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Autore: Kylo Fed    14/01/2018    4 recensioni
Ben. Era davvero Ben? Dopo pochi secondi era lì, materializzatosi davanti a lei, la Forza stava connettendo i due di nuovo.
"Fuori dalla mia testa Kylo Ren.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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[ I'm bleeding out
Said if the last thing that I do
Is to bring you down
I'll bleed out for you
So I bear my skin
And I count my sins
And I close my eyes
And I take it in
And I'm bleeding out
I'm bleeding out for you
For you ]
Imagine Dragons - Bleeding Out






Ben sapeva muoversi all'interno del Falcon, dopotutto era pur sempre la nave di suo padre.

Pochi frammenti di energia erano rimasti in lui, sentiva il dolore delle ferite tornare.
I suoi occhi non brillavano più accecati dall'ira.
Doveva resistere ancora un po', per Rey.
Adagiò la ragazza sopra un lettino, perdeva ancora sangue, era molto debole.
La cassetta medica era ancora dove ricordava, in uno scomparto accanto le provviste, da lì prese antibiotici e bende sterili, tornò quindi da Rey.
Le sfilò la parte alta dei vestiti, rimase solo con la fascia che le stringeva i seni.
Ben esitò per un secondo, la pelle della ragazza era molto più candida sull'addome rispetto al resto del corpo, ma anche lei, come lui, portava segni di diverse cicatrici, alcune ricucite in maniera grossolana, probabilmente da sola nei deserti di Jakku.
Ma non poteva distrarsi.
Passò la pomata verde sulla ferita e così facendo il sangue smise di scorrere, poi la fasciò con delicatezza, rinfilandole con attenzione la casacca.
Rey scottava, era lucida di sudore, la bocca serrata in un'espressione di dolore, silenziosa.
I suoi capelli erano arruffati e appiccicosi, Ben decise di spazzolarglieli, ignorando i propri dolori sempre più insistenti.
Non sapeva quali coordinate avesse inserito quel pilota, non importava, doveca portare in salvo Lei; avrebbe pilotato lui stesso la nave, era bravo e sapeva come funzionava quel vecchio rottame, ma era consapevole del fatto che a breve sarebbe crollato.

Prese anche lui delle bende per fasciarsi il fianco, ingoio diverse pasticchè antibiotiche e pregò.
Pregò che la forza non abbandonasse i due ora, che non abbandonasse lei, la piccola mercante di rottami.
Le prese la mano e sentì pura energia scorrere fra i due corpi, lasciò che quel potere agisse, intrecciando i loro sogni.
Ben cadde in uno stato di semi coscienza, con le dita incatenate a quelle della giovane Jedi.

Fu svegliato da un ronzio che percepiva tutto intorno a lui.
Kylo Ren era incredulo.
Lui e Rey erano circondati da piccole molecole quasi impercettibili all'occhio, era Forza.
Pura e così densa da sembrare materia.
Il dolore alla tempia era sparito e molte ferite sembravano rimarginate, Rey non bruciava più.
L'apertura più grave restava quella sul fianco di lui e sull'addome di lei, segnato per sempre dal sacrificio a cui si era esposta.

Ben era ancora debole, ma sentiva il potere tornare.

Il pilota uscì dalla plancia
"Ho girovagato un bel po' per seminare le navi del Primo Ordine, merito una spiegazione o ti infilerai nella mia testa come tuo solito?"
Poe era così arrogate da sfidare Kylo Ren, di nuovo, faccia a faccia.
Il cavaliere non parlò, con uno sguardo fece cadere il pilota in ginocchio, la Forza era tornata, così come la rabbia nei confronti di quell'insignificante ribelle.
"Presuntuoso e stupido, credevo che la ragazza avesse aspettative piu alte. Sta lontano da lei, feccia, non lo ripeterò un'altra volta. Portaci lontano da Akiva."
"Dunque niente spiegazione, ottimo, ma credo che Rey abbia bisogno di vere cure, sembra che tu ci tenga alla ragazzina, cosa ne pensa il possente Kylo Ren?"
Sarcasmo. Era davvero un folle.
"Non avrò bisogno di un pilota a per molto tempo, fai ciò che dico altrimenti non esiterò a liberarmi di te."
"Rey. Ha bisogno di aiuto, concreto. Non di bende e cure fortuite trovate in un angolo di questo vecch.."
Poe aveva lo sguardo deciso e sicuro, ma Ren si alzò in piedi e accese la sua spada prima che il giovane pilota potesse finire la sua frase.
"Tu non sai niente, sciocco, sottovaluti il potere della Forza, la tua mancanza di fede è insopportabile."
Mentre parlava fece roteare due volte la sua spada, non curante della sofferenza che saliva dal suo fianco.
La posizionò sotto il mento di Poe.
Rimasero diversi minuti così, immobili, a guardarsi negli occhi.
Ma poi Rey parlò.
"...dove..Ben...dove sei?"
Il cavaliere di Ren lascio cadere la propria spada, spegnendola, la tensione nell'aria si sciolse immediatamente, divenendo molto meno densa di elettricità.
Poe era incredulo per la seconda volta nel giro di poco tempo.

"Rey...siamo sul Falcon, tu..tu..mi hai salvato, sciocca rottamaia, stavi per.."
Il cavaliere le prese una mano, portandosela alla guancia e pianse, in silenzio.
Aveva sopportato troppo, entrambi avevano portato sulle spalle macigni troppo grandi, nessuno dei due aveva chiesto di prender parte a quella storia.
Rey allungò la mano verso la guancia del ragazzo, sembrava molto più giovane, molto più fragile.
Con le dita lunghe e sottili percorse la linea della cicatrice che essa stessa gli aveva inferto.
Poi infilò una mano tra i suoi capelli, accarezzando la sua chioma, sporca di sangue e sofferenza, ma non importava.
Lo tirò a sé e rimasero immobili, incastrati l'uno nella spalla dell'altro, come due bambini che si confortavano.
Anche Rey pianse, per tante cose, troppe.
Le faceva male ogni singolo muscolo, sentiva l'addome che le doleva.
E poi c'erano le gocce di solitudine, angoscia, accumulate in tutto quel tempo.
C'era Ben, finalmente con lei, tutto faceva un po' meno male mentre avvertiva il suo profumo.

Anche Ben era rasserenato dall'odore della ragazza: sole e luce, fiori bruciati.
I suoi capelli erano bagnati delle lacrime di entambi.

Rimasero così, a consolarsi e a trovarsi, dopo aver tanto cercato.


Poe era leggermente confuso, ma una lampadina illuminò la sua mente: non sapeva come e per quale insensata ragione ma quei due si appartenevano.
Non capiva.
Ma fu chiaro che lei era di lui, come lui era di lei.
Roba da Jedi, o almeno preferiva pensarla così.

Entrò in plancia e impostò le coordinate della base della resistenza.
"Si torna a casa"
Non si rivolse a nessuno in particolare, guardò le stelle diventare schegge bluastre mentre passava a velocità luce.





-Angolo Autrice-
Il Reylo inizia a scorrere potente, persino Poe l'ha capito.
Povero, mi dispiace per lui.
Fatemi sempre sapere se vi piace, grazie che continuate a leggere!
Vi mando un cuore (immaginate un cuore),
Federica
   
 
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