sventola entrambe le mani davanti al mio viso cercando di attirare la mia attenzione che, ormai, è completamente attratta dall’oggetto esposto nel negozio davanti a noi.
 
Lasciando la presa su Ryoga mi accingo ad osservare con i palmi spiaccicati sul vetro il regalo che ho appena deciso di fare ad Akane. Sì, ho trovato il regalo adatto a lei, sono sicuro che questo sia appropriato e spero che le piacerà tanto quanto penso, perché in fondo la conosco bene la mia Akane.
 
-…è perfetto…- bisbiglio appena
 
- Ranma…si può sapere co..- Ryoga, ancora ignaro di quello che mi frulla in testa, è sempre più confuso e nel momento in cui mi si avvicina per chiedere spiegazioni si ritrova preso a tradimento, questa volta sul braccio
 
- forza Ryoga…entriamo!!!- senza mezzi termini lo trascino dentro al negozio in questione
 
Il nostro ingresso, poco discreto, viene annunciato dallo scampanellare della porta d’ingresso e come previsto veniamo presto raggiunti dalla commessa che con sguardo indecifrabile ci scruta per poi ridacchiare piano, sicuramente a causa del nostro aspetto trasandato a causa dello scontro.
 
- posso fare qualcosa per voi, ragazzi??- con un sorriso ormai accentuato la commessa si mette a nostra completa disposizione e io non la faccio attendere oltre
 
- sì, beh…vorrei vedere quelle collane in vetrina…quelle…quelle con lo stesso ciondolo a forma di cuore…- un po’ imbarazzato cerco di spiegare a quale oggetto mi sto riferendo senza sembrare un completo idiota
 
-  ah si, quelle con il ciondolo a forma di cuore da dividere, certamente! Aspettatemi pure qui, torno subito- cordialmente la commessa si dirige verso la vetrina mentre noi attendiamo li impalati come due perfetti idioti
 
- eh eh ehe, Saotome…non ti facevo così romantico sai?!- con gli occhi furbi ridotti a due fessure, il mio amico cerca di stuzzicarmi ancora ma tutto ciò che ottiene è solo il mio gomito in pieno petto e un…
 
- sta un po’ zitto tu!! Sta tornando…- a bassa voce lo ammonisco tornando a sorridere alla commessa, la quale ci raggiunge con l’oggetto tra le mani
 
- ecco qua!- dice compiaciuta appoggiandolo su un espositore con la base di velluto per farmelo osservare meglio e da più vicino
 
Più le guarde e più mi convinco che sia la scelta giusta. Non sono tipo da portare cose simili, io…però sono sicuro che è l’oggetto giusto per la mia situazione.
Sospiro felice di aver, almeno in parte, raggiunto uno degli scopi di oggi e senza rendermene conto inizio a sognare ad occhi aperti la possibile reazione di Akane alla vista del gioiello. Ancora imbambolato non mi accorgo che la commessa sta continuando a parlare fin quando le sue parole, accompagnate da una risatina divertita, ricatturano la mia completa attenzione.
 
- co..cosa?- non ho capito niente di quello che mi ha detto, ero totalmente distratto ad immaginare la reazione di Akane alla vista del regalo e, lo ammetto, anche sull’immagine del collo niveo della mia fidanzata impreziosito da una delle collane
 
- stavo dicendo che è molto strano…è già la seconda volta che mi chiedono di queste particolari collane!-
 
Nonostante la ragazza davanti a me stia sorridendo, non posso fare a meno di rabbuiarmi al pensiero che anche qualcun altro sia interessato allo stesso regalo che ho appena deciso di fare ad Akane, perciò, senza neanche preoccuparmi di chiedere il prezzo, comunico alla commessa la volontà di acquistare il gioiello.
 
- …lo prendo!- forse l’ho urlato un po’ troppo a giudicare dalle facce sorprese sia della commessa sia del suino al mio fianco
 
- Ranma, sei sicuro? Non hai neanche chiesto il prezzo…- mi fa notare Ryoga
 
- oh beh…eh ehe…giusto…- cerco di far finta di niente per non passare per lo stupido che in realtà sono e sperando allo stesso tempo che la cifra presto annunciata dalla commessa rientri nel budget “gentilmente” concesso da Nabiki 
 
- oh beh, entrambe le collane vengono 18 mila yen! Però mi pare di capire che si tratta di un regalo di Natale molto speciale per la tua fidanzata quindi se volessi aggiungere solo altri 2 mila yen possiamo far incidere i rispettivi nomi sul retro delle due metà dei cuori- la commessa sfodera il suo miglior sorriso, fiera del suggerimento appena dato mentre io, seppur all’inizio felice di sapere che ho esattamente la somma che mi serve, assumo tutte le sfumature di rosso possibili all'allusione appena fatta
 
La commessa continua a fissarmi divertita aspettando una risposta, mentre Ryoga sghignazza senza pudore e senza un briciolo di comprensione verso il suo amico in difficoltà. Ci vorrei vedere lui in una situazione come questa, anzi quante volte l’ho visto imbambolato e balbuziente nel solo gesto di consegnare un souvenir ad Akane. Per questo potrebbe essere più solidale e smetterla di prendermi in giro rendendo tutto questo ancora più imbarazzante, in fondo sto facendo cose che non sono abituato a fare e sul quale ho trovato coscienza solo da poco.
Prendendo le collane tra le mani e più serio che mai, accetto con gratitudine il suggerimento delle incisioni e indico i nomi alla commessa che meticolosamente annota sulla ricevuta d’acquisto.
Sono sicuro che Nabiki approverebbe questo dispendio di denaro, in fondo è stata proprio lei a dirmi che con il regalo giusto avrei potuto fare la differenza, avrei potuto risolvere in parte la quanto meno bizzarra situazione in cui mi sono cacciato con la mia fidanzata. E proprio mentre penso alla mia astuta cognata e ai suoi “spassionati” consigli, tiro fuori le banconote da portafoglio, accennando un sorriso divertito che solo io posso capire, vista la situazione.
Questa volta, dovrò sdebitarmi come si deve con la mia cara cognata…
Dopo averci fatto gli auguri per la festa imminente, la ragazza mi ricorda di passare il giorno indicato per ritirare il pacchetto.
Felice e con un peso in meno sul cuore, la ringrazio e insieme a Ryoga esco dal negozio, non prima di averle fatto gli auguri a nostra volta.
Ma la serenità sulla quale mi stavo crogiolando, così come è arrivata, improvvisamente viene spazzata via al pensiero che adesso un’ altra sfida mi aspetta.
Forse, adesso mi dovrò confrontare con una delle più dure battaglie che abbia dovuto affrontare. Affrontare una volta per tutte quelle tre furie che si considerano le mie fidanzate.
 
- Ranma, ehi Ranma, non sei felice di aver trovato il regalo ad Akane?? Perché adesso ti sei di nuovo incupito? Chi ti capisce è bravo…- ovviamente non ha capito che ancora non posso ritenermi sollevato
 
- già…vedi, adesso devo riuscire a parlare con loro. Devo riuscire a rendere speciale questo Natale ad Akane e per farlo devo mettere le cose in chiaro con le “altre”…non voglio che anche quest’anno il loro comportamento sconsiderato rovini la festa, il Dojo e la sua serenità- guadandolo dritto negli occhi cerco di far capire a Ryoga la situazione in cui mi sto per cacciare e dall’espressione che assume il suo viso capisco che ha compreso il mio turbamento
 
- ho capito…da chi pensi di iniziare?- mi chiede mettendomi una mano sulla spalla, forse per infondermi un po’ di coraggio
 
- Ukyo! Andrò prima da lei, penso che tra le tre, lei, sarà quella più comprensiva…-
 
 
Abbandonato ormai già da qualche minuto il centro della città, caratterizzato dal caos dello shopping natalizio più sfrenato, mi ritrovo a camminare nella strada che ospita il ristorante di Okonomiyaki della mia amica.
Sono fermo davanti all’entrata del piccolo locale, indugiando e fissando un po’ troppo a lungo quell’insegna che molte volte mi ha visto entrare impaziente, come il miglior cliente che un professionista dell’arte culinaria possa desiderare e tutto ciò che, invece, ho in mente adesso è che vorrei essere ovunque tranne che qui. Solitamente quando apro questa porta è per gustare una delle specialità della casa ma oggi, pensando alla situazione che presto dovrò affrontare, il cibo è proprio l’ultimo dei miei pensieri, anzi posso dire di avere lo stomaco chiuso dalla tensione.
Certo, se sono così agitato con Ukyo che è la mia amica d’infanzia, non oso pensare a quando dovrò affrontare l’amazzone cinese…forse lo scoglio più grande! Beh, forse il problema è proprio questo…
Ukyo è sempre stata una buona amica, la conosco da quando eravamo piccoli e anche se ero convinto fosse un maschio e per lungo tempo ci siamo persi di vista, ho un bel ricordo della nostra amicizia da bambini. Nonostante lei abbia più volte causato problemi a me e ad Akane – per non parlare delle innumerevoli volte in cui è stata responsabile, insieme alle altre, della distruzione del Dojo o della casa dei Tendo – io la considero ancora tale, perciò se provo questa sensazione di timore penso sia normale, non voglio perdere la sua amicizia.
Però devo assolutamente riuscirci, perché più di ogni altra cosa non voglio più commettere gli stessi errori del passato nei confronti di Akane e se non mi decido a sistemare questa situazione incasinata che la mia poca fermezza ha causato, rischio davvero di perderla per sempre.
Deciso e animato da nuovo coraggio, faccio scorrere la porta del ristorante con una determinazione che solo nei più duri combattimenti ho riservato.
 
- oh, Ran-chan!!! Sei tu?! Che bello, non ci speravo proprio che venissi oggi al locale…- tutta sorridente e fregandosene apparentemente degli altri clienti, la ragazza dietro al bancone si sbraccia come se fosse una bambina dell’asilo
 
- …ehm…già, vedi io…- maledizione! non è così che avevo intenzione di cominciare
 
- dai accomodati! Cosa ci fai lì impalato? Va…tutto bene, Ran-chan?- improvvisamente si fa più seria, guardandomi intensamente senza smettere di armeggiare con le piccole spatole sulla piastra incandescente
 
- eh? Si, si…- come un ebete e con una mano dietro la nuca, sorrido falsamente, decidendo di incamminarmi verso il bancone al quale poi mi accomodo seduto su uno degli sgabelli liberi
 
- allora?? C’è qualcosa che non va?? Non dirmi che hai di nuovo litigato con Akane??-
 
- si…no!...cioè, forse…io, in realtà…- oohhh al diavolo, avrei dovuto seguire il consiglio di quel suino di Ryoga e iniziare prima con Shan-pu o Kodachi e pensare di più e meglio alle parole da usare con la mia migliore amica…
 
Forse ho di nuovo commesso un errore…avrei dovuto immaginare che non sarebbe stato facile con lei…e io che ero convinto del contrario! Beh, ormai sono qui e non posso di certo tornare indietro senza averle detto quello che ho da dirle.
Prendendo tempo per cercare le parole adatte e formulare la prima frase di senso compiuto da quando sono entrato qui dentro, non mi accorgo che Ukyo ha ripreso a parlare a raffica ignorando la mia poca attenzione…
 
- …oh beh, non ci pensare…lo so quanto può essere fastidioso doverla sopportare sempre, ogni giorno…aaahh, ma non ti preoccupare, stavo giusto pensando che per questo Natale potremmo…si insomma…noi due potremmo passarlo insieme…da soli…io e te, come due veri fidanzati…che ne dici?- un po’ imbarazzata, ma allo stesso decisa mi spiattella davanti non solo l’Okonomiyaki special alle seppie, la mia preferita e che generalmente avrei ingurgitato senza tanti formalismi, ma anche il suo invito a passare il Natale insieme, a suo dire, soluzione a miei guai che ha in realtà il sapore di una proposta vera e propria…
 
Silenzio.
La vedo sbattere le palpebre confusa e in attesa di risposta, con ancora il piatto tra le mani, mentre io continuo a fissarla come in trance per poi metter su un’espressione accigliata. È successo di nuovo…sentire le sue parole e, soprattutto, il termine “fidanzati” associato a me e ad una ragazza diversa da Akane proprio non mi va giù!
Mando giù il groppo che ormai da tempo ho in gola e dopo un lungo sospiro che sembra infinito  inizio a parlare…e questa volta senza balbettare e senza alcun tentennamento.
 
- no, Ukyo…non passerò il Natale da solo con te! Potrai venire alla festa che si terrà alla palestra dei Tendo come tutti gli anni, questo non posso impedirtelo e ad essere onesto non voglio impedirtelo, anzi desidero sinceramente che tu sia presente come il resto dei nostri amici…perché è così che io ti considero, una mia amica, la più cara amica che ho, quella con cui ho condiviso l’infanzia, ma nulla più…- sollevato, sììì mi sento sollevato adesso che ho iniziato a parlarle con le idee ben chiare e il cuore in mano, ma non posso dire lo stesso della persona davanti a me a giudicare dai suoi occhi già annebbiati dalle prime lacrime
 
- Ra…Ran-chan…cosa vuoi dire…io non capisco- la sua voce trema e se non finisco il discorso in fretta, mettendo tutto bene in chiaro, non so se sarò in grado di continuare
 
-…vedi, se sono passato oggi è proprio per questo…dovevo parlarti, avevo bisogno di chiarire alcune cose che sto trascinando, ormai, da troppo tempo. Ho deciso che avrei fatto chiarezza con “voi” per il suo bene e anche per il mio…sai, finalmente ho capito che è arrivato il momento di essere onesti, prima di tutto con me stesso e poi con tutti gli altri. C’è sempre stata solo una fidanzata per me…e questa non sei né tu, né Shan-pu o Kodachi. L’ho capito dopo che l’ho quasi persa in Cina, ma in realtà dentro di me l’ho sempre saputo di provare sentimenti tanto forti solo per lei…Akane. Non l’ho mai voluto ammettere per orgoglio, per non mostrarmi debole o una femminuccia dal momento che già per metà lo sono a causa di quelle maledette sorgenti e se non ho mai fatto trasparire nulla e non ho mai fatto niente per allontanarvi non è stato perché non l’ho mai amata o abbia provato tale sentimento per una di voi, semplicemente non sono bravo a gestire questo tipo di situazioni. Ho deciso, però, che quest’anno le regalerò un vero Natale, passato in allegria e tranquillità senza scontri, inseguimenti e palestre distrutte…perché è lei la mia fidanzata ed è con lei che lo voglio passare-
 
Cerco di sorriderle dolcemente in modo da farle capire che, sì ho mandato a farsi friggere i suoi piani, ma che al di là di tutto per me è importante e che ha perso quello che credeva il suo fidanzato ma non il suo amico.
Aspetto una sua reazione, ma tutto ciò che ottengo è silenzio, almeno in principio. È rimasta immobile tutto il tempo mentre stavo parlando, non un movimento, non un accenno di parola a mostrare il suo stato d’animo fin troppo turbato. Ancora adesso è così, eccetto che per la testa abbassata, le mani tremanti, ancora a stringere quel piatto ormai freddo e piccole gocce salate che sfrigolano a contatto con la piastra rovente.
Mi dispiace davvero vederla così però…
 
- …perché?- un bisbiglio appena nella sua voce quasi rotta dal pianto
 
- uh?- pensavo di essere stato chiaro, per la miseria e adesso non credo di riuscire a trovare parole altrettanto convincenti…
 
- PERCHÉ??- questa volta il suo è un urlo disperato che porta tutti quanti all’interno del locale a voltarsi verso di noi…
 
E io per qualche secondo riacquisto la mia aria ebete non sapendo che cosa dirle…
 
-…perché lei e non me??! Io sono la fidanzata “carina”, io sono quella che devi sposare perché tuo padre ha rubato al mio il carretto degli Okonomiyaki, io sono quella brava a cucinare e a prendermi cura di te, io…io sono la tua fidanzataio…- sbattendo con violenza il piatto che fino a poco fa teneva ancora tra le mani, il suo ultimo e disperato tentativo di farmi cambiare idea si risolve con un Okonomiyaki alle seppie sparsa per tutto il bancone
 
- perché, dici?? Forse proprio perché lei non farebbe mai un discorso del genere!!! Forse perché lei, al di là della promessa fatta tra due perfetti imbecilli quali sono i nostri genitori non la userebbe mai come pretesto per farsi rivalere sulle altre…e, soprattutto, perché non ha mai avuto comportamenti scorretti o mai escogitato qualsivoglia macchinazione per ottenere quello che voleva fregandosene dei sentimenti degli altri! E se l’ho sempre snobbata sull’aspetto, dicendole che non è per niente carina e che ha il sex-appeal di un cetriolo è per non mostrare agli altri e, soprattutto, a lei quanto, in realtà, per me fosse vero il contrario! Sulla cucina, beh quello è un discorso a parte…lasciamo perdere…comunque non credo sia un fattore su cui basare i propri sentimenti!- arrabbiato e deluso con uno slancio a dir poco rumoroso mi alzo dallo sgabello sul quale ero seduto per dirigermi in fretta verso l’uscita del locale, ma le parole di Ukyo mi bloccano dal farlo
 
-…capisco…va bene, cioè…non va bene per niente! Però non posso farci niente, giusto? Non riuscirò mai a farti cambiare idea, vero? In fondo me lo aspettavo, prima o poi…in fondo l’ho sempre saputo che era lei quella che alla fine avresti scelto, solo che non ci volevo credere e mi sono aggrappata alla falsa speranza che un giorno, tu, ti saresti accorto anche di me! Che sciocca…sono stata! Ho sempre guardato dall’altra parte, quando ti affannavi per lei, nelle situazioni di pericolo in cui spesso si ritrovava, pensando che il tuo fosse solo un gesto di onore verso la famiglia che ti ha per lungo tempo ospitato…e nel frattempo pensavo “stupida Akane!” erede di una palestra di arti marziali, sempre pronta a farti volare sui cieli di Nerima ma quando la situazione lo richiede non è neanche in grado di difendersi da sola…intanto però, si guadagnava le tue premure e non per questioni di responsabilità, a quanto pare.-
 
- Ukyo…io…mi dispiace!- ritrovando quel poco di calma perduto, mi rimetto a sedere sullo sgabello di fronte a lei
 
- no! Non dirlo...mi farebbe stare ancora peggio. Non voglio essere compatita…è l’ultima cosa che vorrei e poi…anch’io ho una dignità che credi!!- mi sorride sinceramente anche se i suoi occhi sono gonfi e pieni di lacrime, così per stemperare la tensione accumulata le faccio una richiesta insolita non per me, ma per la situazione…
 
- ehi Ucchan…che dici, adesso la posso avere una delle tue buonissime Okonomiyaki special??- essermi tolto di dosso il peso della conversazione con la mia amica mi ha fatto venire fame e anche a costo di sembrare un insensibile, non voglio andarmene così lasciando lei in questo stato pietoso a cui io l’ho portata
 
- baaaka!!! Mmmm…solo se poi mi aiuti a portare di qua delle scatole che ho sul retro!- eccola la mia Ucchan, anche se ancora scossa e con gli occhi gonfi, sono felice che, almeno, non mi abbia mandato al diavolo
 
*****
 
Apro gli occhi lentamente per poi portare un braccio in fronte e sbuffare sonoramente…
Uffa! È già mattina, ciò significa che devo svegliare quel baka.
Con una malavoglia mortale, a fatica, esco dal mio caldo e morbido letto per recarmi in bagno.
Guardo il mio viso riflesso nello specchio.
Ho una faccia davvero orribile, dopo ieri sera, non ho chiuso occhio per tutta la notte e adesso mi tocca anche svegliare quel rammollito, fare colazione e cominciare ad addobbare il Dojo...
Dopo aver indossato una semplice tuta da ginnastica, esco dal bagno sbuffando ancora una volta, mi sa che andrò così per il resto della giornata.
Cammino lungo il corridoio con una lentezza pari a quella di una lumaca fino a quando arrivo davanti la porta della sua camera.
Faccio scorrere lentamente la porta e rimango al quanto sorpresa...
E Ranma, dov'è? Mi rendo conto dopo, di aver assunto una faccia da vera e propria scema quando capisco di essere rimasta fin troppo a lungo ad osservare quel letto disfatto...
Scendo giù in soggiorno e dopo aver dato il buongiorno a tutti quanti, noto che non è seduto a tavola. Sedendomi, afferro la mia ciotola di riso mentre Kasumi mi porge con gentilezza una tazza di tè calda e fumante. La guardo...lei è sempre cosi dolce e gentile, a volte, mi chiedo come può essere sempre così calma, così pacata.... probabilmente sarà un dono che le avrà tramandato nostra madre non ci sono dubbi. E mentre sto per terminare la colazione, mia sorella Nabiki con uno sguardo indagatore osserva ogni mio minimo movimento per poi attirare l'attenzione di tutti con...
 
- se stai cercando Ranma, sappi che è uscito stamattina presto-  finisce la frase con un sorrisetto che a mio dire non la racconta giusta.
 
- io non ho chiesto nulla e per quanto mi riguarda può fare ciò che vuole, neanche mi interessa saperlo- rispondo stizzita e fredda come il ghiaccio...
 
- Akane, non essere arrabbiata già di prima mattina, avrà avuto i suoi buoni motivi per non dirti nulla- lancio uno sguardo a mio padre e giuro che se potessi avere il dono di fulminare le persone con gli occhi, a quest'ora l'avrei ridotto in un mucchietto di cenere.
 
Senza proferire parola, poggio con poca eleganza la ciotola sul tavolo sentendo scricchiolare la porcellana, non ne sono certa ma forse l'ho rotta e infatti, appena la lascio andare, la vedo sgretolarsi in tanti minuscoli pezzettini...avverto un calore invadere le guance, se potessi osservare il mio viso di sicuro potrebbe fare concorrenza ad un pomodoro. Come se avessi ingoiato un bastone, mi alzo e a grandi falcate mi dirigo dritta al Dojo.
Ma vedi un po’ che mi tocca sentirmi dire...
Come se a me importasse cosa cavolo fa! E poi...guarda cos'ho combinato! Sempre per colpa di quel deficiente...già la colpa è solo sua!
Apro il ripostiglio e comincio a prendere i vari cartoni contenenti gli addobbi di Natale, ma è tutto inutile anche se sto provando a concentrarmi sul da farsi, la mente è sempre rivolta a quello scemo!
Ma che diamine, come faccio a fare un lavoro decente se non riesco minimamente a pensare ad altro? 
E va bene! Basta! Mi sono scocciata, gli addobbi possono anche aspettare, devo sapere dove si è andato a cacciare quello scansafatiche che oltretutto doveva anche darmi una mano.
Dimenticandomi di indossare il cappotto esco fuori e a dirla tutta, fa  proprio un freddo cane ma non me ne curo più di tanto, devo, anzi voglio sapere dov'è e giuro che appena lo vedo gliene dico quattro! 
Cammino senza sosta per le vie fredde, anzi gelide, della città affondando i miei poveri piedi in uno strato sottile di neve, in cerca di lui, ma niente...
Sono congelata dal freddo, tremo come una foglia, devo al più  presto cercare riparo se non voglio rischiare di morire assiderata. Mentre guardo le mie povere mani tremanti assumere uno strano colorito rossastro, annuso nell'aria un profumo invitante e alzando lo sguardo noto il ristorante di Ukyo proprio davanti a me, così, decido di entrare.
Aprendo la porta, la vedo dietro il suo bancone intenta a cucinare i suoi soliti okonomiyaki e non vorrei dire un’ assurdità ma da come mi sta guardando non sembra essere felice di vedermi.
 
- ciao Ukyo!- le dico avvicinandomi al bancone
 
- che ci fai qui?- risponde decisamente irritata...
 
- sbaglio o la mia presenza ti infastidisce??- le domando alzando un sopracciglio...
 
Mentre sta per aprire bocca e rispondermi, sento una voce provenire dal retro...
Una voce maschile per esattezza.
Non vorrei sbagliarmi ma sembra essere quella di...
Ranma?!
Ed ecco che me lo ritrovo davanti con delle scatole in mano...
Spalanco gli occhi e lui fa lo stesso. Tutto intorno a me sembra essere scomparso, non faccio più caso ad Ukyo, né ai suoi clienti seduti ai tavoli che parlano....i miei sensi sono tutti concentrati solo su di lui.
Rimaniamo a guardarci per qualche secondo senza proferire parola e quando vedo che posa le scatole per venirmi incontro, ecco che esco di corsa dal locale.
Corro senza mai fermarmi, che diavolo ci faceva li?! La stava aiutando? Ha preferito aiutare lei anziché aiutare me??? Mille domande tormentano la mia mente in cerca di qualche risposta.
Questa non gliela perdono! 
Come ho fatto ad essere così scema, non dovevo entrare da Ukyo.
Non voglio più saperne di lui! Mai più! Arrivata a casa, spalanco il portone e chiudendomi all'interno del Dojo, comincio a prendere gli addobbi ed appenderli a casaccio. Dopo un po’, mi fermo.
Cosa sto facendo...domando a me stessa...
È tutto inutile... Guardo il pasticcio che ho combinato e mi lascio cadere lentamente per terra portando le ginocchia al petto...
Ma che diavolo mi prende? Perché sto così male? Ho sempre detto che non m'importa di lui...allora perché ho questa stretta al petto?
D'improvviso lo soccorrere della porta mi fa sussultare e quando noto lui che mi sta fissando con aria preoccupata, non posso fare a meno di essere così tremendamente arrabbiata da guardarlo con sguardo omicida.
 
- Akane...non...non è come pensi!- agitando le mani in aria sembra essere quasi spaventato...
 
- non mi devi nessuna spiegazione, non mi interessa cosa fai o con chi vuoi passare il tuo tempo, ma fammi un favore, d'ora in poi non voglio avere più niente a che fare con te!- lo guardo così male che al momento l'unica cosa che vorrei fare e spedirlo all'altro capo del mondo
 
- hai...hai frainteso, cioè voglio dire....che che...- lo vedo grattarsi e scompigliarsi i capelli nervosamente come in cerca di qualche scusa...
 
- Ranma! Oggi dovevi aiutarmi con gli addobbi! E invece...hai preferito aiutare la tua dolce amichetta- dico arrabbiata mentre noto lui alzare gli occhi e fare una faccia alquanto disgustata mista ad incredulità quando osserva il casino che ho combinato...
 
- già! Da sola non sai fare altro che danni- sussurra appena portandosi una mano dietro la nuca, ed ecco che senza pensarci troppo, con un calcio lo spedisco fuori dal Dojo. 
 
- vai pure da Ukyo, io so cavarmela!- urlo come una vera e propria pazza senza un minimo di ritegno.
 
Sbattendo la porta, rimango sola, guardo tutto intorno a me, pensavo di trascorrere una giornata divertente e invece si è trasformata in una giornata orribile.
A questo punto, non mi va neanche di trascorrere questo Natale a casa...con lui, a guardarlo mentre quelle tre oche gli si strusciano addosso e lui senza un minimo di fegato che non riesce a respingerle...
Non voglio più vedere la sua brutta faccia per il resto della mia vita!
Che si scelga una di loro come fidanzata, io...non lo voglio più! 
 
 
 
 
Buon Sabato a tutti!!! 🤗
Prima di tutto ci tenevamo a scusarci con tutti voi, per questo enorme ritardo...
Avremmo tanto voluto terminare questa storia nel periodo delle feste, questa era la nostra idea iniziale e il nostro obbiettivo, ma sfortunatamente una serie di sfortunati eventi ci ha fatto slittare tutto fin da subito!
Una volta risolto, però, non ce la siamo sentite di abbandonarla e/o di lasciarla in sospeso così senza un degno continuo e, soprattutto, conclusione...quindi, anche se il Natale è passato già da un po’, la porteremo avanti! 
Scusateci anche per questo nostro essere, ormai, leggermente fuori tema😅
Comunque non sarà una storia lunga  perciò contiamo di finirla in tempi brevi (salvo imprevisti).
Parlando del capitolo...beh, come avrete sicuramente notato è decisamente lungo😅
Speriamo di non avervi annoiato!!!
Non ci dilunghiamo oltre, se non per ringraziare chi ci ha fatto sapere la sua nel capitolo precedente, chi ha messo la storia tra le seguite o preferite e anche chi ha solo speso parte del proprio tempo per leggerla! 😊😊😊
Aspettiamo con ansia la vostra opinione anche su questo secondo capitolo!
Ciao ciao da Tilly e Nica 😘
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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