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Autore: chia1000    13/01/2018    3 recensioni
Una sera come tante, una famiglia come tante, ma con un che di speciale, di magico!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Hugo Weasley, Ron Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione rientrò a casa verso le sette e mezza quella sera. Il ruolo di grande responsabilità che ricopriva, spesso, la tratteneva in ufficio ben oltre il suo orario di lavoro canonico. Quando aprì la porta la sensazione di famiglia la pervase: lo scoppiettio del camino, l’odore della cena, il teporino, e la vista di suo marito sul divano, intento a leggere la sua rivista di Quidditch. Ron, alzò gli occhi verso di lei e la accolse con un sorriso.

< Ciao, amore> gli disse, abbassandosi un po’ per dare un bacio a suo marito.

< Hey, tutto bene al lavoro?> chiese lui alzando un braccio, cercando di farle una carezza sulla guancia.

< Solite questioni, lasciamo perdere. I bimbi?> al solo parlare di Rose e Hugo cambiava la sua espressione, tutti i problemi e le preoccupazioni la abbandonavano e Ron adorava questo suo aspetto di mamma.

< Gli ho fatto la doccia e ho messo loro il pigiama, ora sono in camera di Rose, gli ho concesso un po' di tv, mentre ti aspettavamo> disse lui. < Rose, Hugo, è tornata la mamma> li chiamò. I due piccoletti scesero e corsero da Hermione, che si abbassò per accoglierli fra le sue braccia.

< Ciao mamma!> la salutò Rose, abbracciandola.

< Mamma!> esclamò Hugo, saltandole, anch’egli al collo.

< Ciao piccoli!> disse baciandoli entrambi.

< Sai mamma che io ed Hugo abbiamo apparecchiato, mentre il papà cucinava!>

< Davvero, ma siete bravissimi!! Allora, andate a lavarvi le manine che si mangia!> disse, mandandoli al bagno. Si girò verso Ron, sorridendo. Lui le donò un lieve bacio su una tempia, prima di dirigersi entrambi in cucina. Cenarono, chiacchierando del più e del meno, tutti e quattro insieme. 

< Mamma, possiamo andare a letto più tardi stasera, per favore?!?> la supplicò Hugo, quando si sedettero un po’ sul divano.

< Tesoro, lo sai che tu e Rose alle nove dovete andare a dormire …> disse Ron.

< Ma papà, Hugo ha ragione … per favore?!?> disse anche Rose.

< Ragazzi, domani c’è la scuola. Non si può proprio. Fate i bravi, andiamo a lavarci i dentini e a letto> disse Hermione, non cedendo alle richieste dei suoi figli. Ron spesso la prendeva in giro paragonandola alla Mcgranitt, per la sua severità, ma riconosceva quanta sicurezza e quanta tranquillità, ciò trasmettesse ai loro bimbi. 

< Allora, mi date un bacio?!?> disse.

< Papà, non ci accompagni anche tu stasera?!?> chiese Rose.

< No cuccioli, papà va a finire la cucina, che la mamma è stanca … sogni d’oro> disse dando un bacio ad ognuno. Hermione li prese per mano e li accompagnò a lavarsi i denti, dopo di che, accompagnò Hugo, rimboccandogli le coperte, avvicinandogli il suo peluche e dandogli un bacio sulla fronte.

< Notte Hugo, ti voglio bene tesoro!> 

< Anche io mamma, ti voglio bene!> disse, ma come lei e Rose si avviarono, Hugo la richiamò. < Mamma, domani non lavori tanto, vero?>

< No, domani passeremo tutto il pomeriggio insieme!> disse lei, gli accarezzò la fronte e gli sorrise.

< Io non vedo l’ora mamma!> sfoderò il suo miglior sorriso. Se la domanda di suo figlio l’aveva rattristata, la risposta le aveva dato il colpo di grazia. Forse stava sbagliando, forse non era vero che era in grado di conciliare lavoro, bambini, marito, casa, come si era convinta in quel periodo. Forse i suoi figli avevano bisogno di maggiore attenzione. Carica di tutti questi dubbi si diresse in camera di Rose, che si era già infilata sotto le coperte.

< Cucciolo!> disse sedendosi vicino a lei sul letto.

< Mamma, possiamo parlare un secondo, poi ti prometto che dormirò> chiese lei, ed Hermione acconsentì. 

< Vedi, mamma, papà ci ha detto che tu devi lavorare un po’ di più in questo periodo. Papà dice che è perché tu sei la strega più intelligente del mondo, e, io, anche se un po’ mi manchi, sono felice che tu sia mia mamma!> Hermione si commosse nel sentire quelle parole. Le parole che ogni madre vorrebbe sentirsi dire. Abbracciò sua figlia.

< Amore, anche se la mamma adesso deve lavorare tanto, tu, Hugo e papà siete la mia priorità assoluta>

< Notte, allora>

< Dormi bene> disse lei, chiudendosi la porta alle spalle. Ritornò al piano di sotto, accolta da suo marito, che la aspettava, seduto sul divano davanti al camino. Si stese poggiando la testa sulle gambe di Ron, che gli accarezzò i capelli.

< Che succede?> le chiese, notando la sua strana espressione.

< Rose ed Hugo. Ho paura di trascurarli troppo> 

< Perché dici questo? I bimbi ti adorano …>

< Hugo mi ha detto che non vede l’ora di passare del tempo con me> disse, cercando la mano di suo marito.

< E’ normale, Hermione. In tutto il tempo libero, ti dedichi anima e corpo a loro, che adorano passare del tempo con la loro mamma. Hugo ti ha solo dimostrato quanto stia bene con te, dicendoti ciò> disse lui, stringendole la mano.

< Io vorrei solo riuscire a conciliare tutto>

< Lo stai facendo in modo egregio, credimi!> le sorrise.

< Tu non sei obbiettivo però …> questa volta sorrise anche lei.

< Io sono molto obbiettivo, e obbiettivamente ti dico che ora che sei a casa e che i bimbi sono a letto, potresti investire le tue energie per coccolare tuo marito, piuttosto che per crearti problemi inesistenti, visto che i nostri figli sono i bimbi più felici sulla faccia della terra> disse, sollevandola un po’ e avvicinandosi alle sue labbra.

< E mio marito è felice?!?> chiese lei a fior di labbra.

< L’uomo più felice del mondo> disse annullando le distanze tra di loro. Prima che Ron potesse morderle il labbro inferiore, Hermione si allontanò e tornò a stendersi, con un sorriso vittorioso, sulle sue gambe. Ron la guardò e le accarezzò la guancia. 

< Sai perché, Hermione, mi sono innamorato di te?> la donna rimase spiazzata della domanda del marito, dopo così tanti anni insieme. Incuriosita, ma anche un po’ divertita scosse la testa in attesa di una risposta.

< Perché ogni volta che ti guardo noto una luce nei tuoi occhi, e più li guardo e più li vorrei guardare. Quando sei felice, arrabbiata, stanca, triste, contenta e sopratutto quando guardi Rose e Hugo, hai gli occhi che parlano, che mi parlano e mi fanno fare le capriole allo stomaco!>  

< E quando guardo te, cosa vedi nei miei occhi?>

< Vedo una giovane donna, la più bella e intelligente, che mi sceglie ancora, ogni volta nonostante tutto: il mio stupido carattere, la mia goffaggine, senza contare il fatto che potrebbe avere molto di più, il meglio…> disse Ron in tutta sincerità.

< Chi ti dice che non abbia il meglio. Mio marito è un eroe, un uomo simpatico, dolce, burlone, alle volte pensa poco e agisce d’istinto, ma è anche coraggioso, leale, e spero fedele, altrimenti lo uccido -sorrise- E’ un uomo dedito alla famiglia e un ottimo papà, come potrei non sceglierlo ogni volta che lo guardo?!?> si avvicinò e lo baciò con amore. < Ah e poi è anche un auror, bello e reso forte da tanto allenamento, mi chiedo solo cosa aspetti a portarmi di sopra?!?> disse soffocando in un bacio, la risata di entrambi.

   
 
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