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Autore: EcateC    13/01/2018    3 recensioni
-Che cosa? Rey e Ben… Insieme?- esclamò Leia, riluttante -Questo sarebbe il vostro piano? Suvvia, non può funzionare, è… Impossibile-
Ma il vento spaziale non fu del suo stesso avviso. La sferzò nel viso come a volerla rimproverare, e il generale della Resistenza dovette cedere.
-D’accordo, d’accordo... Spero solo che sappiate ciò che state facendo-
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Principessa Leia Organa, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Primo Ordine.
Consiglio segreto dei senatori





L’ascesa al potere di Kylo Ren aveva sconvolto tutta la galassia.
Nessuno aveva un’opinione autentica su lui, ognuno si era fatto un’idea in base a quello che aveva visto o sentito. I più lo ritenevano un dittatore brutale e assetato di sangue e la stragrande maggioranza non l’aveva mai visto senza l'elmo, ma fra questi vi erano alcuni, ben pochi in verità, che sapevano fin troppe cose sul suo conto e costoro erano i governanti dei pianeti, gli alti ufficiali, le personalità di spicco.
Riuniti in gran segreto nell'ex palazzo dell'Impero, i cancellieri e i senatori dei pianeti che formavano la lega del Primo Ordine stavano ora discutendo proprio di questo nuovo e spinoso problema: il Leader Supremo Ren.
Da comandante che era, quel giovane iracondo e dal passato incerto era diventato nel giro di una notte il capo assoluto della galassia e ciò non aveva potuto che causare abnormi conflitti di potere all’interno dell’Ordine. Nessuno voleva Kylo Ren al potere, ma nessuno aveva altresì il coraggio di falcidiarlo…
 
-È sensibile alla Forza come un Jedi ma combatte come un Sith- decretò l’ologramma di un primo Cancelliere -Non possiamo destituirlo. Come cancelliere dichiaro che il pianeta Akiva non fomenterà alcuna rivoluzione-
-Nemmeno il pianeta Dantooine- precisò un altro.
-È pericoloso, incostante- azzardò invece il senatore di un altro pianeta, una creatura non umana ma presente fisicamente -E poi sappiamo tutti che è troppo giovane. Io ho quattrocentosessantatré anni, lui quanti ne ha? Quanta esperienza e capacità strategica può vantare più di me? Perfino i miei droidi sono più vecchi di lui-
-Ma come la mettiamo con la Jedi che ha ucciso Snoke!?- opinionò un altro - Chi potrà fermare la sua minaccia incombente se non Kylo Ren?-
-Non è stata la ragazza a uccidere Snoke, è stato lui-
Un brusio incredulo riempì la sala consigliare e tutti i regnanti si girarono sconvolti verso il generale Hux, che sorrise perfidamente.
-Signori, chi di voi ha assistito alla scena per poter affermare con contezza quanto ho visto io con i miei occhi?- esclamò convincente al consiglio -È stato lui a privarci del nostro compianto Leader, lui l’ha ucciso per prendere il suo posto, non la ragazza, che guarda caso è fuggita! Chissà perché!-
Hux naturalmente stava mentendo, quel giorno aveva trovato Kylo a terra e incosciente, ma tutto quello che voleva era sabotarlo per prendere il suo posto. Avrebbe venduto anche l’anima al diavolo pur di poterlo fare.
-Se è vero quello che dice- esordì un essere umano, robusto -Allora Kylo Ren merita ancor di più di stare al potere- molti lo guardarono con interesse, Hux sbiancò totalmente -Snoke regnava perché non era secondo a nessuno, ma Kylo Ren ha dimostrato di essere più forte di lui. Se egli ha avuto le capacità di annientarlo, allora è giusto che prenda il suo posto e che usi queste capacità per difendere l’Ordine. Come cancelliere, dichiaro che il pianeta Eriadu non parteciperà all'estromissione del Leader Supremo-
Il Consiglio parve concordare in via unanime a questo ultimo intervento. I rappresentanti dei pianeti dichiararono con fervore la loro opposizione all'intervento, solo Hux e tutti gli aspiranti leader supremi erano a dir poco increduli e sconvolti.
-Il Consiglio ha deciso. Kylo Ren resterà al potere-
 Hux annuì con un sorriso tirato e accondiscendente, ma il suo sguardo mandava fiamme.
La faccenda non era ancora finita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Base dei ribelli.
Pianeta Takobo

 



Il tempo passava e Rey non aveva più avuto alcun tipo di contatto con Kylo Ren. Costui non aveva più tentato di parlarle, e lei se ne era ben guardata dal farlo. Dopo l’imbarazzante incontro dell'ultima volta, Rey aveva solennemente deciso che non avrebbe più rivisto il Leader del Primo Ordine, se non durante un combattimento o una sfida all'ultimo sangue.
Si nascondeva dietro questa certezza e si imponeva rigore e fermezza, ma dentro al suo cuore qualcosa continuava a vacillare pericolosamente. 
“Tu mi ami”
Quella frase l'aveva completamente destabilizzata. Non riusciva a togliersela dalla testa, le infondeva rabbia e un profondo senso di inquietudine che non riusciva a spiegarsi. 
-Perché mi inquieta, maestro Yoda?- domandò allo spirito dello Jedi, che da qualche tempo aveva iniziato ad apparirle in sogno -Che cosa mi turba?-
"La più grande inquietudine la verità è..."
-No, non è vero- sentenziò Rey, dando un primo affondo con la spada laser -Kylo Ren è malvagio- disse, con un altro colpo -Senza cuore-  affondò violentemente verso l'alto -Crudele e… E brutto!- questa volta Rey potò un ramo portante, che cadde pesantemente ai suoi piedi -Non lo amerò mai, maestro, proprio mai!-
-Ehi, rottamina, hai deciso di disboscare il pianeta?-
Rey si voltò e vide Poe, il pilota che aveva conosciuto di recente. Era un bravissimo ragazzo, ma con lei faceva sempre lo sbruffone.
-Ciao- gli sorrise e fece spallucce -Mi sto allenando-
-Ho notato. Te la cavi bene con quell’arnese- le disse, facendo cenno verso la spada laser -Ti va di darmi qualche lezione?-
Rey fece un sorriso stiracchiato -Hm, meglio che continui a fare il pilota-
-Che cosa? Non mi sottovalutare, bada che se mi impegno potrei anche battere quello spilungone di Kylo Ren-
Appena sentì quel nome ad alta voce, la padawan non poté fare a meno di arrossire.
-Ma smettila di fare il gradasso, Dameron- lo sgridò Finn, sopraggiungendo dal bosco -O hai già dimenticato tutti i bombardieri che hai fatto perdere alla Resistenza? Perché il Generale Organa non l’ha affatto dimenticato-
-Il Geneale Organa mi adora- ribattè Poe.
-Il Generale Organa ti odia. Non è vero Rey?- Finn si voltò verso di lei, ma la ragazza non c’era più -Rey…? Ma dov’è finita?-
-È andata via- esclamò Poe, appoggiando un gomito sulla spalla dell’altro - Vedi? Fai scappare le donne, amico. Nemmeno la mia giacca riesce a salvarti-
Finn alzò gli occhi al cielo e guardò in direzione dell'amica. Rey gli stava nascondendo qualcosa...

“Smettila di pensarci, Rey. L’ha fatto solo per confonderti. Smettila, smettila!”
La ragazza camminava a passo svelto, praticamente stava correndo pur di isolarsi e trovare un po' di silenzio per pensare. Non era ancora riuscita a pensare seriamente a quell'incontro, perché non appena cercava di darsi la parvenza di una spiegazione, era come se il suo cervello decodificasse le informazioni e le mostrasse sempre la solita, stessa immagine: Kylo Ren, i suoi occhi semichiusi e le sue labbra rivolte verso le sue. Sembrava che fosse successo solo quello, che non ci fossero stati altri sguardi o discorsi fra loro, ma solo quell'impacciato tentativo di intimità.
Ora capiva perché Leia aveva detto che era avventato. Non avevevano nemmeno firmato un armistizio galattico che quel soggetto aveva tentato di baciarla.
Baciarla.
A momenti Rey non sapeva neanche cosa volesse dire baciare qualcuno. Vivere tutta la vita in un pianeta desertico e abitato solo da alieni e droidi non l'aveva aiutata con l'amore, né le aveva dato l'opportunità di desiderarlo. Ma ora, quando ripensava a quello sguardo malinconico e nero come la morte, il suo stomaco si contorceva in modo strano.
“Basta!” si rimproverò, sedendosi sull’erba. 
Rey fece un bel respiro e tirò fuori la sua mezza porzione per il pranzo. Come fece per scartarla, un gemito di dolore catturò la sua attenzione…
 
 
 
 
 
-Aiutami, ti prego… Quella ragazza… Non riesco a togliermela dalla testa, mi è entrata dentro e accresce il mio conflitto-
Inginocchiato di fronte alla maschera di Darth Vader, Kylo Ren stava sfogando tutto il suo dolore.
-Ti prego, dammi la forza di essere alla tua altezza, dammi la forza di ucciderla e cancellarla dalla mia vita… È un tormento troppo grande-
Tormentato, dilaniato, innamorato e non ricambiato.
Kylo Ren stava inginocchiato a terra, prostrato dalle sue sofferenze, che invece di diminuire, aumentavano di giorno in giorno.
-Dammi la Forza, dammi tutta la Forza che serve. Allontanala da me, non farmela più vedere…-
-Lo sai che quello è un Jedi? Si chiama Anakin Skywalker-
Kylo trasalì e spalancò gli occhi, sconvolto. Riflessa nella maschera del suo ascendente c’era lei, seduta a gambe incrociate con il bastone da combattimento dietro la schiena. C’era un bosco lussureggiante e tanta luce alle sue spalle, Rey doveva amare la natura.
Il Leader Supremo Ren fulminò la maschera di Vader  con lo sguardo “Così non mi aiuti” pensò, e poi si voltò verso la paladina della Resistenza.
-Questa cosa deve finire- le sibilò minaccioso, ma arrossendo leggermente -Perché sei comparsa!? Non stavi resistendo alla Forza? Continua a farlo-
-Tu perché sei comparso durante il mio pranzo!- si difese subito Rey, mettendosi in tasca il pasto sottovuoto -E comunque neanch’io sono felice di vederti-
-Bene e allora sparisci-
Kylo Ren fece per andarsene, deciso ad ignorarla, ma lei si alzò e lo colpì alle spalle col suo bastone. Non fu certo un colpo doloroso, ma abbastanza deciso da mandarlo su tutte le furie. Il ragazzo sguainò la spada laser e l’accese.
-Non mi provocare, mercante di rottami, potrei uccidere anche il tuo ologramma-
-Vale le pena soffrire così tanto?- gli disse invece Rey, che aveva catturato tutta la sua attenzione.
-Non sto soffrendo- le rispose secco, uscendo velocemente dalla stanza. Rey lo seguì subito, cercando di stare dietro alle sua ampie falcate.
-Sì che stai soffrendo, Ben. Se tornassi a casa con me…-
-Non ho nessun motivo che mi spinge a tornare. Qui ho tutto ciò di cui ho bisogno-
Appena passarono, tre Stromtroopers di pattuglia scattarono subito sull’attenti. Rey si voltò a guardarli e continuò a camminare con Kylo, perplessa.
-Ma non mi hanno visto?- gli chiese insicura, facendo un cenno verso i soldati.
-Sono il Leader Supremo del Primo Ordine, mercante di rottami- le rispose Ren con tono ovvio -Non osano farmi domande-
-Ah... Beh, io sono Rey e le domande te le faccio lo stesso. Come puoi dire di non aver nessun motivo?- gli sussurrò lei, che sembrava quasi un piccolo grillo parlante di fianco a lui -E tua madre? Non pensi a lei?-
-Mia madre è morta-
-Non è morta- lo contraddisse e finalmente lui si girò a guardarla, stupito. C'era un pizzico di gioia in quegli occhi scuri e perennemente malinconici, gioia che non sfuggì alla ragazza.
-È sopravvissuta- continuò lei, fermandosi per guardarlo negli occhi -Ed è sicura che io riesca a redimerti, a riportarti a casa-
-Perché proprio tu e non… Non lo so, un Jedi vero?- le domandò tagliente.
Rey non gli rispose e lo guardò male. Si guardarono male entrambi, ma uno strano silenzio imbarazzante calò su di loro. Rey arrossì, lui aggrottò le sopracciglia.
-Non lo so. Perché proprio io?- Rey rigirò la questione e passò la patata bollente a lui.
-Non conosco le vostre strategie fallimentari, Rey dal nulla-
-Non chiamarmi Rey dal nulla-
-Perché, no? ‘Rey da Jakku', ‘Rey dal nulla’… Quale differenza fa, dato che Rey probabilmente non è neanche il tuo vero nome?- le domandò, inclemente e velenoso -Dimmi, chi ti ha dato questo nome, Rey? Scommetto che te lo sei scelta tu, non è vero?-
La ragazza non gli rispose, ma i suoi occhi si riempirono di lacrime.
-Su, conferma che ho ragione- la incalzò, freddamente -Sappiamo entrambi che è così-
Rey annuì, iniziando lacrimare silenziosamente. Era strano come finisse sempre per confidare le sue più intime sofferenze a Kylo Ren.
-Infatti- soggiunse lui, guardandola attentamente -Non mi sbagliavo-
-Sei un mostro- lo apostrofò, addolorata.
-Lo sono- le rispose convinto, ma cercando di mantenere la calma -Ma sono anche tutto ciò che ti rimane. Perché tu non avrai un’identità, non avrai una famiglia o un posto in cui andare, ma puoi avere me- la sua voce si fece più sottile, i suoi occhi più lucidi -Rey, io sono disposto a riempire tutto il baratro che ti circonda, devi solo unirti a me. Unisciti a me e io ti darò il nome e la famiglia che hai sempre cercato-
Se fosse servito, il Leader Supremo Ren si sarebbe anche messo in ginocchio pur di convincerla, tanto bruciante era il desiderio di averla vicino. Ma la coraggiosissima Rey non era solo integerrima, era anche molto testarda.
-Io ho già una famiglia, si trova nel Millennium Falcon- gli rispose sostenuta, facendolo crollare psicologicamente -Quello che ha bisogno di una famiglia sei tu, Ben, non io-
Ma del a tutto sorpresa, Rey gli tese la mano.
-Unisciti tu a me- gli propose, speranzosa -Torniamo a casa, io e te insieme-
Rey gli fece un sorriso incoraggiante che gli prese dritto allo stomaco. Il ragazzo guardò la sua mano tesa e poi guardò lei, stupito.
-Sento il tuo conflitto, è così forte, così dilaniante- continuò Rey, col cuore in mano -Perché ti sei condannato a una sofferenza simile? Perché vuoi farti odiare da tutti e non vuoi permettere a nessuno di perdonarti?-
-È troppo tardi-
-Non è mai troppo tardi per essere perdonati-
-Ho ucciso mio padre- le disse con voce gelida, guardandola con stizza -Ormai il mio destino è segnato-
Le diede le spalle, cercando di non abbandonarsi al dolore. Il conflitto che gli stava corrodendo l’animo era forte e visibile nei suoi occhi, nell’infelicità del suo viso. Perfino la ragazza l’aveva notato… “Patetico”, si disse da solo.
-Io li perdonerei- continuò Rey, con voce più tremula -I miei genitori, intendo. Se tornassero e mi chiedessero scusa, io li perdonerei. Perché sarei talmente felice di vederli che tutto il dolore e la rabbia passerebbero in secondo piano. Li perdonerei- Kylo si girò per guardarla, Rey  si stava asciugando gli occhi con una manica -Credi che tua madre non si comporterebbe allo stesso modo con te? Credi che non morirebbe dalla felicità se ti rivedesse tornare?-
Il cuore di Kylo Ren palpitò sotto l’armatura, ma non per quello che sentì. Non sperava più nell’affetto di sua madre, né tanto meno si riteneva degno di meritarlo: uccidendo Han Solo era come se avesse ucciso anche lei, quella fatidica notte. Ma Rey… Vederla piangere non gli infondeva delle emozioni positive, nessun tipo di adrenalina, nessun senso di vittoria o onnipotenza. Solo fastidio e disagio, compassione.
-Non piangere- le disse con un filo di voce, allungando timidamente una mano verso di lei.
-Non è giusto che io pianga sempre davanti a te- esclamò arrabbiata, scuotendo la testa. Lui abbassò subito la mano -È un colpo basso-
-Diventi più bella quando piangi- le disse istintivamente -Ma non devi sprecare lacrime per loro. Sono stati loro a perdere te, non tu a perdere loro-
Rey deglutì a vuoto, Kylo la stava guardando di nuovo in quel modo…
-Cosa stai dicendo, Ben?-
-Sto dicendo che sono stati loro a rimetterci-
-Perché...?-
-Perché sei…- il ragazzo esitò e strinse forte i pugni -Speciale. E ti batti bene- sdrammatizzò subito -Saresti un ottimo soldato di punta-
Speciale. Kylo Ren le aveva detto che era speciale. Rey arrossì, la faccenda era seria.
Che il Leader Supremo avesse una cotta per lei ormai era diventato evidente a tutti e due, perfino a Rey, che non aveva certo avuto delle precedenti esperienze amorose a Jakku, il pianeta dei droidi e dei non umani. Ma ora era arrivato il momento di chiarire quell’enorme, imbarazzante equivoco. Non potevano far finta di niente per sempre…
-Perché hai tentato di baciarmi?- gli chiese quindi Rey, senza tanti giri di parole. Il cavaliere di Ren avvampò.
-Non ho tentato di baciarti- mentì subito, esibendo la sua migliore faccia di bronzo.
-Sì, che l’hai fatto!- insistette Rey
-No, non l'ho fatto. Forse l’hai sognato- la beffeggiò Kylo, con un sorrisetto malizioso -Sogni di baciare il Leader Supremo, mercante di rottami?-
Rey si sentì arrossire. Scosse la testa e lo guardò infastidita.
-Hai una bella faccia tosta-
Detto questo, Rey cercò di spezzare il contatto e andarsene, ma lui la fermò. In realtà la ragazza non sapeva come funzionava questo loro legame, a differenza di Kylo, che aveva allenato i suoi poteri fin da ragazzino ed era molto più familiare di lei ai complessi meccanismi della Forza.
-Aspetta…- le disse stancamente, afferrandole un braccio -Vuoi davvero sapere il perché? Te lo devo spiegare? Non ti è evidente?-
Rey fece spallucce -Francamente no-
La sua freddezza lo lasciò atterrito. La ragazza non aveva davvero un briciolo di pietà.
-Molto bene- sibilò arrabbiato -Allora te lo spiego-
Con uno moto di rabbia improvvisa, Kylo Ren la immobilizzò sul posto, esattamente come aveva fatto durante il loro primo incontro.
-Che cosa stai facendo!?- gli gridò Rey, allarmata -Liberami subito!-
-Ti mostro quello che tu non riesci a capire da sola- le rispose a bassa voce, avvicinandosi pericolosamente -Quello che tu continui testardamente a negare-
Le sfiorò delicatamente il viso col dorso della mano, ma lei diede un brusco scatto con la testa.
-Non mi toccare- ringhiò, cercando di liberarsi -Non osare toccarmi, Kylo Ren, o sarà l’ultima cosa che fai-
Lui le sorrise -Quindi ora sono Kylo Ren?-
-No, sei solo ripugnante!- lo sferzò, accecata dalla paura. Il ragazzo smise subito di sorridere.
-Non lo pensi sul serio- le sussurrò Kylo, più oscuro e minaccioso
-Sì, invece. Sei un mostro, sei un serpente a sonagli e preferirei morire piuttosto che unirmi a te!-
-Stai mentendo. E te lo dimostrerò-
Sollevò la mano all’altezza della sua fronte e per la seconda volta si intromise bruscamente nella mente di lei. Rey gridò ma non riuscì a fermarlo, il giovane era rabbioso e con la rabbia era cresciuta anche la sua determinazione. Si spinse più a fondo, fino a toccarle inavvertitamente la fronte con le dita.
-Mmmh…Interessante- esordì lui, concentrato -Dici che sono un mostro e che sono ripugnante, ma non lo pensi. Mi trovi bello e ti piacciono i miei occhi-
-SMETTILA!-
-Non ti senti alla mia altezza. Mi ritieni più potente e hai paura…- si interruppe e abbassò gli occhi su di lei, sorpreso -Oh, non mi dire. Hai davvero paura di questo, Rey dal nulla?-
Lei non gli rispose ma lo fulminò con lo sguardo, affaticata. Kylo si abbassò appena su di lei, non potevano proprio fare a meno di litigare.
-Spaventa anche me- le disse, aggressivo -Ma se ci tieni a saperlo, collabora e chiudi gli occhi-
-Non chiuderò gli occhi- ribatté subito Rey, combattiva.
-Invece li chiuderai!- ordinò rabbioso.
-No, non li chiuderò-
-Perché, no?-
-Perché se li chiudo, tenterai di baciarmi un’altra volta- chiarì subito Rey, con le guance arroventate.
-Ah, tu credi?-
-Sì, certo-
-Ne sei proprio convinta?-
-Ne sono cert…-
 
Troppo tardi.
 
Kylo aveva già spinto le labbra sulle sue. Rey serrò forte la bocca e cercò di abbassare la testa, ma le labbra di lui la raggiunsero e con esse il suo profumo e i suoi capelli, che le solleticarono la fronte. Era solo un tocco timido e asciutto, non spiacevole, ma quando sentì le sue mani afferrarle forte i fianchi e spingerla contro di lui, Rey smise di assecondarlo e si staccò. Lui esitò un attimo con gli occhi chiusi, e quando li riaprì, si trovò il viso pulito e stupefatto di lei davanti agli occhi.
-Ti amo- le disse, sincero e scombussolato.
-Lo so- gli rispose Rey con un filo di voce, per poi scomparire dalle sue braccia.
 

 
___________________
 

 
 
Quando ritornò nel Falcon, Rey aveva ancora le guance purpuree e un’espressione incredula stampata nel suo viso stropicciato, che tradiva il suo imbarazzo cocente. Entrò silenziosamente nella nave, voleva defilarsi il prima possibile e chiudersi in camera, perché quello che era appena successo nell’Ammiraglia del Primo Ordine, con il Leader Supremo del Primo Ordine, era la cosa più sbagliata, inopportuna e fuori luogo che avesse mai fatto.
E sentiva ancora chiaramente la presenza delle sue labbra bollenti e del suo naso importante sulla guancia. E poi la Forza! Una corrente di pura energia le era entrata dentro attraverso le labbra maldestre del ragazzo, e quante immagini piene di serenità aveva visto, quanta pace aveva provato, quanto equilibrio...
-Ciao, Rey-
Come riconobbe la voce, la ragazza si irrigidì di colpo.
-Generale Organa…- la salutò, sorridendo a disagio.
-Stai bene?-
-Sì, ehm… Sto benissimo, grazie. Mi stavo allenando- si inventò una scusa, toccandosi i capelli.
-Sei proprio instancabile- le disse Leia dolcemente -Hai per caso rivisto…?-
-No!- la interruppe Rey troppo velocemente, arrossendo -No, no. Non l’ho visto, no-
Leia assottigliò gli occhi, Rey si stava comportando in modo strano.
-Ora vorrei andare in camera mia a riprendermi, scusa tanto-
E detto questo, la ragazza andò velocemente nella sua stanza e si chiuse la porta automatica alle spalle.
-È strana, vero?- domandò Poe, comparendo alle spalle del generale -Sembra quasi innamorata-
Leia sorrise -Tu dici?-
-Hmm, sì. Conosco le donne... Lei è single, vero, generale Organa?-
-Fila nella tua navetta, Poe, e non farti vedere fino a domani-
-D'accordo... Cioè, comandi, Generale-
Leia scosse la testa e osservò divertita quella testa calda di Poe Dameron andare via, poi soffermò lo sguardo sulle stelle, fuori dalle ampie vedute del Falcon. Erano fitte e brillanti, sembravano uno stormo di lucciole.
“Grazie, padre” pensò, col sorriso di Anakin Skywalker stampato nella mente.






Note 
Ciao, ragazzi! ;)  Sorpresi? 
Visto l'incredibile e l'inaspettato successo della one-shot (voi starfan siete stati fantastici, 5 recensioni, un migliaio di letture e tantissime iscrizioni nelle liste. Sono senza parole, davvero), ho voluto scrivere un secondo capitolo per ringraziarvi ma, e sottolineo ma, non ho ancora deciso se la storia andrà avanti o se la terminerò così, con Leia che guarda le stelle e ringrazia suo padre. Devo pensarci, questo è un momento molto impegnativo per me e le long come sapete richiedono del tempo e un minimo di concentrazione... Un'idea di trama me la sono fatta, ma devo decidere se è fattibile o meno. Intanto ho pubblicato questo secondo capitolo, che spero vi sia piaciuto e che soprattutto sia stato all'altezza del precedente (anche se ne dubito). Niente, grazie ancora, speriamo a presto e che la forza sia con voi :)

Ps. ma chi ci arriva a dicembre 2020? Cioè, dicembre 2020.  Ragazzi, la faccenda è seria... Ho visto l'episodio 8 neanche due settimane fa e sto già smaniando per il 9, come ci arrivo al 2020? xD



 
   
 
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