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Autore: Fanta Gaia    13/01/2018    0 recensioni
Un serpeverde sa amare? Draco dopo la guerra, aveva perso tutte le sue certezze, il mondo come lo conosceva era finito in un attimo. La sua famiglia era sotto processo tutto era andato in frantumi come che gli altri non capivano che per lui c'era stata scelta
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il giorno del processo arrivo in fretta Draco era insieme alla schiera di altri Mangiamorte, Harry, Ron ed Hermione entrarono nell'aula prima di lui, Harry lo guardo solo per un attimo prima di distogliere lo sguardo, entro nell'aula ma non alzò la testa fin quando non senti pronunciare il suo nome era uno dei Mangiamorte più giovane. Il ministero disse << Draco Malfoy >> lui si fece avanti, << ha qualcosa da dire in suo difesa? >> Molti Mangiamorte avevano provato a dire che erano sotto la maledizione imperius ma Draco decise di essere sincero, non era da lui ma adesso le cose erano cambiate << so di aver sbagliato, e so che volete che qualcuno paghi ed io pagherò ma voglio solo che voi sappiate che al posto mio voi avreste fatto la stessa cosa, io non ho avuto scelta >> mentre parlava si sentiva su di lui tutti gli occhi, Harry era seduta sulla tribuna, gli torno in mente quando Draco stava abbassando la bacchetta ed era arrivato Piton ad uccidere Silente, non sapeva perché ma Harry penso per la prima volta che fosse sincero, quando senti la pena si oppose non voleva che Draco passasse il resto della sua vita in prigione, riuscì a fargli dare solo pochi anni e poi sarebbe stato sotto vigilanza ma almeno avrebbe avuto una altra possibilità. Draco fu contento della sentenza avrebbe pagato come era giusto ma avrebbe avuto una seconda possibilità e non voleva sprecarla, era deciso a cambiare. Fu portato in prigione quel luogo anche senza i dissenatori sembrava comunque un luogo oribile, inizialmente fu spaventato e si sentì completamente perso quando la porta venne chiusa dietro di lui, era in una cella singola, completamente buia, non vedeva mai nessuno l'unica luce che c'era erava dalla apertura fatta per passargli il cibo, la prima settimana passo lentamente aveva paura di impazzire e ne era quasi sicuro come poteva un uomo non impazzire solo ed al buio, presto la sua coscienza inzio a farsi sentire, lo tormentavano i rimorsi e spesso non riusciva a dormire a causa dei suoi incubi, nonostante non avesse ucciso nessuno, ci era andato vicino tante volte ma mai lo aveva fatto, la sua anima era ancora integra ma allo stesso tempo si sentiva in colpa qualcuno avrebbe potuto vivere qualcuno sarebbe potuto essere ancora vivo se lui si fosse opposto. Uno dei sogni più ricorrenti era quello dove Voldemort lo abbracciava e poi Harry non si riprendeva e si alza restava li fermò immobile e lui lo osservava ma lui continuava a non muoversi e Voldemort cominciava a prendere il potere. Draco sentiva di essere ad un passo dal esaurimento, una notte mentre dormiva fece un sogno nuovo, era in un posto luminoso, pulito, sentiva il calore dei raggi del sole quando gli era mancato, guardandosi intorno vide Delle panchine sembrava di essere in una piazza da un l'atto c'era un grande muro, mentre dall'altra parte c'erano due strade che si separavano avevano un aria completamente diversa, si voltò di nuovo verso la panchina e vide un uomo con una lunga barba, impiego un po' a riconoscerlo era Albus Silente ma com'era possibile lui era morto, si spaventi e si allontanò verso il muro ma una voce tranquilla e calma lo raggiunse << Draco siediti va tutto bene >> Draco resto immobile, silente riprese di nuovo la parola << sono qui per aiutarti >> Draco non sapeva cosa fare ma alla fine decise di avvicinarsi e con passo incerto si avvicinò ad Albus e si sedette accanto ad Albus che aveva rivolto il suo sguardo di fronte a se, Draco non riusciva a prendere la parola e rimase in silenzio sapendo che presto il preside avrebbe la parola, << sono qui perché tu hai bisogno di aiuto >> <<< ma lei è morto >> << si >> << ed allora come facciamo a parlare >> << lo stiamo facendo come puoi vedere >> << come può aiutarmi? >> << Devi fare una scelta >> Draco lo guardo non capendo << vedi quel muro quello è il tuo passato puoi vederlo ma non puoi modificarlo perché non puoi tornare indietro, na vedi di la ci sono due strade quelle sono il tuo futuro, anzi una di essa lo è perché ora è giunto il momento che tu faccia la tua scelta ed io sono qui perché ti possa aiutare >> << e tra cosa dovrei scegliere? >> << Questo dovresti dirmelo tu >> << tra il bene e il male >> Draco non capi come quelle parole gli erano uscite di bocca, << bene ed allora cosa devi fare >> << devo sceglierne decidere se voglio essere migliore ed abbandonare il male per poter essere una persona migliore è quella è la strada un po' più tortuosa piena di buche dove io potrei cadere perché io sono sono usciti brava persona, oppure c'è l'altra completamente libera sarebbe facile da scegliere ma ... >> << Cosa vuoi essere Draco ora hai la possibilità di scegliere? >> << io voglio ... >> Si fermò un attimo ed osservo le due strade, erano così diverse lui non si sentiva pronto ad affrontare quella del bene ma allo stesso tempo non voleva diventare cattivo, chiuse gli occhi fece un profondo respiro e disse << voglio prendere questa >> indico la staffa del bene, silente gli mise una mano sulla spalla e gli disse << ne sei sicuro, è una strada lunga e difficile, è una scelta importante non voglio che tu la prenda troppo alla leggera >> << le assicuro che o visto dove potrei cadere e non mi importa ho la possibilità di scegliere e sta volta voglio fare la scelta giusta >> Draco di incamminò vero ilsentiero del bene e si sveglio con un senso di pace nel cuore, aveva capito cosa la sua coscienza voleva dirgli ed era deciso a fare di tutto per poter essere migliore, il resto del tempo che passo in prigione lo passo cercando di imparare a controllarsi, voleva riuscire a dimenticare quello che fino ad allora gli era stato insegnato e finché era stato lì in quella cella buona era stato anche piuttosto facile ma ora stava per uscire e le cose sarebbero cambiate
   
 
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