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Autore: MaraWP    18/01/2018    3 recensioni
~ Il tempo passa, le stagioni si susseguono senza tregua ed io, nonostante il tempo, non riesco a staccarmi da te ~
From the final of season 4
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Da un paio di giorni, dopo tutto il trambusto a causa della richiesta di Bellamy e del successivo furto della Fiamma da parte di Echo ed Emori, il nuovo comandante aveva scansato, per ovvie ragione, l'addestramento della giovane Maddie, lasciandola sola ad esercitarsi nella sua stanza. Per un po' la ragazza si era data da fare con le armi, con il combattimento corpo a corpo e anche con il miglioramento degli altri sensi simulando un attacco notturno, ma lasciata sola in quella stanza sembrava aver compreso che qualcosa non andasse nel verso giusto nel bunker e così, con un semplice inganno, aveva deciso di uscire. Finse un malore, iniziando a gridare e a supplicare che qualcuno la venisse a soccorrere, riuscendo nel suo intento dopo nemmeno due tentativi. Un guerriero era corso in suo aiuto, lasciando spalancata la porta dietro di lui, permettendo così alla ragazzina di sgattaiolare fuori non appena l'uomo raggiunse il fondo della stanza dove pensava si trovasse la giovane sofferente, che altri non era se non un cuscino coperto da delle lenzuola. Prima di fuggire aveva richiuso la porta dietro di sé per regalarsi preziosi secondi per potersi allontanare il più possibile da quel luogo. Si coprì con un cappuccio e a testa bassa si infiltrò tra la gente del bunker, raggiungendo con facilità l'uscita di quel posto, correndo a più non posso per evitare che qualcuno potesse accorgersi della sua assenza in breve tempo. In quella folle corsa, notò l'altissima coltre di fumo rossastro alzarsi su nel cielo poco distante dal luogo da cui era appena fuggita, chiedendosi se non fosse il caso di andare a controllare. Si guardò attorno per qualche istante, pensando alla decisione giusta da prendere e seppur volesse trovare Clarke a tutti i costi, la curiosità e la preoccupazione che Octavia stesse architettando qualcosa contro i suoi amici la spinse a raggiungere quel fumo, eliminando ogni dubbio a riguardo. Le ci volle poco per arrivare e seppur non fosse troppo vicina, riusciva a fatica a respirare normalmente a causa di quell'intenso fumo che sembrava bloccarsi nella sua gola impedendole anche di deglutire. Si nascose dietro alcuni folti cespugli, ricavandosi un piccolo foro in esso per poter osservare da lontano quello che stava accadendo e magari, di intervenire. Riuscì a scorgere le sagome di Abby e Kane, legati a dei pali in mezzo a dei grandi calici da cui fuoriusciva quel fumo rosso, visibilmente provati da quel veleno silenzioso che li stava avvolgendo chissà da quanto tempo. Pensò di correre là, di liberarli e fuggire con loro verso l'altro bunker ma sapeva che Octavia li avrebbe fermati ancor prima di raggiungerlo e forse uccisi per aver tentato la fuga, così decise di tornare sui suoi passi e di correre al rifugio di Becca da sola, da dove avrebbe cercato in qualche modo di contattare Clarke. All'interno era rimasto tutto come quando lo aveva lasciato, trovando con enorme gioia anche alcune armi e munizioni nel retro del Rover che di sicuro le sarebbero servite di lì a poco. Corse subito al piano superiore nella sala dei monitor, sperando di trovare qualche informazione utile magari lasciata da Clarke durante uno dei suoi sopralluoghi ma non vi trovò nulla. Si concentrò allora sul radar, scandagliando la superficie che circondava il bunker in cerca di qualche segno che potesse farle rintracciare la navicella “ fantasma”. Rimase ore a cercare, prima a nord, poi a sud e in tutte le direzioni possibili, finché qualcosa apparve. Un paio di puntini rossi comparvero sul monitor, prima muovendosi leggermente, poi fermandosi l'uno a pochi metri dall'altro, rimanendo immobili in quel punto. Si segnò le coordinate per raggiungere quella zona e senza esitare oltre, salì sul Rover, assicurandosi di avere con se tutto il necessario.

Vediamo se le lezioni di Clarke su come guidare questo arnese sono state utili”

Intanto, sulla navicella...

Stai mentendo!”
Oh no mia cara, per nulla. Quelli che reputi tuoi amici stanno affumicando i tuoi compagni di avventura. C'è un fumo rosso che si alza su nel cielo, davvero impressionante”
Fumo rosso? E' visibile anche da qui?”
Si, penso sia visibile anche molti km lontano da qui. Si sono dati da fare”
Il fumo dell'ascensione...spero non sia quello che credo” pensai.
Be il nostro comandante qui ha bisogno di una pausa a quanto vedo” disse, osservandola figura immobile e sanguinante di Lexa.
Lasciala stare, prendi me ora!”
Non ancora, devo prima finire con lei ma dovrò aspettare che si riprenda “ disse, sorridendo malignamente “ voglio che sia sveglia quando le estrarrò la I.A”
Cosa? E' in lei?!”
Certo, sennò come facevo a testarla”
Ma quando la toglierai lei...”
Morirà? Si esatto. Le sue cellule inizieranno a morire una dopo l'altra finché il suo cuoricino cesserà di battere”
Non puoi farlo!”
Posso e lo farò. Vi lascio un po' sole, che non si dica poi che non sono di cuore “

Così dicendo, uscì dalla cella, richiudendo dietro di sé la porta.

Lexa” chiamai “ Lexa ti prego rispondimi”

Le catene si mossero leggermente mentre osservai il suo ventre riprendere a respirare con più naturalezza. Sollevò lentamente il viso verso di me, cercando disperatamente di riuscire a tenere quella posizione che sembrava causarle atroci sofferenze.

Hey” dissi quasi piangendo.
Va...va tutto...bene Clarke”
No, non cercare di tranquillizzarmi. A stento riesci a parlare”
Sono solo...stanca. Andrà...bene”
Ti farò uscire da qui, devo solo togliermi queste dannate catene” dissi, tentando ti tirarle.
So chi sono...”
Cosa?”
Ora so chi sono...i ricordi...stanno tornando”
Davvero? Ricordi Polis? “
Si...vagamente...ma lo ricordo. E' tutto nella mia testa...solo un po' confuso”
Dai tempo al tempo, presto riacquisterai ogni ricordo “
Mi dispiace Clarke” disse quasi tra i singhiozzi.
Hey va tutto bene, non devi scusarti di nulla”
Non ho...non ho lottato abbastanza. Ti ho... lasciata sola “

Capì si stesse riferendo al giorno in cui quella pallottola raggiunse il suo ventre al posto del mio, quando su quel letto di quella camera la guardai morire,impotente, mentre baciai le sue labbra per l'ultima volta trattenendo per me il suo ultimo respiro.

Non dire così, tu mi hai salvata Lexa, non ricordi? Nella città della Luce, se non fosse stato per te ora saremmo tutti morti, ti sei sacrificata per tutti “
Ma io volevo restare...con te”
Ora sei qui, il resto non conta più. Usciremo da questa dannata navicella, fosse l'ultima cosa che faccio”

Mi guardai attorno in cerca di qualsiasi cosa che potesse tornarmi utile e fu in quell'istante che lo vidi. Il bastone elettrico.

Queste catene...non hanno serratura”
No, è tutto elettronico, la corrente arriva attraverso i muri”
Perfetto. Mi serve che tu riesca a passarmi quel bastone “

Lexa si voltò dolorante per cercare l'oggetto da me richiesto, tentando di allungarsi il più possibile per riuscire a raggiungerlo con la gamba.

Ci sei quasi tieni duro!”

Con uno slancio riuscì a raggiungerlo calciandolo con forza verso di me, lo afferrai tra le mani, posizionandolo contro l'attaccatura al muro delle catene, premendo il pulsante. Una scarica elettrica si propagò lungo il metallo, colpendo con la scarica anche i miei polsi per un frangente di secondo, aprendo di colpo le chiusure elettroniche che tenevano imprigionate le mie mani. Corsi subito da te, liberandoti a tua volta, sorreggendoti non appena le catene lasciarono il tuo corpo.

Molto astuta...” disse, con un sorriso.
Ho imparato qualcosa anche io sai “ risposi ricambiando il sorriso “ ora viene la parte difficile”
Non riusciremo a uscire...ci sono troppi uomini di guardia”
Ci serve un diversivo, qualcosa che distolga l'attenzione da noi”

Finì la frase in tempo quando una forte esplosione fece tremare l'intera navicella. Quel boato fu subito seguito da raffiche di proiettili pesanti che sembravano colpire e rimbalzare sulla lamiera dell'astronave, producendo sibili simili a rintocchi.

Credo che qualcuno abbia preso alla lettera le tue parole”

Aprì la porta nello stesso modo in cui mi liberai delle catene, aiutandoti a camminare passandoti una mano attorno alla vita, mentre ci dirigemmo assieme verso le altre celle. Liberammo prima Raven e Monty e successivamente tutti gli altri, uscendo da quel corridoio subito dopo. Alcune guardie corse in allarme verso le celle tentarono di fermarci ma vennero messe KO da Bellamy e Murphy che ne approfittarono per “ prendere in prestito” le loro armi. Con il loro aiuto riuscimmo a raggiungere i piani superiori, correndo verso il portellone d'uscita che, per nostra fortuna, era aperto. All'esterno una decina di soldati continuavano senza sosta a sparare verso la boscaglia mentre una coltre di fumo grigio derivante dalla navicella annebbiava il campo di battaglia. Una seconda esplosione colpì in pieno il piccolo gruppo di uomini, facendoli saltare letteralmente in aria, mentre una sagoma familiare irruppe all'interno del fumo.

Allora volete salire o no?”

Era Maddie al volante de Rover che sembrava essere riuscita a mettere fuori uso una parte della navicella e aver neutralizzato, per il momento, gli uomini di guardia di Eligius. Salimmo di corsa sulla jeep, sistemando Lexa sdraiata nel retro, mentre Bellamy ed Echo ci coprirono la fuga sparando dalla torretta del mezzo su cui ci trovavamo.

Come hai fatto a...”
Fare tutto questo casino? Ho usato un po' di quelle granate che c'erano nella cassette di metallo” disse, voltandosi verso di me “ Lei chi è? Perchè ha l'uniforme di quelle guardie?!”
Ti spiegherò tutto non appena arriveremo al Bunker, ha bisogno di cure immediate “ risposi, volgendo il mio sguardo sul suo viso, poggiato sulle mie gambe “ andrà tutto bene”

Accarezzai il suo viso delicatamente, facendo scivolare la mia mano sino a stringere la sua, posando le mie labbra sulla sua fronte.

Sulla navicella...

Il sistema sta collassando signore! Rischiamo di saltare in aria!”
Vedi di rimediare subito a questo danno e non tornare da me finché non ci sei riuscito!” urlò Eligius, prendendo per il colletto il povero soldato.
I prigionieri sono fuggiti “ affermò un secondo soldato.
Dannazione! Hanno la I.A! Senza quella non posso unire le altre!” gridò, scaraventando a terra tutto ciò che si trovava sulla sua scrivania “ rimettete a posto questa dannata navicella e quando l'avrete fatto, raduna tutti gli uomini, non rimarrà nemmeno l'ombra di quel bunker”

   
 
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