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Autore: MaraWP    14/01/2018    1 recensioni
~ Il tempo passa, le stagioni si susseguono senza tregua ed io, nonostante il tempo, non riesco a staccarmi da te ~
From the final of season 4
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In una buia e fredda cella al piano inferiore dell'astronave, il tintinnio di alcune catene ruppe il silenzio, destando Raven e Monty da quel sonno forzato dovuto a una brusca botta alla testa, datagli dalle guardie al momento della cattura.

Ouch, che male “ si lamentò Raven massaggiandosi la nuca “ stai bene?”
Si, diaciamo. Ma appena lo avrò tra le mani rimpiangerà di avermi anche solo sfiorato”
Hey Monty, siamo diventati uomini finalmente “ schernì il ragazzo per la sua affermazione.
Molto divertente, ma Clarke dov'è??”
Non lo so, era con noi quando sono venuti a prenderci ma evidentemente ci hanno separati “
Già, spero solo stia bene”

Intanto, in qualche cella più là, anche Clarke si svegliò dal suo sonno, accorgendosi di essere legata mani e piedi con delle catene di ferro attaccate al muro talmente corte che le impedivano persino di alzarsi.

Ma che diavolo?!” disse, strattonando le catene “ Hey! Toglietemi queste cose dai polsi!”
<< Temo non sia possibile Clarke, hai già combinato troppi guai sai >>
Perchè non vieni a dirmelo di persona mh? E' facile parlare da dietro un microfono!”
<< Ogni cosa a suo tempo mia cara, verrà anche il tuo turno. Ora mi divertirò un po' con Alycia, o dovrei dire Lexa? >>
Non osare toccarla lurido verme “
<< Toccarla? Mannò, farò molto di più. E tu sarai in prima fila >>
Se le fai del male io...”
<< Tu cosa? Sei legata, chiusa in una cella insonorizzata e per di più disarmata, è un po' difficile >>
Troverò il modo di prendere a calci il tuo culo, non temere “
<< Ahahah mi piaci Clarke, anche davanti all'evidenza non vuoi arrenderti. Comunque, ora devo lasciarti, io e la tua amichetta abbiamo un giochino da fare e non vorrei farla attendere troppo >>

Non riuscì a rispondere. Un suono acuto molto simile a una scarica elettrica uscì da quell'auto parlante, subito seguito da un grido straziante di dolore. Lo riconobbi, riconobbi la sua voce colma di sofferenza urlare per contrastare quel dolore, per tentare di vincerlo ma, se fosse stata legata come me, avrebbe potuto fare ben poco.

Al Bunker...

Heda!! “
Che passino, sentiamo cos'hanno da dire “

I due soldati mandati da Eligius al bunker di Octavia arrivarono accanto all'enorme fumo rosso innalzatosi col contributo del vento, fermandosi a pochi metri di distanza in attesa che qualcuno si facesse avanti.

Abbiamo una proposta per il vostro comandante!” urlò uno di loro.
Noi non trattiamo con gli invasori” rispose un guerriero uscito dalla coltre di fumo.
Io penso che possa interessarvi invece. Il nostro capo vi cederà Clarke e i suoi amici in cambio di un piccolo favore “
Che tipo di favore?” chiese Octavia, affiancando il guerriero.
Ci è stato detto che siete in possesso di una vecchia capsula spaziale che risponde al nome di Polaris”
La capsula con cui Becca è arrivata sulla Terra...si “
Vi ridaremo i vostri amici in cambio di quella capsula “
Sapete, siamo un popolo di tradizioni e separarci da quegli oggetti ci è molto difficile perciò...rifiuto lo scambio “
Ma...uccideremo i vostri amici”
Un danno collaterale “ rispose, voltandosi per tornare all'interno della coltre di fumo “ salutate Clarke da parte mia “

I due soldati si guardarono per qualche secondo, poi ritornarono sui loro passi diretti verso la navicella.

Sicura di questa scelta?” chiese Gaya.
Sicurissima”
C'è anche Bellamy con loro”
Lo so, ma lui sarebbe stato pronto a sacrificare me e questa gente pur di aiutare Clarke perciò”
In questo caso...credo che questo fumo non serva più allora “
Servirà, ho come l'impressione che quei soldati torneranno molto presto, non credo che al loro capo piaccia sentirsi dire di no”

Qualche ora dopo, alla navicella...

Allora, com'è passare dalla parte sbagliata mh?”

Nessuno rispose. Si sentì solo un tintinnio di catene toccarsi tra loro mentre un respiro quasi sofferente accompagnò quel lieve rumore.

Non rispondi? Non ti biasimo, se fossi nella tua posizione forse farei lo stesso “
Ti...sbagli. Sei tu quello...dalla parte sbagliata “
Ah mia cara. Possibile che non capisci? Non credere che risparmierò te e la biondina, sarete le prime della lista “
Non...toccarla”
Si me l'hai già detto ma non credo prenderò in considerazione la tua opinione anzi, perchè escludere la dolce Clarke da questo nostro gioco, in tre ci si diverte di più non credi?”

Eligius chiamò ai suoi ordini una guardia, chiedendole di portare all'interno di quella cella anche me. Entrò, aprendo con una chiave tutte le catene che mi tenevano imprigionata, afferrandomi con forza il braccio per scortarmi fuori. Percorremmo pochi metri, fermandoci dinanzi ad un altra cella la cui porta era rimasta socchiusa, spingendomi in avanti per farmi entrare, incatenandomi nuovamente a terra.

Ben arrivata Clarke, ti stavamo aspettando”

Nella furia con cui quella guardia mi aveva fatto entrare e con una scarsa luminosità, non avevo fatto caso a chi si trovasse assieme a me in quella cella. Eligius mi si avvicinò, scostandomi una ciocca di capelli che ricadeva davanti ai miei occhi, sorridendomi contento per quello che avrebbe fatto in seguito.

Allora, non sei emozionata quanto lo sono io?”
Emozionata? Lo sarò quando ti vedrò strisciare implorando pietà”
Temo non succederà mai “ rispose, compiendo qualche passo indietro “ per il momento farai solo da spettatrice, ma arriverà anche il tuo momento “

Si spostò da davanti, permettendomi di vedere cosa si celava alle sue spalle laddove la luce sembrava non arrivare. Alcuni neon si accesero non appena la sua mano toccò la parete di fianco a lui, illuminando la cella come un lampo durante un temporale, accecandomi per qualche secondo. Smisi di respirare per un lasso di tempo indecifrabile mentre mi si gelò il cuore nel vederti legata a quelle catene in fondo a quella maledetta stanza. Scendevano giù dal soffitto passando per delle carrucole che, a convenienza di chi poteva maneggiarle, si flettevano e si tiravano per aumentare o ridurre la mobilità di chi era imprigionato. Tu stavi li, in piedi, forse tenuta su solo da quelle catene, mentre la tua testa piegata in avanti non mi permetteva di vedere il tuo viso e di conseguenza di accertarmi delle tue condizioni. Osservai la tua figura nei minimi dettagli, accorgendomi di quanti tagli e lividi ricoprivano il tuo corpo, lasciato semi nudo dalle spalle sino alla vita, mentre rigagnoli di sangue colavano lungo i tuoi fianchi fino ad infrangersi sul bordo di tessuto dei tuoi pantaloni. Anche il muro alle tue spalle sembrava essere stato la scenografia di un film del terrore, ricoperto da schizzi rossastri e da qualche impronta di mani in cerca di un appiglio. I miei occhi si riempirono di lacrime a quell'orribile visione, rendendomi incapace persino di parlare o provare a reagire difronte a quell'atrocità che quest'uomo si stava divertendo a compiere per soddisfare la sua più pura vendetta.

Lexa è un po' stanca, questo gioco l'appassiona molto e si sta impegnando davvero tanto per non perdere”
Sei un mostro”

Non mi rispose, ma il suo sorriso maligno bastò. Si avvicinò a te, passando la sua mano tra i tuoi capelli, stringendoli con forza per tirare indietro la tua testa affinché il tuo viso potesse guardarci.

Guarda chi ti ho portato, non sei contenta mh?”

I tuoi occhi si aprirono lentamente in una smorfia di dolore, sforzandosi di non urlare per chissà quale pena stavano provando al momento. Il tuo sguardo si posò sul mio, tristemente, quando capì che ben presto quel gioco sadico sarebbe toccato anche a me.

Cl...Clarke”
Visto? La tua ragazza assisterà al nostro gioco preferito non è stupendo? “
Lasciala stare!! “ urlai quasi piangendo “ lei non c'entra!”
No? Eppure mi sembrava che fosse stata lei a introdursi nel mio ufficio per rubare le informazioni sulle I.A”
Ma le ho chiesto io di farlo perciò prendi me, lasciala stare!”
Lei ha accettato di farlo perciò è colpevole quanto te “ rispose, prendendo un bastone metallico appoggiato al muro “ e ora ci divertiamo un altro po'”
NO!”

Vidi il tuo corpo sussultare dopo essere stato colpito da una scarica elettrica fuoriuscita da quel bastone, mentre un grido di dolore sembrò frantumare le pareti che ci circondavano, facendo rimbombare la tua voce per qualche secondo. Il tuo viso stremato ricadde in avanti mentre piccole gocce di sangue iniziarono a cadere sul pavimento.

E' così gratificante, non trovi?”
Slegami da queste catene e ti farò provare ogni forma di dolore esistente “
Prima devo finire con la tua amichetta “

Il panico invase il mio corpo. Volevo che smettesse di farti del male, volevo prendere io il tuo posto ma sembrava non volermi ascoltare e continuare a infierire su di te. L'unica mia arma per poterlo fermare sarebbe stata quella di tenerlo impegnato, magari parlando, affinché si dimenticasse di te almeno per un po'.

Aspetta ti prego” dissi, quasi supplicando “ ho bisogno di sapere alcune cose prima di morire “

Si voltò a osservarmi, rimanendo immobile per qualche secondo.

Sentiamo “
Ho bisogno di sapere di Lexa, come hai fatto a...”
Farla tornare in vita? “

Sembrava aver abboccato al mio piano. Annuì.

Avevo bisogno un corpo che mi facesse da cavia per i miei esperimenti e il suo sembrava perfetto “
Perchè lei? “
Sapevo che aveva convissuto con una I.A,perciò quale corpo migliore se non il suo?”
Non capisco, come sapevi tutto questo? Della I.A, di lei?”
Un informatore, lo stesso che mi ha fatto avere il suo corpo” disse quasi sorridendo.
Avevi un uomo infiltrato tra di noi? Da quando?”
Da molto. L'idea originaria era quella di prelevare Lexa viva ma le cose hanno preso una piega diversa e ho dovuto cambiare i miei piani. Comunque il mio informatore ha preso il corpo, nessuno se ne curava più visto il gran trambusto in quella torre, l'ha portato al punto di incontro stabilito ed ecco qua, Lexa sulla mia navicella “
Si ma era...morta”
Non è del tutto esatto. La morte celebrare arriva più tardi e, per mia fortuna, grazie alla I.A, sono riuscito ad arrivare prima”
Ma non aveva più la I.A dentro di lei, ero presente quando è stata rimossa “
Si, ma mi pare tu abbia anche visto il mondo virtuale creato da Becca dove Lexa ancora viveva no?”
“ La città della Luce?!”
Si quella..roba per bambini che Becca ha creato “
Non è stata Becca ma Alie”
Non importa...be il suo corpo è rimasto al fresco per un paio di settimane finchè i miei cervelloni del computer non hanno trasferito i dati di Lexa dentro una nuova I.A”
Hai...hai ripreso i codici elettronici di Lexa dalla citta della luce prima che venisse distrutta da me?”
Esattamente, come vedi c'è sempre il tuo zampino in ogni guaio” disse ironico “ Abbiamo impiantato una nuova I.A nel suo corpo ed eccola qua”
Le I.A non hanno il potere di riportare in vita i morti, stai mentendo “
Forse non quella I.A ma ti ricordo che ne ho altre due, molto differenti da quella. Se impiantate assieme in un corpo, stimolano le cellule neurali a riprendere le loro funzioni. E' un processo un po' lungo ma in nemmeno un mese tutte le cellule sono tornate a svolgerei loro compiti “
Così hai testato quelle I.A su di lei sapendo che solo un sangue nero avrebbe potuto non rigettarle”
Esatto, e poi mi serviva avere continui test sulle I.A perciò ho tenuto Lexa con me o meglio, Alycia, dato che ho rimosso i suoi ricordi per evitare guai”
L'hai usata e basta “
E ora non mi serve più perché ho tutto quello che mi occorre. Sapevo che facendoti salire a bordo avrei corso dei rischi, quei malori che lei ha avuto sono stati a causa dei ricordi in conflitto, per poco non riuscivi a mandare all'aria anni di lavoro, ma fortunatamente avete fatto il passo più lungo della gamba e siete cadute in trappola “
Non è ancora finita Eligius, c'è un esercito fuori da qui che non permetterà a te di spadroneggiare in queste terre”
L'esercito che in questo istante sta bruciando vivi il resto dei tuoi amici? Mi dispiace Clarke, ma credo che al momento tu sia sola a combattere questa guerra”

 

   
 
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