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Autore: TheShadowsOfTheDay    14/01/2018    0 recensioni
Sette sono i miraculous, sette i pezzi da ricomporre. Questa volta, Parigi avrà bisogno di ben più di due eroi per essere salvata, ma la paladina preferita della Francia si ritroverà invischiata in guai ben più grandi di lei, totalmente da sola. Il miraculous del pavone, un tempo perduto, ricomparirà nelle mani di una donna un tempo scomparsa e che chiederà un aiuto proprio a lei.
Un nemico più potente di Papillon si nasconde furtivo nell'ombra del giorno. Nulla è come sembra, nulla sarà più come prima. Il giorno lascerà il posto alla notte, la luce sarà invasa dal buio e tutte le carte in tavola verranno rovesciate da un fato più crudele della morte.
Tra decine di piani, sotterfugi e nemici da sconfiggere, il cuore di Marinette sarà un miscuglio di emozioni indefinite, con toni che sfumeranno dal nero al verde.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La leggera brezza aveva fatto arrossire le sue guance e le aveva arruffato i capelli. Marinette era affacciata al suo piccolo balconcino, sporgendosi quanto bastava per riuscire ad afferrare un po' di quella frescura. Tikki, il suo kwami, era dolcemente appollaiato nell'incavo del suo collo mentre lo sguardo della padrona si perdeva nel rosso intenso del tramonto.
Non c'era nulla di più magico di Parigi, pensò Marinette, la cosiddetta "città dell'amore". Peccato per lei però, che in amore andava tutto a rotoli. Ogni volta che ripensava a quel sorriso mozzafiato e al verde dei suoi occhi, non poteva fare a meno di rivivere il giorno in cui l'aveva sentito dire "Marinette? Certo, è un'ottima amica!". Ingenuo com'era, non poteva certo sospettare che quelle parole avrebbero potuto ferire qualcuno, ma oltre che ingenuo era pure cieco, pertanto era normale che non si fosse accorto di tutto l'amore che la ragazza provava nei suoi confronti. Non si era neppure presentato per condividere il gelato del signore Andre con le altre coppie, lasciando che la sua serata prendesse una piega decisamente insolita.
Ormai il destino aveva distribuito tutte le sue carte, ma nessuna regina di cuori per la giovane paladina. Marinette si era ormai rassegnata ad amare a senso unico. Sapeva che avrebbe sofferto ogni giorno, sapeva che il cuore sarebbe stato trafitto da troppe spine e sapeva ancor di più, che lui non l'avrebbe mai ricambiata. Ma andava bene così, lei non avrebbe potuto rinunciare al suo amore per Adrien, lo sapeva, ma poteva accantonare l'idea che questo diventasse un giorno il suo ragazzo. Nel frattempo, avrebbe cercato di impegnarsi per rendere Parigi un posto sicuro in cui far vivere il modello. Sospirò pesantemente.

All'improvviso, un fruscio si materializzò alle sue spalle. Non dovette neanche voltarsi per capire chi fosse. ChatNoir ormai veniva a trovarla spesso quando non aveva da fare o quando le sue pene d'amore diventavano particolarmente fastidiose, ignaro di chi fosse realmente la ragazza che si nascondeva dietro la maschera. Da quando quella sera si trovarono stranamente in sintonia, quando lui le mostrò tutto ciò che aveva preparato per l'eroina che non lo degnava di uno sguardo, il suo cuore si sciolse e volle alleviare il suo dolore almeno con la sua compagnia. «Anche oggi pensierosa?» chiese il micio mentre si faceva dare volentieri qualche grattatina sotto al mento. Marinette ridacchiò al suono delle sue fusa. «Tu no?» sapeva già la risposta, il gatto infatti non rispose e andò avanti a bearsi di quei grattini, mentre la coda di cuoio sbatteva pigramente contro il ferro del balconcino. Tikki intanto, avvertendo la presenza dell'altro kwami, battè in ritirata sotto al tavolino da tè. Alcuni pomeriggi li passavano ad oziare osservando Parigi da quel balconcino, in silenzio, altri giorni invece erano densi di discorsi più o meno profondi.
ChatNoir ormai, oltre che a fido compagno, era diventato anche il suo confidente. Si sentiva un po' sporca dato che il fulcro dei suoi problemi era proprio lei, ma all'eroe serviva davvero qualcuno con cui parlarne e Marinette, cercava di dargli le dritte più adatte. Con Adrien non andava certo meglio, ad aggravare il tutto c'era la curiosità del paladino in nero sull'identità del famoso detentore del cuore della sua amica, la quale ormai aveva raggiunto livelli spropositati. Ogni volta cercava di cavargli fuori quel nome con trucchetti o sotterfugi sempre nuovi, purtroppo per lui la ragazza non era affatto stupida. Se era riuscita a tenere nascosta la sua identità a tutti, di certo non sarebbe stato un problema tenere nascosta quella della sua cotta. O almeno ci sperava.
Dopo un'ora che se ne stavano ad oziare sulla piccola veranda, ridacchiando e parlando di tutto e di più, la ragazza dovette rientrare al richiamo dei suoi genitori per la cena. Come sempre, il suo compagno la salutò con un inchino e un bacio alla mano, da vero gentleman. Ogni volta che veniva a trovarla si sentiva più leggera, più spensierata, in fondo quando un fardello è diviso da due persone invece che una, è meno pesante.

Il giorno dopo, svegliandosi in ritardo come al solito, indossò la prima cosa che le capitò sotto mano e corse verso la scuola mentre la campanella annunciava l'inizio di un altro giorno. Appena arrivò, ciò che trovo le fece gelare il sangue nelle vene. Sì, lei ci aveva rinunciato, ma non pensava che Adrien sarebbe diventato preda di qualcun altro. Aveva smesso di preoccuparsi di Chloè quando anche lui aveva capito quanto realmente fosse stupida, ma non credeva certo di ritrovarsi una degna avversaria in campo.
Di fronte a lei, Adrien parlava animatamente con quella che una volta, era stata vittima di un akuma particolarmente pericolosa.

Fioretto in mano e postura fiera, Kagami si ergeva in tutto il suo splendore.
  
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