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Autore: AlekHiwatari14    16/01/2018    1 recensioni
Oblitus, luogo dei dimenticati. Posto in cui la square ha gettato i suoi capolavori che per un motivo o per un altro hanno archiviato. E' proprio in questo posto in cui si trova Stella e non solo lei.
Da ormai più di un anno in quel posto ha già incontrato un bel po' di persone come lei, che ancora non hanno dimenticato il loro compito e i loro sentimenti.
Infatti, ella stessa possiede ancora dentro di se un amore eterno per Noctis, ormai sposo di Lunafreya e uomo irraggiungibile per lei.
Abituata a quella realtà, cercherà di andare avanti, ma un evento inaspettato la porterà ad affrontare un viaggio insieme ai suoi compagni per portare qualcuno nel suo luogo d'origine ed affrontare colui che l'ha portata in quel luogo. Ardyn.
{Personaggi di Final fantasy:I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV , XV, DISSIDIA, Kingdom Hearts, TYPE-0, VERSUS XIII...}
Presenza di nuovi personaggi.
Coppie: Firion x Lightning / Stella x Noctis x Lunafreya x Nyx / Sephiroth x Edea/ Zack x Aerith / Rasler x Ashe / Vaan x Terra
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13.

*Squall*

Cloud ci ha abbandonati e si è diretto nel settimo settore nonostante la priorità fosse quella di trovare Firion e riportarlo nel suo settore.
Sinceramente... meglio così. Cloud è troppo strano e non riesco a capirlo. Inoltre, le medicine date da Agni mi hanno dato alcuni ricordi, ma... la mia mente è ancora confusa.
Non ricordo quando ho lasciato il settore, ne tantomeno quando ho raggiunto Kingdom Hearts. Non so perchè, ma questo settore è completamente diverso da quello che ricordavo. E' quasi come se più ricordi si sovrappongono nella mia mente. Alle volte è come se avessi un'altra persona dentro di me che guida il mio corpo ed è assurdo perchè non può esistere una cosa del genere.
Almeno è ciò che penso.
Io e Lightning ci incamminiamo verso il nono settore verificando anche le condizioni dell'ottavo settore.
Sembrano buone, ma... c'è uno strano trambusto.
Tutti che urlano un nome. Seifer.
Che diamine avrà combinato adesso quell'arrogante presuntuoso?
"Seifer!"
"Seifer, dove sei?" Sento nuovamente urlare dietro di me. 
Mi fermo e mi volto vedendo Zell e Selphie alle mie spalle.
Tutto è troppo strano, così decido di andare a controllare.
"Selphie? Zell?" Chiamo avanzando verso di loro. 
La loro reazione è strana. Quasi... meravigliata direi.
"Squall...?" Mormora incredula Selphie, mentre Zell mi salta letteralmente addosso. Odio terribilmente quando mi chiamano per nome, ma il comportamento di Zell è anche più fastidioso di sentirsi chiamare Squall.
"Zell! Ma che...? Scendimi da dosso!" 
"Amico mio, dov'eri finito?!"Incomincia a domandare scendendo dalle spalle e lasciando l'abbraccio lasciandomi perplesso:"Che?"
"Squall, ti abbiamo cercato ovunque. Perchè ci hai messo così tanto tempo a tornare?" Continua a chiedere Selphie seguita nuovamente dal biondo che continua ancora a dire:"Già, pensavamo saresti stato poco su Dissidia. Sono passati quasi due anni da allora."
Tutta questa storia non ha senso. Su Dissidia mi è sembrato passare più tempo, così come su Kingdom Hearts, ma... sono solo due anni. Aspetta un attimo... quand'è che sono partito per Dissidia? Come ci sono arrivato a Kingdom Hearts?
Incomincio a riflettere, ma a quelle domande non riesco a trovare risposta. Sembra quasi che nella mia mente qualcuno me lo impedisce.
Alzo il volto e dietro loro due vedo lei, la mia Rinoa.
Silenziosamente avanzo verso di lei.
Non ho bisogno di parlare. I suoi occhi dicono tutto. 
E' meravigliata che io sia qui, così come l'emozione dentro di lei è grande. Talmente enorme che la vedo correre verso di me per abbracciarmi con le lacrime agli occhi.
Quel senso di vuoto sembra per un attimo sparire. Lasciamo l'abbraccio per guardarci in volto.



"Squall... sei proprio tu. Sei... così diverso." Mi dice prendendomi il volto.
Incomincio a guardarmi attorno. E' tutto molto strano. Sembra tutto sottosopra. Manca qualcosa, ma cosa?
"Dov'è Seifer?"
"E' scomparso."Informa Selphie seguita da Rinoa che conclude:"Era di guardia come al solito. Doveva provvedere ai mostri, quando improvvisamente è scomparso."
Tutto è molto strano. Non è da lui andarsene così e a confermarlo cono proprio Fujin e Raijin.
Li vedo avvicinarsi a noi quasi stremati. Hanno lividi e ferite ovunque, quasi come se avessero combattuto qualche battaglia.
"Ehi, voi due! Che vi è successo?" Incomincia a chiedere Zell avvicinandosi ai due.
"Ci hanno attaccati."
"Dei soldati ci hanno preso alle spalle e un tipo che era con loro hanno rapito Seifer."
"Ho sentito dire che lo getteranno su Oblitus." Continua ancora Fujin lasciandomi sorpreso.
"Oblitus? Dov'è che l'ho già sentito?" Mi chiedo riflettendo, quando a rispondermi e rinfrescarmi la mente è proprio la taciturna Lightning.
"Oblitus, l'hai dimenticato? E' il mondo dove hanno gettato Firion."
"Giusto. E' quello di cui parlava anche Agni. Lei e Meia venivano da lì."
"Pare che se ci finisci dentro, puoi perdere i ricordi e svanire per sempre se fai parte di un settore."
Quelle parole di quella ragazza mi lasciano perplesso. Non posso abbandonare Seifer. 
E' antipatico, ma... fa pur sempre parte del mio settore.
"Light... tu continua per la tua strada. Devi trovare Firion. Io andrò su Oblitus a prendere Seifer."
"Sei impazzito? Non hai nulla per aprire il portale. Inoltre potresti perderti. Non sappiamo nemmeno com'è fatto Oblitus."
"Non è del tutto vero."Le dico prendendo un portachiavi a forma di keyblade dalla tasca.
"Che cos'è?"
"Un regalo di Sora. Ha detto che può aprire la strada per il mondo che voglio. Me lo regalò al mio compleanno e sembra avere le stesse funzioni della keyblade, ma... è solo per un apertura a quanto pare."Rivelo lasciandola perplessa.
"Guarda che Oblitus non è uno scherzo. Una volta entrato come farai ad uscirne?"
"Sei Firion è riuscito ad uscire, riuscirò ad uscirne anch'io. Seifer fa parte del mio settore. Non posso abbandonarlo al suo destino. Finirà come ha detto Cecil se lo faccio. Il settore morirà senza Seifer." La informo per poi avvicinarmi a lei e metterle le mani sulle spalle:"Non voglio trascinarti in questa storia. Tu tieni a Firion e se venissi con me, lui non avrebbe più un settore dove andare."
La vedo sorridere e dirmi:"Non sei mai stato così intraprendente prima d'ora. Quasi non ti riconosco."
"Che?"
"Tranquillo. Io andrò da Firion, tu vai pure da Seifer. Ci incontreremo nel nono settore o su Kingdom Hearts. Purtroppo non ho molti auricolari, altrimenti te ne davo qualcuno."
"Non ne ho bisogno. Ci ritroveremo sicuramente." Le dico per poi allontanarmi da tutti e creare quel varco per poi entrarci.
Mi ritrovo a cadere nell'acqua gelida del mare e nuotare fino a riva.
Quel posto è davvero strano. Mi da i brividi e la cosa più allucinante è il tizio che vedo all'entrata della foresta lì vicino. E' così somigliante a Lightning. Sembra quasi la sua fotocopia al maschile.
"Ma...cosa...?" Balbetto incredulo, ma in quel momento non sono l'unico sorpreso.
Anche quel tipo sembra esserlo e gli cade dalle mani la spada dallo stupore.
"Oh... merda!" Farfuglia per poi incominciare a correre.
"Ehi, aspetta!" Prendo la spada da terra per poi fargli notare:"La tua spada!" 
Gli corro dietro nel tentativo di riportargliela, ma sembra nel panico totale.
"A Moguri non piacerà per niente tutto questo." Continuo a sentirlo dire. 
Tutto questo mi confonde terribilmente.
Mi blocco nel vederlo entrare in un abitazione. Quel senso di familiarità mi angoscia.
Mi avvicino a quella casa bussando la porta, ma è aperta e la sento cigolare.
"Ma...cosa...?" Continuo a balbettare incredulo, mentre quella sensazione di familiarità si fa sempre più viva dentro me.
Quand'è che ci sono venuto qui?
Sull'entrata vedo delle foto che mi incuriosiscono. Ne prendo una che mi colpisce profondamente. Sono io ed una ragazza. E' molto simile a me e vicino a quelle strane immagini che non so dare spiegazione c'è un moguri di peluche.
Ha qualcosa che mi strugge il cuore, ma non so cos'è. Ho un orribile sensazione di vuoto.
Come se avessi perso qualcuno di importante, qualcuno che completava la mia vita. Prendo quel peluche tra le mani. Inconsapevolmente tremo, come se fosse qualcosa di importante che la mia mente non riesce a ricordare, ma il mio cuore si.


"Un moguri? Perchè... mi fa questa strana sensazione?"Mi domando sentendo quasi come un pugno dello stomaco e il cuore a pezzi. Questo senso di tristezza e di angoscia mi terrizza.
Abbraccio quel peluche per poi voltarmi verso la stanza lì vicino. Qualcosa mi spinge ad aprire quella porta socchiusa. E' una camera da letto. 
C'è un piccolo letto davanti a me, con una scrivania accanto. Mi avvicino e vedo altre immagini mie e di quella ragazza. Sono finito nella sua casa, nella sua stanza, ma la cosa che mi terrorizza di più è una cosa alle mie spalle.
Mi volto e vedo un armadio con un vestito appeso vicino. E' lo stesso che Rinoa indossò il giorno della cerimonia Seed. Metto la spada del tipo che ho tra le mani su quel letto e sposto il moguri sull'altro braccio avvicinandomi a quell'abito.
C'è qualcosa di strano. Delle immagini appaiono nitide non appena lo tocco.

*Nella mente di Squall*

Era strano, quasi come se ci fossi già stato. Come se i miei ricordi prendessero vita.
Ero proprio in questa stanza. C'era una musica di sottofondo molto dolce, mentre quella strana ragazza dall'aspetto simile a me, tentava di insegnarmi a ballare.
"Devi imparare a ballare. Se no alla cerimonia mi toccherà ballare con qualcun altro." Si lamentava mentre io mi rifiutavo di ballare con lei.
"Piantala. Lo sai che ballare non è il mio forte." 
Mi sedetti sul letto, mentre ella incominciava a sospirare pensierosa.
"Cos'hai adesso?"
"Niente... Lascia perdere... è solo che è un peccato. Avevo preso anche un vestito per l'occasione." Mi risponde lasciandomi dubbioso:"Un vestito?"
La vedo sorridere e avvicinarsi all'armadio per poi farmelo vedere ed esclamare un:"Tadà! Ti piace? L'ho comprato insieme ad un'amica. Che dici? Secondo te a Seifer piacerà?"
Era quel vestito che ho toccato poco prima di vedere tutto questo.
Quelle parole mi lasciavano perplesso. Abbassai il volto mormorando:"Pensi sempre a lui, non è vero? Quand'è che ti entrerà nella testa che non è la persona giusta per te? Ti porterà solo dolore."
Sembravo turbato dal fatto che Seifer e quella tipa si frequentassero. La vidi posare l'abito vicino all'armadio per poi venirmi vicino.
"Tranquillo, fratellone. Non essere geloso. Ho promesso che ballerò con te ed è quello che farò. Inoltre... non sarà di certo lui a dividermi da te." Mi disse mettendomi le mani sulle spalle e sorridendo.
Quel sorriso assomigliava così tanto a quello di mia madre...Raine.
"E poi, non ho alcuna intenzione di fare come quel codardo di nostro padre. Io e te siamo una cosa sola e non ti abbandonerò. Te l'ho promesso ed è quello che farò." Continuò a dirmi con quel sorriso rassicurante.
"Sorellina..." Mormorai commosso dalle sue parole quando mi prese per il braccio incominciandomi a tirare facendomi alzare dal letto.
"Ehi!"
"Avanti, alzati! Dobbiamo imparare a ballare! L'anno prossimo diventeremo Seed e io non voglio diplomarmi senza nemmeno aver ballato con il mio fratellone!" 
Ridevo. Quella ragazza aveva energie da vendere e riusciva a trasmettermi la sua felicità.
Quand'è successo che l'ho dimenticata?
Quand'è che ho dimenticato... mia sorella?

*Oblitus - Oggi...*

E' tutto così strano e confuso. Stacco la mano da quell'abito e mi allontano incredulo da esso camminando all'indietro, ma il rumore della porta, che cigola dietro di me, mi fa voltare. 
E' la ragazza della foto e dei miei ricordi. Ho i brividi che mi attraversano per tutto il corpo.
E' quasi come se vedessi un fantasma davanti a me. 
Abbasso lo sguardo e mi allontano da li il più velocemente possibile, ma una volta arrivato vicino alla porta dell'entrata, quella ragazza pronuncia il mio nome.
"Squall."
Il moguri che stringo ancora tra le braccia, mi scivola via dallo shock. Quella voce... quegli occhi... quella ragazza... perchè? 
Improvvisamente sento le lacrime bagnare il mio volto. Perchè sto piangendo? Che mi sta succedendo?
Mi sento così piccolo e insignificante. Quella continua sensazione di familiarità non svanisce e quel dolore nel cuore mi confonde ancora di più. Cosa diamine mi sta succedendo?
"Moguri! Squall è..." Dice il tipo dai capelli rosee uscendo dall'altra stanza per poi bloccarsi non appena mi vede.
"M-Moguri...?" Mormoro ricordando qualche altra cosa.

*Nella mente di Squall*

Ero bambino. Avevo all'incirca otto anni quando mio padre mi lasciò nell'orfanotrofio. Ero solo e non trovavo mia sorella. Edea mi accompagnò a cercarla e la vidi lì, a strappare tutte le foto di nostro padre.
"Moguri, che stai facendo?" Le domandò Edea accovacciandosi a terra dove lei stava strappando tutto.
"Non voglio ricordarmi il volto dell'uomo che ci ha abbandonato."
"Moguri..."Mormorai abbracciandola.
"Squall... promettimi che tu non farai come lui."
"Cosa?"
"Lui è cattivo. Non è nostro padre. Nessun genitore lascerebbe così i propri figli."
"Moguri..." Continuai a chiamarla. 
Aveva le lacrime agli occhi. Aveva sempre considerato nostro padre come un eroe, ma nel vederlo andare via lo incominciò ad odiare e non potei fare almeno di promettergli di rimanere con lei. 
Qualche giorno dopo, ci fu il nostro compleanno. Sapevo che amava i peluche di moguri e gliene comprai uno con i miei risparmi.
"Buon compleanno, Moguri."
"Che bello! " Esclamò abbracciando quel peluche per poi prendere un sacchetto con qualcosa dentro e darmelo dicendo:"Buon compleanno anche a te, fratellone."
Lo presi e guardando al suo interno vidi una collana a forma di leone con una croce sotto. E' la collana che in questo momento indosso. Me la regalò in quell'occasione.
"Oh...Moguri. Come diamine hai fatto a...?"
"Ho rubato qualcosa dalla sorellona." Mi rivelò facendomi spalancare gli occhi e voltare verso di lei ad urlare un:"Cosa?"
"A te piaceva, o sbaglio?"
"Si, ma rubare è sbagliato. Se Elly lo scopre ci ammazza..."
"Lo so, ma se lo merita. Insomma... ci ha abbandonato anche lei adesso o sbaglio."
"Si, ma... cioè..." Incominciai a balbettare cercando di farla ragionare, ma Moguri era davvero testarda. Quando si metteva una cosa in testa, nessuno gliela toglieva.
"Oh... quante storie! E' il tuo compleanno, anzi il nostro e non voglio sentirti dire ma. Ok? Quindi mettitela e goditela." Mi rimproverò prendendo la collana e mettendomela al collo.
"Sei sempre la solita." Le mormorai vedendo la sua testardaggine.
"Quante storie... e poi non hai notato una cosa. Guarda!" Disse facendomi voltare e notare che la stessa collana ce l'aveva anche lei.
"Perchè hai comprato una collana del genere? E' per maschi, non per femmine."
"Lo so, ma almeno possiamo fondare il nostro cognome nuovo."
"Che?"
"Da adesso in poi non saremo più Squall e Moguri Loire, ma Squall e Moguri Leonheart. Non so perchè, ma mi sembra molto più scenico e adatto per due eroi come noi."
Risi. Infondo era solo una bambina come me. Era stata delusa da tutti e non voleva essere quella che era stata fino ad allora.
"Vuoi proprio chiudere con il passato, eh?"
"Il passato è passato, Squall. Dobbiamo lasciarlo perdere altrimenti non ci godiamo il presente. Quindi, ti chiedo, vuoi essere Squall Leonheart e mettere da parte il tuo passato?"
"Si, ma solo se ci sei anche tu, sorellina."
"Allora, da adesso in poi noi saremo i Leonheart e questo ciondolo sarà il nostro simbolo. D'accordo?" Continuò a chiedermi abbracciandomi e facendomi ridere. 

*Oblitus - Oggi...*

Di nuovo quelle immagini, di nuovo confusione e solo perchè ho sentito quel nome. Moguri. 
Questo posto è un inferno. Non voglio starci un minuto di più. Quest'angoscia e questo dolore mi pervade ogni secondo che passa.
Spaventato dalla cosa, mi allontano da lì il più velocemente possibile.
Incomincio a correre. 
Che diamine mi sta succedendo? Perchè tutte queste immagini sono nella mia mente?
E mentre mi chiedo mentalmente questo, vado a sbattere su qualcuno. E' Seifer.
"Squall...? Che ci fai qui?"
"S-Seifer..." Chiamo riconoscendolo per poi prenderlo per mano e trascinarlo con me.
"Ehi! Lasciami! Che ti succede?"
"Dobbiamo andarcene di qui! Questo posto mi farà impazzire."
"Ehi! Aspetta! Non posso andarmene così!" Tenta di dirmi, ma non lo ascolto. Sono troppo scioccato dalla cosa.
"Squall..." Mormora il mio nome e i miei nervi saltano completamente.
"Il mio nome è Leon!  Non mi chiamo più Squall, va bene?!" Gli sbraito irritato dalla situazione che si è creata.
"Ok... Leon." Dice quasi con tono di caricatura, per poi continuare:"Ma lasciami spiegare..."
"Spiegare cosa? Dobbiamo andarcene il prima possibile prima che uno di noi impazzisca!"
Inaspettatamente, Seifer si ferma tirandosi la mano e sbraitando un:"NO!"
"No?"
"Hai capito bene. Io da qui non mi muovo."
"Tsk...che diamine ti prende adesso?"
"Mi prende che questo posto mi ha ricordato una cosa importante e non voglio andarmene senza portarla con me."
"Di che stai parlando?"
"Parlo del fatto che quella ragazza che hai visto lì dentro è tua sorella Moguri ed è anche la mia ragazza."
"No, non è vero. E' uno scherzo di cattivo gusto."
"Squall, devi credermi."
"Mi chiamo Leon, sono orfano e non ho ne fratelli ne sorelle."
"Ma è la verità. Riflettici! Perchè diamine litigavamo sempre noi due? Ti sei mai chiesto perchè ti abbia fatto quella cicatrice, Squall?"
"Mi chiamo Leon, non Squall...."
"Io te l'ho fatta perchè eri uguale a lei ed io ero innamorato di tua sorella e lei è morta per colpa mia e tu non sei riuscito mai a perdonarmelo."
"Cosa?"
"Lei è morta per salvare me. Ed io volevo darmi alla guerra per diventare sempre più forte e se mi avessero ucciso tanto meglio perchè poi l'avrei raggiunta."
"Tutto questo non ha senso... è una bugia. Avrei dunque vissuto per tutto questo tempo nella menzogna? Come fai ad esserne sicuro?"
"Io l'ho visto.L'ho ricordato e lei cerca di proteggermi da quei ricordi. Non sa che adesso so tutto. Squall... io voglio rimanere qui con lei finchè non troverò un modo per portarla con me, nel settore otto."
Tutto questo non ha senso. Non voglio credergli, non posso pensarci, ma quei ricordi che ho visto riempiono di poco i miei vuoti pur non dando una valida spiegazione ai miei perchè. 
Ad un tratto la vedo lì, poco distante da noi. 
"Squall, va tutto bene?" Continua a chiamarmi Seifer mandandomi nuovamente in bestia.
"Ti ho detto che mi chiamo Leon, non Squall."
Quelle parole arrivano all'orecchio di Moguri che, inspiegabilmente, mi colpisce facendomi cadere a terra.
"Ehi! Moguri! Che fai? E' tuo fratello!" Cerca di far ragionare il tipo dai capelli rosa, ma la ragazza ha notato qualcosa che nessuno ha mai immaginato prima d'ora.
"Sancta!" Lancia la sua magia su di me. 
Sento il mio corpo staccarsi da qualcosa.
Cos'è? Un ombra?
Vedo del fumo uscire dal mio corpo e materializzarsi poco distante. Cos'è? Chi è? Cosa ci faceva dentro di me? Ma sopratutto... quand'è che è entrato nel mio corpo?

*Ombra di Noctis*

La mia scia di fumo mi avvolge proteggendomi e spostandomi dove voglio. Ogni mio passo riduce in cenere il sottosuolo.
Entro nella foresta oscura alla ricerca della mia vittima. Cerberus sembra essere passato di qui.
Mi incammino tranquillamente. Ho così tanti pensieri nella testa. Qualche giorno fa ho incontrato l'altro me attraverso la dimensione dei sogni. Sembra che Stella sia arrivato a lui e mi abbia facilitato il lavoro di mettermi in contatto con lui, ma sembra non voler collaborare ne lui ne quella stupida mocciosa. 
Con questi pensieri mi fermo lì, proprio al centro di quella foresta. La terra arida sotto ai miei piedi sembra quasi prendere fuoco.
Alzo lo sguardo e davanti a me ci sono dei blank. Ne saranno circa trecento. Un bel gruppetto...direi.
Non voglio rogne e così evoco la spada e li stendo uno ad uno. Cambio arma di volta in volta, ma poi mi incomincio ad annoiare. Sono troppo scarsi per uno shinigami come me. Non mi diverto con loro.
Evoco le centotredici spade che girano attorno a me e mi difendono dagli attacchi, per poi sferrarli contro di loro. Non è l'unica cosa che posso plasmare a mio piacimento.
A differenza del me di Somniland, io riesco ad evocare e maneggiare lancie, spade, pugnali, armi da fuoco... diciamo che in me scorre la forza dei miei compagni anche perchè siamo un unica realtà.
Sono nato come shinigami e volevano farmi compiere il mio fato. Volevano unirmi alla dea della vita, Stella e far comprendere che vita e morte sono un unica cosa, ma poi hanno scartato tutto.
Però... quell'idea di distruzione che io dovevo emanare è rimasta nei cuori dei creatori.
Volevano rendermi il principe di Insomnia e futuro re di morte.... se solo non fosse stato per Regis, adesso tutto questo sarebbe successo.

*Nella mente dell'ombra di Noctis*

Ricordo ancora ciò che doveva succedere e che è rimasta semplicemente un idea emanata così. Come se nulla fosse.
Lunafreya era scomparsa, così come anche i miei compagni. L'unica cosa che ricordavo era la battaglia a Lucis con il Leviatano. Niflheim ci aveva attaccati con la scusa dell'unione e del trattato di pace che si sarebbe concluso con il matrimonio mio e di Luna.
Regis, mio padre... era scomparso misteriosamente e incominciai a cercarlo insieme ai miei compagni prima di essere attaccato dal Leviatano.
Non ricordavo ne come ne quando mi fossi messo in viaggio, ma mi ritrovai a guidare da solo fuori Insomnia alla ricerca di Lunafreya e di mio padre. Improvvisamente, mentre guidavo, mi sembrò di vederla lì e decisi di prendere un'altra strada per girare e vedere se fosse davvero lei.
Con grande stupore, però... vidi Pryna, la sua cagnolina.
Nello sterzare il volante per tornare indietro e frenare, mi ritrovo a volare fuori dall'auto che si schianta al suolo.
"Pryna..." Chiamai allungando il braccio verso di lei. Ero ferito, ma ebbi la forza di alzarmi e avvicinarmi. Un varco si era aperto nel tronco di un albero. Era l'inizio del mio viaggio per ritrovare Lunafreya e mio padre.
Ero solo contro l'esercito dell'impero di Niflheim e riuscivo a muovermi facilmente grazie a quell'anello che indossavo di Lucii.
Non ricordavo ne come ne quando l'avessi messo, ma mi dava la forza di andare avanti e distruggere i miei ostacoli. Questo... era l'unica cosa che mi importava realmente.
Alla fine del lungo viaggio, sarebbe uscito il vero me e la realtà che avevo dimenticato. 
Avevo ucciso io Lunafreya, ma non solo.
Prima di uccidere lei, avevo visto mio padre morire tra le mie braccia. Avevo mancato il bersaglio. Invece di sparare al generale Glauca dietro di lui, avevo sparato a lui.
Il dolore era devastante. Ignis... mi diede quell'anello che rifiutai di mettere, ma per salvarlo dagli attacchi di Glauca, lo misi con il pensiero di essere invincibile e temuto da tutti.
Quell'anello mi fece uscire fuori di senno.
Non solo uccisi il generale, ma anche Ignis, Gladio e Prompto dopo di lui. E solo perchè... volevano farmi ragionare.
La mia mente era oscurata dal pensiero che Lunafreya era alleata con l'impero, ma non era così. Sapevo che lei non centrava nulla, ma quella parte oscura di me ne era convinta e la uccise radendo al suolo tutta Insomnia.


*Oblitus - Oggi...*

Questo è ciò che sarei dovuto essere, ma Regis ebbe la brillante idea di riscrivere la storia. Non voleva che il suo Noctis, il principino, fosse un assassino. Così, nella notte, andò nelle menti e nei sogni del suo creatore, dando l'idea di far scappare Noctis, invece di renderlo ciò che sono. Così facendo, però ha ucciso per sempre lo shinigami che doveva esserci nel quindicesimo settore.
Questo mi fa davvero rabbia.
L'ultima possibiltà che avevo di andare via di qui, è stata mandata in frantumi dallo stesso Regis.
Darmi così tante speranze e storie diverse, mi hanno intrappolato qui, su Oblitus.
La cosa peggiore è che sono un'ombra e non un dimenticato.
Io non merito di stare qui. Voglio fondermi con il mio me di Somniland. 
L'idea che io possa scomparire mi divora giorno dopo giorno e solo il pensiero di vedere i dimenticati felici, mi distrugge il cuore.
Non voglio essere l'unico a scomparire, ecco perchè faccio il mio lavoro e uccido chiunque mi ostacola. Dopotutto... sono pur sempre uno shinigami.
Riprendo a camminare, quando vedo Prompto con Ignis. Gli sta vicino e sembra star male. Ha un aspetto strano e non ha per niente una bella cera.
"Ignis? Che ti è successo?" Domando vedendolo appoggiarsi ad un albero quasi distrutto.
"Sono stato modificato... di nuovo." Rivela voltandosi e facendo vedere il suo volto. Ha un aspetto completamente differente dal vecchio Ignis.



"Sembri quasi cenere..." Mormoro facendoglielo notare.
"Probabilmente è per causa del DLC. Mi stanno massacrando. Mi bruciano gli occhi."
"Sta tranquillo e riposati. Penseremo io e Prompto a cercare la vittima." Cerco di rassicurarlo, ma i pensieri di quel tipo sono verso qualcun altro:"Avete visto Glaudio? E' da giorni che non lo vedo."
"Ha una faccenda personale da brigare. Prompto... muoviti. Dobbiamo andare." Gli dico voltando le spalle e incamminandomi, quando Prompto si rifiuta di lasciare Ignis da solo.
"Noct... non possiamo lasciarlo da solo. I creatori lo stanno torturando, non vedi?"
"Certo che lo vedo. Probabilmente vogliono concludere la sua idea e ridurlo in cenere."
"Potrebbe essere l'ultima volta che lo vediamo." Mi dice torturandomi l'anima.
So che potrebbe essere l'ultima volta, ma non voglio sentirmelo dire. Non così...
Non sopporto quest'idea. 
"Tsk... stupida square! Stupidi creatori... Avanti, Ignis. Alzati!" Gli urlo voltandomi e avvicinandomi a lui.
"C-cosa?"
"Ti ho detto di alzarti e darti una mossa." Ordino nuovamente ad alta voce tirandolo su.
Prompto si mette di mezzo, prendendomi le spalle:"Noct! Calmati!"
"Calmarmi? Ma non vedi come diamine ci hanno ridotti? Tutto solo per quel quindicesimo settore di cui noi non facciamo parte!"
"Non è colpa nostra."
"Lo so. E' colpa della square. Noi siamo le ombre di quei bastardi che hanno preso il nostro posto e finchè quel settore sarà nel mondo di Oggi, noi siamo vulnerabili. Lo capite? Non siamo nemmeno dimenticati, ma ombre di quei dimenticati. Potremo sparire in qualsiasi momento." Gli sbraito contro allontanandomi da lui e dandogli le spalle.
"Perchè devi pensare a questo? Magari... i creatori hanno progetti migliori per noi." Continua a dire ingenuamente e la cosa mi fa imbestialire ancora di più. 


Mi volto verso di lui urlandogli in faccia tutta la verità che lui cerca di negare:"Prompto... scendi dalle nuvole. I creatori pensano che noi siamo solo pezzi di carta e loro creazioni inutili. Non sanno che ciò che creano si riversa in un'altra dimensione e noi nasciamo. Loro non lo sanno e si prendono continuamente gioco di noi. Lo capisci?"
"Però... ci sono così tante ombre andate su Kingdom Hearts. Perchè proprio noi dovremo scomparire, eh Noct?!"
"Questo non devi chiederlo a me, ma alla square." Dico voltando le spalle e andandomene diventando una scia di fumo.
Non voglio parlarne ancora con lui. La questione già fa male di per se.

*Stella*

Eccoci nell'undicesimo settore. La notte sta per calare e Noctis propone:"Fermiamoci qui per un po'. Riprendiamo le forze e preseguiamo. Che ne dici?"
Annuisco, per poi guardare l'orizzonte. 
Lo vedo montare una tenda e lo aiuto andando vicino. Ci sediamo sull'erba bagnata e umida, mentre il fuoco, appena acceso, ci riscalda.
"Certo... che questo posto è davvero bello." Dico guardando le radure alte e i prati verdi vicino al ruscello.
"Peccato che solo pochi conoscono questo settore. Così come pochi conoscono il quartordicesimo. Non so fin quanto sia vero, ma si dice che in qualche modo siano collegati." Mi rivela mentre guardiamo l'orizzonte.
"Noctis... posso farti una domanda?"
"Certo. Dimmi pure."
"Perchè sei partito con noi? Cioè... non è una cosa che ti riguarda. Hai detto di avere una missione personale, ma non mi hai detto perchè sei voluto partire proprio con noi."
"Sinceramente... è lo stesso motivo della mia missione personale."
"Cioè...?"
"Sono partito per capire di più su di te."
"Su di me?"
"Non voglio girarci intorno, ma non voglio neanche dire qualcosa che possa farti fraintendere, però...quando ci siamo incontrati la prima volta, mi è sembrato di conoscerti da sempre."
"Davvero?"
"Si, poi...stranamente... dicevi una cosa e quella mi veniva in mente, o succedeva qualcosa e non riuscivo a trovare una spiegazione. Sinceramente... non riesco a trovarla neanche adesso."Spiega lasciandomi perplessa.
Possibile che lui si ricordi di me?
"E... cos'è che ti sarebbe tornato in mente?"
"Ah... solamente strane immagini. Come tu... vicino ad un quadro...vestita di bianco. Oppure una sottospecie di lotta. L'altro giorno ho avuto per tutto il tempo una frase nelle orecchie che diceva...."
"Tu puoi vedere la luce, giusto? Anch'io posso farlo." Diciamo in coro per poi voltarci l'uno verso l'altra.
"Come fai a saperlo?"
"E' un ricordo."
"E'... davvero successo?"
"E' successo per me, ma... per te doveva succedere e i creatori hanno avuto la brillante idea di cancellarla. Volevano il meglio per il loro Noctis e è nata così Lunafreya."
"Ma tu... chi sei? Cosa sei per me? Cosa saresti dovuta essere?"
"Se ricordi... dovresti saperlo. Infondo i ricordi stanno riemergendo dal cuore."
Quelle mie parole, quello sguardo basso, fanno palpitare inconsapevolmente il cuore di Noctis.
Sente qualcosa per me che non riesce a comprendere ne esprimere a parole.
Appoggia la mano sulla mia e alzo lo sguardo guardando i suoi occhi così splendenti.
Quel contatto, inconsciamente, gli ha dato ulteriori ricordi di quel nostro amore seppellito dal tempo. 
Siamo così vicini, ma sembra non bastare.
Sento che sta per succedere qualcosa... mi sta per baciare davvero.
Lui... lui ricorda.
La felicità nel mio cuore è enorme. Peccato che però degli spari interrompono quel momento romantico tra di noi.
"Che succede?"
"Stella, sta indietro." Dice mettendosi davanti a me facendomi da scudo nel vedere quei soldati magitek dinanzi a noi.
Incomincia a batterli ed io non voglio stare lì con le mani in mano. Voglio aiutarlo. Evoco la mia spada, ma qualcosa va storto.
Vengo attaccata da dietro da qualcuno.
Perdo i sensi e l'unica cosa che vedo è Noctis che tenta di correre da me, ma i soldati lo ostacolano. Qualcuno mi sta trascinando con se. Al mio risveglio, mi ritrovo in una cassa di legno. Incomincio a picchiare per farmi lasciare.
"Ehi! Lasciatemi immediatamente!" Urlo, ma nessuno mi ascolta.
Sento che la cassa si muove, ma non riesco a vedere fuori.
Continuo ad insistere quando mi vedo rovesciare, letteralmente, da lì dentro verso il pavimento.
"Ecco la regina Lunafreya. Come aveva richiesto." Sento dire da qualcuno dietro di me. Mi volto e vedo il generale Glauca.
E' stato lui a rapirmi. Crede che sono Luna. Possibile che le assomiglio così tanto?
"Bene, bene..." 
Questa voce mi è familiare. Sento dei passi provenire dalla direzione di quella voce che mi spingono a voltarmi verso di lui.
E' Ardyn.
Si accovaccia a terra. Non ho il coraggio di guardare.
Capirà che non sono Lunafreya.
Abbasso il volto tentando invano di non farmi vedere quando mi prende con violenza il volto domandando:"Cos'abbiamo qui?"
Nel vedermi cambia espressione. Dal compiaciuto alla delusione totale.
"Qualcosa non va?" Chiede il generale Glauca accorgendosi che quel villano è realmente incavolato.
"IDIOTI!" Sbraita buttandomi a terra e alzandosi velocemente all'in piedi continuando:"Misero ammasso di rincitrulliti! E' questo quel che siete! E tu!"
Lo vedo evocare un pugnale e puntarglielo alla gola del generale.
"Tu mi hai deluso profondamente. Pensavo avessi già rapito una volta Lunafreya, ma sembra che non sia così. Non so che farmene di te."
"Ma lei è quella che hai richiesto. Era con Noctis. Avevate detto che Lunafreya era con lui." Cerca di giustificarsi, quando Ardyn si avvicina nuovamente a me prendendomi per i capelli.
"Secondo te, questa ti sembra Lunafreya?!"
Il silenzio cala in quella stanza e Ardyn chiede nuovamente:"Ravus, secondo te è Luna questa? O sono io che sto impazzendo?"
Dall'ombra di quella stanza vedo dei passi avvicinarsi a me proprio mentre quel villano mi getta con prepotenza nuovamente a terra.
Mi squadra da capo a piede per poi dire:"Non è lei. Non è mia sorella."
Lo dice con un tono di disprezzo che mi ferisce profondamente. Lo vedo abbassare il volto e girare le spalle per andarsene. So che se va via, non ci sarà alcuna via d'uscita per me.
Devo tentare. Devo fargli ricordare chi sono.
"Ravus!"Urlo il suo nome facendolo voltare verso di me. Ha un aria incuriosita. 
"Non lasciarmi tra le mani di deficienti! Vieni qui e guardami bene! E' mai possibile che ti sia davvero dimenticato di me?"
"Ravus? La conosci?" Incomincia a chiedere Ardyn, ma lui scuote la testa.
"Questi giochetti non funzionano con me."
Mi da nuovamente le spalle e allora non ho altra scelta che dire tutto ciò che so.
"Re Regis ha ucciso tua madre. Tu vuoi sterminarli. Vuoi sterminare la sua stirpe perchè lui ci ha abbandonato. Non dire che non è così. Vuoi diventare il Re di Insomnia perchè vuoi togliere l'unica cosa che loro tengono di più."
Quelle parole sembrano arrivare diritto nel cuore di Ravus che si volta verso di me chiedendomi tra lo stupore e l'incerto:"Chi sei? Come fai a sapere tutte queste cose?"
Lo vedo avvicinarsi a me.
Possibile che sia riuscita a fargli venire qualche ricordo in mente?



***Intanto, a nostra insaputa...***

Sephiroth ha perlustrato tutta la dimora di Ardyn e ciò che ha scoperto, in qualche modo, sembra preoccuparlo.
Entra nella stanza in cui Caius e gli altri villani attendono il suo ritorno.
"Sephiroth? Come procede?" Domanda preoccupata Edea avvicinandosi a lui insieme a Caius che continua a chiedere:"Hai scoperto qualcosa?"
"Ho cercato ovunque, ma di lei nemmeno l'ombra."
"Hai trovato Yeul?"
"Si, è come hai detto tu. Imprigionata in una capsula di vetro, ma per sbloccarla ci vogliono le impronte di Ardyn e di Versteal. Ho provato a scassinarla, ma niente." Gli rivela lasciandolo perplesso.
"Maledizione." 
"E adesso che si fa?" Domanda Jecht avvicinandosi al gruppo.
"Dobbiamo agire. Cercate nei vostri settori i villani minori. Ardyn non ha preso il loro controllo perchè li considera deboli rispetto a noi. Gli unici villani minori che ha preso sono del suo settore, evitate dunque di prendere quelli del quindicesimo."
"Dovrete evitare anche Seymour. Ardyn ha preso anche lui per qualche strana ragione." Avverte Gabranth aggiungendosi al gruppo.
"Molto bene. Dividiamoci e cerchiamo altri membri." Da ordine facendo sparpagliare quei villani e avvicinare preoccupata Edea.
"Sephiroth... che facciamo? Se... se Agni fosse davvero nelle mani di...? Come...?"
"Non preoccuparti, Edea. La troveremo prima che le possa fare del male. In fondo... è come hai detto tu. Sono pur sempre l'eroe SOLDIER. Inoltre... non credo che Ardyn l'abbia con se. Ho girato ovunque e parlato anche con i nessuno. Qui non c'è nessuna Agni. E poi... lei è mia figlia. Saprà sicuramente difendersi." Pronuncia il villano rassicurando la strega per poi ritornare nel settimo settore. Ardyn non può passarla liscia.
Anche se non lo espone, Sephiroth non sopporta di essere diventato così malleabile nelle mani di quel bastardo. Vuole tornare come prima a qualsiasi prezzo, ma per farlo c'è bisogno di un prezzo abbastanza alto che lui ne è ancora ignaro.
   
 
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