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Autore: kymyit    15/01/2018    4 recensioni
Dopo gli ultimi accadimenti, Kidd è molto giù, perso nei suoi pensieri. Law lo strapperà via ad essi a modo suo.
Vide quelle labbra rosse mordersi, nervose, e gli occhi dorati lottare per non far fuggire le lacrime di frustrazione di chissà cos'altro. Oh, se Kidd avesse visto le sue lacrime di sollievo, quando aveva temuto di perderlo e l'aveva trovato in una pozza di sangue, ferito, ma vivo, il suo cuore ancora caldo e pulsante.
Ovviamente col cavolo che glielo diceva.
-Allora?- domandò pungolando di nuovo col dito sulla guancia -Cosa vuoi fare adesso? Struggerti per una cosa che potrai recuperare o farlo per cotanto ben di Dio che fra poco prenderà il largo?-
Il Capitano alzò gli occhi al cielo.
-Cotanto ben di Dio, inizia a scendere dalle mie gambe che non me le sento più. Sei forse ingrassato?-
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note: Post Whole Cake Island e Wa. Ovviamente è ipotetica la cosa. Non credo ci siano spoiler. Ma cretinaggini sì. Buona lettura!




To get you back, you moron






Una volta tolti di mezzo due degli Imperatori, l'equilibrio del mondo era andato a farsi fottere. Quello della loro relazione se n'era andato un po' prima. Precisamente da quando Law aveva aperto quella cella e si era preso cura del suo Capitano, ferito più nell'anima che nel corpo. Nel secondo era sempre messo bene, constatò, buttandosi a sedere accanto a lui sul divano.
Lo fissò di sottecchi sperando che aprisse bocca, quella bocca rossa e peccaminosa, capace di pronunciare i peggiori insulti e di compiere i più amabili gesti. Ma nulla venne da Kidd, che taceva con lo sguardo perso nei suoi pensieri. A quel punto, Law decise di rimetterlo in carreggiata prima che il treno del Capitano deragliasse verso il vuoto assoluto.
-Stai pensando a qualche mirabolante scorreria? O alle solite zozzerie?- gli domandò come se nulla fosse.
-A quelle ci pensi tu, no?- replicò Kidd.
-Ah, quindi ci sei! Non si saluta più?- Law finse di mettere il broncio e voltò il capo. Kidd rimase con la testa sulla mano, appoggiato al bracciolo del divano, e non lo degnò di uno sguardo.
-Ciao. Che ci fai qui, Law?-
-Ora ho bisogno del preavviso per venire a farti visita?-
-Sì, se ti ho già detto di lasciarmi in pace.-
-Ma finiscila, cretino.-
Il tono di Law si fece più tagliente, costringendo Kidd a voltarsi, sorpreso. Nel girarsi, la sua guancia incontrò il dito del chirurgo, il medio (ovviamente).
-Guarda che non sarà l'ultima volta che finirai asfaltato.-
Il dito gli pungolò la guancia insistentemente, finché il Capitano non afferrò la mano del medicastro e tirò il suddetto verso di sé, mostrandogli i denti.
-Fatti gli affari tuoi!-
-A Raftel ti farò il culo, prendilo come un allenamento, Capitano.-
Nonostante il solito tono beffardo e il sorriso da calci sulle gengive, Law era terribilmente serio. Persino immerso nel malumore più nero, Kidd riusciva a rendersene conto. Sbuffò con rabbia e lo lasciò andare, quasi scrollandoselo di dosso.
-Non è per quello.- mentì.
-Ah no?- lo pungolò nuovamente Law.
-Ma te lo vuoi mettere in culo quel dito?!-
Il Chirurgo della Morte rise.
-Finalmente ti riconosco!- esclamò -Senti un po', Erostassya, non m'interessa in che condizioni ti ho trovato. Sono felice di averti ritrovato intero, del tuo orgoglio a brandelli non me ne frega un accidenti. Ci sono altri due imperatori su cui potrai rifarti.-
Ecco, aveva colpito e affondato.
Vide quelle labbra rosse mordersi, nervose, e gli occhi dorati lottare per non far fuggire le lacrime di frustrazione di chissà cos'altro. Oh, se Kidd avesse visto le sue lacrime di sollievo, quando aveva temuto di perderlo e l'aveva trovato in una pozza di sangue, ferito, ma vivo, il suo cuore ancora caldo e pulsante...
Ovviamente col cavolo che glielo diceva.
-Allora?- domandò pungolando di nuovo col dito sulla guancia -Cosa vuoi fare adesso? Struggerti per una cosa che potrai recuperare o farlo per cotanto ben di Dio che fra poco prenderà il largo?-
Il Capitano alzò gli occhi al cielo.
-Cotanto ben di Dio, inizia a scendere dalle mie gambe che non me le sento più. Sei forse ingrassato?-
-E' da tanto che non stiamo insieme, ci credo che non sei più abituato.- replicò il Chirurgo annuendo ad occhi chiusi. -Ma sono certo che il tuo amico si ricorderà di me immediatamente.-
Sfiorò con la mano il cavallo dei pantaloni del rosso, facendo sussultare il poveraccio.
-Wow... te l'ho mai detto? Hai un pachiderma nelle mutande!-
-Non dirlo con gli occhi che ti luccicano, Law. Non voglio avere gli incubi.-
-Ma sul serio! Non so se continuare a toccarlo o dargli una nocciolina.-
A quel punto Kidd non resistette più. In qualche modo riuscì a tirare giù a calci Law dal divano e si mise le mani in faccia.
-Come puoi essere così... così... te?-
Il Chirurgo della Morte ridacchiò.
-Vedo che ti è passata.-
Il Capitano scosse il capo e, afferrato il medicastro per il braccio, lo tirò su e lo strinse a sé, possessivamente e con quel filo di aggressività che faceva impazzire Law.
-Ora mi dovrà passare qualcos'altro, idiota.-
-Quindi, vuoi le noccioline?-
-Non consolarmi più, Law, per favore... -
E nonostante in cuor suo desiderò di non doverlo rifare mai più, di non dover mai più vedere Kidd ridotto all'ombra di se stesso, quel pomeriggio lo consolò eccome. Ovviamente a modo suo, il che per Kidd fu devastante.






Note: Ok, io non ricordo da dove sia venuta la cosa del pachiderma ma... qualcuno te lo doveva pure dire, Kidd u.u E ringrazia che c'è Law a tirarti su u.u

   
 
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